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Studi sulla Psilocibina

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Abej^a G. a dit:
quindi con la psilocibina c'è una diminuizione del CBF (il flusso ematico cerebrale), con conseguente "espansione della mente"...

probabilmente uno (ma non l'esclusivo!) dei principali motivi per cui la mente sembra espandersi sotto l'influsso degli psichedelici risiede nella capacità di certe molecole di alterare la rete di connessioni denominata Default-mode network...e ciò non farebbe altro che confermare ciò che Huxley scrisse 60 anni fa
 
è molto interessante... nell'articolo di adamantine.ego c'è scritto:

Precedenti ricerche hanno tra l'altro suggerito che ci sia un numero ottimale di reti dinamiche contemporaneamente attive nel cervello, che permette di ottimizzare l'equilibrio tra la stabilità e la flessibilità della coscienza, un requisito importante dal punto di vista evolutivo. Se il numero di questi circuiti supera quel punto critico ottimale, osservano gli autori, la mente passa a operare come un sistema dinamico sempre più caotico, con l'apertura di “percorsi di pensiero” imprevedibili e potenzialmente pericolosi.

Mi fa pensare moltissimo all'evento dell'"EGO DEATH".
Un flusso puro e totale di informazioni che attraversa tutte le parti di noi fino a far apparire la "realtà" come indifferenziata...
 
Visualizzazione delle connessioni cerebrali nel cervello di una persona sotto l'influsso della psilocibina (a destra) e nel cervello di una persona in stato ordinario (a sinistra)

Una nuova ricerca suggerisce che la psilocibina, il principale ingrediente psicoattivo dei funghi magici, sia capace di propiziare nuovi collegamenti tra varie regioni cerebrali precedentemente scollegate, modificando temporaneamente tutta la struttura organizzativa del cervello.
I ricercatori hanno confrontato il cervello di persone che avevano ricevuto iniezioni IV di 2 mg di psilocibina con quello di persone a cui era stato somministrato un placebo.
In genere, l'attività cerebrale segue reti neurali specifiche. Ma nelle persone trattate con iniezioni di psilocibina, l'attività di collegamento tra diverse regioni cerebrali sembrava più irregolare, come se liberata dal suo quadro ordinario. E quando i ricercatori hanno esaminato ciò più nel dettaglio, hanno notato che le scintille di attività in tutto il cervello dei volontari sotto l'effetto della psilocibina non erano così caotiche come sembravano. L'attività formava modelli distinti, o cicli.
"Il cervello non si limita a diventare un sistema casuale dopo l'iniezione di psilocibina," hanno scritto i ricercatori, "ma conserva alcune caratteristiche organizzative, anche se diverse da quelle dello stato ordinario."
Immaginate le informazioni nel cervello come se fossero condivise in un sistema interconnesso e molto trafficato di autostrade. In questo esempio, la psilocibina non rappresenterebbe la rimozione delle autostrade. Al contrario, rappresenterebbe semplicemente la costruzione di nuove autostrade. Ciò potrebbe ad esempio spiegare le esperienze sinestetiche sperimentate sotto l'effetto delle sostanze psichedeliche.

medicina moksha: Come i funghi magici modificano le connessioni cerebrali
 
non riesco ad aprire la pagina del sito. I colori usati nel grafico si riferiscono ai 7 chakra?
 
Stavo per postare l'articolo originale... L'immagine parla da se'.
 
Vabbè, che la psilocibina possa creare nuovi circuiti per la durata del suo effetto mi sembra proprio improbabile, se pensiamo alla metafora dell'autostrada diventa ancora più ovvio. Come si fa a costruire un autostrada in mezz'ora, e perchè demolirla dopo poco? Magari più che una rete autostradale dovremmo pensare ad una città, con tante vie laterali poco trafficate che con la psilocibina si riempiono di traffico.

Ma poi, non si era detto che i funghi inibivano i circuiti di connessione tra le varie aree del cervello?
 
Io ho sempre letto informazioni nello stesso senso di questo articolo, parlo di risultati di studi seri. Non è che debba essere costruito nulla fisicamente, semplicemente vengono messe in comunicazione tra loro, o semplicemente attivate, aree che solitamente non lo sono. Succede spontaneamente in un sacco di situazioni neurologiche, è ciò che accade in attacchi emicranici, epilettici, tutti quei casi in cui una deprivazione sensoriale anche parziale sfocia in una allucinazione compensatoria, che poi può sparire o non sparire da sola, ma sicuramente lo fa se il senso mancante viene ripristinato, e lo fa immediatamente.
 
Ho letto anche io in web ieri, molto interessante!!! Domanda un po vaga: Ma una molecola "agonista" come la psilocibina, non vuol dire che simula quello che esiste gia dentro di noi? Un altra cosa forse senza una risposta, va a caso nel nostro cervello ho ha un piano ben preciso? Essere dell'idea che tutti quei recettori antichi impolverati che abbiamo dentro, vengono ripuliti e accesi dopo miriadi di anni da una cosa come questa per 6 ore, mi manda in estasi mistica...ahahahahaahah grazie di aprirci nuove porte!
 
