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Horror Vacui a dit:Senza dubbio! Ma pensi possa rappresentare una risposta soddisfacente alla tanta rabbia e delusione?
Ajeje Brazorf a dit:È con certe "argomentazioni" che mi sgonfiate ai minimi termini la voglia di discutere (nonostante mi sia già schierato a FAVORE di un'alimentazione vegetale pur non seguendola né dichiarandomi pronto a seguirla almeno nel breve termine, ricordiamo che sono intervenuto solo riguardo alla boiata anatomica e biologica sulla natura fruttariana e non onnivora dell'uomo).
Però non si può andare avanti a slogan suvvia!
E se dovessimo costruirci noi la nostra casa con tanto di impianto elettrico, idrico e del gas, quanti ancora vivrebbero in case e non in capanne di fango?
E se dovessimo progettarci e costruirci nel box la nostra macchina, quanti andrebbero ancora in macchina?
E se dovessimo curarci senza affidarci ad alcun medico, quanti saprebbero curare anche solo una semplice frattura?
E se dovessimo coltivare da soli i vegetali per sopravvivere tutto l'anno, quanti avrebbero il tempo di andare a scuola a farsi una cultura?
Eccetera eccetera eccetera...
Siamo bestie evolute e sociali, dove lo specializzarsi in alcuni compiti ha portato a un'evoluzione della società. Anche tra gli uomini preistorici c'era il cacciatore, il raccoglitore di frutta, il coltivatore e chi badava ai bambini.
Pure tra i leoni ogni membro ha il suo ruolo e la sua specializzazione utili alla sopravvivenza globale del branco. Il leone maschio non caccia, si trova la pappa pronta cacciata e servita dalla leonessa. Dunque il leone non è portato ad essere un animale carnivoro?
Ragazzi, promulgate un messaggio globale che secondo me è anche condivisibile, ma sembra che non ce la facciate proprio a non tingere il tutto con tinte drammatiche e poco credibili. Semplicità e serietà sono più utili di vuoti sensazionalismi, buoni solo ad arringarsi le masse di imbecilli
Pirro a dit:Ragazzi,
diamoci una calmata per favore!
Nessuno è mai nato perfetto(semmai il criterio fondamentale della perfezione stesse nella dieta)!Siamo qui per apprendere l’uno dall’altro, scambiando info ed esperienze personali, non per litigare stupidamente!
Per non girarci troppo intorno, Monad ha ragione: serve RISPETTO, TOLLERANZA, MODERAZIONE! L’inverso non porta o comporta niente di buono!
Ricordo che durante gli otto e passa anni di dieta vegetariana, nonostante fui circondato da familiari, parenti e amici onnivori/carnivori, mai cercai di imporre la mia dieta o il mio stile di vita(andavo a letto alle 20.20 per alzarmi alle 3.30)agli altri, perché inutile. Anzi, molto di rado parlavo a qualcuno dei grandi benefici di quel stile di vita. E Dio come stavo bene! Ma bisogna comprendere che sono scelte soggettive che non si possono applicare agli altri – soprattutto per imposizione!
Nel caso concreto, parlando della dieta, è vero, mangiare forme evolute del Creato, è veramente spiacevole e controproducente, sia al livello fisico che a quello spirituale, come è altrettanto controproducente aggredire chi lo fa. Nessuna imposizione ha mai cambiato il Mondo, “per scalfire il duro, serve il tenero”, diceva il sublime Lao-Tze. La roccia viene gradualmente rimodellata dall’acqua, come le abitudini umane vengono modificate attraverso l’esempio silenzioso, la calma, la moderazione, il sorriso. Tante, innumerevoli sono le nostre vie, ma la PORTA per tutti noi, è una sola.
