Bè lavorare in fabbrica non è una situazione di lavoro svantaggiata, anzi. I lavori umili precari e mal pagati sono ben altri (solo per fare un esempio banale, il cameriere è spesso peggio).
Io penso all'europa, nel senso che visto che viaggiare per il mondo richiede un biglietto aereo se partissi all'avventura lo farei a piedi e quindi starei in europa (poi a piedi si può raggiungere l'asia o l'africa, ma specie in africa ci sono bei rischi). Solo che in europa penso si possa trovare qualche lavoro stagionale appunto a raccogliere l'uva o i pomodori, ma poi d'inverno? E vediamo giù in meridione quei poveretti che fanno questi lavori per un euro al giorno, non sono sicuro che sia un'opzione tanto valida.
Il couch surfing risolve il problema dell'alloggio, che d'inverno può anche essere importante, ma non quello ben più pressante del cibo. Penso che se mi nutrissi per fotosintesi sarei già partito. Comunque per il couch surfing penso serva una connessione ad internet.
Sul credere e provare ti do ragione, nel senso che so benissimo di essere una persona eccessivamente pessimista e codarda, però diciamo che questo non è il mondo migliore per essere speranzosi e azzardati. Fintanto che c'è papà a fare da rete di salvataggio uno può fare tutti gli esperimenti che vuole, ma questa fortuna non dura per sempre.
Chi fa musica, artigianato o arte da zero sono dubbioso, la vorrei conoscere questa gente. Tra l'altro il mondo dello spettacolo lo bazzico da vicino per lavoro (d'estate faccio il tecnico audio-luci), e sono proprio pochi quelli che ci campano, parliamo di professionisti che si sono fatti un nome, tutti gli altri lo fanno per passione e in genere ci rimettono. Poi ad esempio se vuoi fare il musicista devi comprarti gli strumenti e pagarti le lezioni, un investimento c'è eccome.
Insomma, è probabile che la mia visione del mondo sia eccessivamente nera, mi consoco e so di avere una personalità depressiva e quindi i miei giudizi saranno un po' distorti da questo, però forse la tua eccede nell'altro verso, mi sembra che la fai un po' troppo facile. E' vero che nella vita si deve rischiare, però non possiamo negare il fatto che oggi i rischi siano davvero più grandi delle opportunità. Comunque siamo OT, il discorso non dovrebbe essere se io sia o non sia il coglione che effettivamente sono, ma parlare di questa vita on the road.