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Può uno psiconauta essere uno psiconauta senza droghe?

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion MasonDixon
  • Date de début Date de début
le sostanze psicoattive possono rappresentare uno strumento all'interno di un percorso di crescita, ma non una via in sè
 
potrebbe essere una ulteriore domanda interessante.
noi viaggiatori della psiche e quindi cercatori, uomini che cercano, vi sono vie di conoscenza parallele al nostro cammino con gli enteogeni?
ovvero, uno può usare le piante di potere e trovare nelle discipline per lo più di cultura orientale un suo modo di conoscere,
uno può usare le piante di potere ed essere un estremista islamico e non indago il suo modo di conoscere, uno può usare le piante di potere ed essere un alchimista e forse costui conoscerà.
a noi che cosa capita nella vita in merito al conoscere oltre gli enteogeni?
escludo qui gli usi prettamente ludico-ricreazionale che poco hanno a che fare con un cammino di ricerca, anche se si può cominciare ridendo per poi capire che è invece molto serio.
non vorrei però spostarmi dal tema
 
purtroppo arrivo tardi ma credo possa essere un discorso complesso, ramificato e profondo.. visto che leggo solo ora comincerei dal cogliere quel che mi sembra più interessante all'interno di quello che avete già detto...

DivvyMan a dit:
...è anche possibile essere consumatori di sostanze e non essere psiconauti anzi questa cosa la ritengo molto facile.
direi proprio di si.

sd&m a dit:
le sostanze psicoattive possono rappresentare uno strumento all'interno di un percorso di crescita, ma non una via in sè
penso la stessa cosa.. possono essere un modo di cambiare prospettiva ma quello che c'è da vedere e da capire resta lo stesso. vedere le cose da più punti di vista è sicuramente utile ma bisogna continuare ad interrogarsi su quello che si vede per poter cercare di capirne il senso..

badoh nigro a dit:
...si può cominciare ridendo per poi capire che è invece molto serio.
sono piuttosto convinto che tutti abbiamo iniziato ridendo e che in alcuni casi è proprio quello che cerchiamo tuttora. credo che l'importante sia sapere che si può arrivare più lontano del semplice ridere e saper cogliere gli attimi che possono portarci avanti.
 
mr_terrorman a dit:
badoh nigro a dit:
...si può cominciare ridendo per poi capire che è invece molto serio.
sono piuttosto convinto che tutti abbiamo iniziato ridendo e che in alcuni casi è proprio quello che cerchiamo tuttora. credo che l'importante sia sapere che si può arrivare più lontano del semplice ridere e saper cogliere gli attimi che possono portarci avanti.[/quote:3uie8se8]
Molto d'accordo :wink:
 
mi rende felice sapere che la cosa intriga
non so come dire, mi sono accadute cose nella vita nelle quali gli enteogeni, pur rivestendo un ruolo certamente cardinale, non sono stati gli unici elementi di conoscenza dei quali io abbia potuto disporre.
mi è capitato di affrontare uno studio sulla natura che contemplava conteporaneamente i semplici, ovvero le piantine che calpestimo quotidianamente anche ai giardini quali la gramigna per esempio che in natura produce poi LSD naturale (ergot),
però a parte l'ergot sarebbe interessante, davvero vi dico, vedere quanto sia straordinaria per la nostra salute questa stupida graminacea invasiva. oppure l'iperico scacciadiavoli citato anche nel post su kawa kawa, oppure ,che ne so, la menta, ovvero la pianta della lucidità, oppure l'edera che cingeva la fronte di bacco così da permettergli di bere ad oltranza senza mai ubriacarsi, oppure ... beh certo, un buon pugnetto di funghetti ... (eh eh).
di contro lo studio si articolava sullo studio sperimentale-empirico delle piante di potere.
ciò che osservavo con i miei occhi in natura quale via di conoscenza
 
direi che il fatto che la sete di conoscienza non derivi dall'utilizzo di sostanze sia piuttosto oggettivo.
 
