Ho notato che i commenti tendono a scindere razionalità, scienza e metafisica. Io penso che non sia molto saggio farlo, qualsiasi sia la verità sarà una sola comprendente nella sua totalità tutto ciò che noi individuiamo come campi diversi. Detto questo, sono filosoficamente un "sostenitore" della teoria olografica (anche se in una mia reinterpretazione neo-platonica e ontologica relativa in buona parte all'ambito spirituale e in cui le sostanze in grado di alterare la coscienza dei viventi giocano un ruolo fondamentale) ma non avevo affatto pensato a questa spiegazione leggendo il post iniziale di ATRX, nonostante questo leggendo i commenti sottostanti mi sono via via sempre più convinto della validità di questa ipotesi. In realtà, più che esprimere un giudizio al riguardo (non ho mai provato keta), volevo ringraziarvi per la discussione davvero estremamente interessante che ho qui avuto modo di leggere. Mi complimento tantissimo sia con ATRX che con zeta, è davvero bello leggere post così!
Per quanto riguarda il tempo sono da un po' oramai convinto (non in pianta stabile, l'idea deve evolvere) che sia una giustificazione illusoria e necessaria creata dalla nostra psiche per, appunto, giustificarsi il mutare delle cose, una creazione in realtà più probabilmente derivata e resa necessaria da un progressivo allontanarsi dalla Verità (concedetemi quest'ambigua espressione pure esente da spiegazioni) per costruirsi una realtà alternativa tragicamente e ciecamente antropocentrista, infatti penso sia rilevante notare come il concetto di tempo cui siamo abituati noi è un concetto moderno, sviluppatosi lentamente nel corso del rinascimento e che ha trovato la sua maturità solo con l'avvento dell'era industriale (e soprattutto nel mondo occidentale o occidentalizzato), e che in quanto tale non sia affidabile per alcun tipo di ragionamento razionale che voglia abbracciare un'idea ampia e completa, per quanto le nostre conoscenze ed esperienze ce lo permettano, della realtà.