Vorrei porvi una domanda esistenziale assai profonda:
Se doveste scegliere fra il configurare una camera di fruttificazione al fine di adeguarla alla tecnica di coltivazione prescelta o al contrario scegliere una tecnica di coltivazione che si adatti alla configurazione per la quale la vostra camera di fruttificazione è più predisposta, cosa scegliereste? Cambiereste tecnica o cambiereste/modifichereste la camera fino a far sì che si adatti alla tecnica che si vuole adoperare?
Chiedo ciò poiché fin'ora ho sempre optato per la prima scelta, ma con il senno di poi - fermo restando che la via del fungo è costellata di esperimenti e fallimenti che non vanno certo rimpianti ma considerati veri e propri tasselli evolutivi - credo di aver speso più ingegno e fatica che altro, seppur con risultati non trascurabili da un punto di vista del progresso e della soddisfazione personale (elemento che ritengo tutto fuorché trascurabile).
Premetto che non sono proprio alle prime armi, ma non sono neanche uno stregone dei cubi. Fin'ora ho optato sempre e volontariamente per la pf-tek dal momento che viaggio poche volte l'anno, quasi sempre in solitaria, e non necessito dunque di ingenti quantità di psilo di scorta.
Solitamente coltivo, utilizzo quel che colgo, e quando necessito di un nuovo mezzo di trasporto psichico mi rimetto all'opera (anche perché amo il procedimento creativo nella sua totalità, e preferisco quindi cimentarmi nell'intero processo di volta in volta piuttosto che farlo che so, una volta l'anno, ed avere numerose porzioni pronte all'uso).
Ho ad ogni modo intenzione di sperimentare la casing-tek (se non altro per amor della micologia e della qualità del prodotto dato che, viaggi a parte, i funghi sono comunque una mia grande passione) ma mi piacerebbe ugualmente avere una qualche opinione riguardo il mio dilemma.
Mi rendo conto che per dei coltivatori abili riuscire ad adeguare una qualsiasi camera ad una qualsiasi tecnica è probabilmente un gioco da ragazzi... però personalmente, pur conoscendo perfettamente i vari parametri necessari ai diversi cicli di riproduzione delle creature e relativi metodi per ottenerli, continuo a fare molta fatica nell'equilibrare temperatura-umidità-areazione durante i miei vari esperimenti... C'è sempre stato un qualche difetto, molto probabilmente dato dall'inesperienza: ricambio d'aria inutilmente massiccio VS muffe da aria stantia, umidità eccessiva VS umidità sotto il livello minimo di soglia, temperatura insufficiente VS inadeguata per eccesso.
Da qui il mio riflettere sul connubio camera-tecnica, in definitiva.