sì, le piante di potere hanno dato consapevolezze alla mia naturale sete di conoscere
 
forse possono aprire nuove vie alla conoscenza e quindi nuovi canali di ricerca e di apprendimento,, non credo comunque che possano aumentare quantitativamente l'intenzione nè tantomeno la capacità di ricercare ed apprendere...
 
mi sembra troppo quando vogliamo quasi per forza una definizione "scientifica", che ben si inquadri in uno schema, in una definizione accademica, anche se noi potremmo rifuggire da quest' ottica.
le piante di potere sono piante di potere, e starà a ciascuno di noi stabilire quale potere, il potere di che cosa.
quantitavemente e anche qualitativamente saranno necessariamente accessori estremamente soggettivi, in questo campo non possiamo credo inquadrare le cose in uno schema razionalistico scientifico.
poco mi interessa dei particolari che posso vedere al microscopio o al telescopio, vale ciò che vedo ad occhio nudo.
 
non si è mai trattato di definizioni o di schemi,, si parla piuttosto di opinioni che spesso non portano affatto ad una soluzione o a un'interpretazione comune... soprattutto quando l'argomento è molto seggettivo,, a questo serve confrontarsi.. a sapere cosa pensano gli altri su un determinato argomento.. e poi, in alcuni casi, a trarre delle conclusioni (anch'esse, come le opinioni, soggettive e relative)... ;) .
 
certo, sono sicuro che è dal confronto che possiamo attingere.
spesso le esperienze che conduciamo con gli enteogeni non sono riferibili a parole, ma noi pretendiamo col cervello di chiuderle in uno schema mentalmente comprensibile e traducibile in logos, nelle 22 lettere dell'alfabeto.
e di ogni cosa , di ogni aspetto, di ogni sfumatura si potrà dire il pro e il contro, la tesi e l'antitesi, di ogni cosa è vero anche il suo contrario.
a quel punto non vorrei perdermi in una babele linguistica ma poco reale, poco sostanziale.
la tesi e l'antitesi sono entrambe vere, e vi saranno diversi gradi di comprensione e di conoscenza tra un polo e l'altro della stessa cosa, e noi, se vogliamo, siamo tenuti ad esperire tutta la scala cromatica per conoscere la cosa, e non a fossilizzarci, a rimanere fissi, fermi su dei punti.
"paradiso e inferno" recitava huxley come sottotitolo in -le porte della percezione-.
non voglio quindi cristallizzarmi su di un particolare aspetto piuttosto che su di un altro, la materia si muove, non sarà mai la stessa del momento prima.
posso solo dirvi, per non andare fuori tema, che la mia via di conoscenza è la natura, i semplici, i veleni, e gli enteogeni, gli "enti di natura".
 
HuxleyLastTrip a dit:
io la cosa più bella che ho vissuto con le esperienze psiconautiche di gioventù è stato l'ego-death tramite LSD. l'esperienza cambiò molto la mia visione della vita e di me stesso. negli anni seguenti, piano, piano, ho perso quei concetti, quella rivoluzione o evoluzione di coscienza acquisita con il mio primo e poi altri ego-death.

me ne sono alla fine del tutto scordato sino a pochi mesi fa, quando ho rivissuto un'esperienza di ego-death, ma senza assumere alcuna sostanza psico-attiva. semplicemente stavo guardando un video per caso... un'altra persona direbbe che è come se gli fosse caduta la famosa "mela sulla testa", o fosse arrivata "l'illuminazione" spontanea. in realtà io so bene cosa è successo perchè appunto avevo già vissuto l'esperienza con l'LSD. questa volta è stato istantaneo, ma oggi a due-tre mesi di distanza mi sembra che il concetto ri-acquisito, si è ora totalmente radicato dentro di me. l'intera mia personalità è mutata e così anche la percezione della realtà, del tempo presente e il modo in cui vedo gli altri, i miei cari, etc..

