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Credete nella vita dopo la morte?

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Renton
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Renton

Holofractale de l'hypervérité
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27/8/13
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1 144
L'idea di aprire questo topic è nata grazie ad una frase di boboav nel topic "è morto Shulgin" riguardo alla possibilità di incontrare qualcuno dopo la propria morte fisica.
A me l'argomento interessa moltissimo, io personalmente credo che l'anima non muoia insieme al corpo fisico, ma passi alla dimensione astrale (sì, quella delle famigerate OOBE) questa dimensione, sempre secondo la mia opinione è una dimensione di passaggio, cioè le anime delle persone morte da poco sono inattesa di ricevere un altro corpo fisico e ricominciare un'altra vita. Con questo credo anche alle vite precedenti, quando un frammento di memoria di un'altra vita rimane nell'anima, la "nuova" persona nel nuovo corpo fisico ricorda qualcosa delle vite passate. Ora vorrei che uscisse un confronto (senza botte e insulti ahah :)), quanti di voi sono scettici? Quanti invece credono che non finisca tutto con la morte fisica? Oppure se qualcuno ha altre teorie...
 
io non capisco la vita, come posso capire la morte?
 
Beh dire che non si crede nella vita dopo la morte significa credere che una volta schiattati non siamo più niente, né corpo, né anima. Ma siccome questo concetto di essere il NULLA, non avere neanche il pensiero, non esistere insomma, è troppo astratto e al di fuori della nostra mente, ci aggrappiamo a diverse teorie.

Di solito comunque idealizzo che dopo la morte si è in un limbo/sogno eterno con la mente, e non ci si sveglia..ma poi quando provo a ragionare sul come può essere una sensazione del genere vado in trip e devo lasciare perdere per forza. Come quando penso a cosa c'è dopo l'universo.

E giusto un secondo fa ho realizzato che se sono morto sotto 10metri di terra e il cervello è bello che andato, credo sia difficile che svolga qualsiasi tipo di attività, come appunto sognare. Quindi niente ogni teoria mi manda in trip...

O magari il nostro pensiero, l'anima, non viene dal cervello..Sta in qualche luogo astratto e misterioso, quindi anche se moriamo fisicamente, noi esistiamo ancora sotto forma di essenza, di spirito.

Non lo so, ma mi sto intrippando sempre più a fondo quindi smetto di scrivere, mi fa male la testa :D
 
In K-hole ho creduto spesso di essere morto. E se essere morti è così... non mi spiacerebbe neanche più di tanto.
Le varie teorie di vita dopo la morte, reincarnazioni, paradiso, inferno eccetera non hanno mai provocato alcun tipo di interesse in me. Non lo so cosa ci sia dopo, e non vedo come si possa saperlo da vivi. Non resta che attendere.
 
Io non la temo così tanto...cioè ovvio, voglio vivere ancora un bel po' però quando sarà l'ora questa curiosità non mi fa temere esageratamente la mia "fine".
 
Dopo la morte, saremo tutti in una grande vagina gigante, cullati dalla sua coscienza, o acqua calde se preferite.

Credo nella vita dopo la morte.
Bisogna essere felici di morire, perchè sarà un altro viaggio.
Siate curiosi dell'inesplorato.

Ma se mi chiedete se sono d'accordo con la reincarnazione, beh, sono ancora scettico. Tuttavia ho letto il libro dei morti, e alcuni vesti indù, e ogni nostro comportamento si ripercuote nelle azioni future, aka KARMA, quindi, dato non voglio reincarnarmi in un nazista, cerco di non comportarmi come tale.
Comunque karma o non-karma, staremo a vedere, l'anima è eterna.


Noi siamo eterna coscienza, mi immagino un nuovo stadio dell'esistenza senza corpo, solo luce dove non c'è spazio ne tempo.
 
