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Navigare la psiche senza psichedelici

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Tewa
  • Date de début Date de début
il viaggio in se non te lo so dire, tutto l'amplesso circa due ore anche meno uhm
 
Tewa a dit:
Io volevo solo dire che leggendo qua e là alcune esperienze e riflessioni, anche se non ho ancora provato funghi, mi ritrovo con la stessa intensità di ricerca. Non si può dire assolutamente che si ricerca la stessa cosa, quella è soggettiva ed è un "viaggio" personale, che è vero solo per il singolo e per chi cammina per il proprio sentiero, però la profondità può essere comparata.
Beh io volevo raccontare una esperienza ma non posso ancora scrivere visto che sono "nuova", ad ogni modo io ho fatto diversi viaggi nel mio inconscio, con domande e risposte annesse, facendo digiuni e meditando giorni... mesi...senza rientrare mai nella vita reale, in luoghi silenziosi e mistici, trovandomi sia in boschetti che in ambienti chiusi, ma sempre silenziosi, dove il silenzio ti porta a fare silenzio dentro di te e finalmente ad ascoltare...
Il digiuno è fondamentale perché ti ripulisce da scorie, tossine, il corpo ripristina una sua essenza primordiale e il silenzio pulisce la mente dai pensieri pesanti che incatenano...a volte entravo in stati mentali che non saprei come definirli, dico trance anche se non è esattamente così...alle domande sull'essere che rivolgevo mi venivano date le risposte dalle più piccole cose (sempre viventi) come una ghianda, sulla quale vidi scritto proprio una parola e quando uscii da quello stato di "trance" vidi che su quella ghinda c'erano dei punti e forse era la risposta scritta in braille...un'altra volta abbracciata ad un albero, senti la "risposta" che dall'albero fluiva dentro di me... penserete che sono pazza, non importa, l'ho pensato io stessa di me stessa... solo questo per ora. Non so nemmeno se posso scriverlo qui,se è la sezione giusta... è la prima volta che mi iscrivo ad un forum...


Penso chiunque orbiti attorno al mondo degli psichedelici, sia in maniera di esperienza diretta che indiretta, si poni la questione praticamente fin dall'inizio.
Poi chi ha esperienza diretta continua ad avere esperienze dirette, chi preferisce non averne a che fare continua a non volerne avere a che fare.
Poi qualcuno smette per un po', qualcuno fa il primo viaggio, il secondo, il terzo...

Tuttavia, se veramente ti interessa arrivare a fondo della questione, non vedo altra alternativa che provare anche solo qualche volta anche la visione psichedelica e poi sarai anzi tu a dirci a noi quali sono le differenze, se ci sono.
E' una questione ampia e non penso sia solo una questione di predisposizione.
Anzi, io per ora sono arrivato alla conclusione che le due visioni sono sinergetiche: se te sei uno che non glien'è mai fregato nulla di meditazione e l'ha sempre considerata una perdita di tempo, mentre sei affascinato dall'esperienza psichedelica, arriverà un giorno, anche piuttosto agli inizi, dove, magari contemplando due minuti nel vuoto un albero che vedi dalla finestra, ti accorgerai che stai meditando; se sei uno che da anni segue un percorso preciso di meditazione e la pratica regolarmente, ti fai un viaggio tranquillo a basso dosaggio giusto per provare e magari nemmeno ti accorgi quando sono iniziati gli effetti. Tuttavia basta che tu spinga un attimo l'acceleratore con il dosaggio e ti si aprirà con una facilità immediata e naturale tutto un mondo precluso che non avresti mai detto sarebbe stato possibile varcare.
In pratica: viaggiare aiuta a meditare, meditare aiuta a viaggiare.

Però, sinceramente, arrivare ai livelli a cui ti portano gli psichedelici, così dopo una ventina di minuti senza praticamente fare niente, come se tu premessi un bottone, ritengo non sia possibile senza il loro aiuto.
Dovresti fare come hanno fatto probabilmente un tempo i mistici, con lunghi periodi di digiuni, autoflagellazioni, segregazioni e altre amenità; ovviamente su 10 visioni che avevano 9 erano bad-trip paurosi, ma magari una gli andava bene e si accontentavano... :)

Ho letto da poco un saggio di McKenna dove espone una teoria interessante.
Lui era fogato di DMT, come tutti sanno, e la cosa che più lo affascinava è che il nostro organismo è in grado di autoprodurlo, anche se non si sa ancora come e quando.
Non gli sarebbe dispiaciuto affatto un futuro dove l'umanità acquisisce l'abilità di autoprodurselo in maniera naturale, magari previo ovviamente un percorso personale da fare, tecniche e quant'altro.
E forse quel futuro non è tanto lontano...

