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oxaranxerox a dit:Nel senso che essendoci parte del substrato non colonizzato potrebbe, se le condizioni sono avverse allo sviluppo del micelio ma non delle muffe e/o batteri (temperatura troppo elevata, eccessiva umidità o ristagno di acqua), essere colonizzato da questi ultimi. Se il micelio è di tipo resistente, il conflitto potrebbe volgere a suo favore e letteralmente "mangiarsi" la muffa, in caso contrario essere sopraffatto e soccombere. Se il substato fosse completamente colonizzato sarebbe meno esposto agli attacchi dei contaminanti (ma non immune). Ma del resto come dici bene tu "un po' tutto nella vita è a rischio".
Lalocomotiva a dit:Ma iniziare la colonizzazione così tanto tempo prima ha il solo fine di colonizzare più legno possibile oppure è fondamentale a priori?
:+1:
Artica a dit:In ogni caso non ho resistito a inumidire giornalmente i letti, sia quelli ben colonizzati sia quelli un po' più in ritardo.
Artica a dit:Se quest'essere supera queste condizioni, bè....e vi dico, a livello di impressione, non mi sembra affatto delicato...
Pertanto sono moderatamente fiduciosa.
Nullè a dit:artica il fatto che condividi le tue esperienze è encomiabile! Grazie mille, saranno molto utili in futuro! Una delle cose fighe che leggevo su shroomery di questi funghi (azurescens e psylocybe cyanescens) è che il micelio sopravvive molti anni, continuando anno dopo anno a dare copiosi frutti. In effetti a pensarci la finestra di tempo in cui fruttificano, nell'anno, è decisamente ridotta rispetto a tutto il legno che hanno da mangiare, e un letto preparato ad hoc è una condizione che in natura non avrebbero mai, quindi se con pochi pezzi di legno naturali riescono a vivere molti anni, con un letto di legno fatto apposta per loro possono vivere decenni? Domanda retorica a cui sarà bello dare una risposta, nel corso di un'intera vita.
Mi piace un sacco il modo di coltivare sti funghi perchè ha dei tempi e delle modalità molto piu dilatate, nel bene e nel male, è vero che ci vuole un sacco di tempo per il primo raccolto ma il lavoro è dilazionato e splamato che alla fine sembra pochissimo, poi bisogna farsi le passeggiate nei boschi e infine i funghi prendono un contatto con il territorio e le energie legate ad esso. Dev'essere bellissimo andare la mattina presto, col freddo cane, e mangiare direttamente i funghi che si è coltivato in natura, e a fine giornata raccogliere tuti gli altri e portarseli a casa... Funghi fatti cosi devono essere davvero ma davvero buoni, come energia e come amore che si sviluppa verso di essi..
Scusate il flusso di coscienza ma i funghi sono emozionanti secondo me!