man from Armenia a dit:
la tua misura del mondo è "io" non puoi negare che è l'unità di misura più piccola.
qual è la misura del tuo? io leggo ciò che tu leggi: le parole di una persona sola. sei paradossale. chi sei? non sei uguale a me? presumi di essere migliore di me? bravo, ma lo devi dimostrare. fin'ora leggo le parole di una persona che demonizza le varie sostanze, e basta. non ci vuole niente a scrivere le tue banalità
poi non ho capito: perché la mia esperienza individuale dovrebbe essere differente da quella di altri? forse non ti piace quel che scrivo? lo ripeto: il crack è più pericoloso dell'eroina, perché la prima fumata viene accompagnata da altre fumate nel giro di poco tempo, e così si sviluppa una dipendenza con più facilità. l'eroina, a differenza del crack, non ti spinge a riutilizzarla dopo 5 minuti dalla prima fumata
visto che tu sei quello "informato": dove sta scritto che l'eroina fumata è più dannosa del crack?
dato che io vivo nel mondo delle "favole", secondo il tuo giudizio illuminato, ti cito fonti esterne al mio mondo immaginario:
"Before long, similar claims also began to appear in the drug abuse literature, most of them attributing crack's unique addictiveness to intensity of its high, the rapid onset and short duration of its effects, and the severe "crash" that accompanies its decline. [...] In fact, Washton maintained that crack so quickly altered the brain's fuctioning thta it was often "instantaneously addicting". Today, many doubt that crack causes instant addiction, but it continues to be widely accepted [...] that crack is much more addictive than powder cocaine." (da Crack in America: Demon Drugs and Social Justice
a cura di Craig Reinarman,Harry Gene Levine)
secondo Washton, il crack è capace (forse a torto) di indurre dipendenza dopo la prima assunzione
su un sito vicino al tuo "pensiero", ho trovato una definizione simile a quella di Washton: "
Crack is probably the most addictive substance that has been devised so far." (
Narconon UK Drug and Alcohol Rehab Centre)
il mondo considera il crack pericoloso quanto l'eroina, se non di più. David Nutt, che ha cercato di valutare l'impatto delle droghe nella società, ha creato uno studio sui danni causati dalle droghe (
Drugs that cause most harm: Scoring drugs | The Economist ). secondo Nutt, il danno provocato dal crack al consumatore è superiore al danno provocato dall'eroina al consumatore (spero che tu sappia leggere un semplice grafico)
e poi io sono quello che vive fuori dal mondo...
man from Armenia a dit:
la tossicodipendenza è una malattia, chi è tossicodipendente è malato
sei meglio te...
man from Armenia a dit:
le alternative a questa definizione malato/sano sono le categorie della fortuna/sfortuna buono/male debole/forte che son inferiori sia nella capacità descrittiva del fenomeno sia nel rispetto sul piano della persona perché la annullano (fortuna/sfortuna "è stato sfigato" "se non c'on quello ci sarebbe cascato con qualcos'altro") o lo condannano (buono/male "è sempre stato uno stronzo/un poco di buono" debole/forte "non ha mai avuto spina dorsale/sei un debole")
nel momento in cui etichetti qualcuno come malato, lo metti in condizione di essere inferiore allo stato di "persona in salute" o nella condizione di essere un "uno sfortunato". le alternativa vera è: non vedere il "tossicodipendente" (che brutta parola) come un malato da curare. ma possibile che non ci arrivi? mah...
man from Armenia a dit:
e ti faccio notare che il confronto tra danni tabacco e danni oppioidi non può indicare quanto una sostanza è pericolosa più dell'altra senza valutare la differenza che il tabacco è consumato a miliardi di dosi ogni giorno, gli oppioidi sono consumati a scale di grandezza minori
se tu avessi ragione, un numero maggiore di consumatori aumenterebbe il rapporto consumo/morte per ogni sostanza pericolosa. ma non è così. il rapporto consumatori/morti da tabacco resta stabile a livello nazionale e a livello mondiale. ciò significa, se non ci arrivi da solo, che all'aumentare dei consumatori il rapporto consumatori/morti non cambia, perché non cambia il metodo d'assunzione della sostanza (modalità d'assunzione e quantità). aumentando la scala di grandezza non cambia il rapporto consumatori/morti. i numeri non mentono. detto in altre parole: "nel misurare l'impatto di una sostanza sui comportamenti e sulla salute di chi la usa, l'importante non tanto appurare che tale sostanza sia genericamente tossica, quanto che possa esserlo nelle normali condizioni di consumo da parte degli esseri umani" (cit. Franco Corleone). ma come te lo devo dire? ma ci fai o ci sei?