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Eheheh insegnano sempre, ai grandi e ai piccoli, i cartoni(animati aggiungerei ! )Ajeje Brazorf a dit:[video=youtube;N7ywhuk0WWU]
Monad a dit:mi riuniro'/risvegliero' in qualcosa di piu' ampio.
L'identità è una nostra invenzione, ed è in continuo mutamento, come ho scritto all'inizio io credo alle vite precedenti quindi in un altra vita potevi essere un soldato in un'altra ancora una ballerina , l'identità esiste in quella che tu chiami "frazione di istante nella storia dell'universo" ed è l'identità NON l'esistenza.toti a dit:Magari la nostra identità ha un arco di tempo limitato.
Pagan Atheist a dit:Io vedo le cose sotto un altro punto di vista... quello dell'entropia. L'illusione o la speranza di un "proseguimento della coscienza oltre la vita" o, comunque, di lasciare una traccia energetica extracorporea si scontra con le leggi della fisica classica, in particolare della termodinamica. Lo so, penserete che la scienza non ha tutte le risposte... verissimo, non ha "ancora" un sacco di risposte ma non è detto che quelle risposte non esistano, rientrando pienamente nel paradigma della scienza sperimentale (vi è anche la scienza "deduttiva" come l'evoluzionismo...).
Ritornando a noi... da che cosa nasce l'illusione di questa parziale "immortalità" (intesa anche come immortalità del ciclo rinascita, reincarnazione)? A mio avviso dalla falsa percezione di immutabilità dell'Universo. Eppure l'Universo si trasforma e in qualche modo è destinato ad aumentare il proprio stato di disordine fino a quando non esisteranno, in nessun luogo, le condizioni necessarie per lo sviluppo di forma di vita alcuna. Un Universo freddo e inanimato in cui materia ed energia avranno raggiunto il loro livello massimo di entropia (o disordine).
La vita è un fenomento chimico-fisico che apparentemente si muove contro l'entropia, ma ciò è reso possibile solo a causa di un flusso costante di energia derivante dal sole.
Cosa succederà alla vostra vita ultraterrena o al vostro ciclo di reincarnazioni quando tutte le stelle saranno esaurite? Quando il più piccolo residuo di energia di legame sarà stato dissipato per effetto dell'entropia?
Me le immagino proprio (in realtà non me le immagino affatto) tutte queste schiere di "io cosmico" intente a contemplare tale desolazione o tutte queste entità spirituali in attesa di reincarnarsi di fronte ad un portale "chiuso" per assenza di vita.
Amiamola questa vita, amiamola con tutte le forze! Abbiamo avuto un fortuna incredibile ad essere nati, qui, ora... Pensate come sarebbe stato nascere in altro luogo. Nelle favelas brasiliane oppure, sotto forma di tenia, nell'intestino di un americano obeso e fiero di esserlo in gloria al suo consumismo autodistruttivo. Dobbiamo imparare a volerci bene, non per buonismo ma perché è l'unico modo per raggiungere la serenità. Accettarci, ripettare il nostro pianeta e le altre creature e condividere i nostri beni. E questo non me lo hanno detto i funghi (anche se un po' lo hanno ribadito), ma ci si arriva con la ragione.
Non la amiamo abbastanza questa vita se impieghiamo il nostro tempo a pensare cosa ci potrebbe essere dopo! Dopo non c'è niente! Basta fare 2 + 2. Le informazioni che abbiamo sono sufficienti ma è la nostra capacità di accettare la realtà che trova dei grossi limiti. Tutto il resto sono solo scherzetti del nostro sistema nervoso centrale, distorsioni percettive e retaggi evolutivi.
Peace
boboav a dit:sull' entropia pensandoci solo 2 secondi mi vengono in mente almeno 2 soluzioni.
1: per definizione stessa di Dio, egli non segue l'entropia, dato che è un pezzo del suo "progetto"; inoltre se l'entropia sovrastasse dio diventerebbe di logica conseguenza l'entropia a essere Dio.
2: ma ammettendo che ci sia un dio che crei un universo e si auto-imponga l'entropia, Dio che ha creato tutto potrebbe generare molto facilmente un continuo flusso di energia e restare in ordine, se non lo facesse perderebbe immediatamente il suo status di Dio, in quanto Dio non può essere caos.
Questi due esempi sono riferiti a un Dio-Creatore, ma con pochi adattamenti sono validi anche per un Dio-panteista o impersonificato all' universo
Cercherò di rispondere alle tue domande.Pagan Atheist a dit:"Come vi immaginate una "dopo vita" in un Universo completamente morto e sterile?" (Dovete immaginarmi un Universo in cui non esisterà più la luce e tutte le stelle saranno spente, con una temperatura prossima allo zero assoluto. Cosa canteranno gli angeli in paradiso? In cosa vi reincarnerete? Che "senso" avrà avuto la vita sul nostro pianeta?)
Pagan Atheist a dit:Allora... lungi da me intavolare un confronto sull'esistenza di Dio. Io credo che il concetto di Dio sia solo un'espediente per risolvere questioni eterogenee legate all'inadeguatezza delle conoscenze a disposizione della maggior parte del genere umano. Rispetto chi la pensa in modo diverso ma non nascondo che a volte faccio fatica a non burlarmene... del resto se siete convinti che Babbo Natale sia una favola per bambini, non vi viene naturale burlarvi di un adulto, in piena padronanza delle proprie facoltà mentali, che afferma di crederci ciecamente?! Lo so, non è politicamente corretto... a volte esagero su questi temi (non a caso hanno influenzato la scelta del mio nickname) e chiedo scusa se ho recato offesa a qualcuno.
Comunque io non volevo mettere in discussione l'esistenza di Dio (almeno non direttamente)...
Il mio ragionamento è questo: l'idea di un "aldilà" scaturisce dall'illusione dell'eternità delle condizioni che rendono possibile la vita nel nostro Universo. Soprattutto il concetto di reincarnazione è legato al concetto di vita materiale... altrimenti in cosa ti reincarni?! Ma, poiché il destino dell'Universo e inevitabilmente predetto dall'aumento entropico e consisterà nella sua "morte termica", a prescindere dalla teoria delle stringhe, (ogni punto dell'Universo avrà la stessa temperatura) ne consegue che anche la vita nell'Universo, tra miliardi di anni, non avrà più nessuna possibilità di esistere. Nessuna forma di intelligenza può percorrere in senso inverso le leggi della fisica che determinano l'aumento dell'entropia. E' un concetto molto semplice ma pochi si rendono conto della sua portata (ad esempio anche in campo economico, anzi, soprattutto in questo ambito).
Vi faccio una domanda, una di quelle che vi fa "intrippare" davvero...
"Come vi immaginate una "dopo vita" in un Universo completamente morto e sterile?" (Dovete immaginarmi un Universo in cui non esisterà più la luce e tutte le stelle saranno spente, con una temperatura prossima allo zero assoluto. Cosa canteranno gli angeli in paradiso? In cosa vi reincarnerete? Che "senso" avrà avuto la vita sul nostro pianeta?)
Pensare alla "dopo morte" mentre c'è ancora vita su questo pianeta può avere una valenza consolatoria... ma bisogna pensare in termini di miliardi di anni... tutto qui.
boboav a dit:Semplicemente, da amante della fisica, devo controbattere il tuo semplicistico discorso sull'entropia, usata come spauracchio da parte tua per fare una bella figura e dare valore scientifico alle tue tesi difronte a qualcuno che di fisica ne sa meno di te.