Stattefermo
Glandeuse Pinéale
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Ops... forse ho sbagliato sezione, in caso chiedo venia agli admin
Articolo I
Alcuni neurofisiologi hanno dimostrato che una sostanza
molto simile alle precedenti, sia chimicamente che farmacologicamente,
denominata DMT (dimetiltriptamina), viene prodotta spontaneamente dal
cervello umano. Anche se lo scopo per cui viene sintetizzata rimane per
il momento oscuro, si è potuto accertare che la DMT è una delle sostanze
più "fugaci" che siano mai state osservate nel corpo umano.
Rimane in circolo, infatti, per soli 5 minuti: se ne può rilevare la
presenza nel fluido cerebrospinale, ma dopo questo breve lasso di tempo
quantità anche considerevoli di essa vengono rapidamente riportate
nell'organismo ai livelli di base. Raggiunge la massima concentrazione
fra le 3 e le 4 del mattino, periodo che corrisponde di solito alla fase
REM (Rapid Eye Movements) del sonno.
Nel maggio del 1997 l'etnobotanico Terence McKenna ha formulato una
propria teoria circa la DMT e i suoi effetti sul comportamento umano.
Egli sostiene che lo studio di questa sostanza, contenuta anche in
alcune essenze vegetali che crescono nelle foreste amazzoniche
(Psycotrio viridis, Desmenthacellanoianthus) e già note da tempo ad
alcune tribù indigene della Colombia e dell'Ecuador, potrebbe dare un
contributo non indifferente alle indagini sulle problematiche legate ai
cosiddetti "rapimenti alieni", senza pretendere tuttavia che in questo
risieda la spiegazione del fenomeno UFO.
Il Dr.McKenna afferma in buona sostanza che, una volta assunta la DMT,
dopo circa 15 secondi si avverte la netta sensazione di "essere andati"
d'improvviso in un luogo particolare, completamente diverso da quello in
cui si era prima di entrare nello stato alterato di coscienza. Molte tra
le persone che si sono volontariamente sottoposte alla sperimentazione
della DMT hanno riferito di essersi ritrovate all'interno dei "dischi
volanti" e di aver trascorso "tre minuti circa del nostro tempo" in
mezzo a stranissime "macchine elfiche", manovrate da "piccole creature"
dalla pelle grigia, dagli occhi grandi e dal cranio enorme, per poi
essere ridepositate nel proprio appartamento quasi senza recare i segni
dell'avventura. Immagini identiche, se ci facciamo caso, a quelle che da
sempre riferiscono le popolazioni dedite, per tradizione culturale o
necessità ambientali, al consumo di sostanze psicòtrope: dagli aborigeni
australiani agli aztechi, dagli indios amazzonici ai maya, ecc.
In altre parole, attraverso gli effetti della DMT l'Uomo ogni notte,
durante gli stati profondi del sonno, accede probabilmente ad altre
dimensioni, che appartengono ad una realtà effettiva ma diversa da
quella in cui si trova allo stato di veglia e di cui conserva,
faticosamente, un vago ed ancestrale ricordo.
Insomma: gli Alieni esistono, ma possiamo comunicare con loro soltanto
attraverso le nostre menti.
Articolo II
Rick Strassman è un medico ricercatore dell'università del New Mexico che ha somministrato (per iniezione) dosi controllate di DMT (dimetiltriptamina) in alcuni volontari. La DMT è una molecola endogena (ovvero naturalmente prodotta dal corpo umano) e quindi è difficile considerarla una "droga" sebbene la sua assunzione possa causare visioni fin troppo reali e davvero particolari, visioni molto simili a quelle descritte dagli sciamani (che del resto spesso assumono DMT da fonti vegetali).
