Ajeje Brazorf
Sale drogué·e
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A proposito di strutture mentali vorrei raccontarvi del viaggio che ho fatto 2-3 giorni dopo quello del topic.
Sempre stesso appartamento, sempre di sera, sempre iniziato sul divano e concluso a letto. 22g di tartufi High Hawaiian e 1g di mi pare Amnesia Haze fumato al volo in due pipettate. Poco prima avevo anche fumato sempre in pipetta 1g di Blue Cheese.
Sapevo che gli effetti sarebbero stati fortemente attenuati per via della tolleranza sviluppata dall'assunzione dei primi tartufi, e infatti non mi aspettavo un granché. Però ho voluto provarci lo stesso. In effetti è stato molto deludente ma mi ha buttato in un brutto "mind-loop".
Descrivo al volo gli effetti fisici e sensoriali visto che non sono stati importanti: pieno controllo del corpo, la sensazione era la stessa di quando sei solo leggermente brillo, nessuna alterazione delle percezioni visive, tattili o uditive. Per un istante mi si era deformata la cognizione dello spazio mentre andavo in bagno, ma già a metà percorso era tornato tutto come prima. Diciamo che non mi sarei messo alla guida ma mi sarei potuto preparare una cena con padella e fornelli.
Ogni tanto provavo a dire al mio amico che ore pensavo che fossero per avere un riferimento. Sbagliavo di circa un quarto d'ora all'ora, massimo venti minuti. Ma faccio di peggio quando mi isolo dal mondo per lavorare o studiare sia in eccesso che in difetto.
Mentalmente invece all'inizio ho iniziato a ridere per tutto, pur rendendomi conto di come non ci fossero ragioni per ridere. Ad esempio il mio amico che stava cucinando un piatto di spaghetti non era comico, ma io ridevo come un imbecille. E fin qui va beh.
Poi son come regredito alla fase dei "perché?" dei bambini. Tartassavo l'amico di domande idiote perché effettivamente non stavo capendo un granché e mi stavano mancando le nozioni base su tutto. Sempre all'amico che stava cucinando chiedevo ad esempio come mai stesse preparando il soffritto, come se non ne avessi mai visto uno e fosse una pietanza esotica.
A un certo punto mi sono abbandonato sul divano, ironia della sorte a guardare un documentario sulla droga della Nat Geo ma era sui tossici dipendenti da meth quindi non è che la cosa mi gasasse più di tanto. Mentre guardavo il documentario è iniziata l'esperienza strana.
In pratica era come se fossi entrato nel mio cervello in mezzo ai neurotrasmettitori. Vedevo i pensieri che si formulavano ma io stavo andando alla loro stessa velocità, quindi potevo ordinarli e vedere la loro genesi. A differenza dell'altro trip qui avevo facoltà di decidere a cosa pensare. Poi ho iniziato una serie velocissima di ragionamenti tutti concatenati tra loro, però come avanzavo diciamo di un anello ecco che quello precedente mi scompariva completamente dalla memoria e non c'era modo di recuperarlo.
Tuttavia la parte bruttina è arrivata dopo: mi ero fissato su un pensiero (che ora non ricordo quale fosse, ricordo solo che influenzato dal trip precedente riguardava in qualche modo il concetto di infinito) e continuavo a ripeterlo senza sosta e senza variarlo. Non riuscivo più a decidere a cosa pensare, mi ero fissato su quella cosa e quindi la ripetevo in loop di continuo. Mi pare d'essere andato avanti un paio di orette se ricordo bene.
Nessuna visual, nessuna evoluzione. In fissa a nastro su quella cosa.
Il problema però era che me ne ero reso conto, e più prendevo consapevolezza di non riuscire a smettere di pensare a quel che stavo pensando e più andavo in paranoia; mentre in contemporanea, come un disco rotto, quel pensiero continuava a girare sempre uguale a sè stesso.
Sono andato in cucina a scolarmi del succo di frutta, memore di quando mi han detto che per interrompere un trip è bene ingurgitare roba zuccherina.
Tornando a letto quel concetto era ancora lì, e non riuscivo a pensare ad altro. In quel momento ho pensato che potesse esser questo il famoso "rimanerci sotto", e la sola idea di esserci cascato mi angosciava! Già mi prospettavo una vita spesa a fissare il vuoto e non riuscire a far nulla se non fossilizzarmi su quell'idea di "infinito circolare".
Poi dopo un po' (un bel po') mi sono addormentato e al mattino amici come prima. Però diciamo che da questa esperienza ho sviluppato un grosso timore nei confronti degli effetti collaterali degli allucinogeni, e adesso sto cercando di documentarmi il più possibile. Perché credo che nessuna rivelazione valga una vita da spendere come un cerebroleso minorato, che era come mi stavo sentendo durante le ore di mind-loop.
