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Azurescens

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Artica
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non saprei, penso saranno piu lenti dei cubensis
 
Nullè a dit:
ho cercato un po i post dove suggerivano che gli azurescens\cyanescens diano il meglio di se dopo un nevicata, ma non ho ritrovato i singoli messaggi, in effetti quel sito ormai è diventato l'incubo di un moderatore... Mi immagino il povero Novello la commetterebbe una strage-suicidio stile americano...


io non ho esperienza in coltivazioni ....ma quest'anno sono riuscito a trovare una psilocybe presumibilmente P.serbica.immagino che sappiate che fa parte dello stessso complesso Cyanescens ed è una "woodlovers".primo ritrovamento in ottobre presumo occasionale il dato è che però hanno cominciato a fruttificare dopo un brusco abbassamento delle temperature in montagna a 1300 mt..si è bloccata la fruttificazione quando sono salite le temperature.Secondo ritrovamento inizio dicembre dopo un paio di nevicate a 900 mt con temperature 10°giorno 0°notte.Quest'ultimo ritrovamento è in sostanza stato fatto esattamente in condizioni ideali di fruttificazione ,possiamo dire che questo vale anche per cyanescens e di conseguenza la azurescens?la mia esperienza diretta è questa!
 
La speranza si riaccende... Soprattutto se e' RR a dirlo!
Depending on conditions, outdoor azure and/or cyan beds rarely fruit the first year. They take three to four years here to fruit the first time, but we're already getting freezing weather.

I doubt mixing them will make any difference. They're very close to being the same species and occupy similar habitats.
RR
Very interesting , I don't get your hopes up to much on fruit in your first year . It took my cyans bed over a year to produce fruit . If it does not fruit this season don;t give up . Feed it some more woodchip in the spring ,water when you have a long dry spell . I hope for your sake you see fruit . Sending good vibes buddy , chin up.
I wouldn't feed it more wood chips. It will take several years to consume what's already there, so it's best not to ask the mycelium to start over.
RR
Every time you screw with your patch, you set it back one to two years. Leave it alone if you ever expect results. I have some 6 year old patches and nearly all the original chips of wood are still 80% or more there. You don't need to add wood chips or anything else after you make up the beds.
RR
da Mixed Psilocybe Azurescens bed with psilocybe Cyanescens - Advanced Mycology - Shroomery Message Board

In parole povere, raramente gli azurescens e cyanescens producono frutti il primo anno ed e' meglio non aggiungere nuovo legno dopo che il letto e' stato creato, altrimenti il micelio ripartira' a colonizzare.

Dopo aver letto questo, mi pento di aver aggiunto tutto quel legno al mio letto... Anche se in primavera avro' un sacco di micelio per creare nuovi letti :snakeman:
 
si in effetti c'è talmente tanto carbonio nel legno che ci metterebbe comunque anni a trasformarne anche solo un terzo in copro fruttifero...
 
Ho postato questa domanda sul topic dei cyanescens, ma sarebbe utile sapere la stessa cosa per quanto riguarda questo fungo:
Novello a dit:
...questi benedetti funghi sotto che alberi crescono, nel loro habitat naturale?
Il pino è uno dei legni meno apprezzati dai funghi legnivori in generali, a cui piace qualunque legno, a meno che non sia di conifera o di pianta da frutto.
Ci sono poi altri funghi invece (specie tipiche delle pinete) a cui non piace null'altro che non sia resinoso come il legno della conifera appunto.
Sono due gruppi di funghi che raramente condividono lo stesso "cibo"...
Quali piante popolano l'habitat naturale degli azurescens?
 
Principalmente caducifoglie che crescono sulla West Coast negli Stati Uniti... Anche se la varieta' di climi e habitat in cui possono crescere e' molto piu' ampia.

Leggendo sui vari forum: Ontano, faggio, pioppo, quercia, betulla, castagno, acero, salice, olmo, sicomoro, mela, ciliegia, noce, ... Praticamente tutte le piante che non hanno gli aghi.
 
si, e che non fanno troppa resina....
 
Vero :nod:
 
Io propendo ancora per l'eccesso di nutrimento, che stimola la crescita e non la fruttificazione. Spiegherebbe le fruttificazioni nel secondo anno tra l'altro (e ci scommetterei che questo possa accadere soprattutto nei letti più voluminosi)
Lessi da qualche parte(purtroppo sbadatamente la fonte esatta al momento non la ricordo) che una caratteristica di queste specie è quella di non produrre in maniera strettamente proporzionale alla quantità di legno usata per il letto.
Il significato celato potrebbe essere ancora una volta questo: masse legnose ben colonizzate e "penetrate", non necessariamente grandi,magari meno di un kg, fruttificano perchè hanno raggiunto la condizione nutrizionale necessaria alla fruttificazione. D'altro canto masse più estese ma non perfettamente penetrate nel substrato, appunto, restano nella fase di colonizzazione più a lungo.
Ricordo che questa è una mia teoria, non pretende di essere la verità. È solo un'altro spunto di riflessione.
Cmq i miceli all'esterno sono sanissimi, e con questo protrarsi di autunno (anche se siamo in inverno, le temperature di gennaio, come dicembre, sono state sup. alla media (+1°;+12°C) si espandono a vista d'occhio nei letti a cui ho aggiunto legno (dovevo, è spiegato nei prec. post). La coltura indoor a 17 gradi invece al momento è meno brillante...vedete, nulla è mai troppo scontato.. ;)
 
Artica a dit:
Il significato celato potrebbe essere ancora una volta questo: masse legnose ben colonizzate e "penetrate", non necessariamente grandi,magari meno di un kg, fruttificano perchè hanno raggiunto la condizione nutrizionale necessaria alla fruttificazione. D'altro canto masse più estese ma non perfettamente penetrate nel substrato, appunto, restano nella fase di colonizzazione più a lungo.

