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Azurescens

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Artica
  • Date de début Date de début
questa è roba di altissimo livello... complimentoni! potreste scriverci un libro! ancora complimenti :)
 
oxaranxerox a dit:
Nel senso che essendoci parte del substrato non colonizzato potrebbe, se le condizioni sono avverse allo sviluppo del micelio ma non delle muffe e/o batteri (temperatura troppo elevata, eccessiva umidità o ristagno di acqua), essere colonizzato da questi ultimi. Se il micelio è di tipo resistente, il conflitto potrebbe volgere a suo favore e letteralmente "mangiarsi" la muffa, in caso contrario essere sopraffatto e soccombere. Se il substato fosse completamente colonizzato sarebbe meno esposto agli attacchi dei contaminanti (ma non immune). Ma del resto come dici bene tu "un po' tutto nella vita è a rischio".

Certo...certo..rientra negli imprevisti, che come diceva un mio direttore scientifico "ci sono sempre". fortunatamente i letti principali sono praticamente colonizzati per intero. quelli fatti l'altro ieri sono un pò più a rischio perchè inizia ora la colonizzazione. Cmq a guardarlo quel micelio sembra molto forte e poi in pratica è nel suo ambiente (vedasi la riflessione sulla sterilizzazione del legno).
La cosa che mi lascia moderatamente fiduciosa è proprio il legno in ogni caso, nel senso che pochi sono gli organismi in grado di mangiarselo rapidamente (P. azurescens è aggressiva) competendo in maniera fastidiosa.

Per ora sto innaffiando per favorire la colonizzazione dato che abbiamo raggiunto i 32 gradi (naturalmente all'ombra).
Poi magari tra un mesetto, vedendo come è la situazione si potrebbero anche sospendere le innaffiature, ma...viviamo alla giornata per ora.

Non dimentichiamoci che ho anche un contenitore protetto in colonizzazione, si sa mai...

Vorrei fornirvi il maggiore numero di dati possibile; e sono sicura che l'anno prossimo, grazie a questo lavoro molti avranno bellissimi risultati.
 
Ma iniziare la colonizzazione così tanto tempo prima ha il solo fine di colonizzare più legno possibile oppure è fondamentale a priori?


:+1:
 
Se si inizia troppo tardi, c'e' il rischio che dia frutti l'anno successivo... Credo che il micelio abbia bisogno di ambientarsi bene bene.
 
davvero molto interessante complimenti! seguo!
 
Lalocomotiva a dit:
Ma iniziare la colonizzazione così tanto tempo prima ha il solo fine di colonizzare più legno possibile oppure è fondamentale a priori?


:+1:


Da quanto si evince da questa esperienza di coltivazione indoor: Shroomery - Psilocybe azurescens indoor cultivation credo che i tempi per le coltivazioni esterne siano necessari più che altro per colonizzare decine di litri di substrato.
Infatti qui arrivano alla raccolta (colonizzando pochi litri) in circa 3 mesi.
 
Osservazioni sulle temperature a metà percorso: periodo di caldo record, per oltre 10 giorni la temperatura max non è stata inferiore ai 33 gradi, con un picco record di quasi 37. L'escursione termica notturna si è aggirata intorno ai 5°C. (In questo momento per fortuna impazza un temporale..)

In ogni caso non ho resistito a inumidire giornalmente i letti, sia quelli ben colonizzati sia quelli un po' più in ritardo.
Ritardo imputabile alle temperature del suolo superiori ai 25°C, dico questo perché le cassette al riparo (tutte) sopra i 25°C hanno mostrato una certa pigrizia del micelio, che raggiunti i 27°C si è fatta marcata.


Se quest'essere supera queste condizioni, bè....e vi dico, a livello di impressione, non mi sembra affatto delicato...
Pertanto sono moderatamente fiduciosa.


 
Artica a dit:
In ogni caso non ho resistito a inumidire giornalmente i letti, sia quelli ben colonizzati sia quelli un po' più in ritardo.