Dopo avere registrato i resoconti di tutte le visioni, le precezioni di questi volontari, ha riflettuto a lungo su queste incredibili storie ed ha scritto un libro il cui titolo è "DMT: The Spirit Molecule - A Doctor's Revolutionary Research Into the Biology of Near-Death and Mystical Experiences" ovvero "DMT, la molecola spirito - La ricerca rivoluzionaria di un medico sulla biologia delle esperienze mistiche e di pre-morte".
In effetti nei resoconti dei volontari assuntori di DMT ritroviamo sia esperienze simili a quelle delle NDE (esperienza di pre-morte) che esperienze simili a quelle raccontate da chi ha avuto esperienza di cosiddetti "rapimento alieni"; a loro volte queste visioni (o forse esperienza di un'altra realtà) sono molto simili a quelle degli sciamani.
La ricerca di Strassman è stata effettuata negli anni '90 del ventesimo secolo ed il suo libro è stato pubblicato nel 2001, ma già 50 anni prima la DMT è stata oggetto di sperimentazione,, e la cosa incredibile è che anche allora (quando nessuno parlava di rapimenti alieni) i volontari della sperimentazione condotta dal medico ungherese Stephen Szara, riferivano di incontri con esseri insettoidi e nani neri (grigi?), esseri molto malevoli che eseguivano operazioni chirurgiche dolorose. Anche i "rapiti dagli alieni" riferiscono di essere manipolati da piccoli esseri grigi e talvolta anche da insettoidi che comandano i grigi, e riferiscono di operazioni chirurgiche e innesti dolorosi.
Per altro Strassman ha acquisito una serie di esperienze molto simili tra di loro e vissute da persone della più varia estrazione sociale, difficile quindi pensare che la DMT induca stati allucinatori che prendono forma sogni dal materiale registrato dalla nostra coscienza. Tutto va come se assumere il DMT metta a disposizione alcuni scenari standard entro i quali si muovono alcuni tipi di creature che sembrano interagire realmente con gli esseri umani.
Un'altra cosa incredibile è che successive somministrazioni di DMT causano ad alcuni soggetti volontari il ritorno nello stesso scenario e la continuazione dell'esperienza vissuta nel corso della somministrazione precedente.
Strassman ipotizza che assumere DMT ha l'effetto di "sintonizzare" la nostra mente di modo che possa percepire cosa avviene in una particolare dimensione diversa da quella fisica; secondo lui non è la molecola a causare le allucinazioni, ma solo a permettere che si apra un particolare canale percettivo.
Del resto ci sarebbe da chiedersi chiederci quali vantaggi potrebbe rappresentare (all'interno della visione scientista dell'evoluzionismo darwiniano) lo sviluppo di una tale capacità visionaria legata ad una sostanza endogena come la DMT. Non sarebbe certo una capacità correlata alla trasmissione di un cambiamento adattivo alle generazioni successive.
Se proprio volessimo considerare le "visioni da DMT" come pure allucinazioni, dovremmo al contempo negare ogni valore all'evoluzionismo neo-darwinista e abbracciare uno schema evoluzionistico completamente differente nel quale si prendono in considerazioni le scoperte della nuova biologia che ridanno forza alle intuizioni di Lamarck e soprattutto i campi morficiipotizzati da Rupert Sheldrake.
Per altro come osserva giustamente Stefano Beverini nel suo interessante articolo Riscontri oggettivi nella fenomenologia soggettiva delle near deth experiences:
A complicare ulteriormente le cose, però, vi sono le esperienze di N.D.E. nei bambini, come quelle raccolte da Melvin Morse e da Raymond Moody. Tale argomento assume un significato del tutto singolare. I bambini, infatti, pur essendo privi delle costruzioni mentali degli adulti e non avendo quindi ben chiari i concetti di vita, morte e aldilà, stranamente riferiscono esperienze simili e analoghe a quelle degli adulti medesimi, e questo sin dalla più tenera età. E tutto ciò è alquanto strano, considerando che la percezione della morte nei bambini dovrebbe essere diversa. Ciò escluderebbe l'ipotesi dei meccanismi di difesa e delle proiezioni di fantasie.