Sempre stesso appartamento, sempre di sera, sempre iniziato sul divano e concluso a letto. 22g di tartufi High Hawaiian e 1g di mi pare Amnesia Haze fumato al volo in due pipettate. Poco prima avevo anche fumato sempre in pipetta 1g di Blue Cheese.
Sapevo che gli effetti sarebbero stati fortemente attenuati per via della tolleranza sviluppata dall'assunzione dei primi tartufi, e infatti non mi aspettavo un granché. Però ho voluto provarci lo stesso. In effetti è stato molto deludente ma mi ha buttato in un brutto "mind-loop".
Descrivo al volo gli effetti fisici e sensoriali visto che non sono stati importanti: pieno controllo del corpo, la sensazione era la stessa di quando sei solo leggermente brillo, nessuna alterazione delle percezioni visive, tattili o uditive. Per un istante mi si era deformata la cognizione dello spazio mentre andavo in bagno, ma già a metà percorso era tornato tutto come prima. Diciamo che non mi sarei messo alla guida ma mi sarei potuto preparare una cena con padella e fornelli.
Ogni tanto provavo a dire al mio amico che ore pensavo che fossero per avere un riferimento. Sbagliavo di circa un quarto d'ora all'ora, massimo venti minuti. Ma faccio di peggio quando mi isolo dal mondo per lavorare o studiare sia in eccesso che in difetto.
Mentalmente invece all'inizio ho iniziato a ridere per tutto, pur rendendomi conto di come non ci fossero ragioni per ridere. Ad esempio il mio amico che stava cucinando un piatto di spaghetti non era comico, ma io ridevo come un imbecille. E fin qui va beh.
Poi son come regredito alla fase dei "perché?" dei bambini. Tartassavo l'amico di domande idiote perché effettivamente non stavo capendo un granché e mi stavano mancando le nozioni base su tutto. Sempre all'amico che stava cucinando chiedevo ad esempio come mai stesse preparando il soffritto, come se non ne avessi mai visto uno e fosse una pietanza esotica.
A un certo punto mi sono abbandonato sul divano, ironia della sorte a guardare un documentario sulla droga della Nat Geo ma era sui tossici dipendenti da meth quindi non è che la cosa mi gasasse più di tanto. Mentre guardavo il documentario è iniziata l'esperienza strana.
In pratica era come se fossi entrato nel mio cervello in mezzo ai neurotrasmettitori. Vedevo i pensieri che si formulavano ma io stavo andando alla loro stessa velocità, quindi potevo ordinarli e vedere la loro genesi. A differenza dell'altro trip qui avevo facoltà di decidere a cosa pensare. Poi ho iniziato una serie velocissima di ragionamenti tutti concatenati tra loro, però come avanzavo diciamo di un anello ecco che quello precedente mi scompariva completamente dalla memoria e non c'era modo di recuperarlo.
Tuttavia la parte bruttina è arrivata dopo: mi ero fissato su un pensiero (che ora non ricordo quale fosse, ricordo solo che influenzato dal trip precedente riguardava in qualche modo il concetto di infinito) e continuavo a ripeterlo senza sosta e senza variarlo. Non riuscivo più a decidere a cosa pensare, mi ero fissato su quella cosa e quindi la ripetevo in loop di continuo. Mi pare d'essere andato avanti un paio di orette se ricordo bene.
Nessuna visual, nessuna evoluzione. In fissa a nastro su quella cosa.
Il problema però era che me ne ero reso conto, e più prendevo consapevolezza di non riuscire a smettere di pensare a quel che stavo pensando e più andavo in paranoia; mentre in contemporanea, come un disco rotto, quel pensiero continuava a girare sempre uguale a sè stesso.
Sono andato in cucina a scolarmi del succo di frutta, memore di quando mi han detto che per interrompere un trip è bene ingurgitare roba zuccherina.
Tornando a letto quel concetto era ancora lì, e non riuscivo a pensare ad altro. In quel momento ho pensato che potesse esser questo il famoso "rimanerci sotto", e la sola idea di esserci cascato mi angosciava! Già mi prospettavo una vita spesa a fissare il vuoto e non riuscire a far nulla se non fossilizzarmi su quell'idea di "infinito circolare".
Poi dopo un po' (un bel po') mi sono addormentato e al mattino amici come prima. Però diciamo che da questa esperienza ho sviluppato un grosso timore nei confronti degli effetti collaterali degli allucinogeni, e adesso sto cercando di documentarmi il più possibile. Perché credo che nessuna rivelazione valga una vita da spendere come un cerebroleso minorato, che era come mi stavo sentendo durante le ore di mind-loop.