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Amanita Muscaria

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion JohnnyTrash
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beh..dai...è un fungo che se preso correttamente da un po' di psicoeuforia......Mushroom Band - Magic - Let It Fly - YouTube
Monad io ti dico quel che so e che ho letto da siti ufficiali,,...dire Siberia è un po' generico...la Siberia è enorme....la muscaria è usata TUTT'ORA presso le popolazioni (come già detto) della penisola del Kamchatcka (coriachi,Ostiachi,Semoiedi...) e la chiamano "mukhomor" se cerchi sul tubo trovi cose interesantissime....su un canale "chinaqat" c'è proprio un vero reportage di come vengono usati questi funghi....
 
Io ho gia provata la cara muscaria un paio di volte a londra, comprata legalmente in smart shop seccata in bustine da 12.5g....tutte e due le volte presa tutta la busta con zero effetti di ogni tipo....
Ma continua a interessarmi sto fungo!
in sti giorni ne ho raccolte un bel po trovate con molta facilita in boschi vicini casa e stanno seccando,,,,,
Sono ancora molto molto indeciso su come muovermi con la quantita(anche perche ancora non so quanto avro alla fine una volta seccate) ma Vi faro sapere....
 
l'amanita pantherina ,non è facile scambiarla con l'amanita falloide ,che è molto velenosa ,spesso letale?
 
Per un occhio attento e' abbastanza facile distinguerle... La a. phanterina e' identica alla a. muscaria, ma e' di un bel color marrone con le classiche verruchette di un bianco vivo. La a. phalloides ha un colore grigino meno invitante ed e' priva di verruche. Comunque puntate sulla muscaria se non siete sicuri...
 
per chi abita sulle alpi: sopra i 900 metri nei boschi bui ne trovi chili e chili.
più difficile invece trovare le psylocybe: solo sulle malghe o i prati sopra i 1000/1200 metri
 
Amanita muscaria and pantherina in Amanita muscaria, A. pantherina, and others Forum

Come sempre, Ron non si smente, e nemmeno tutta la 'freaky-community'.

Alcuni consigliano la combo con Datura o Belladonna per contrastare gli effetti, altri ancora aggiungono dei Cactus all'elisir come pro-sociale.

Devo ammetere che mi interessavano gli effetti 'nootropi' del fungo, e essendo alto in muscarina (agonista dell'AChE), è possibile che in dose basse sia una sorta di ansiolitico-nootropico, come già riportato anche da Monad. I conti tornano... ma appena auemntate la dose è abbastanza 'delirium'. Questo per via dall'agonismo sui GABA.

Fra l'altro il 'Muscimol', ha proprio il GABA attaccato. Il muscimol è in teoria qualcosa come una intossicazione da alcol però più psichedelica.

Ecco qualche spunto in più:
"...first reported in species of Amanita, higher levels of muscarine have been found in species of Inocybe and Clitocybe ... More than 15 species of Clitocybe and 10 of Inocybe contain muscarine... many of these are small mushrooms found on shaded lawns..." - kimbrough, Allergens, Mycotoxins, and Poisonous Mushrooms.
Regarding Amanita specifically, those growing in a shady spot are likely to have more muscarine, as are muscaria as opposed to pantherina. I hear also that amanitas in The West may have higher amounts or muscarine than those in Europe.

Since muscarine is ethanol soluble, could one dice fresh wet A. muscaria and pull quickly with ethanol, the ethanol evaporated for muscarine, and the mushroom bodies dried completely for storage and christmas decoration; and since muscimol is not as soluble in pure ethanol (vs water), the amanita mushroom body would majorly retain its bright spirit?

Blessings.
 
Credo che l'insuccesso generale delle tisane di Amanita sia da imputare alla bollitura.
Da qualche parte, ricordo di aver letto che durante i periodi di guerra, nella quali il cibo scarseggiava, i contadini francesi, ma anche quelli italiani, bollivano le cappelle di amanita muscaria rendendole commestibili, senza riscontrare effetti secondari.
 