credo finalmente di essere caduto nel famoso pentolone di Panoramix, perchè questa volta invece di tornare "indietro", riesco ogni giorno ad elaborare meglio quell'esperienza durata un istante e a sprofondare sempre più in una specie di stato alterato, o diverso, di coscienza che pare permanente. non so se si possa definire un'esperienza psiconautica questa... forse è più che altro un "risveglio", o un'esperienza filosofica o "religiosa". non lo so... ma è come se velocemente i tanti frammenti e conflitti della mente stiano sparendo uno ad uno... e spero x sempre!


uppo per aggiungere che questa mia esperieza o con chiamola seguente "illuminazione" che è durata oltre 6 mesi, è probailmente dovuta a psicosi e mania x distubro bipolare boostata da nootropici e rc :D

cmq sto indagando sulla cosa...


:)
 
Volevo aprire un thread (sempre che non ne esista già) dove raccogliere tutto ciò che concerne il "viaggio" e le esperienze di introspezione profonda senza l'ausilio di sostanze; quindi tecniche ed esperienze utili per conoscere e perchè no, migliorare se stessi.
Gli occidentali hanno sempre avuto bisogno di un aiutino esterno, enteogeni, psichedelici ecc per avvicinarsi alla propria natura, questo è dovuto al fatto che essi abbiano una mentalità "chiusa" nel senso di una visione troppo razionale della realtà e quindi meno propensi a sbloccarsi verso una visione più olistica e intuitiva rispetto agli orientali o comunque più tipica nel mondo antico.
L'approfondimento di questo aspetto oggi grazie ad internet e la diffusione di informazioni da fonti dubbie, è diventato molto difficile, in un oceano di tecniche meditative e di autoipnosi non se ne viene più fuori.
Per questo mi piacerebbe sapere le vostre esperienze dirette.


EDIT di Arimane: unisco i topic perché trattano lo stesso argomento
 
il razionalismo secondo me non è un male, ma può essere un freno per le migliori esperienze. chi ha già di suo la testa fra le nuvole, diciamo, è più facilmente influenzabile dai fattori esterni o dall'effetto placebo, dalle aspettative e desideri etc.etc. chi è fin troppo razionale come me magari rischia di aver bisogno di dosi più forti..e di non avere mai esperienze trascendentali, ma razionalità e ottusità sono cose ben distinte per fortuna. a me tutta la roba new age, le pietre magiche, la cromoterapia, le sveglie coi suoni della foresta etc.. mi sanno di stronzata, perchè non riesco a tenere le sopracciglia giù..ok sarò esageratamente scettico.

fatto conto che la regola numero uno è mettersi un qualche "avviso" se sei da solo (intendo anche quello con "senza aiuto", cioè senza intromissioni esterne..) come un foglietto, un qualcosa che puoi consultare se le cose vanno male (tipo mantra cartaceo...), il modo in cui una persona coi piedi molto per terra può lasciarsi andare è solo, secondo me, di resistere, all'inizio.. per poi allentare il freno..cioè.. quando ti accorgi che parte il viaggio, tra stupore e spavento, che ancora cerchi di razionalizzare le cose (tipo il logo della redbull per me è un vitello che si incula da solo, quando sto fatto vedo quello...c'è poco da fare..)..devi avere il coraggio di dire a te stesso, o a shiva, o a chi ti pare, ok, basta, mostrami quello che vuoi, e per quanto assurdo, ci crederò.

un po' quello che fanno i vecchi rincoglioniti quando guardano il tg4..
 
ho trovato questo navigando, solo che devo finirlo ancora di leggere...è una discussione sul fatto se la psichedelia si possa accostare alla pratica meditativa, veramente interessante, consiglio di leggerla a chi percorre entrambi questi sentieri.. La psichedelia e il percorso interiore | Innernet

comunque le cazzate new age non c'entrano una mazza con meditazione, yoga ecc, che sono tecniche millenarie i cui benefici sono conprovati...
 
no eh, non voglio che pensi che ti ritengo stupido o cose simili per quella mia frase.. e ci mancherebbe che accomuno paccottiglia luccicante a buddismo & Co.
dico solo che io non sono in grado di usare questi metodi perchè troppo scettico, nel senso antico del termine. e poi me se incastrano le ginocchia a fà ohmmmmmmmmm :)
 