Per quanto ciò che è stato esposto brevemente in questo articolo non sia la dimostrazione assoluta che la mente umana possa percepire e muoversi in altri piani della realtà, il fatto che molto spesso nelle esperienze in stati di coscienza alterati si percepiscano entità non umane e malevole richiama la questione fondamentale delle scie chimiche e della crisi economica artificiale.
A mio giudizio è sensato ipotizzare che le entità che tirano le fila della politica internazionale, e che stanno conducendo il mondo allo sfacelo (avvelenando intenzionalmente il pianeta) siano entità malevole che usano gli esseri umani per i loro egoistici scopi.
Insomma a me il secondo articolo pare un pò insensato e sembra più una cosa su cui Mistero (il programma tv) ci farebbe un servizio. Non credo che si possano fare collegamenti del genere, pensare che si possa comunicare telepaticamente con gli alieni che,peraltro, avvelenano e comandano il nostro pianeta; mi sembra difficile da credere. Invece propenderei a prendere più sul serio l'articolo 1: gli ufologi dovrebbero prendere in considerazione l'idea di risolvere i misteri su cui indagano sfruttando la DMT; a questo punto anche io mi chiedo come spiegare il mistero delle visioni, però leggendo il primo articolo mi viene in mente altro: questo non è un fenomeno paranormale, ma semplicemente ciò che vi è nel nostro cervello; mi spiego meglio: la visione degli alieni non è altro che un immaggine che evidentemente manda il nostro subconscio, ma non perché vi è veramente questa immagine o perché viene trasmessa da chissa dove, ma semplicemente perché tutti gli uomini hanno un qualcosa di uguale nel pensiero che ci si manifesta in questo modo attraverso il subconscio...
Penste pure che il cervello è un qualcosa molto complicata che ancora non si conosce, nonostante gli innummerevoli studi
Ditemi un po' , voi che pensate:grin::grin: (che abbiate o no fatto esperienze con la sostanza)


Articolo I
Alcuni neurofisiologi hanno dimostrato che una sostanza
molto simile alle precedenti, sia chimicamente che farmacologicamente,
denominata DMT (dimetiltriptamina), viene prodotta spontaneamente dal
cervello umano. Anche se lo scopo per cui viene sintetizzata rimane per
il momento oscuro, si è potuto accertare che la DMT è una delle sostanze
più "fugaci" che siano mai state osservate nel corpo umano.
Rimane in circolo, infatti, per soli 5 minuti: se ne può rilevare la
presenza nel fluido cerebrospinale, ma dopo questo breve lasso di tempo
quantità anche considerevoli di essa vengono rapidamente riportate
nell'organismo ai livelli di base. Raggiunge la massima concentrazione
fra le 3 e le 4 del mattino, periodo che corrisponde di solito alla fase
REM (Rapid Eye Movements) del sonno.
Nel maggio del 1997 l'etnobotanico Terence McKenna ha formulato una
propria teoria circa la DMT e i suoi effetti sul comportamento umano.
Egli sostiene che lo studio di questa sostanza, contenuta anche in
alcune essenze vegetali che crescono nelle foreste amazzoniche
(Psycotrio viridis, Desmenthacellanoianthus) e già note da tempo ad
alcune tribù indigene della Colombia e dell'Ecuador, potrebbe dare un
contributo non indifferente alle indagini sulle problematiche legate ai
cosiddetti "rapimenti alieni", senza pretendere tuttavia che in questo
risieda la spiegazione del fenomeno UFO.
