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Azurescens

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Artica
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Morlok a dit:
Aprendo quando la parte superiore del barattolo era completamente occupato dal Micelio credo proprio che non abbia portato a contaminazioni. Superiore intendo verso il tappo chiaramente

evidentemente si.
sono sempre più convinta che le operazioni sulla segale siano state l'origine del problema nel barattolo grande questa volta. vediamo...

Quando uso l'altra giara (una l'ho già usata come inoculo del vaso grande ripulito con candeggina e autoclavato) ed intravedo pezzi di segale colonizzati residui, li sposto, per precauzione.probabilmente non sono neanche necessari; in pratica uso solo il legno colonizzato per l'esperimento principale.
 
Artica a dit:
...guardando il micelio nella parte appoggiata al terreno (magari con attaccato del legno) non lo trovo cosi male...ho fatto un buco in luogo ombreggiato e fatto piccolo letto ...sperimentiamo tutto...

Aggiornamento: in aprile e maggio sono stati preparati vari letti all'esterno (10% circa di inoculo), in un luogo sempre in ombra cosparso da anni con corteccia di pino per pacciamatura. Sono stati preparati letti con trinciato NON sterilizzato e dei contenitori con legno sterilizzato per espansione in luogo protetto...ebbene si, mi pare di poter dire che la sterilizzazione del legno è dannosa, poichè toglie la protezione della flora batterica naturale...infatti, solo sul legno sterilizzato e solo nei contenitori è comparsa una muffa verde. Muffa che cmq non si è diffusa dal momento in cui ho usato solo legno bagnato da 48 ore NON sterilizzato come aggiunta per l'espansione.

Contaminazione risolta. :) evitando la sterilizzazione del substrato...incredibile eh? il mondo al contrario...ma no, al naturale!

E guardate cosa affiora dal terreno se sposto la corteccia....(temperature tra gli 8 gradi e i 26°, clima piovoso)


 
incredibile! sei un mito xD
 
"..azurescens did well between 7C right up to about 32C in summer here in australia - cyanescens didnt like the heat as much and baeocystis died out completely". (Bluemeanie 15/08/03-shroomery.org)

Nel senso che il prossimo ostacolo saranno le temperature. In questi giorni stanno prendendo un carattere decisamente estivo e presto supereranno i 30°.
 
Artica a dit:
Nel senso che il prossimo ostacolo saranno le temperature. In questi giorni stanno prendendo un carattere decisamente estivo e presto supereranno i 30°.

Mal che vada puoi sempre sospendere le innaffiature, il micelio (se non ci sono problemi di insetti famelici, e se le condizioni del terreno e del clima sono adeguate) si disidrata e va in "letargo", e poi in autunno con le piogge si risveglia..
e ti ripagherà regalandoti tanti bei ombrellini :D

(non ne sono certo, ma essendo una specie selvatica dovrebbe andare in riposo estivo senza problemi.. almeno credo)
 
È la nostra speranza.... cmq farò un pò di tutto. Ho il compito di aprire la via.
A.
 
Vi mostro la muffa verde che è germinata (dopo pochi giorni) sul legno sterilizzato. Il micelio cmq l'ha isolata da solo.



Inoltre vi mostro un contenitore con substrato completamente colonizzato, a cui verrà aggiunto del legno lasciato a bagno per 2 giorni (non sterilizzato).


 
Nel senso che il prossimo ostacolo saranno le temperature. In questi giorni stanno prendendo un carattere decisamente estivo e presto supereranno i 30°.

Dovresti considerare la temperatura del terreno, non dell'aria; tenendolo umido, coperto e facendo i debiti scongiuri, il micelio potrebbe superare l'estate.
 
Inoltre vi mostro un contenitore con substrato completamente colonizzato, a cui verrà aggiunto del legno lasciato a bagno per 2 giorni (non sterilizzato).

Di norma il legno (o paglia) non si sterilizza ma si pastorizza (un paio d'ore a 70-72 °C), in questo modo vengono eliminati solo i germi patogeni, lasciando in vita i batteri utili alla crescita del micelio (per questo non si sterilizza il substrato)
 
oxaranxerox a dit:
Dovresti considerare la temperatura del terreno, non dell'aria; tenendolo umido, coperto e facendo i debiti scongiuri, il micelio potrebbe superare l'estate.

si va bene...ma noi teniamo come riferimento quella atmosferica (termometro sempre all'ombra, ovviamente); La sonda per il terreno mi piacerebbe averla, certo...ma non la ho...quindi ce ne faremo una ragione, e prenderemo come riferimento un dato che tutti possono verificare, ok?