Attenzione a non confondere, le tecniche a cui mi riferisco hanno una valenza scientifica sperimentale e terapeutica.
Molti esperimenti condotti hanno dimostrato una certa ripetitibilità che non è da sottovalutare...
Mi piacerebbe raccogliere esperienze dirette più che opinioni personali, l'esperienza è l'unica cosa che ti da la possibilità di trarre conclusioni in modo pulito e non influenzato da preconcetti.
Nessuno qui pratica questo genere di cose?
 
sono pochi mesi che ho iniziato a praticare meditazione, devo dire che praticata costantemente gia dopo qualche settimana gli effetti si fanno sentire e sono troppo marcati per essere semplice effetto placebo....quello che ho riscontrato è una maggiore serenità, calma, e attenzione, una riduzione di stress e ansia e una maggiore plasticità mentale (riesci a cambiare più facilmente abitudini consolidate da anni) che sono i benefici che più o meno riscontrano tutti. Ho iniziato leggendo questo libro (Buddha, la mente e la scienza della felicità: Amazon.it: Yongey Mingyur (Rinpoche), Eric Swanson, S. Orrao: Libri), che tratta il tema in modo moderno, scientifico e laico, dando anche basi di neuroscienze, e indicazioni pratiche per iniziare.....anche se penso che arrivati a un certo punto, come consiglia anche l'autore, è preferibile continuare sotto la guida di qualcuno più esperto

comunque oldbrand7, chiunque è in grado, il tuo scetticismo è dato solamente dall'idea distorta che hai della meditazione, se provassi di certo non saresti più scettico. Poi se proprio non riesci a star fermo e con le gambe incrociate, puoi usare le meditazioni di Osho, fatte a posta per noi uomi moderni non abituati a star fermi. se passi per una qualsiasi libreria passa dal reparto filosofie orientali e comprati un suo libro...è impossibile che non ci trovi niente di interessante.
 
hai perfettamente ragione, anche io nonostante mi illuda di essere di mente molto aperta e immedesimarmi sempre in tutte le situazioni, alla fine sono un mezzo bigotto omofobico coi paraocchi, che una tisana o lo yoga fatte da un uomo le vedo un po' "strane". ma ripeto hai ragione. solo che vorrei riuscire nei tuoi stessi risultati senza fare quel percorso, non per non darti soddisfazione, oddio, non solo per quello :), ma per vedere se è possibile anche in altri modi. so un po' troppo materialista, ma finora sta cosa mi ha salvato, non aggrapparmi a niente che non sia me stesso. che almeno non mi illudo.

scusa a tutti se potevo sembrare ignorante o maleducato, adoro essere in "disaccordo" anche se magari non è vero, solo per il gusto del ragionamento e del confronto. e perchè me piace parlà e non c'ho un cazzo de mejo da fà :)

no infatti, purtroppo io trovo interessante TUTTO. poi però mi stufo. vedi quanto scrivo qui, è già successo altrove, breve ma intenso...idem con le donne (non breve a letto ovviamente, signore mie..) tipo su hwupgrade ho scritto 1000 post il primo mese, e poi 3000 nei successivi 6 anni.... anche vero che sono stato "sposato" 3 anni, e certo (non me ne vogliate) non mi mettevo a scrive sui forum...
 
benvenga assolutamente il confronto!! ..ma sai siamo stati tutti in una certa misura razionalisti e scettici, io per primo sono sempre stato assolutamente scientista!!
Poi capitano cose, talmente assurde e incredibili che ti cambiano il modo di vedere e vivere il mondo, allora cominci ad avere il sospetto che c'è di più oltre quello che crediamo di vedere e sentire.
Sono assolutamente d'accordo con hendrix68, da quando ho cominciato ad approcciare anch'io con la meditazione, seppur in modo del tutto mio :D posso dire, senza esagerare, che la mia vita è cambiata.
 
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