Novello
Sale drogué·e
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Quel gran genio che ha eliminato i propri messaggi d'apertura di questo topic rendendolo quasi inutile, sosteneva che un minimo di torba ce la devi mettere miscelata agli inerti; anche solo un 5-10%.
In poche parole il terreno dei cactus è consigliabile farlo con torba e materiali inerti inorganici, meglio se questi non modificano il ph come fa l'argilla espansa. La percentuale di torba determinerà la ritenzione idrica: meno torba metti e più spesso dovrai annaffiare, perchè il terreno si asciugherà molto in fretta, trattenendo poca acqua; più torba metti invece e meno volte dovrai annaffiare, ma così aumenti i rischi di marciumi alle radici.
Di fatti per scongiurarli bisogna annaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto e non solo in superficie. Nel dubbio rimanda l'irrigazione. Per favorire inoltre l'asciugarsi del terreno sarebbe meglio adoperare vasi in terracotta piuttosto che plastica, perchè traspirano assorbendo l'umidità al loro interno.
Quando annaffi però annaffia come si deve, cioè abbastanza da bagnare tutto il terreno, fino al fondo, quindi finchè non vedi l'acqua uscire da sotto il vaso. Non lasciare però che l'acqua ristagni nel piattino per più di qualche ora; toglila semmai.
Volendo puoi lasciare che d'estate la pioggia bagni i tuoi cactus ma non conviene. Specialmente per il peyote è fortemente sconsigliabile per il rischio di marciumi sulla pianta, dove si accumulano le gocce. Annaffiando "artificialmente" questo rischio si evita semplicemente facendo attenzione a bagnare solo il terreno e non la pianta .
Con l'arrivo dei primi freddi si smette di annaffiare fino al ritorno del caldo, altrimenti il terreno rimarrebbe bagnato per troppi giorni (dato che la pianta col freddo beve moooolto meno) e si avrebbero marciumi alle radici. Perciò meglio non bagnare affatto nel dubbio, tanto un cactus non morirà praticamente mai per mancanza d'acqua. Potrebbe "sgonfiarsi" ma non c'è da preoccuparsi affatto; è proprio una sua facoltà accumulare acqua gonfiandosene quando è disponibile, e giustamente consumarne le riserve e "deperirsi" nei periodi di secca. Anche senza radici una talea di cactus può sopravvivere egregiamente oltre l'anno.
Io ho dei cactus che annaffio una sola volta l'anno. Non crescono quasi per niente, non avranno un aspetto sgargiante ma certo non sono a rischio di morte.
Cos'altro? D'inverno non tenerli in stanze riscaldate; vanno bene ambienti freddi, purchè la temperatura non scenda sotto lo zero per troppe ore consecutive. Sole invece non è mai abbastanza, d'estate come d'inverno.
Penso di aver detto praticamente tutto.
Terreno acido dici? Beh, la torba è acida e gli inerti dovrebbero essere inerti.
Acqua gasata? Mai sentito, non so se faccia bene o male, ma non credo che il fatto che sia gasata la renda più acida.
L'acqua imbottigliata cmq ha i suoi vantaggi, non contenendo cloro e altri disinfettanti. Nonostante ciò io uso lo stesso acqua del rubinetto con qualche accortezza; ne riempio delle bottiglie almeno un paio d'ore prima di usarla (spesso e volentieri 1 o 2 giorni) lasciando le bottiglie aperte e lontane dai raggi solari.
Avevo sentito da qualche parte che il cloro e le altre schifezze così si neutralizzano; non so se è vero ma certo è che in questo modo l'acqua raggiunge la temperatura ambiente e non darà shock termico alle radici.