Se l'acqua non ristagna, hai fatto bene.

Artica a dit:
Se quest'essere supera queste condizioni, bè....e vi dico, a livello di impressione, non mi sembra affatto delicato...
Pertanto sono moderatamente fiduciosa.

Si devono sempre fornire le migliori condizioni comunque.
Bel lavoro (ho visto la differenza fra temp ambiente e temp terreno, notevole)
 
Secondo voi, P. azurescens è una specie in grado di disidratarsi (micelio) in estate e riprendersi in autunno?
(nell'ipotesi di terminare i letti in colonizzazione a maggio, come ho visto che si può e dovrebbe a queste latitudini)
 
Penso proprio di si... Forse c'e' qualche rischio il primo anno, quando si crea un nuovo letto.
 
Artica posto la foto qui, cosi' la vedono tutti.



Il letto e' profondo una decina di centimetri... Speriamo che con l'abbassamento delle temperature dia i suoi frutti!
 
Dunque, i miei letti, in estate, con l'umidità delle innaffiature e le temperature di 34 e oltre gradi (27/28 nel terreno) si sono danneggiati non poco, il micelio è regredito ed il legno annerito (anche quelli nelle vasche protette e tenuti umidi, a 28°, si sono rovinati)...le parti rimaste ASCIUTTE invece ora si sono riprese, chissà se arrivano alla massa critica per fruttificare...le temperature sono ancora alte (10-15°) quindi il mic sta ricolonizzando. Dovrebbero fruttificare intorno ai 5/8 gradi, no? se si magari ce la fanno anche i miei...Devo dire che finchè non ho visto le ife rivitalizzate nell'ultimo mese, sono stata un pò in down....per fortuna Monad ha portato avanti parallelamente il progetto in condizioni diverse con un clone, e ora ha un letto dall'aspetto sano come lo erano i miei prima della scelta sfortunata.

Cmq il micelio è vivo e reattivo:



ed ho sparso sugli affioramenti, del nuovo legno, che sicuramente non gli farà male.


Ora il ciclo è quasi del tutto chiarito: la fase estiva deve essere asciutta nelle zone calde, altrimenti il micelio perde competitività e viene sopraffatto.

Raga siamo davvero vicini.
 
Non vedo l'ora di vedere le foto dei bambini appena usciranno :D
 
artica il fatto che condividi le tue esperienze è encomiabile! Grazie mille, saranno molto utili in futuro! Una delle cose fighe che leggevo su shroomery di questi funghi (azurescens e psylocybe cyanescens) è che il micelio sopravvive molti anni, continuando anno dopo anno a dare copiosi frutti. In effetti a pensarci la finestra di tempo in cui fruttificano, nell'anno, è decisamente ridotta rispetto a tutto il legno che hanno da mangiare, e un letto preparato ad hoc è una condizione che in natura non avrebbero mai, quindi se con pochi pezzi di legno naturali riescono a vivere molti anni, con un letto di legno fatto apposta per loro possono vivere decenni? :) Domanda retorica a cui sarà bello dare una risposta, nel corso di un'intera vita.

Mi piace un sacco il modo di coltivare sti funghi perchè ha dei tempi e delle modalità molto piu dilatate, nel bene e nel male, è vero che ci vuole un sacco di tempo per il primo raccolto ma il lavoro è dilazionato e splamato che alla fine sembra pochissimo, poi bisogna farsi le passeggiate nei boschi e infine i funghi prendono un contatto con il territorio e le energie legate ad esso. Dev'essere bellissimo andare la mattina presto, col freddo cane, e mangiare direttamente i funghi che si è coltivato in natura, e a fine giornata raccogliere tuti gli altri e portarseli a casa... Funghi fatti cosi devono essere davvero ma davvero buoni, come energia e come amore che si sviluppa verso di essi.. :)

Scusate il flusso di coscienza ma i funghi sono emozionanti secondo me! :)
 
