Ecco ora voglio spiegare perchè ho voluto provare i funghi ad amsterdam.....ho avuto una lunga esperienza, ho aperto la mente molto più attraverso la poesia che con le droghe.........ora lo racconto in parole povere anche se ciò che provai è difficile da dire....
TRATTO DAL MIO DIARIO
Durante l'anno precedente, quindi, io e la mia amica Chiara avevamo preso ad uscire alla sera. Improvvisamente fui catapultata in questo mondo notturno.La notte era completamente diversa dal giorno, allora potevi dar libero sfogo a tutti gli impulsi che altrimenti non potevi sfogare.
Prendemmo a frequentare la zona dei navigli, era molto caratteristica, con tutti quei localini, bancarelle e ponticelli che attraversavano i corsi d'acqua.Frequentavamo le birrerie, lì prendevo un angelo azzurro oppure un irish coffie. Andavo matta per i super-alcolici e mi piacevano tutti quegli strani nomi che gli davano.
Poi quando tornavo a casa non reggevo il mio dannato stomaco e vomitavo.
Chiara era una studentessa dell'istituto turistico, molto intelligente, soprattutto lei era molto calma e paziente, non si arrabbiava quasi mai e mi stava a sentire.
Parlavamo di divertimenti,politica,musica e libri.Aveva come me diciassette anni e mi trascinò nella passione per la letteratura.
Incominciai a leggere moltissimo, biografie di poeti, romanzi di fine ottocento.Divoravo tutto ciò che trovavo sul romanticismo, simbolismo e decadentismo, soprattutto i poeti francesi della seconda metà dell'ottocento. Sentivo in continuazione il bisogno di leggere e divoravo poesie come fossi un invasata.
Poi anche Leopardi, Pascoli.Il mio libro preferito era "i dolori del giovane wherter"dove veniva rappresentato molto bene il personaggio precursore del romanticismo.
Ma il mio poeta preferito era "arthur rimbaud", mi colpì molto una sua poesia dove collegava con legami analogici e irrazionali i colori con le vocali e quegli strani collegamenti nella mia mente presero forma, aveva un senso...era come se avessi trovato la chiave per aprire una porta magica per un mondo fantastico.Era primavera inoltrata e fu in quel periodo che iniziai a sentirmi male.A volte senza motivo mi sentivo a terra, mi prendeva una morsa di disperazione, come se non avessi vie di uscita,come se sulla mia testa fosse calato un coperchio che oscurava la mia mente. Piangevo sempre,ero triste e abbattuta e tutto mi appariva minaccioso e difficile. Ma la cosa più brutta erano i dolori al petto, come se un macigno mi gravasse sul cuore o un coltello vi fosse piantato dentro. Poi le mie sensazioni erano esaltate, quando mia madre o qualcuno mi sfiorava , bastava questo per sentire vibrazioni e brividi in tutto il corpo.Quando iniziarono le belle giornate e il sole caldo illuminava le giornate,incominciai ad andare in mezzo alla natura.Incominciai ad essere attratta dalla natura, ma essa non era più come realmente è , ma i fiori, gli alberi,l'erba, i suoni degli insetti, tutto si dissolveva in un insieme di colori,suoni e rumori che si riflettevano nelle mie sensazioni.Era come se fossi nata di nuovo e mi sembrava di amare tutto e tutti, mi sentivo parte di tutto e questo tutto era una cosa bellissima!
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