Interessantissima discussione, che non ho trovato per caso, come si capirà dal mio nick: più volte mi sono domandato perché e come i frattali compaiano negli stati psichedelici e allucinatori.
Spero di non risultare pignolo, ma devo premettere che ho letto un po' di inesattezze circa la natura dei frattali. Per frattale, in parole povere, si intende una geometria auto-similare. Questo termine indica che la struttura è la stessa a tutte le scale, in pratica, che zoomando all'infinito si vedono ripetersi sempre motivi della stessa natura.
Il punto è che i frattali esistono come enti geometrici astratti in quanto rappresentazione grafica di equazioni (il frattale di Mandelbrot rappresenta un insieme di numeri nel campo complesso), ma anche in natura e qui ovviamente devono fare i conti con un po' di cose. La materia esibisce nature profondamente diverse passando dalla scala che noi percepiamo a quelle più piccole: alla scala molecolare la coerenza è persa e le strutture formate da quelle stesse molecole diventano invisibili. Visto che il frattale in natura non è altro che un modo in cui la materia organizza sé stessa, le scale osservabili saranno finite. Per capirsi, una linea costiera è frattale, ma guardando un granello di sabbia si perderà certamente la struttura frattale, che si riproduce fino a scale dell'ordine del centinaio di metri (vado ad occhio).
L'altra cosa da tenere in conto è il caso. Qualcuno prima diceva come gli alberi, ad esempio, siano molto grossolani nel seguire le leggi che ne regolano la crescita. Questo è perché l'ambiente biologico è molto rumoroso, cioè la legge di fondo viene seguita, ma alla crescita si sovrappone una serie infinita di fattori, il tempo atmosferico, le ore di sole, l'interazione con animali e altri vegetali, ecc...tutto ciò che noi vediamo potrebbe essere ricondotto a leggi rappresentate da equazioni esatte, ma alcuni di questi fenomeni avvengono in modo, o sono governati da equazioni di natura tale che, l'esito sia affetto da un grado di incertezza. Qua entra in gioco la Statistica, che io amo molto: le leggi valgono a livello medio, ma attorno a questa media c'è tutto uno sfarfallio, una variabilità che ci fa apparire le cose imperfette. D'altra parte noi stessi cresciamo seguendo leggi biologiche ben precise, ma la variabilità è inevitabile, anche ammettendo che esistano gemelli identici in tutta la loro struttura, basta un brufolo o una sbucciatura e voilà.
Ultima curiosità dei frattali, o almeno è una cosa che mi flippa, è che hanno dimensioni frazionarie (da cui il nome, direi). Per farla breve, una retta ha dimensione 1, un piano 2 e un cubo 3. Una retta (dim 1) disegnata su un foglio (dim 2) ha dimensione sempre 1. Una linea costiera disegnata con estrema precisione su una carta geografica non ha dimensione 1, ma nemmeno 2, bensì qualcosa lì in mezzo. Per dare un'idea, la riviera adriatica sarebbe qualcosa tipo 1.1, un fiordo norvegese magari 1.7.
Spero di non aver detto sciocchezze ma ho letto spesso qua e là e ci sono anche venuto a contatto per studio e lavoro, quindi qualcosina ho imparato (non è ironico, davvero qualcosina perché comunque mi servivano in maniera marginale)...ma volevo dare anche la mia idea circa una possibile risposta alla domanda che mi ponevo all'inizio.
Secondo me non è così da scartare l'idea che i frattali vengano veramente da dentro di noi e non da qualche entità superiore che si manifesta così alla nostra povera mente. Non dimentichiamo che possiamo fantasticare in eterno su anima o non anima, ma intanto senza il nostro corpo e la sua biochimica non saremmo qui a raccontarcelo...in pratica non vedo perché non possano essere una manifestazione di come si organizza in alcune occasioni l'attività cerebrale. Naturalmente non è un'idea che mi sia venuta dal nulla: sono un fan di Oliver Sacks, un neurologo che scrive libri molto belli sulle sindromi più strane incontrate nella sua lunga carriera e da lui studiate con grande sensibilità e curiosità. Sto finendo la lettura del suo recente "Allucinazioni" (in cui peraltro racconta candidamente di aver provato un po' di tutto, nella California degli anni '60) e lessi in passato, tra gli altri, "Emicrania". Ho letto molte descrizioni di come durante un'aura emicranica si manifestino, in un gran numero di pazienti, visioni geometriche e frattali, che si muovono nel campo visivo a velocità particolari. Lo stesso pare accadere con caratteristiche diverse nelle epilessie (se ben ricordo) del lobo temporale. E' stato dimostrato che queste figure si muovono alla stessa velocità con cui si propagano, nel cervello, i segnali elettrici anomali che generano queste crisi neurologiche...quindi quelle immagini sono una rappresentazione visiva che il cervello regala agli sfortunati eletti sulla propria attività. (Varrebbe la pena accennare come sentimenti spirituali e di rivelazione religiosa siano comuni nelle stesse situazioni, oltre che allucinazioni complesse e cose che possono somigliare a brevi trip.)
Quindi, perché anche i frattali o altre geometrie che si osservano sotto psichedelici non potrebbero essere l'impronta di altre attività, che sicuramente sotto psilocibina o LSD-25 sono ben lungi dal somigliare a quelle normali?
Un'idea un po' più poetica potrebbe essere che semplicemente, cambiando il nostro stato percettivo, non è detto che le cose organizzate e quelle disorganizzate siano le stesse del solito, ovvero che stiamo effettivamente guardando il mondo così com'è per occhi che non sono quelli degli umani normalmente.
Spero di non aver scritto cose illeggibili, la voglia di scrivere post lunghi mi vien sempre nei momenti peggiori... :weed: