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L' Angolo del Creativo [le nostre creazioni]

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion eric.quid
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Fractal Cloud a dit:
Beh per esempio nel suo libro Hoffman ipotizza che le raffigurazioni tipiche del centro-America siano dovute proprio al tipo di visioni indotte dalle sostanze usate durante le loro cerimonie. Però ad esempio io con la psilocibina non ho visto cose simili allo stile atzeco, totem o robe così...chissà.

con la mescalina era tutto piu "graficamente" azteco. mi riferisco a frattali, caleidoscopi e via dicendo. ma penso sia plausibile pensare che sia solo un'associazione che fa il cervello sapendo la cultura di "provenienza" della sostanza.
poi magari è proprio ogni sostanza che induce il suo particolare tipo di "grafica", perchè no?
 
Credo che quest'ultima fosse un po' l'ipotesi di Hoffman, ma io non mi ci trovo tanto. Devo dire che, per quanto siano affascinanti, figure atzeche, maya e simili per siano pesanti e un po' opprimenti, forse per questo in stati che io percepisco come positivi il mio cervello non me le mostra?

Comunque ieri sera ho fatto un esperimento, ma ho capito che il thc mi richiede un po' di tempo poi perché mi venga voglia di mettermi a fare :weed: però resto convinto che con una bella Sativa sarebbe diverso...
 
Io le vedo spesso sotto psilocibina queste forme e figure precolombiane (sciamani ecc.), anche secondo me sono stati molto influenzati nello stile e sicuramente nella spiritualità da sostanze psicotrope ( psilocibina, mescalina ecc.).
 
in effetti tra scrivere su google immagini "mescaline art" o "LDS art" escono cose abbastanza differenti. ma adesso stiamo andando OT quindi chiudo il discorso.
 
Apparte che siamo un po' OT (ma nemmeno troppo) ricordo un intervento a proposito di "cosa si vede in trip" di Gilberto Camilla che sosteneva che le visioni sono correlate alla mente del viaggiatore: un guru messicano non vedrà mai la madonna così come un mussulmano (ammesso che faccia uso di cactus o psilocibina) mentre un cristiano non vedrà mai Maometto o un dio pagano dell'antica grecia. Si vede quel che si vuole vedere, se si vede qualcosa di diverso significa che si desidera qualcosa di diverso da quel di cui si ha bisogno, da quello che siamo veramente.

In Wilfred (telefim carinissimo) in cui il protagonista assume ayahuasca "lo spirito guida" gli appare come un indiano d'america, che confessa di avere quelle sembianze perchè riproduceva il suo stereotipo di spirito guida, ma che ognuno vedeva quel che il suo grado di coscienza e di interazione con la relatà suggeriva. Al di là del telefilm in sè, trovo che il messaggio sia abbastanza chiaro e corretto: noi abbiamo tutto dentro, quello che ci manca è dentro di noi, bisogna non farci infliggere gli eventi dalle circostanze, andare oltre alle nostre credenze, ideologie, fisse,

Amiamo e tutto verrà da se!

Scusate l'OT all'interno dell'OT ma sono mezzo ubriaco (da pranzo ancora):pidu::pidu::pidu::pidu::pidu:
 
Io sotto LSD vedo quasi sempre la figura di un dio maya seduto. Questo succede ad occhi aperti, quando vedo "la matrice" ondeggiare come un velo sopra ad ogni cosa.
 
Psycore a dit:
Apparte che siamo un po' OT (ma nemmeno troppo) ricordo un intervento a proposito di "cosa si vede in trip" di Gilberto Camilla che sosteneva che le visioni sono correlate alla mente del viaggiatore: un guru messicano non vedrà mai la madonna così come un mussulmano (ammesso che faccia uso di cactus o psilocibina) mentre un cristiano non vedrà mai Maometto o un dio pagano dell'antica grecia.

non direi, Stanislav Grof si è posto questo quesito quando, dopo una seduta psichedelica pazienti cristiani incontravano shiva o altre divinità del tutto incongruenti con la loro fede e le loro cultura. Cosi come chi non si è mai interessato di ufologia ha incontrato alieni e altre entità che solo a posteriori si sono rivelate gia esistenti in altri credi e stili di vita. è proprio questo che contraddistingue le esperienze psichedeliche: il fatto che l'inconscio collettivo sostituisca quello individuale...
 
