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Qual'è la conseguenza più evidente?

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il quadro piu ampio che mi hanno offerto gli psichedelici è proprio questo invece: il fatto di non avere alcun senso se non quello di perpetuarsi all'infinito.
Intendi proprio un ciclo continuo e senza fine (fine inteso come senso e scopo dell'esistenza), o intendi un tornare al punto di partenza, ma con qualcosa in più che giustifichi il viaggio? Parli di girare in cerchio, o di percorrere una scala a chiocciola? Perchè se intendi un ripetersi all'infinito di opposti senza alcun movimento dialettico, allora spero di non arrivare mai ad avere un'ampia conoscenza degli psichedelici :D
 
vedi è difficile da spiegare...il fatto è che quando sei il Tutto non c'è alcun punto di partenza e quindi nessun punto di arrivo... al che ti rendi conto che non alcun senso andare da alcuna parte perchè tu sei gia dappertutto, hai gia visto tutto, è gia successo tutto non puoi far altro che osservare...
 
Va bene, ma poi torni ad essere un qualcosa. Tu dici che si può essere in un momeeto in cui si cerca l'isolamento, per poi tornare ad apprezzare la gente, per poi di nuovo isolarsi eccetera. Immagino che i stia parlando della vita normale, quando non si è tutto ma qualcosa. Vuoi dire che essere tutto ti rende accettabile questo "eterno ritorno"? Non ti viene comunque voglia di sperare che, nella propria vita non ci sia un minimo di crescita? Cioè, magari uno è asociale, poi nella sua ricerca scopre che non ha ragione di sentirsi migliore e quindi torna alla gente. Poi stando tra la gente capisce che per davvero molti sono degli stronzi e torna ad isolarsi, però non è più narcisismo ma una misantropia giustificata. Poi li capisce meglio se stesso e scopre anche lui di essere stronzo, e trona tra la gente, e via dicendo. Cioè, fa dei cicli, ma in questi cicli niente torna più esattamente uguale a prima, e si spera che i cambiamenti siano in meglio. Non so se mi spiego. A te non sembra preferibile?

Mi scuso per il mega OT.
 
tu mi chiedi se dopo aver vissuto l'esperienza dell'Uno devo sforzarmi di continuare a vedere la vita come un qualcosa che ha ancora delle sorprese e qualcosa da scoprire, e la risposta è si altrimenti starei sempre a fissare un albero, tuttavia la consapevolezza che il motivo che ti dai per andare avanti è illusorio non se ne va.
 
Cioè (e continuo a scusarmi per l'ot ma il discorso mi interessa) secondo te, nel caso che ho portato sopra ad esempio, il tipo in questione non sta facendo un vero percorso di crescita ma si sta solo illudendo, perchè non esiste dialettica di sintesi ma solo il ripetersi infinito di figure immobili, in cui tutti i cambiamenti sono illusori? Yin e yang, yin e yang in continuazione, senza che lo yin comprenda lo yang e vicerversa? Non c'è fine alla ruota del karma?
 
Jolly, ma tu così dai per scontato di aver capito già tutto...magari sarà un limite dello scrivere, ma i tuoi toni non sono da persona che ha trovato una pace, nel senso, suoni comunque un po' deluso. Fa bene Ming a tirare fuori lo yin e yang, è un bell'esempio: per quel poco che ho capito io (e potrebbe essere tutto sbagliato eh), una persona che giunge a uno stato di "illuminazione", qualsiasi cosa questa sia, ha raggiunto l'integrazione dei due, non continua ad oscillarci in mezzo...
 
Vabbè non credo che Jolly intenda dire di aver raggiunto l'illuminazione. Solo, che, in un certo momento, ha visto la vita con un distacco tale da fagli avere una visione diversa delle cose.
 
Ming a dit:
Vabbè non credo che Jolly intenda dire di aver raggiunto l'illuminazione. Solo, che, in un certo momento, ha visto la vita con un distacco tale da fagli avere una visione diversa delle cose.

No, no questo ok...è il fatto di continuare una specie di processo ciclico che non giunge mai a una "pace" che mi convince poco! Per il resto ho esagerato apposta, non credo che Jolly abbia simili pretese, è che descrivere certe cose in poche righe a volte non rende bene...
 
Si quello l'ho capito, cioè quando sei l'Uno non ti fai entusiasmare da inezie quali la cerscita personale, mi sta bene, ma quello che chiedevo io è qualcos'altro. Diciamo così: quando sei l'Uno, quest'Uno è la conciliazione degli opposti o è la loro contrapposizione? Qual'è la natura ultima del divenire, secondo la tua esperienza? Che gli opposti sono momenti di un unico principio, e quindi possono essere conciliati, oppure che questo principio è egli stesso un alternarsi incessante di opposti inconciliabili? Insomma, tu affermi di essere stato l'Uno, quindi mi viene da dire che gli opposti in quel momento abbiano cessato di alternarsi e si siano conciliati. Quindi è possibile, per il divenire, procedere in avanti e non solo in tondo, no?

PS: magari i mod possono separare questa discussione in un altro thread.
 
ok forse ho afferrato quello che vuoi dire... ti rispondo come maglio posso: la natura ultima dell'uno è Essere, il motivo di questo suo giocare con gli opposti è la curiosità di sperimentare se stesso in tutti i ruoli possibili inimmaginabili, dimenticarsi di se per poi ritrovarsi, fare tutte le esperienze per osservarsi con "gli occhi di quella specifica esperienza" e... sarò sincero.. sembra tutto un enorme scherzo, un gioco, c'è stato un momento durate la mia esperienza in cui mi sono accorto che stavo creando la parodia di me stesso...
 
Psycore a dit:
Ma sbaglio o quasi tutto il thread è in OT? O non ho capito niente io? Io avevo inteso che nel thread si parlasse del se e del come le sostanze hanno influenzato il nostro pensiero, il nostro fisico, il nostro modo di vivere, la nostra vista, le nostre prestazioni sessuali eccetera.

si, l'intento è questo: condividere i vostri pensieri sugli effetti degli psichedelici, in senso lato, sul medio-lungo periodo
poi ogni tanto si va OT :)
 
Psycore a dit:
Difetti nati dall'uso di sostanze: mi sono sentito "migliore", diverso in senso buono, forse troppo, isolandomi un po' poichè mi sentivo "superiore" ma sempre grazie ad una esperienza mi sono reso conto e ora rimedio.
E se uno si sente già un mezzo semidio? Secondo te potrebbe peggiorare la situazione o rendersi conto di essere un nulla cosmico né migliore né peggiore di tanti altri (non in senso nichilista) smettendo di vedere la maggior parte degli altri un po' dall'alto in basso?

Psycore a dit:
faccio meglio l'amore (non so se dipenda più dalle sostanze, dal kambo, o dall'amore).
Già tu ne fai... Gioiscine con o senza sostanze che c'è chi è più sfortunato di te :lol:
 
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