Nullè a dit:
io non capisco la vita, come posso capire la morte?
Chiaro e coinciso... Mi piaci :grin: comunque anche io penso sia impossibile dire: "ok dopo la morte succederà questo ... ", poi ovviamente ognuno si fa le sue teorie in base a quello che gli piacerebbe ci fosse, anche io me le faccio, ed è normalissimo e giusto farsi queste domande. Però ovviamente non se ne viene a capo e ....
cav a dit:
poi quando provo a ragionare sul come può essere una sensazione del genere vado in trip e devo lasciare perdere per forza. Come quando penso a cosa c'è dopo l'universo.
Idem, su queste due domande (e anche qualcun'altra) mi si fonde sempre il cervello. Ma è anche bello perdersi a rifletterci :) pensare che c'è gente che pensa solo a: soldi, figa e calcio :tear:
Renton a dit:
Io non la temo così tanto...cioè ovvio, voglio vivere ancora un bel po' però quando sarà l'ora questa curiosità non mi fa temere esageratamente la mia "fine".
SaulSilver a dit:
Credo nella vita dopo la morte.
Bisogna essere felici di morire, perchè sarà un altro viaggio.
Siate curiosi dell'inesplorato.
Quoto e stra quoto entrambi ! Pensavo di essere l'unico pazzo che pensa che non sia poi così male :D
 
Queste sono le grandi domande, come qualcuno già diceva, altro che pensare al calcio, ai soldi, alla figa.
Detto questo, penso che se si debba affrontare proprio comeun viaggio, "l'ultimo grande viaggio", con curiosità, ma anche con preparazione.
Alla fine la morte deve essere un nostro punto di forza, a ricordarci <<Ei! Un giorno morirai, non puoi stare a sprecar tempo tutta la vita!>>, ma senza lasciare che que pensiero ci angosci e si cada in una disperata ricerca del piacere effimero nel quotidiano.
Non sò; comunque sinceramente anche a me stupisce già il fatto di essere vivo, di avere una coscienza: sono l'Universo che contempla se stesso.
E a me pare così strano, assurdo l'essere vivi che ho il sospetto che qualcosa sotto? oltre? in più? ci debba essere.
Alla fine è un po' come chiedersi che cosa c'è prima della nascita.
Secondo me sono cose che la mente non può concepire, paradossi irrisolvibili da questo punto di vista.
 
non esiste la vita non esiste la morte. esiste cuore e cervello.
 
0rion a dit:
Queste sono le grandi domande, come qualcuno già diceva, altro che pensare al calcio, ai soldi, alla figa.
Detto questo, penso che se si debba affrontare proprio comeun viaggio, "l'ultimo grande viaggio", con curiosità, ma anche con preparazione.
Alla fine la morte deve essere un nostro punto di forza, a ricordarci <<Ei! Un giorno morirai, non puoi stare a sprecar tempo tutta la vita!>>, ma senza lasciare che que pensiero ci angosci e si cada in una disperata ricerca del piacere effimero nel quotidiano.
Non sò; comunque sinceramente anche a me stupisce già il fatto di essere vivo, di avere una coscienza: sono l'Universo che contempla se stesso.
E a me pare così strano, assurdo l'essere vivi che ho il sospetto che qualcosa sotto? oltre? in più? ci debba essere.
Alla fine è un po' come chiedersi che cosa c'è prima della nascita.
Secondo me sono cose che la mente non può concepire, paradossi irrisolvibili da questo punto di vista.
Ecco, un altra domanda strizza cervello: "ma come cacchio fanno elettroni, protoni e neutroni (non scendiamo verso il più piccolo altrimenti si incasina troppo :mrgreen: ) a combinarsi per fare diversi atomi, che si combinano per creare complessissime molecole, che si combinano per formare tutte le complessissime parti di una complessissima cellula che assieme formano complessissimi esseri viventi che addirittura scrivono queste righe, e fanno questi ragionamenti ?!?" bohhh ... il caso(nel senso di cose random) mi sembra troppo poco potente a volte ;)
 
giaggiobocca a dit:
... bohhh ... il caso(nel senso di cose random) mi sembra troppo poco potente a volte ;)

Come troppo poco?
 
premetto mi fa piacere che un mio commento abbia fatto scaturire un topic su un argomento di cotanta importanza.

Personalmente mantengo la linea del mio commento, io, come credo ogni persona che ragiona, spero fortemente che ci sia una vita dopo la morte, l'idea che finisca tutto è alquanto angosciante.