Fractal Cloud a dit:
Beh per esempio nel suo libro Hoffman ipotizza che le raffigurazioni tipiche del centro-America siano dovute proprio al tipo di visioni indotte dalle sostanze usate durante le loro cerimonie. Però ad esempio io con la psilocibina non ho visto cose simili allo stile atzeco, totem o robe così...chissà.

lo stesso secondo alcuni autori vale per gli arabeschi dell'architettura islamica, ispirati dall'hashish
 
pazienti cristiani incontravano shiva o altre divinità del tutto incongruenti con la loro fede e le loro cultura. Cosi come chi non si è mai interessato di ufologia ha incontrato alieni e altre entità che solo a posteriori si sono rivelate gia esistenti in altri credi e stili di vita
Mah, un cristiano può associare la psichedelia a pratiche di meditazione indiane, e quindi vedere Shiva, o associarla agli ufo perchè, che so, il suo compagno di college fricchettone e sballato era in palla con gli alieni. Cosa intendi con "solo a posteriori". Cioè hanno visto figure che assolutamente non avevano mai visto e che in alcun modo potessero essere frutto di un'associazione di idee più o meno casuale o più o meno comune?

Comunque, per non andare del tutto ot, provo a postare qualcosa di mio
Voir la pièce jointe 15979fatto con photoshop partendo da foto trovate in rete.

Voir la pièce jointe 15980 copiato a matita da foto e colorato con photoshop
Voir la pièce jointe 15981Voir la pièce jointe 15982Voir la pièce jointe 15983
fatti con flame painter
 
Ming a dit:
Cosa intendi con "solo a posteriori". Cioè hanno visto figure che assolutamente non avevano mai visto e che in alcun modo potessero essere frutto di un'associazione di idee più o meno casuale o più o meno comune?


precisamente...


C.G. Jung e i suoi seguaci hanno dimostrato che in genere tali esperienze descrivono accuratamente elementi delle mitologie di varie culture, comprese situazioni di cui le persone coinvolte non hanno alcuna conoscenza.
 
Puoi fare qualche esempio, o fornire qualche link in cui si rimanda a questo?
 
le maschere sumere ad esempio!
 
Belli Ming, mi è piaciuta soprattutto la formica. Io ho una vecchia tavoletta grafica ma non la uso mai, non la tengo nemmeno dove abito...è molto stupido perché ci si potrebbero fare molte belle cose, ma mi manca proprio lo slancio di imparare ad usare i programmi di grafica. :-/

JOLLY a dit:
precisamente...


C.G. Jung e i suoi seguaci hanno dimostrato che in genere tali esperienze descrivono accuratamente elementi delle mitologie di varie culture, comprese situazioni di cui le persone coinvolte non hanno alcuna conoscenza.

Esatto, tutto questo discorso mi faceva venire in mente proprio Jung. Ci sono una serie di simbologie che nei sogni sono ricorrenti in tutte le popolazioni ed etnie, anche tra chi non conosce certe caratteristiche di altre culture; penso che l'idea sia, "semplicemente", che tali archetipi possono essere richiamati anche sotto stupefacenti, oltre che in sogno.
 
Abej^a G. a dit:
http://www.psychonaut.com/esperienz...ienza-testa-testa-con-lo-zio-1-0-per-lui.html metto solo questo perché qui c'è una foto, altrimenti si possono riscontrare in diverse esperienze... come anche un omino nero...

(e qui si parla del sistema mitologico dogon, simile per sumeri egizi babilonesi e israeliti: http://www.psychonaut.com/il-baretto/51843-filosofia-esoterismo-ufo-e-funghi-2.html , qui le foto: https://www.google.it/search?q=Il+s...J_tJMPhau6hgfgG&ved=0CCQQsAQ&biw=1152&bih=773)
Ma il tipo delle maschere ha fatto un disegno e con la maschera sumera non c'entra nulla. E la somiglianza tra vari miti di popoli differenti può essere spiegata in molti modi, come per esempio il fatto che tutti i popoli discendono da un gruppo di antenati in comune da cui hanno assimilato, oltre ai geni, anche i memi. Io chiedevo cosa hanno trovato Jung o altri che provi questo famoso inconscio collettivo, o che gli psichedelici portano a contatto con realtà trascendenti uguali per tutti. Che so, uno che ha visto una scolopendra con dodici mammelle umane ed una corona di stelle ad otto punte, e poi è venuto fuori che in sudamerica esiste un'etnia che adora una divinità tale e quale.
 