Il Dr.McKenna afferma in buona sostanza che, una volta assunta la DMT,
dopo circa 15 secondi si avverte la netta sensazione di "essere andati"
d'improvviso in un luogo particolare, completamente diverso da quello in
cui si era prima di entrare nello stato alterato di coscienza. Molte tra
le persone che si sono volontariamente sottoposte alla sperimentazione
della DMT hanno riferito di essersi ritrovate all'interno dei "dischi
volanti" e di aver trascorso "tre minuti circa del nostro tempo" in
mezzo a stranissime "macchine elfiche", manovrate da "piccole creature"
dalla pelle grigia, dagli occhi grandi e dal cranio enorme, per poi
essere ridepositate nel proprio appartamento quasi senza recare i segni
dell'avventura. Immagini identiche, se ci facciamo caso, a quelle che da
sempre riferiscono le popolazioni dedite, per tradizione culturale o
necessità ambientali, al consumo di sostanze psicòtrope: dagli aborigeni
australiani agli aztechi, dagli indios amazzonici ai maya, ecc.
In altre parole, attraverso gli effetti della DMT l'Uomo ogni notte,
durante gli stati profondi del sonno, accede probabilmente ad altre
dimensioni, che appartengono ad una realtà effettiva ma diversa da
quella in cui si trova allo stato di veglia e di cui conserva,
faticosamente, un vago ed ancestrale ricordo.
Insomma: gli Alieni esistono, ma possiamo comunicare con loro soltanto
attraverso le nostre menti.
Articolo II
Rick Strassman è un medico ricercatore dell'università del New Mexico che ha somministrato (per iniezione) dosi controllate di DMT (dimetiltriptamina) in alcuni volontari. La DMT è una molecola endogena (ovvero naturalmente prodotta dal corpo umano) e quindi è difficile considerarla una "droga" sebbene la sua assunzione possa causare visioni fin troppo reali e davvero particolari, visioni molto simili a quelle descritte dagli sciamani (che del resto spesso assumono DMT da fonti vegetali).
Dopo avere registrato i resoconti di tutte le visioni, le precezioni di questi volontari, ha riflettuto a lungo su queste incredibili storie ed ha scritto un libro il cui titolo è "DMT: The Spirit Molecule - A Doctor's Revolutionary Research Into the Biology of Near-Death and Mystical Experiences" ovvero "DMT, la molecola spirito - La ricerca rivoluzionaria di un medico sulla biologia delle esperienze mistiche e di pre-morte".
In effetti nei resoconti dei volontari assuntori di DMT ritroviamo sia esperienze simili a quelle delle NDE (esperienza di pre-morte) che esperienze simili a quelle raccontate da chi ha avuto esperienza di cosiddetti "rapimento alieni"; a loro volte queste visioni (o forse esperienza di un'altra realtà) sono molto simili a quelle degli sciamani.
La ricerca di Strassman è stata effettuata negli anni '90 del ventesimo secolo ed il suo libro è stato pubblicato nel 2001, ma già 50 anni prima la DMT è stata oggetto di sperimentazione,, e la cosa incredibile è che anche allora (quando nessuno parlava di rapimenti alieni) i volontari della sperimentazione condotta dal medico ungherese Stephen Szara, riferivano di incontri con esseri insettoidi e nani neri (grigi?), esseri molto malevoli che eseguivano operazioni chirurgiche dolorose. Anche i "rapiti dagli alieni" riferiscono di essere manipolati da piccoli esseri grigi e talvolta anche da insettoidi che comandano i grigi, e riferiscono di operazioni chirurgiche e innesti dolorosi.
Per altro Strassman ha acquisito una serie di esperienze molto simili tra di loro e vissute da persone della più varia estrazione sociale, difficile quindi pensare che la DMT induca stati allucinatori che prendono forma sogni dal materiale registrato dalla nostra coscienza. Tutto va come se assumere il DMT metta a disposizione alcuni scenari standard entro i quali si muovono alcuni tipi di creature che sembrano interagire realmente con gli esseri umani.
Un'altra cosa incredibile è che successive somministrazioni di DMT causano ad alcuni soggetti volontari il ritorno nello stesso scenario e la continuazione dell'esperienza vissuta nel corso della somministrazione precedente.