Tewa a dit:
Grazie slave!
Sì, non vedo l'ora di poter avere l'onore di poter fare "esperienza" di questi esseri magici... ne avevo paura prima perché pensavo che fossero per pochi eletti e ci volesse una preparazione interiore... almeno questo è per come li vedo io, ora mi sento pronta e se loro vogliono, si presenteranno nella mia vita. Penso che la cosa principale sia non aspettarsi nulla, altrimenti non si potrà ascoltare ciò che dicono. Infatti penso che se li avessi provati prima avrei avuto tanta di quell'aspettativa che... vabbé inutile discorrere di questo. Si vedrà. :-) ... spero presto!


Se sei qua a parlarne, dal mio punto di vista ti posso solo dire che loro ti hanno già trovata e che stai già facendo la loro conoscenza e la loro esperienza...

Qualsiasi viaggio non è che inizia e finisce in 5, 6 ore, ma inizia dal momento in cui decidi di prepararlo e rispondi affermativamente al loro richiamo a chissà quanto dopo.
Una ricerca recente ha dimostrato che gli effetti della psilocibina rimangono attivi nell'organismo per almeno 14 mesi dopo ed una volta nella vita è sufficiente perchè ti cambi la personalità (in termini positivi ovviamente) anche a età avanzate (si intende dopo i 30 anni) dove si è sempre osservato estremamente difficile qualsiasi cambio di personalità.
 
Tewa, puoi dirci più in dettaglio che percorsi e luoghi meditativi hai vissuto?
 
uno dei percorsi di ricerca personale l'ho fatto attraverso la lettura e scrutatio di testi sacri di diverse correnti religiose. Ho vissuto in Eremi, grotte e conventi, per diversi periodi in molti anni tipo 1 settimana, poi 5 mesi, poi 3 mesi, poi 4 giorni ecc.ecc.
 
Uhm, pensavo avessi per lo più frequentato ritiri intensivi presso monasteri buddisti tipo Fudenji, Santacittarama, centri Vipassana di Goenka, ecc.
 
anche, sono stata a diversi incontri per il risveglio della coscienza di Krishna di bhaktivedanta swami prabhupada, e ho frequentato attivamente al buddismo di nichiren daishonin, per poi abbandonarlo totalmente e riprendere il buddismo tibetano... ecc ecc
 
Spero che il nichirenismo tu non l' abbia provato in seno alla Soka Gakkai.
 
Eppure sembra tutto così lontano, come posso avvicinarmi ad un'esperienza del genere?
 
sì, anche la soka gakkai, per questo sono andata viaaa! ma per rispetto a chi segue qualsiasi "setta" o "filosofia" non espongo pubblicamente le mie opinioni... non ho intenzione di offendere alcuno.
 
Leary-Huxley a dit:
Spero che il nichirenismo tu non l' abbia provato in seno alla Soka Gakkai.

sì, anche la soka gakkai, per questo sono andata viaaa! ma per rispetto a chi segue qualsiasi "setta" o "filosofia" non espongo pubblicamente le mie opinioni... non ho intenzione di offendere alcuno.

Evad3er a dit:
Eppure sembra tutto così lontano, come posso avvicinarmi ad un'esperienza del genere?

mmm bella domanda diciamo che a me si avvicinavano le esperienze e io le coglievo essendo affascinata a modi di vivere estremamente poco o per niente ordinari, ad ogni modo puoi cercare dei centri più vicini a te delle diverse religioni o filosofie o stili di vita, puoi andare lì e parlare con le persone che ne fanno aprte, di solito sono tutti gentili e contenti delle persone "curiose" che vogliono fare esperienza.
 
Monad a dit:
Invece un'altra volta ho fatto una performance per l'universita' dove sono rimasto 48ore a digiuno dentro a una stanza completamente buia. Lo scopo era di vedere come un setting del genere potesse influenzare il mio disegno intuitivo (ogni tot ore dovevo disegnare quello che ricordavo del mio volto). Mi ricordo che dopo 24ore ho iniziato a vedere bagliori e luccichii da tutte le parti e che mi sentivo come in uno stato ipnagocico perenne.
Un bell' esempio di deprivazione sensoriale.... tant' è che tali bagliori li percepisce anche chi si immerge in quelle vasche fatte ad uopo.
 
Leary-Huxley, tu invece? che ci racconti?
 
Niente di che... ora come ora mi sovvengono solo:

- uno stato di beatitudine psichica + vividezza di colori (vegetali in primis) dopo una seduta ""autodidattica"" di ashtanga-yoga preceduta da lettura tutta d' un fiato di quell' unico libro che ho di Osho
- un paradisiaco vuoto mentale misto a formicolio di labbra e infreddolimento mani (= ipocapnia, direi) dopo circa 60-90 secondi di respirazione forzata, un' iperventilazione che il Pranayama identifica - se non erro - col nome di bhastrika
- quand' ero mooooolto più giovane ed incosciente, simpatiche allucinazioni (in primis, uno pseudo-piranha che ""nuotava"" sul muro) per probabile sindrome serotoninergica dovuta a sovradosaggio di SSRI (con relativo sensuale accenno di ittero l' indomani, al risveglio)

Fesserie, insomma.
 
