Rispondo senza voler essere acido, per offrirti il mio punto di vista dato che probabilmente hai letto la mia ultima esperienza.
Io parto da un concetto molto semplice: la conoscenza infusa dall'alto non esiste. Se oggi sappiamo delle cose, in qualsiasi ambito, è perché siamo passati attraverso fasi di ricerca, scoperta, tentativi e via dicendo, fosse per mesi anni o secoli.
Dici che certe cose non vanno provate per noia, e hai assolutamente ragione. Però secondo te senza una precisa cerimonia secolare i rischi sono molti. E allora, forte del risultato di decenni di ricerca biologica, chimica e psicologica, ti chiedo candidamente: siamo certi che anche con una guida giusta si possano scongiurare i danni?
Mi spiego: per quanto ne sappiamo di Peruviani che ci sono "rimasti sotto" potrebbero essercene un po' nei secoli, pur seguendo l'iter "giusto". Però se la loro vita consiste nel far pascolare qualche mucca sarà molto più difficile accorgersene. Diverso il discorso applicato a uno stile di vita occidentale contemporaneo, ben più complesso.
Che certe sostanze possano slatentizzare delle psicosi è ormai cosa certa, per come agiscono chimicamente sul cervello. Cosa può una preghierina contro la biochimica del cervello?
Inoltre dal tuo punto di vista esiste solo un modo per agire, ossia con qualcuno che ti prende per mano e ti fa percorrere le stesse strade percorse da migliaia di persone prima di te. Ogni testa è un mondo a sè, e se secondo te è presuntuoso affacciarsi a questo mondo come facciamo noi, per me lo è pensare che uno che non mi conosce possa sapere cosa sia meglio per me.
In pratica non ammetti i salti nel vuoto, e al contempo sembra tu voglia evitare una reale condivisione della cosa. Il che mi sembra in netto contrasto con quello che le sostanze offrono.
Sitter poi si diventa con l'esperienza, non certo per diritto di nascita. Ricordiamo poi che con certe sostanze basta ingerire una buona dose di cibo zuccherino per placare il viaggio, quindi anche qui la conoscenza ci permette di darci dei limiti e di levare un po' di aura di misticismo ai sacerdoti di turno.
E credimi, sono tutto fuorché polemico
Sto solo provando a imbastire un discorso visto che stai rispondendo offrendo giustamente il tuo punto di vista.
Volendo riassumere in punti il tutto:
-dici che le piante "sacre" non vanno provate giusto per vedere cosa succede - GIUSTO
-dici che un "sitter" inesperto potrebbe trovarsi impreparato e non svolgere appieno la sua funzione - GIUSTO
-dici che un sacerdote esperto ti mette al riparo da ogni conseguenza - SBAGLIATO
-dici che l'unica via percorribile è quella dei tuoi antenati - SBAGLIATO
E adesso permettimi una piccola provocazione :yawinkle:
Voi in Perù sapete come sfruttare al meglio queste piante e solo voi siete i detentori del verbo. D'accordo.
Ma all'atto pratico a cosa ha portato nei secoli dei secoli? Agricoltori e pastori che han trovato la serenità nella loro montagnetta tra una masticata di foglie di coca e l'altra? Bello, senza ombra di dubbio. Davvero. Ma mi pare che la cosa sia finita qui.
Guarda un po' l'approccio occidentale "sbagliato" in poche decine di anni a cosa ha portato: produzioni artistiche ineguagliabili in ogni campo creativo, moti di rivolta contro poteri forti e corrotti, dissertazioni filosofiche che sono andate ad arricchire nel bene e nel male quella che è la "conoscenza" globale, sperimentazioni mediche per tentare di donar pace a chi non c'è più con la testa e via discorrendo...
Se il nostro approccio fosse tanto sbagliato non saremmo riusciti a creare in così poco tempo una quantità di "cose" così belle che sulle Ande non si sono mai viste in 5000 anni.