Strassman ipotizza che assumere DMT ha l'effetto di "sintonizzare" la nostra mente di modo che possa percepire cosa avviene in una particolare dimensione diversa da quella fisica; secondo lui non è la molecola a causare le allucinazioni, ma solo a permettere che si apra un particolare canale percettivo.
Del resto ci sarebbe da chiedersi chiederci quali vantaggi potrebbe rappresentare (all'interno della visione scientista dell'evoluzionismo darwiniano) lo sviluppo di una tale capacità visionaria legata ad una sostanza endogena come la DMT. Non sarebbe certo una capacità correlata alla trasmissione di un cambiamento adattivo alle generazioni successive.
Se proprio volessimo considerare le "visioni da DMT" come pure allucinazioni, dovremmo al contempo negare ogni valore all'evoluzionismo neo-darwinista e abbracciare uno schema evoluzionistico completamente differente nel quale si prendono in considerazioni le scoperte della nuova biologia che ridanno forza alle intuizioni di Lamarck e soprattutto i campi morficiipotizzati da Rupert Sheldrake.
Per altro come osserva giustamente Stefano Beverini nel suo interessante articolo Riscontri oggettivi nella fenomenologia soggettiva delle near deth experiences:
A complicare ulteriormente le cose, però, vi sono le esperienze di N.D.E. nei bambini, come quelle raccolte da Melvin Morse e da Raymond Moody. Tale argomento assume un significato del tutto singolare. I bambini, infatti, pur essendo privi delle costruzioni mentali degli adulti e non avendo quindi ben chiari i concetti di vita, morte e aldilà, stranamente riferiscono esperienze simili e analoghe a quelle degli adulti medesimi, e questo sin dalla più tenera età. E tutto ciò è alquanto strano, considerando che la percezione della morte nei bambini dovrebbe essere diversa. Ciò escluderebbe l'ipotesi dei meccanismi di difesa e delle proiezioni di fantasie.
Per quanto ciò che è stato esposto brevemente in questo articolo non sia la dimostrazione assoluta che la mente umana possa percepire e muoversi in altri piani della realtà, il fatto che molto spesso nelle esperienze in stati di coscienza alterati si percepiscano entità non umane e malevole richiama la questione fondamentale delle scie chimiche e della crisi economica artificiale.
A mio giudizio è sensato ipotizzare che le entità che tirano le fila della politica internazionale, e che stanno conducendo il mondo allo sfacelo (avvelenando intenzionalmente il pianeta) siano entità malevole che usano gli esseri umani per i loro egoistici scopi.
Insomma a me il secondo articolo pare un pò insensato e sembra più una cosa su cui Mistero (il programma tv) ci farebbe un servizio. Non credo che si possano fare collegamenti del genere, pensare che si possa comunicare telepaticamente con gli alieni che,peraltro, avvelenano e comandano il nostro pianeta; mi sembra difficile da credere. Invece propenderei a prendere più sul serio l'articolo 1: gli ufologi dovrebbero prendere in considerazione l'idea di risolvere i misteri su cui indagano sfruttando la DMT; a questo punto anche io mi chiedo come spiegare il mistero delle visioni, però leggendo il primo articolo mi viene in mente altro: questo non è un fenomeno paranormale, ma semplicemente ciò che vi è nel nostro cervello; mi spiego meglio: la visione degli alieni non è altro che un immaggine che evidentemente manda il nostro subconscio, ma non perché vi è veramente questa immagine o perché viene trasmessa da chissa dove, ma semplicemente perché tutti gli uomini hanno un qualcosa di uguale nel pensiero che ci si manifesta in questo modo attraverso il subconscio...
Penste pure che il cervello è un qualcosa molto complicata che ancora non si conosce, nonostante gli innummerevoli studi
Ditemi un po' , voi che pensate:grin::grin: (che abbiate o no fatto esperienze con la sostanza)