E' la stessa ragione per cui si preferisce annaffiare al mattino presto. La terra e quindi le radici nel vaso, dopo una giornata di sole, sono calde, e inevitabilmente bagnarle con l'acqua più fresca gli darà shock termico, anche se l'avrai tenuta un giorno nelle bottiglie come faccio io. Al mattino presto invece terra e radici sono davvero a temperatura ambiente, la stessa identica dell'acqua lasciata a riposare nelle bottiglie
In poche parole il terreno dei cactus è consigliabile farlo con torba e materiali inerti inorganici, meglio se questi non modificano il ph come fa l'argilla espansa. La percentuale di torba determinerà la ritenzione idrica: meno torba metti e più spesso dovrai annaffiare, perchè il terreno si asciugherà molto in fretta, trattenendo poca acqua; più torba metti invece e meno volte dovrai annaffiare, ma così aumenti i rischi di marciumi alle radici.
Di fatti per scongiurarli bisogna annaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto e non solo in superficie. Nel dubbio rimanda l'irrigazione. Per favorire inoltre l'asciugarsi del terreno sarebbe meglio adoperare vasi in terracotta piuttosto che plastica, perchè traspirano assorbendo l'umidità al loro interno.
Quando annaffi però annaffia come si deve, cioè abbastanza da bagnare tutto il terreno, fino al fondo, quindi finchè non vedi l'acqua uscire da sotto il vaso. Non lasciare però che l'acqua ristagni nel piattino per più di qualche ora; toglila semmai.
Volendo puoi lasciare che d'estate la pioggia bagni i tuoi cactus ma non conviene. Specialmente per il peyote è fortemente sconsigliabile per il rischio di marciumi sulla pianta, dove si accumulano le gocce. Annaffiando "artificialmente" questo rischio si evita semplicemente facendo attenzione a bagnare solo il terreno e non la pianta .
Con l'arrivo dei primi freddi si smette di annaffiare fino al ritorno del caldo, altrimenti il terreno rimarrebbe bagnato per troppi giorni (dato che la pianta col freddo beve moooolto meno) e si avrebbero marciumi alle radici. Perciò meglio non bagnare affatto nel dubbio, tanto un cactus non morirà praticamente mai per mancanza d'acqua. Potrebbe "sgonfiarsi" ma non c'è da preoccuparsi affatto; è proprio una sua facoltà accumulare acqua gonfiandosene quando è disponibile, e giustamente consumarne le riserve e "deperirsi" nei periodi di secca. Anche senza radici una talea di cactus può sopravvivere egregiamente oltre l'anno.
Io ho dei cactus che annaffio una sola volta l'anno. Non crescono quasi per niente, non avranno un aspetto sgargiante ma certo non sono a rischio di morte.
Cos'altro? D'inverno non tenerli in stanze riscaldate; vanno bene ambienti freddi, purchè la temperatura non scenda sotto lo zero per troppe ore consecutive. Sole invece non è mai abbastanza, d'estate come d'inverno.
Penso di aver detto praticamente tutto.
Terreno acido dici? Beh, la torba è acida e gli inerti dovrebbero essere inerti.
Acqua gasata? Mai sentito, non so se faccia bene o male, ma non credo che il fatto che sia gasata la renda più acida.
L'acqua imbottigliata cmq ha i suoi vantaggi, non contenendo cloro e altri disinfettanti. Nonostante ciò io uso lo stesso acqua del rubinetto con qualche accortezza; ne riempio delle bottiglie almeno un paio d'ore prima di usarla (spesso e volentieri 1 o 2 giorni) lasciando le bottiglie aperte e lontane dai raggi solari.
Avevo sentito da qualche parte che il cloro e le altre schifezze così si neutralizzano; non so se è vero ma certo è che in questo modo l'acqua raggiunge la temperatura ambiente e non darà shock termico alle radici.
E' la stessa ragione per cui si preferisce annaffiare al mattino presto. La terra e quindi le radici nel vaso, dopo una giornata di sole, sono calde, e inevitabilmente bagnarle con l'acqua più fresca gli darà shock termico, anche se l'avrai tenuta un giorno nelle bottiglie come faccio io. Al mattino presto invece terra e radici sono davvero a temperatura ambiente, la stessa identica dell'acqua lasciata a riposare nelle bottiglie