Nullè a dit:
artica il fatto che condividi le tue esperienze è encomiabile! Grazie mille, saranno molto utili in futuro! Una delle cose fighe che leggevo su shroomery di questi funghi (azurescens e psylocybe cyanescens) è che il micelio sopravvive molti anni, continuando anno dopo anno a dare copiosi frutti. In effetti a pensarci la finestra di tempo in cui fruttificano, nell'anno, è decisamente ridotta rispetto a tutto il legno che hanno da mangiare, e un letto preparato ad hoc è una condizione che in natura non avrebbero mai, quindi se con pochi pezzi di legno naturali riescono a vivere molti anni, con un letto di legno fatto apposta per loro possono vivere decenni? :) Domanda retorica a cui sarà bello dare una risposta, nel corso di un'intera vita.

Mi piace un sacco il modo di coltivare sti funghi perchè ha dei tempi e delle modalità molto piu dilatate, nel bene e nel male, è vero che ci vuole un sacco di tempo per il primo raccolto ma il lavoro è dilazionato e splamato che alla fine sembra pochissimo, poi bisogna farsi le passeggiate nei boschi e infine i funghi prendono un contatto con il territorio e le energie legate ad esso. Dev'essere bellissimo andare la mattina presto, col freddo cane, e mangiare direttamente i funghi che si è coltivato in natura, e a fine giornata raccogliere tuti gli altri e portarseli a casa... Funghi fatti cosi devono essere davvero ma davvero buoni, come energia e come amore che si sviluppa verso di essi.. :)

Scusate il flusso di coscienza ma i funghi sono emozionanti secondo me! :)

Che dire...sono commossa.. ;)
 
azurescenssociety.wordpress.com/ :yawinkle:
 
Che dire, la storia, invece che avere quel lieto fine da tutti sognato, semplicemente non ha fine per quest'anno, e prosegue.
Ormai sono arrivati i primi freddi, quindi teoricamente usciamo dal periodo ottimale per la fruttificazione (nonostante dicembre sia ormai passato con temperature al di sopra della media: minime notturne qualche grado sopra lo zero, massime talvolta di 11/12°C, pioggia frequente);
Il micelio in ogni caso, è ancora attivo oggi. La colonizzazione del legno nuovo procede. La gran parte di legno originale si è annerita , diventando indigesta, a causa dei danneggiamenti provocati delle innaffiature combinate alle temperature estreme di quest'estate.

Penso quindi che forse non ha raggiunto una "massa critica" sufficiente, dopo il danno, per fruttificare. La mia situazione perciò non è ottimale, ed è coerente col fatto che possa non aver fruttificato quest'anno proprio per questi stress.

Tuttavia, questa parte di esperienza dice una cosa molto importante: P. azurescens è dotata di micelio resistente a condizioni molto difficili (che non compaiono nel suo habitat naturale). È piuttosto evidente infatti che la specie possa sopravvivere bene disidratandosi in estate, quando le temperature del suolo raggiungono i 26/27°C (generate da temperature atmosferiche, all'ombra, di 33/35°C).

In questo momento però, la coltivazione non si può dire a riposo anche per un'altro motivo; raccogliendo frammenti colonizzati si può inoculare, indoor dell'altro legno, bagnato, ma rigorosamente non sterilizzato;tra l'altro a temperature comprese tra i 7 e i 12 gradi la colonizzazione è lenta, ma le ife sono perfettamente rizomorfe, quasi come alle temperature ottimali (15/21°C).

Sarà interessante sentire Monad a riguardo, dato che lui non pare abbia commesso il mio azzardo bagnando i letti durante il periodo caldissimo (a letti completamente colonizzati, decine di litri, ridotti a quasi nulla!!)




Nei letti ci sono tante chiazze di micelio così, belle vive, ma profonde solo qualche centimetro.
 
aspettavo questo aggiornamento! Beh che dire... Speriamo nelle ultime gelate primaverili! Qualcuno che conosco sta mandando avanti dei psylocibe cyanescens... Vi faro sapere.... Tra un anno! :)
 
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