La pastorizzazione su legno non credo serva, a giudicare dai fatti finora osservati. Il legno è meno appetibile della paglia inoltre; paglia che inumidita tende ad ammuffire facilmente. Il legno nel terreno si ricontamina cmq, ma si vede che non si degrada in qualche mese (paglia),bensì in anni.
La pastorizzazione (72 gradi per X min) elimina i patogeni (agenti in grado di provocare malattie nell'uomo) dal latte tipo..sulla paglia un simile trattamento ha solo lo scopo di ridurre la carica totale e rendere più agevole la competizione.
Le spore di muffe che possono nutrirsi di paglia (ammuffimento) da un trattamento cosi, vengono solo ridotte o temporaneamente inibite, non eliminate. (consideriamo le muffe e o batteri putrefattivi, elementi patogeni per il nostro processo)
 
pozzo a dit:
ma se tipo piantassi un poco in profondità un caro vecchio termometro al mercurio? è 'na cazzata?

Raga..non serve a niente a livello pratico, la temperatura di riferimento resta quella atmosferica. La temperatura del suolo, che probabilmente è leggermente più bassa, resta cmq una diretta conseguenza di quella dell'aria, almeno negli strati superficiali (fino a 15/25 cm circa).
Cioè, se arrivati per ipotesi a 35 gradi la cosa fallirà, io so che indipendentemente dalla reale temperatura del suolo, un'atmosfera a 35 gradi appunto, nel suolo genera una condizione deleteria. Se invece non succede nulla, bè avremo la prova contraria.
Poi che il suolo abbia effettivamente raggiunto i 33, piuttosto che 35 gradi....è irrilevante ai fini pratici.
 
Raga..non serve a niente a livello pratico, la temperatura di riferimento resta quella atmosferica. La temperatura del suolo, che probabilmente è leggermente più bassa, resta cmq una diretta conseguenza di quella dell'aria, almeno negli strati superficiali (fino a 15/25 cm circa).

Questo è vero se il terreno è secco. Se il terreno è mantenuto umido, per effetto dell'evaporazione, si raffredda e non mi stupirei di trovare temperature di 6-10 °C inferiori a quella atmosferica (ma forse la mia valutazione è per difetto).
 
oxaranxerox a dit:
Questo è vero se il terreno è secco. Se il terreno è mantenuto umido, per effetto dell'evaporazione, si raffredda e non mi stupirei di trovare temperature di 6-10 °C inferiori a quella atmosferica (ma forse la mia valutazione è per difetto).

Si l'evaporazione raffredda un pò, ma probabilmente la valutazione è per eccesso . L'umidità aumenta la conduttività termica d'altro canto. Io mi accontenterei di 2 o 3 gradi in meno.

(Mi è venuto un flash..per amor di scienza e discussione sapremo le temperature del terreno poiché la sonda la ho....mi ero dimenticata..resta un dato interessante, ma cmq accessorio , visti i ragionamenti di cui sopra)
 
Beh se hai una sonda puoi fare una prova empirica, così ci togliamo il dubbio circa la differenza di temperatura del substrato rispetto allambiente. Si accettano scommesse: io dico 8 °C.
 
Hai ragione; ho fatto varie prove e per ora si può dire che un terreno all'ombra costante e umido, rispetto ad un'atmosfera di 28-30 gradi, ha una temperatura di 5-8 gradi in meno. Terreni al sole invece di 1-3 gradi. Naturalmente questi sono dati preliminari, ma molto interessanti.

Ho preparato altri 3 piccoli letti (4 litri l'uno circa) inoculati con il micelio nella giara che ha debellato la contaminazione.
Mi pare di poter dire che il micelio in condizioni ottimali colonizza molto rapidamente (settimane) vari litri di legno.

Vediamo, se l'ambiente non riserva altre sorprese, con una temperatura media del suolo di 25 gradi, dovrebbe continuare a colonizzare a lungo.
 
Ottimo, quindi se ho ben capito la propagazione del micelio su legno avviene direttamente all'interno dei letti che hai preparato. Interessante approccio, un po' rischioso a mio parere (anche se più affine a quello naturale).
 
In che senso a rischio..? (un po' tutto nella vita è a rischio)
 
Nel senso che essendoci parte del substrato non colonizzato potrebbe, se le condizioni sono avverse allo sviluppo del micelio ma non delle muffe e/o batteri (temperatura troppo elevata, eccessiva umidità o ristagno di acqua), essere colonizzato da questi ultimi. Se il micelio è di tipo resistente, il conflitto potrebbe volgere a suo favore e letteralmente "mangiarsi" la muffa, in caso contrario essere sopraffatto e soccombere. Se il substato fosse completamente colonizzato sarebbe meno esposto agli attacchi dei contaminanti (ma non immune). Ma del resto come dici bene tu "un po' tutto nella vita è a rischio".
 
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