Comincio dicendovi che l'unica droga che ho provato in vita mia è stata mezza canna a 16 anni, poi niente più, e non ho nemmeno l'interesse di provarne.

Comunque circa un anno fa ho iniziato ad interessarmi di meditazione e ho cominciato piano piano a farmi un'idea della spiritualità. Sono stato spinto a provare da un amico meditatore che mi ha detto di aver risvegliato la kundalini, e poi mi ha descritto alcune esperienze che ho scoperto essere normali per i meditatori esperti. (il mio amico ha iniziato ad avere delle visioni di se stesso come se galleggiasse sopra al suo corpo, di solito la mattina)

Apertura del terzo occhio e viaggi spirituali, ovvero il corpo etereo si stacca dal corpo fisico e se il terzo occhio è aperto si può viaggiare in questo mondo, o altri, con una capacità visiva maggiore di quella dei nostri occhi (se non sbaglio il terzo occhio da tutti i sensi al corpo etereo, dalla vista al tatto).

In meditazione mi è capitato più volte di sentire il corpo etereo che tenta di staccarsi, è una sensazione piacevole, non si sente più il corpo e sembra di girare su se stessi, oppure dondolare, a velocità elevatissime...

So che con alcune droghe si possono provare effetti simili (ho letto qualcosa di john lilly), a voi è mai capitata qualche esperienza simile?
 
Mi è capitato un paio di volte con la cannabis, ma piu che non sentire il corpo, non sentivo piu il letto su cui ero sdraiato e cominciavo a roteare su me stesso come in "mancanza di attrito". era un senso di vertigine piuttosto piacevole ma a volte diventava cosi intenso che dovevo riaprire gli occhi per accertarmi che il mio corpo fosse fermo...una volta richiusi ricominciava tutto da capo.
Anche con salvia ho avuto varie sensazioni di rotolare o essere spinto fuori dal corpo, ma erano molto piu intense e decisamente troppo coercitive per avere un minimo di controllo.
 
JOLLY a dit:
Mi è capitato un paio di volte con la cannabis, ma piu che non sentire il corpo, non sentivo piu il letto su cui ero sdraiato e cominciavo a roteare su me stesso come in "mancanza di attrito". era un senso di vertigine piuttosto piacevole ma a volte diventava cosi intenso che dovevo riaprire gli occhi per accertarmi che il mio corpo fosse fermo...una volta richiusi ricominciava tutto da capo.

Mi sembra la stessa cosa, una volta ero seduto su una sedia, e roteavo talmente veloce che mi veniva quasi il mal di mare, capivo di essere fermo solo da quei pochi rumori provenienti dall'esterno, che mi facevano capire di non roteare veramente.
Comunque una bella sensazione, secondo quello che ho letto al riguardo è il corpo etereo che inizia a staccarsi dal corpo per viaggiare.
 
Quelle descritte da Jolly, mi ricordano le vertigini di quando si ha bevuto troppo :)

Con la ketamina mi e' capitato molto spesso di fare viaggi extracorporei. Il corpo sembra scivolare lentamente in vari tipi di ambienti, molto lontani dalla realta' di tutti i giorni.

Invece con la vasca di galleggiamento (quella inventata da Lilly), mi sembrava che il mio viso fosse diventato una maschera che fluttuava delicatamente sull'acqua. E dal suo interno sentivo dei fili sottili che collegavano la mia coscienza a quella delle persone e degli esseri viventi nei pressi della vasca.

Con il viaggio sciamanico invece, mi e' capitato di uscire dal corpo, di visitare posti lontani e di entrare in mondi paralleli.
 
Monad a dit:
Quelle descritte da Jolly, mi ricordano le vertigini di quando si ha bevuto troppo :)

Con la ketamina mi e' capitato molto spesso di fare viaggi extracorporei. Il corpo sembra scivolare lentamente in vari tipi di ambienti, molto lontani dalla realta' di tutti i giorni.

Invece con la vasca di galleggiamento (quella inventata da Lilly), mi sembrava che il mio viso fosse diventato una maschera che fluttuava delicatamente sull'acqua. E dal suo interno sentivo dei fili sottili che collegavano la mia coscienza a quella delle persone e degli esseri viventi nei pressi della vasca.

Con il viaggio sciamanico invece, mi e' capitato di uscire dal corpo, di visitare posti lontani e di entrare in mondi paralleli.

Viaggio sciamanico? Cosa sarebbe?

Ho letto un libro di serge kahili sullo sciamanismo huna (mastering your hidden self, libro che secondo me descrive spiritualità e "realtà" in un modo chiaro e preciso come non mai) e ne ho appena acquistato una'ltro dello stesso autore.

Altra domanda, in questo "viaggio sciamanico" (che non ho idea di come si faccia) avevi proprio una visione reale, come quella dei nostri occhi?
 
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