Per via di mia moglie. Mi son sposato e lei era onnivora, quasi carnivora. Ci toccava cucinare separatamente, complesso ma fattibile. Solo che a quel periodo avevo una mia attività che mi lasciava pochissimo tempo libero e ho iniziato a cedere piano piano, preparando soprattutto piatti di molluschi, pesce e carne bianca. E' la classica palla(dei buddisti)che ti sfugge ed inizia ad andare giù per le scale. Se ti fiondi a rincorrerla subito, la puoi recuperare già ai primi gradini; altrimenti addio!Ajeje Brazorf a dit:Pirro, per pura curiosità senza doppi fini: come mai se ti trovavi tanto bene con la dieta vegetariana al punto di protrarla per otto anni, poi sei tornato sui tuoi passi?
Peccato che il sistema attuale stia facendo esattamente l'opposto nei confronti della natura. Gli allevamenti intensivi oltre che inquinare in maniera spropositata (secondo la FAO la percentuale di gas dannoso immesso dalla "carne" è superiore al gas sprigionato da tutti i mezzi di trasporto del mondo. In secondo luogo alimentare questi animali comporta la necessità di enormi distese di piantagioni con conseguente deforestazione e danni per le specie autoctone di piante e animali. Senza dimenticare che tutto quel cibo prodotto tramite queste piantagioni basterebbe a sfamare probabilmente due se non tre "Terre". E tutto il consumo di acqua? Quanti miliardi di persone non possono permettersi né cibo e né acqua?Heretic Curse a dit:Per quel che mi riguarda, da un punto di vista etico, non trovo nulla d sbagliato nel mangiare animali. Se esistesse sulla Terra un animale che si ciba sistematicamente dell'uomo penso semplicemente andrebbe accettato, non tanto per la "legge del più forte" o quant'altro, ma perché ritengo che in fin dei conti entrambi gli organismi (quello che mangia e quello mangiato) non stiano facendo altro che cooperare per lo sviluppo della Natura nel suo assieme. Non prendetemi per un fissato con le idee New Age :lol: Ma vederla da questo punto di vista mi mette in pace, anche perché:
1) anche le piante sono esseri viventi;
2) non posso dover considerare malvagi gli animali carnivori.
Horror Vacui a dit:Non è un modello sostenibile, sette e dico sette miliardi di persone in questo modo non possono essere sostenute ed il pianeta non ce la fa! Il problema non è circoscritto al solo consumo di carne ovviamente ma la nostra alimentazione occupa un ruolo centrale in quello che è l'ecosistema del pianeta Terra e noi ormai più che specie in simbiosi col pianeta come tutte le altre siamo diventati a tutti gli effetti una specie parassitaria.
Anzi, peggio direi. Il parassita, diciamo delle cellule cancerose, non ha idea di ciò che sta facendo e di quali possano essere le conseguenze. L'uomo è sì una specie molto evoluta, distrugge e si autodistrugge, consapevolmente.
Horror Vacui a dit:Peccato che il sistema attuale stia facendo esattamente l'opposto nei confronti della natura. Gli allevamenti intensivi oltre che inquinare in maniera spropositata (secondo la FAO la percentuale di gas dannoso immesso dalla "carne" è superiore al gas sprigionato da tutti i mezzi di trasporto del mondo. In secondo luogo alimentare questi animali comporta la necessità di enormi distese di piantagioni con conseguente deforestazione e danni per le specie autoctone di piante e animali. Senza dimenticare che tutto quel cibo prodotto tramite queste piantagioni basterebbe a sfamare probabilmente due se non tre "Terre". E tutto il consumo di acqua? Quanti miliardi di persone non possono permettersi né cibo e né acqua?
Gli studi scientifici sono una giungla perché per ogni studio a favore ce ne sono altrettanti contro, quindi non mi addentro perché non sono un fisico/chimico/biologo/medico.
La classica argomentazione sulle piante come esseri viventi è capziosa. Devo davvero spiegare il perché? Peraltro non voglio essere duro ma viene praticamente usata solo per prendere in giro. Fa' una prova, prova a guardare un gatto o un cane negli occhi e poi osserva una pianta.
Non è necessario ammettere e finanziare stermini di massa annuali (in termini di miliardi addirittura) per non considerare gli animali carnivori malvagi. Io stesso non ho nulla contro di loro, adoro i gatti anche e i felini in generale. I carnivori sono fatti così e generalmente non possono mangiare altro.