Detto questo, da grande appassionato di scienze mi permetto di dire che va bene il discorso filosofico, ma credo che usare come argomentazioni k-hole, dmt e esperienze del genere non ha valore; come sappiamo è tutta scienza, più precisamente chimica.
 
Non credo in una vita dopo la morte, perché sto iniziando a pensare che non ci sia una morte come l'ho sempre intesa.
Sto sviluppando un'idea secondo la quale siamo espressioni singole e singolari di un tutto, che ci riassorbirà dopo la morte biologica.
Allora perderemo ogni forma di coscienza e il nostro ego scomparirà. Raggiungeremo così la serenità pur non rendendocene conto come individui.

Questa visione per ora appaga sia il mio lato pragmatico consolidato (alla fine non ho inventato nulla, è il cerchio della vita) che quello più spirituale che si sta timidamente facendo largo negli ultimi tempi.

Se dovessi descrivere questo concetto con un'immagine proporrei una sfera sulla cui superficie continuano a comparire delle borchie che si muovono pur rimanendo sotto alla membrana esterna della sfera, e che poi vengono riassorbite. Noi siamo quelle borchie, che vengono dal tutto e durante la vita appaiono come corpi indipendenti pur non riuscendo a slegarsi da questo tutto, nel quale poi torneremo confondendoci al resto.
 
Ajeje Brazorf a dit:
Non credo in una vita dopo la morte, perché sto iniziando a pensare che non ci sia una morte come l'ho sempre intesa.
Sto sviluppando un'idea secondo la quale siamo espressioni singole e singolari di un tutto, che ci riassorbirà dopo la morte biologica.
Allora perderemo ogni forma di coscienza e il nostro ego scomparirà. Raggiungeremo così la serenità pur non rendendocene conto come individui.

Questa visione per ora appaga sia il mio lato pragmatico consolidato (alla fine non ho inventato nulla, è il cerchio della vita) che quello più spirituale che si sta timidamente facendo largo negli ultimi tempi.

Se dovessi descrivere questo concetto con un'immagine proporrei una sfera sulla cui superficie continuano a comparire delle borchie che si muovono pur rimanendo sotto alla membrana esterna della sfera, e che poi vengono riassorbite. Noi siamo quelle borchie, che vengono dal tutto e durante la vita appaiono come corpi indipendenti pur non riuscendo a slegarsi da questo tutto, nel quale poi torneremo confondendoci al resto.
Prova a pensare un attimo a come sarebbe se perdessi la coscienza per l'eternità, cioè ora tu stai pensando, ragionando, stai guardando lo schermo del pc ecc ecc...prova a immaginarti tutto questo sparire, che fine farai, lo so che è il cervello (quindi una cosa fisica e concreta) che ti fa fare tutte quelle azioni che ho elencato, ma alla morte fisica il cervello smetterà di funzionare...ed è lì il punto cruciale, è difficilissimo da spiegare quello che voglio dire, ma non può spegnersi tutto per sempre in qualche modo secondo me deve ricominciare, se solo trovassi le parole giuste per dire quello che penso... non riesco proprio a immaginarmela la fine di tutto.
 
Non è che è difficile da spiegare, è proprio impossibile per la mente umana. E' un paradosso troppo grande che ti manda in trip.
 
Ho sempre sostenuto il peggio, cioè che non ci sia niente...
Se poi invece sará il contrario sará tutto riguadagnato...
Adesso penso a vivere!
 
illogic a dit:
Ho sempre sostenuto il peggio, cioè che non ci sia niente...

Per me è il contrario: so che in una forma o nell'altra qualcosa c'è ma preferirei non ci fosse niente...
 
Paolo a dit:
preferirei non ci fosse niente...
:Oo: perchè? (rispetto la tua opinione ma ti faccio questa domanda perchè quasi sempre sento dire il contrario).
 
Paolo come fai a saperlo?
Parli con i fantasmi?
 
@Renton: Perché credo che qualsiasi forma di coscienza sia una maledizione e se devo immaginare uno stato di pace assoluta penso al sonno profondo e senza sogni che è quanto più si avvicina, nella mia esperienza, al non-esserci.

Ammetto però che dipende pure dai giorni :)


@illogic: Diciamo che è una cosa che do per scontata. Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio...
 
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