Mmm, questo è un topic che solletica la mia innata grafomania, ma vedrò di contenermi.
Come mi pare di capire dai post precedenti, sono in buona compagnia (non è che ne dubitassi, ma questa è l'ennesima conferma) non c'è, praticamente, nessuno che accetti l'idea di aldilà codificata dalle grandi religioni. Personalmente, trovo inaccettabile, ad esempio, la struttura inferno-paradiso (mettiamoci pure il purgatorio, và, anche se quest'ultimo è un'invenzione tipicamente cristiana, che non trova spazio in altre credenze), e sarebbe, per me, terribile se le cose stessero effettivamente così: sarei condannato all'opposizione eterna, salvo potermi rifugiare nel limbo discordiano (
iCyte - Saved Page: Ultim'ora : la società discordiana rileva il Limbo | Mars In America, una traduzione un po' approssimativa). Come pure l'idea della reincarnazione nell'accezione induista e buddhista: una tortura ancor peggiore di qualsivoglia inferno, morire per poi rinascere e tornare a soffrire, incontrando, per di più, sempre la stessa gente sotto altre spoglie, e tutto per risolvere i conflitti avuti con loro nelle precedenti esistenze. Ma che palle! E non si potrebbe neanche dire: "Meglio la morte".
Da agnostico (ma sarebbe meglio dire "ateo possibilista") quale sono, parto da altri presupposti. Il primo è puramente fisico: la materia è energia, quindi anche noi, in ultima analisi, siamo energia. Che questa parte di questa energia, nel momento della morte, si trasformi in altro, potrebbe anche starci. Se, poi, volessimo estremizzare un po', potremmo aggiungerci parte di quello che si può desumere da questo
Pinolina: l'ormone quantico, condendolo con un po' di teoria delle stringhe, che prevede 11 dimensioni (10 spaziali ed 1 temporale, anche se qualche isolato fisico pensa che le dimensioni temporali potrebbero essere anche 2, ma qui andiamo decisamente OT), per arrivare alla conclusione che si, qualcosa (non necessariamente l'anima; del resto, già il concetto induista di "atma", la nostra essenza più profonda, non ha molto a che vedere con l'anima delle religioni del libro e dei culti definiti, non a caso, "animisti" - e qui potremmo inoltrarci, ma è meglio lasciare all'approfondimento di chi fosse interessato, anche nel controverso campo dei cosiddetti "corpi sottili", 2, 3, 4 o anche più, a secondo del mare in cui andiamo a pescare), al momento del trapasso, cambi "stato" e sopravviva in qualche modo per qualche tempo.
Volendo estremizzare "all'estremo", poi, potremmo aggiungere a questo minestrone anche la teoria delle eggregore (
Eggregore Egregora) espandendo la quale (se vogliamo, è l'omologo di quella dei Tulpa tibetani -
Il Tulpa Tibetano – una creatura della mente) arriveremmo a quanto afferma qualche esoterista, che "ognuno crea il proprio aldilà", caso in cui io e, ad esempio, Pagan Atheist ci saremmo fregati con le nostre stesse mani.
Oppure, più semplicemente (citando una frase pronunciata dal Dr. Manhattan in "Watchmen"), "la vita è un fenomeno estremamente sopravvalutato", con quel che ne consegue. Vai a sapere. Ma, prendendo spunto da Houdini, prometto che, nel caso sopravvivessi in qualche modo al mio (speriamo lontano nel tempo) decesso, aggiungerò un nuovo post.