L'uomo invece non mangiando carne può vivere eccome. Però nonostante ciò ha tirato su un'industria di sangue senza eguali e spaventosamente dannosa per il proprio ecosistema. Quello stesso uomo che si considera il meglio che la Terra possa offrire, quello che predica il bene e che adopera il termine "bestie" come dispregiativo. Che paradosso! Ecco, questo per me è malvagio.
Infine, al di là dell'etica e dei vari studi scientifici sull'alimentazione, pragmaticamente non si può assolutamente continuare così. Non è un modello sostenibile, sette e dico sette miliardi di persone in questo modo non possono essere sostenute ed il pianeta non ce la fa! Il problema non è circoscritto al solo consumo di carne ovviamente ma la nostra alimentazione occupa un ruolo centrale in quello che è l'ecosistema del pianeta Terra e noi ormai più che specie in simbiosi col pianeta come tutte le altre siamo diventati a tutti gli effetti una specie parassitaria.
Anzi, peggio direi. Il parassita, diciamo delle cellule cancerose, non ha idea di ciò che sta facendo e di quali possano essere le conseguenze. L'uomo è sì una specie molto evoluta, distrugge e si autodistrugge, consapevolmente.
Non vorrei essere stato troppo duro, non era assolutamente il mio intento
Sono solo appassionato.
Purtroppo non è così. Quando vorrai da' un'occhiata qui Impatto ambientale dell'industria dei cibi animali - Wikipedia e vedrai che all'orizzonte non c'è nulla di buono. Si tratta di Wikipedia ma tutte le affermazioni hanno la fonte e le fonti sono più che autorevoli.Heretic Curse a dit:Tranquillo, non mi sono offeso. Io ho fatto riferimento soltanto al mio personale motivo etico, quello ecologico lo considero separatamente, e ammetto che le tue argomentazioni siano validissime. Tuttavia consiglio di provare a dare un occhiata al link che ho postato, poiché da quel che vi è scritto lì pare che la carne sia fondamentale nella dieta più funzionale possibile per l'uomo. Credo difatti, e sottolineo credo, che a livello ipotetico potrebbe essere plausibile continuare con gli allevamenti e contemporaneamente mantenere intatto l'equilibrio del pianeta. Ripeto, la mia è solo una vana speranza, l'ecologia è un argomento che non ho purtroppo mai approfondito. In ogni caso il problema di base a me sembra essere che siamo in troppi, non che l'allevamento e il mangiare carne siano un crimine. Chiaramente non sono qui per proporre un genocidio di massa...
Per quel che riguarda le tue considerazioni riguardo le differenze tra piante e animali a livello di classificazione come viventi io credo che tu vada solamente a porli in una gerarchia basata sul loro grado di complessità. Tuttavia in fin dei conti, a mio modo di vedere, a livello filosofico non c'è nemmeno bisogno di fare distinzione tra materia organica e materia inorganica, figurarsi tra animali e piante. La realtà dei fatti, prendendo come ipotesi che il modello Standard e forse anche la M-Teoria qualcosa ce lo abbiano mostrato, è che sia i viventi che i non viventi non siano altro che reazioni di particelle elementari. Che poi ovviamente ogni specie derivi da un susseguirsi completamente diverso di reazioni è palese, ma guardando la realtà nella più piccola scala possibile non credo realmente di poter fare delle valutazioni qualitative.
Ho letto qualcosa sul primitivismo (John Zerzan) e mi ha molto affascinato ma come pensi si possa pragmaticamente ad oggi tornare ad un paradigma del genere?Freddy Nietzsche a dit:La soluzione c'è e non me ne frega altamente niente se qualcuno mi prende per schizzato (sia chiaro, ci sono antropologi che possono confermare tutto quello che ho detto): ritornare all'autosostentamento collettivo. Come fanno gli aborigeni a vivere semplicemente? Eppure non mi sembra che in Australia ci sia un problema di sovrappopolamento di aborigeni nella fascia interna che va a sbattere con le aree costiere "civilizzate" di Meilbourne e Sidney. Popolazioni acefale (senza capi), anarchiche che vivono senza moneta, prendono quello che devono dagli alberi o coltivano qualcosa giusto per loro. Se non sbaglio hanno anche i peyote, ma non ne sono sicuro...
