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Addio ai funghi e agli psichedelici!

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Pagan Atheist
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Ottima discussione e bei commenti, io che sono un novizio credo di aver imparato qualcosa di nuovo. Ti fa onore aver fatto questa scelta, credo che tu possa essere d'esempio per molti...
Una cosa: non parliamo solo di un "blocco psicologico", ma anche di uno fisico: se è stato così male vuol dire che "c'è qualcosa che non va", e visto che questo qualcosa non lo conosce e teme di non poterlo conoscere, la sua scelta è quella giusta. La parola "psicosi" è un altro fattore importante: non scordiamoci che se si è predisposti a malattie cerebrali (appunto psicosi, che poi può sfociare in schizofrenia per esempio) il fungo o altre droghe (come l'erba) potrebbero risvegliare questi problemi. Certo, magari vengono fuori anche senza l'uso di sostanze, ma non si sa mai e col cervello non si scherza
Ma nonostante tutto (ho letto anche l'altra esperienza) hai imparato molto e hai risolto alcuni conflitti interiori, quindi tutto è bene quel che finisce bene !
 
Mi viene quasi da piangere a leggere quello che hai scritto Magic!!! Sei davvero il numero 1!!! Anche se non ho molta esperienza ma il discorso delle logiche della mente sono convinto che hai pienamente ragione!!!
Poi chiaramente ognuno ha la propria esperienza e capisco che se la cosa e' molto traumatica sia difficile pensarla diversamente.

Pagan io i funghi devo ancora testarli pero' quella sensazione di "perdita" degli affetti, interessi della vita con conseguente "paura" proprio della perdita effettiva l'ho avuta anche io con LSD e anche a me ha fatto rivalutare molte cose come anche la serenita' parzialmente riguadagnata . Forse a me non ha spaventato eccessivamente perche' in quei momenti mi sono lasciato un po andare invece di combattere il trip.
 
ma dai ragazzi si sta cadendo nel ridicolo secondo me fare queste distinzioni di Credo...io sono arrivato al punto di credere che dio altro non è che: me stesso! e non è un discorso da megalomane ma anzi molto semplice perche dio inteso da me è quella cosa alla quale credere e rispettare, quella cosa che ti fa fare le cose giuste, che ti fa fare il bene. Ecco è il ritratto di noi stessi. sono io che decido di fare del bene o del male. io mi rispetto e mi ascolto, io credo in me. Forse credo in questa cosa per comodità perche credere in qualcosa che non si vede o non si percepisce pienamente è difficile, anche se devo ammettere che oltre al Dio IO :D , credo che esista una sorta di anima , di spirito che o governa la natura o semplicemente un essenza di essa. Di questa cosa me ne sono accorto grazie ai viaggi, anzi al Viaggio che feci una 15ina di anni fa con la Datura. per il resto è bello per me pensare e sapere che esistano milioni di dei e ognuno crede al suo e non è importante anzi direi è inutile tentare di convincere gli altri a credere nel proprio Dio. pace
 
Puck a dit:
credere in qualcosa che non si vede o non si percepisce pienamente è difficile

E' vero, ma secondo me è ancora più difficile credere che si è totalmente padroni della propria vita, che si ha in mano tutta la responsabilità della propria realizzazione e della propria felicità...e secondo me (parlo per immaginazione, ho troppo poca esperienza) non è un caso che quando si hanno rivelazioni su quanto è bello il mondo il trip è bello e felice, ma quando si finisce a guardare dentro sé stessi in profondità si rischia di brutto il bad...perché lì si è nudi davanti a sé stessi e non è semplice gestirlo!
 
Ciao ragazzi, sono stato assente per un bel periodo durante il quale ho trovato un lavoro stabile a Torino, con la ragazza che amo. Non ho assunto assolutamente nulla in questi mesi. Sto "decantando" la mia testa per il futuro ;). A riguardo della discussione aggiungo solo una cosa che ho appreso nel mio percorso di vita. Parlare di Dio come di una cosa dimostrabile più o meno è semplicemente stupido e lontano dall'essenza divina. Complimenti a Pagan per la maturità raggiunta :)
 
"Maturità raggiunta", quella di apprezzare e amare se stessi e la propria vita. D'altronde mica tutti possono andare avanti ad accumulare esperienze a vuoto. Spesso è più saggio fermarsi e fare il punto di cosa si ha intorno.
 
Perché ha detto che il suo rapporto con queste sostanze non è roseo, e sta bene così con la vita che ha. Sarebbe meglio spingersi oltre in funzione di cosa?
 
Effettivamente se arrivi ad amare te stesso senza fini egoistici arrivi ad amare il mondo.
 
Forse mi sono espresso male, o sono stato male interpretato... Non credo che in una situazione ci si possa sentire arrivati, credo piuttosto che sia buona cosa cercare un equilibrio costante, il che non implica per forza smettere di fare determinate cose o pre contro continuare per inerzia. La dove il nostro animo è a suo agio, è il posto giusto.
 
Ma figurati, è il bello della diretta ;) buona serata a te!
 
io invece mi sento arrivato perchè ho realizzato il mio sogno da bambino,pero sento anche che a questo punto sono fermo :(
 
Non si arriva mai secondo me, se non temporaneamente...e da come parli sembrerebbe che esprimi lo stesso concetto :)
 
Secondo me si puoi dire di essere "arrivato" quando stai fermo ma continui ad andare avanti.

So che per voi potrebbe essere una frase senza senso, ma per ora non so come trasmetterlo se non così.
 
si insomma ho anche un po di paura, visto la fine di alonso quichiano. il quijote indomma
 
Scusa puoi spiegarti meglio?
 
No, m riferivo al commento di LaFouinefarc
 
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