Ming a dit:
Ma il tipo delle maschere ha fatto un disegno e con la maschera sumera non c'entra nulla. E la somiglianza tra vari miti di popoli differenti può essere spiegata in molti modi, come per esempio il fatto che tutti i popoli discendono da un gruppo di antenati in comune da cui hanno assimilato, oltre ai geni, anche i memi. Io chiedevo cosa hanno trovato Jung o altri che provi questo famoso inconscio collettivo, o che gli psichedelici portano a contatto con realtà trascendenti uguali per tutti. Che so, uno che ha visto una scolopendra con dodici mammelle umane ed una corona di stelle ad otto punte, e poi è venuto fuori che in sudamerica esiste un'etnia che adora una divinità tale e quale.

Credo che in senso jungiano, l'inconscio collettivo sia come lo intendi tu. Cioè è una memoria che ci portiamo da quando siamo nati tutti dal gruppo primigenio, e che pian piano abbiamo seppellito nell'inconscio perché "non serve più" e possiamo accedervi solo quando questo emerge, cioè nella fase onirica, sotto psichedelici o con visioni indotte in altri modi, qualsiasi essi siano.
 
Ma io non intendo questo, io ho parlato di memi ovvero di elementi culturali. Se un popolo ha un mito molto potente (es. il diluvio universale), questo mito verrà tramandato oralmente nei secoli, e verrà assimilato da altri popoli, e si espanderà in maniera virale, e può darsi che dopo secoli tutti hanno dimenticato quali fossero i loro antenati ma si sono tramandati questo mito, che compaia così in popoli diversi. Che nel mio inconscio possa essere presente qualcosa del quale non ho mai avuto esperienza ma di cui ha avuto esperienza un mio antenato, lo reputo impossibile. Per cui all'inconscio collettivo non ci credo. Però non ho mai letto Jung, quindi se qualcuno che lo ha letto conosce qualche cosa che ne sostenga le teorie mi farebbe felice se me la illustrasse. Ma, come ho detto, deve essere qualcosa che non possa essere spiegato con una coincidenza, o con il tramandarsi di una tradizione. Un occidentale che ha sognato un'assurda e misconosciuta divinità amerindia sarebbe una buona prova. La somiglianza di alcuni miti o alcune novelle di varie parti del mondo no.
 
Ti ho risposto proprio perché l'ho letto, in genere tendo a parlare poco di cose che non conosco per nulla. ;)
Il libro di riferimento è "L'uomo e i suoi simboli", che è composto di quattro volumi, scritti rispettivamente da Jung e da tre suoi collaboratori, ma questo argomento è trattato soprattutto nel primo, scritto appunto da lui. Ti consiglio di leggerlo, è anche molto breve e non troppo pesante, è l'unico volume che Jung ha scritto per il grande pubblico.
Non vedo perché non crederci, altre cose vengono tramandate geneticamente e sono residui di una memoria accumulata nel tempo, ad esempio gli istinti.
 
Scusa se mi sono espresso male, non volevo cazziarti perchè rispondevi a sproposito, ma sollecitare qualcuno che mi facesse esempi o mi desse indicazioni (che mi hai dato e ti ringrazio). Sul non crederci ne riparliamo quando avrò letto il libro che mi hai suggerito, ma, scientificamente parlando, che nel dna possano rimanere tracce dell'inconscio è una teoria piuttosto fantasionsa, tantevvero che, eccetto Jung e sostenitori, nessuno scienziato sarebbe disposto ad accettarla. Gli istinti vengono impressi nel nostro genoma dalla selezione naturale e sessuale per venire incontro a necessità di tipo adattivo. Se l'uomo non avesse paura del buio, potrebbe allontanarsi dalla grotta di notte e finire in balia di animali predatori con una vista notturna migliore della sua. Gli uomini privi di questa paura istintiva tendevano a morire, così oggi rimangono in noi questa ed altre paure ancestrali, e desideri animaleschi, che fino a non molto tempo fa ci erano utili per sopravvivere. L'immagine di una maschera sumera (ad esempio) 1)non mi è utile a niente, 2)non capisco in che modo potrebbe imprimersi nel mio genoma e 3)comunque, considerata la lunghezza dei tempi evoluzionistici, ci vorrebbero milioni di anni perchè lo facesse, mentre la civiltà sumera è durata circa 2000 anni. Se in questo libro troverò qualcosa che mi farà ricredere, sarà qualcosa che dovrà farmi mettere in discussione il darwinismo e la genetica.
 
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