Eh, se me lo ricordo. Ancora lo inseguo. Eravamo in 4 o 5, l'unico novizio ero io. Comincia il giro, aspiro avidamente quando tocca a me, e aspetto. Niente. Esaurito il primo giro, ancora niente. "Possibile?", penso perplesso. A quel punto, uno degli altri propone: "Ce ne facciamo un'altra?". Gli altri rispondono: "No grazie, me ne vado a dormire." (lo scenario era: cessi della camerata in caserma durante il servizio di leva, orario dopo le 23:00). Io, invece, non aspettavo altro. Rimaniamo in due, e, lo ammetto, in questa occasione la sperimentazione ha prevalso sul galateo (traduzione: quando l'altro mi passava il joint, lo trattenevo e sfruttavo molto più del dovuto, diciamo almeno un rapporto 2 a 1 rispetto all'altro). Ma ancora niente, neanche l'ombra di un effetto minimo, anche labile. Poi, all'improvviso, ho sentito come una "doccia di luce" (non so come altro descrivere la sensazione) che mi investiva dall'alto, e massimo strombamento, senza alcun preavviso.
Passo la canna dicendo: "Sarà meglio che vada a dormire pure io", piantando l'altro solo come un c*glione (decisamente, il galateo, quella sera, latitava). Schiantatomi sul letto, ho avuto un vero e proprio trip, con la mia mente che produceva e sparava, dietro i miei occhi chiusi, le immagini più varie, sconclusionate (se non altro, nel senso della loro sequenza logica, anche se sarebbe stato proprio questo l'oggetto di un'investigazione più approfondita) e variopinte. Sono anni che cerco, inutilmente, di replicare questa esperienza.