Aggiornamento: Ieri mi sono imbattuto su un articolo che parla dell'uso dell'Amanita nel passato a scopo alimentare, riporto alcune righe per chi desidera approfondire l'argomento dal punto di vista storico:

"È testimoniato che nell'Ottocento, in Francia, l'Amanita muscaria era diffusamente consumata come alimento previa accurata preparazione che le toglieva le proprietà allucinogene.

Secondo quanto confermano i micologi nostrani del XIX secolo, essa veniva analogamente usata anche nella penisola. Antonio Venturini, in due studi del 1842 e del 1856, conferma che l'Amanita era ben conosciuta dai nostri avi.

Nel lavoro del 1842 scriveva infatti: "Tutti i villici della riviera benacese e segnatamente quelli di Toscolano, di Maderno, di Gaino e di altre terre vicine, conoscono quanto quel fungo possa nuocere, se mangiato senza preparazione: ma non per questo essi lo temono, ché anzi lo vanno cercando e come fungo di conserva lo preferiscono a tutti gli altri"

In ITALIA:

F. Cavara (1897) confermava che in Vallombrosa (Firenze) l'Amaníta muscaria veniva comunemente consumata e affermava: "Posso assicurare, per relazione di molti, che in alcuni paesi di Toscana, per esempio sopra Pontassieve, nel tardo autunno questo agarico viene raccolto in quantità e messo a purgare in mastelli o bacinelle la cui acqua è rimutata ogni giorno, e ciò per 10 o 12 giorni, dopo di che viene ammannito alla stessa guisa degli altri funghi, mangiato e trovato eccellente. Occorre per ciò fare che la stagione sia fredda".

L'ovolo malefico, così lo chiamano correttamente da quelle parti, era abitualmente consumato dopo debite preparazioni (bollitura con aceto, conservazione sotto sale, spurgo con acqua corrente). Secondo le testimonianze, l'uso di cibarsi di questo fungo, durato fino all'inizio della 2'guerra mondiale, era dovuto unicamente a problemi di ordine economico.

L'Amanita muscaría veniva raccolta in maggio e ottobre. Era conservata in "bigonce" (recipienti di legno di castagno) e messe a spurgare per 30-40-50 giorni. A.Venturi, nel suo lavoro del 1842, riferiva invece a proposito dell'uso che se ne faceva sul lago di Garda: "Nella nostra riviera si costuma far bollire l'agarico moscarico in un'abbondante quantità di acqua, e di metterlo dopo nella salamoja. Lo stesso si pratica in Russia e in Lapponia"

Uso ricreativo e medico (cura malinconia e depressione):

in uno scritto del dottor Teyro, apparso su La Domenica del Corriere, e richiamato dal noto micologo G. Ferri (1934) che lo commenta brevemente, riportando come segue le esperienze dell'articolista: "la scoperta non è mia; appartiene al dottor Gian Batista Grassi di Rovellasca, che, molti anni or sono, ha fatto degli esperimenti con questo fungo.

La cosa mi ha tentato e, tempo fa, in una giornataccia di malumore, ho scacciato, con 20 grammi di agarico moscario fresco, ogni malinconia dalla mia mente, conquistandomi il più assoluto benessere, la più calma sensazione di voluttà, una grande limpidezza di pensiero e un'intensa volontà di lavorare, ciarlare, occupare mente e corpo. Una seconda volta ho aumentato la dose, una terza e una quarta ancora. Alla quarta volta, nello spazio di otto ore, ho preso circa 100 grammi (dico cento) di muscario fresco, e questa fiata l'effetto fu maggiore.
Ho cantato, ballato, schiamazzato, riso; ho goduto di un'allegria pazza, sono stato felice.


Ne ho somministrato a parecchi amici e l'allegria di quelle ore in comune è superiore a qualsiasi descrizione. Il dottor Grassi racconta poi di aver guarito con una cura di agarico muscario, un individuo che si era dato a profonda malinconia con inclinazione al suicidio!".


Tratto da: Pierluigi Cornacchia, 1980, Notizie storiche e contemporanee sull'uso dei funghi psichedelici in Italia, in: P Cornacchia, I funghi magici, Milano, Editiemme, pp. 103-117 (fonte web)
 
Molto interessante, grazie.

Trovo pero' strano che il fungo venisse consumato fresco, a quanto ne so questo influisce molto sulla presenza di sintomi negativi.
 
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