Io sono propenso a pensare che il fattore determinante possa essere una sorta di "densità di colonizzazione". Da quello che ho notato con altre specie fungine, se in un punto del substrato viene colonizzato in maniera sufficiente e si raggiungono le condizioni di fruttificazione allora questa avviene anche se il resto del substrato non è completamente o affatto colonizzato. Del resto è quello che avviene in natura. Ipotizzo dunque che l'aggiunta di nuovo legno, se impedisce la fruttificazione, lo fa perché non consente a questi punti ad alta colonizzazione di raggiungere le adeguate condizioni di fruttificazione (ad esempio la giusta ossigenazione).
Comunque anche le mie sono solo supposizioni.
 
è dannatamente interessante.... ci vorranno anni di esperienze dirette e osservazioni per capirci davvero qualcosa...
 
Indovinate chi si è unito al progetto?! E la cosa interessante è che ora ci sono tre esperimenti sparsi per l'Italia e tutti sullo stesso clone!

Edit: Ringrazio A. per avermi dato la possibilità di partecipare a quest'impresa.
 
hehe.....La strega non se n'e' mai andata..









Letto originale 15 mesi dopo.



Considerate le esperienze descritte l'anno scorso, l'ultimo intervento e' stato un'aggiunta superficiale di pezzetti di faggio, residui di fondo recuperati in una legnaia. Questo piu' o meno nel settembre 2013, da allora il letto originale non e' stato piu' toccato.

Il letto non e' molto spesso, ma piuttosto esteso, le ife colonizzano o cmq si muovono su tutti i supporti vegetali qui presenti (foglie varie, corteccie, residui di foglie di palma, e persino qualche coccio..)
Ricordo che nel luglio scorso in particolare dopo essersi esteso per 2mq era praticamente marcito tutto, a causa degli "stress test", diciamo.
Alimentato nuovamente ad agosto/settembre e presa la decisione di non intervenire piu', sorprendentemente si e' rigenerato! Certo potrebbe non essere idoneo a fruttificare nemmeno quest'anno...tutto perfezionabile....

Ma la cosa davvero forte e' che comunque e' ancora VIVA e VITALE !!

Quando e' secco si disidrata e sembra sparire (ci sono stati anche 30 giorni di siccita'; piu' o meno tra maggio e giugno di quest'anno, con temperature superiori ai 32 gradi; ma appena piove..la sua reattivita' e' quella che vedete.



Io trovo quello che sta accadendo molto interessante: e' dotata di reale autonomia.
Nelle condizioni climatiche, tra le piu' aggressive mai descritte in "letteratura" susseguitesi durante l'evoluzione di questo progetto, il micelio ha affrontato fasi di espansione potentissima, seguita da una regressione quasi fatale, in cui e' quasi scomparso a causa di scelte di intervento nei periodi estremi, rivelatesi non idonee; tuttavia con impressionante tenacia, pur essendosi degradato in modo raccapricciante, non si e' arreso, ha sopportato e i danni e pian piano, (sebbene tenuto costantemente d'occhio, ma con massima riservatezza e "distacco") si e' riconfermato.
Oserei dire un "maestro di vita" :O

Tutto cio' mi invita con piacere, a proseguire l'osservazione facendo assolutamente NULLA fino alla primavera prossima.
Non resta che osservare con totale discrezione il tratteggiarsi spontaneo delle questa "personalita' adattativa" (in un paese affollato e trafficato nel cuore della Pianura Padana..)

Artica,
 
Si, non fare niente e' la cosa migliore! Ho avuto lo stesso problema con gli Psi. cyanescens e infatti adesso li lascio fare... Invece il mio letto di azzurri e diventato un blocco unico di micelio! Speriamo che in autunno ci facciano felici ;)
 
quattro grossi blocchi di 6-10 litri ciascuno di corteccia di pino completamente colonizzata di psylocybe cyanescens sono stati deposti in natura, zona molto secca ma che in inverno si copre di neve per pochi giorni, riparata, sotto enormi ginestre e in mezzo a una pineta selvatica... Sono statiavviati a ottobre 2013 ma poi per una serie di motivi non sono mai stati messi a terra, dopo tutto questo tempo erano in salute discreta, uno solo era marcito e aveva un pessimo aspetto, ma il micelio era ancora la, e sono curioso di vedere se si riprenderà....

Non ci aspettiamo niente, abbiamo fatto un curioso esperiemento e sono curioso di vedere come si comporterà questo micelio cosi speciale... La prossima volta che salgo faccio qualche foto...
 
Il micelio sia nel primo (giugno 2013) che nel secondo letto (maggio 2014) sembra sano e attivo...


Invece il letto di Psi. cyanescens (maggio 2014) cresce a rilento. Immagino sia uno strain poco aggressivo.
 
bella storia... speriamo bene... i miei sono abbandonati a loro stessi... Incoraggiante, i miei dopo l'estate sembravano come quelli del 2013, forse subiscono lo stress di essere spostati....
 
Non avevo letto mai questo thread...
Come sono finite le storie un anno dopo?
Quelli di Monad, Artica ecc?

Sono curioso! :)
 
Ho cambiato paese e non ho mai avuto modo di controllare i letti nel periodo tardo autunnale. Qualcosa mi dice che non hanno mai fruttificato (forse per via delle piante circostanti), pero' chissa'. Quest'anno ho creato dei nuovi letti (di Psi. azurescens, Psi. cyanescens e Psi. serbica) in un bosco di noccioli e betulle a 600 mslm (nella stessa zona geografica) e a 0 mslm in una zona dell'Nord Europa.

Ahum,
 
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