Non credo si possa dire che la molecola di per sé "ha un piano", ma piuttosto che slega dei vincoli che il cervello tiene ben stretti per funzionare normalmente; quindi l'attività cerebrale è incrementata e resa più vivace e caotica, ma l'organizzazione di base rimane la stessa. Così a intuito direi che altre molecole, tipo la DMT (mai provata, mi baso su esperienze lette) o la salvia, o magari anche psilocibina ed LSD a dosi "eroiche", possono arrivare a disorganizzare di più l'attività, col risultato che il mondo normale non viene percepito diversamente, ma proprio sostituito da un altro. Inoltre la dissoluzione dell'ego, per un profano come me, è intuitivamente legata al fatto che vengono disintegrate strutture che invece normalmente sono, appunto, integrate nel cervello e in corrispondenza scompare l'integrazione della nostra personalità.
Il fatto che il segno dell'esperienza rimanga non mi stupisce, il cervello impara a ripetere i percorsi che ha usato una volta; in fondo è così che impariamo a compiere qualsiasi azione. Le più semplici le guida l'istinto biologico (respirare, vedere, mangiare, etc), quelle più complicate la ragione (parlare, suonare, scrivere, disegnare...), alcune rimangono nel subconscio e per modificare i percorsi serve del lavoro profondo, ad esempio la psicoterapia (fobie, ansie, blocchi, ossessioni e compulsioni) e infine altre non ci sono accessibili se non un lavoro ancora più profondo e continuo di meditazione, privazione sensoriale e uso di sostanze psichedeliche...
 
Il diagramma di destra sembra una fitta tela di micelio...
 
Non è che debba essere costruito nulla fisicamente, semplicemente vengono messe in comunicazione tra loro, o semplicemente attivate, aree che solitamente non lo sono.
Veramente, se si parla di propiziare nuovi collegamenti tra varie regioni cerebrali precedentemente scollegate, è necessario, come minimo, creare nuove sinapsi. Il che non è niente di speciale, lo facciamo in continuazione, quindi mi pare plausibile che la psilocibina incrementi questa attività. Ma si sta perlando della creazione di sinapsi tra neuroni adiacenti. Da quella metafora sulle autostrade si pensa facilmente alla connessione diretta tra aree cerebrali distante e disconnesse. Per fare questo si dovrebbe inviare dei fasci di assoni da una parte all'altra dell'encefalo. Per quello che ne so non credo sia neppure possibile. Ho letto l'articolo, dice solo che, analizzando i pattern di attivazione cerebrale rilevati con risonanza magnetica funzionale, si può riconoscere, mediante complesse (almeno per me) analisi statistiche, una covarianza che suggerisce che quelle che sembrano attivazioni casuali siano invece delle sequenze. Non mi pare che si parli di creare nuove autostrade. Quello che dici tu è quindi giusto, ma è la solita faccenda di quanto possa essere disinformatrive la divulgazione scientifica.
 
Ma io penso che a volte si tratti semplicemente di usare metafore per rendere un fenomeno comprensibile; cosa succeda da un punto di vista istologico, biochimico o altro nel cervello sarà a malapena comprensibile ai neuroscienziati.
La covarianza è un indice di correlazione e spesso i medici la interpretano erroneamente come causalità (non caSUalità), che è invece completamente sbagliato, quindi attenzione perché a volte anche in studi scientifici seri la sintesi statistica dei dati è presentata male. Per farsi un'idea delle più recenti osservazioni in merito, secondo me un bel punto di partenza è questo seminario dell'Imperial College:
[video=youtube;jT5dZDnJ6J4]

Comunque penso sia impossibile che si creino fisicamente nuove sinapsi in così poco tempo, però è impossibile che ci siano vie di comunicazione intracerebrali che noi normalmente non usiamo, perché creano uno stato di coscienza inadatto alla vita nel nostro mondo, che possono essere attivate da sostanze psichedeliche (o privazioni sensoriali sia indotte volontariamente che causate da patologie, che "silenziano" alcune delle normali attività cerebrali)?
 
Mah, a me non sembra che lo renda comprensibile, infatti finchè non ho letto l'articolo non ho capito per nulla il senso della ricerca e pensavo fosse una boiata.

Non saprei dire se una mezz'ora sia sufficiente a creare una nuova sinapsi, ma se pensi che l'apprendimento è datto propio da questo non può essere un processo troppo lungo. L'idea che esistano circuiti cerebrali inutili e non adattativi, che se ne stanno li, creati non si sa bene in quale contesto, che aspettano solo la psilocibina per attivarsi, mi pare un po' improbabile. Secondo me potrebbero avvenire entrambe le cose: si crea qualche sinapsi, che collega cicuiti già esistenti creando nuovi circuiti più ampi. Queste connessioni, al termine dell'effetto possono rimanere inutilizzate e quindi tendere all'atrofia, o possono rimanere attive, generando così un cambiamento stabile nella mente del soggetto. Mia speculazione personale.
 
Penso che in realtà un esperto di neurologia ci saprebbe rispondere senza troppe difficoltà...
 
la psilocibina stimola la neurogenesi ippocampale...ma non mi sembra assolutamente ciò che viene descritto in questo particolare studio
 
Non sono assolutamente un esperto, ma queste cose le ho studiate. Ne so quel tanto che basta per sapere che a quasi tutte le domande interessanti non c'è ancora risposta. Dubito che un esperto possa andare oltre la speculazione, al massimo avrà elementi in più per speculare.
 
Spero che gli studi aumentino e che sempre piu' persone possano trarre aiuto da questi doni divini.
A Patient Speaks on Vimeo
 
A me sembra incredibile che rimangano ancora qualcosa di così limitato nel numero di studi e nel numero di pazienti trattati; ormai sono passati 60 anni da quando si è iniziato ad usare gli psichedelici per questo scopo, non credo siano rimasti molti dubbi sulle loro potenzialità, chissà quanti antidepressivi e altri farmaci per l'umore vengono messi in uso pensandoci su molto meno...non so cosa darei per poter fare io qualche seduta sotto psilocibina (o altro) col mio terapeuta.
 
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