Horror Vacui a dit:Purtroppo non è così. Quando vorrai da' un'occhiata qui Impatto ambientale dell'industria dei cibi animali - Wikipedia e vedrai che all'orizzonte non c'è nulla di buono. Si tratta di Wikipedia ma tutte le affermazioni hanno la fonte e le fonti sono più che autorevoli.
E non siamo nemmeno troppi. Certo se sulla Terra ci fosse la metà della metà della popolazione umana non sarebbe di certo un male. La realtà è che in questo esatto momento ciò che produciamo (non importa come) è sufficiente ma purtroppo il paradigma economico che tanto amiamo prevede nelle regole del gioco che ci siano le diseguaglianze, la fame ecc. Ma in un futuro prossimo a causa del costante aumento della popolazione i prodotti - prodotti in questo modo - saranno davvero insufficienti.
Facendo a meno degli allevamenti invece, come dicevo poco più su potremmo nutrire già ad oggi due, tre, se non quattro o cinque "Terre". D'altronde nutriamo 56 miliardi
di animali destinati alla macellazione (esclusi i pesci!). Tra questi 56 miliardi una grossa percentuale è formata da mucche e altri animali di grossa stazza e quindi bisognosi di molto più cibo (e acqua) rispetto ad uomo. Probabilmente non saremmo mai troppi se non mangiassimo carne e se avessimo un sistema economico adeguato.
Sulle piante... La tua argomentazione può valere per qualsiasi cosa. Potrei così legittimare qualsiasi e dico qualsiasi cosa. Tanto, se tutto è uguale...
Quindi se io venissi da te, ti picchiassi, ti torturassi, ti rinchiudessi in una stanza buia e fredda assieme ad altri venti uomini e infine ti macellassi non cambierebbe nulla, ci sarebbero solo reazioni di particelle tanto.
Il riduzionismo risulta sì efficace ma cieco e limitato. Perché se è vero che H2O = acqua, è anche vero che in quella formula la "acquosità" non si trova da nessuna parte. Eppure esiste, sai com'è quando sei assetato e bevi un bicchiere d'acqua ghiacciata, sai come quando fai un tuffo in piscina o in mare...
Sul link che hai postato non ho capito sinceramente cosa leggere nello specifico, quale articolo. In ogni caso vale ciò che ho detto prima, non possedendo competenze eccellenti in ambito scientifico preferisco non addentrarmi considerando che di studi ce ne sono in quantità industriale e per tutti i "gusti". Alla fine si rischia di prestar fede allo studio che più ci piace.
nooberto a dit:Penso che in futuro diventerò vegetariano. Solo per questioni etiche. Se posso vivere la mia vita in maniera tranquilla senza mangiare altri esseri animali allora perché non farlo?
Il problema è che dovrei cambiare radicalmente il mio stile di vita, e questo mi sembra uno scoglio un po' difficile da superare
Freddy Nietzsche a dit:xxxx Prima dell'avvento dell'agricoltura, circa 10.000 anni fa, l'uomo si cibava di frutta, verdura, legumi e semi oleosi rigorosamente crudi e non aveva carenze di nessun genere, incluse malattie inesistenti.xxx
man from Armenia a dit:Prima di 10.000 anni fa l'uomo non mangiava carne e non usava il fuoco?
L'organismo umano è stato disegnato?
Non per mangiare carne?
Non mi pare che siano affermazioni realistiche.
Noi e i nostri "parenti" scimpanzé mangiamo carne quando ci capita, anche cacciandola con utensili dedicati, abbiamo dentatura e sistema digerente onnivoro e lo facciamo da un po' prima dell'agricoltura, mi risulta.
Facciamo pure tutte le affermazioni che vogliamo, i fatti reali pretendono comunque un po'di rispetto.