PartyCrasher
Neurotransmetteur
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PartyCrasher a dit:Spostate il post se non è corretto dove l'ho piazzato!
Recentemente ho cominciato qualche approccio con questo bizzarro "dxm" e credo mi sarà utile condividere quest'esperienza con chi conosce meglio di me l'effetto di questa molecola che ha avuto un impatto profondo sul mio corpo e la mente.
Mi informo un mese e mezzo fa circa, su tutto il mondo RC e le sostanze a me ignare con effetto psicoattivo e mi ritrovo a chiedermi secondo quale principio ad esempio, la gente ingurgiti due boccette di sciroppo per la tosse per "sballarsi".
Dopo svariati approfondimenti mi rendo conto che il principio attivo di quelle boccette è dxm, un dissociativo con forte potere psichedelico, e non me ne sorprendo nemmeno troppo. Ma che diamine, ci sarà un altro modo di procurarsi il principio attivo senza dovere ingurgitare miscugli di sciroppo di glucosio e altri agenti!?
Ebbene scopro che in Francia, i medicinali contenenti dxm non solo sono venduti come farmaci da banco, ma che con un bel paio di occhi dolci e una farmacia non troppo centrale si può acquistare un medicinale non in forma di sciroppo ma in pastiglie, contenenti solo ed esclusivamente destrometorfano bromidato, ergo dxm in pillole.
Set:
La prima sera che decido di provare la sostanza in compagnia del mio ragazzo che resta lucido per l'occasione, parto da una dose bassa secondo la scala di riferimento in base al peso. Siamo a casa, ondeggerò tra il salone, il divano e il water.
Dosaggio:
Sono alta 1.58m e peso 50 kg quel giorno, decido di non osare troppo e restare sul primo plateau per puntare ad un semplice e leggero sballo, non punto a viaggi astrali. Ingoio sei pillole equivalenti a 180 mg di dxm.
Non cercavo qualcosa di "troppo psichedelico", non voglio di colpo ritrovarmi a viaggiare con la mente sotto un medicinale su cui ancora non mi sono sperimentata, e so che per il primo plateau e per un dosaggio cosi basso, non dovrei aspettarmi di piu' che une sensazione di sballo. Evidentemente, sottovalutavo la mia forte reattività ANCHE a questo dissociativo...
Soffro di un disturbo dissociativo dell identità, la depersonalizzazione e la derealizzazione sono parte del mio modo di essere. Con gli anni ho imparato a gestire e canalizzare e riconoscere questi momenti grazie ad una buona psicoterapia e tanta voglia di vivere serenamente, ma ho notato che con le sostanze dissociative con effetto allucinogeno, posso toccare qualunque luogo della mente che voglio e fare della dissociazione un punto di estrema forza. Posso andare dove voglio e ricavare il buono di vivere "non sulla terra". Questo forse spiega la mia forte reazione a cosi poca quantità di prodotto, ma è solo una supposizione.
La salita e il viaggio:
Ingoiate le pillole, mi metto sul divano aspettando che salga con un film davanti e il mio ragazzo accanto.
Sono tranquilla, ma sento formicolii e vibrazioni dietro il collo. Tutto normale , no?
Sono cosciente che il mio corpo è in bodyload quasi da subito, ma niente nausee o mal di pancia. Nemmeno il tempo di pensarlo, che nella mia testa scatta uno strano "pilota automatico" di cui non ho mai fatto esperienza. Era come essere passiva ai messaggi che il cervello inviava al mio corpo, come se non potessi ascoltare la voce nella testa che ti dice “hai sete”, per poi ritrovarti a bere da una bottiglina che non sapevi nemmeno fosse vicino a te.
Ho la nausea ma non ho la nausea, non ho urgenza di rimettere ma i piedi mi spingono via dal divano per portarmi di corsa al cesso. Incomincio a vedere in bianco e nero, spalanco la porta del bagno e mi piego in due per restituire il pranzo ancora mal digerito. Bleh.
Questo momento è stato velocissimo ma candido quasi, eliminare la pesantezza dallo stomaco davvero mi ha fatto bene. Difatti, alzandomi con la testa da water, mi sento troppo bene. Caspita certe volte bisogna davvero vomitare per evitare una brutta reazione fisica ad una sostanza!
Ma niente viaggio dxm-ico mi dico, non fa niente, ma almeno mi sono risparmiata il collasso. Sono convinta che non riceverò effetti visto lo sbroccamento high level. Ancora leggera come una piuma mi dirigo al lavandino per darmi un tono e sciaquarmi la bocca.
Il mio sguardo incrocia lo specchio.
Osservare solo la pupilla dilatata all'ennesima potenza mi mette un reattore sotto i piedi che mi dirige nelle stratosfera. Non sono solo contenta che sia salito, ma letteralmente sto salendo, sto andando da qualche parte buio verso l’alto e lascio la casa sotto di me.
ll bagno mi sembra lontanissimo, ci sto praticamente volando sopra.
Ed è qui che mi supplico di tornare, non posso partire in un buco nero così. Questa c***o di droga è potente e io non sono pronta.
Sempre "volando" ritorno in salone per condividere questi pensieri col mio ragazzo, ridiamo tutti e due. Non sto più volando di colpo, è troppo volare, non sono salita così in alto, ma caspita è come avere dei trampoli o delle gambe lunghissime e morbide e osservare tutto dall'alto. Buffissimo. La luce della mia lampada è strana e piu la guardo meno sembra una lampada. Un meccanismo di pensiero del genere.
Continuo questo primo viaggio, sono fatta, sì ma in maniera costante, non ho salite troppo intense ma sono euforica, molle, e le idee si sviluppano in maniera molto diversa che d'abitudine. Verso la fine del viaggio ho qualche allucinazione ma niente di intenso. La faccia di una scimmia verde acido in stile azteco si incolla al muro vicino la tele e mi fissa (quest’immagine credo la mia mente l’ abbia messa nello stock dopo un video su youtube).
La mia mente non va via in esplorazione, ma c'è sempre una vocina in sottofondo che mi dice "con questo dxm cara potresti finire molto lontano, stai ben attenta". E' un modo della mia mente per farmi assaggiare solo la potenza di questo dissociativo senza finire in pensieri "intrippanti".
Una volta discesa, mi lascio andare alle braccia di morpheo e dormo profondamente fino al mattino dopo.
So già che non ripeterò subito un'esperienza al dxm, ma voglio raggiungere un plateau successivo. Non so troppo se con questa prima presa di dxm sono nel stata nel primo o il secondo plateau, credo più a cavallo tra i due. In ogni caso lascio passare un mese e mezzo tempo di sentire corpo e mente pronti ad un'avventura simile ma più intensa.
E per più intensa non avrei mai lontanamente immaginato che sarebbe andata così
Il mio primo ufficiale lancio nello spazio:
Questa volta è anche il mio ragazzo che ne prende con me. Anche lui ha avuto durante il mese precente un assaggio della sostanza, ed è pronto ad andare più oltre.
Lui ingoia le sue dodici pillole, 360 mg di dxm x 57 kg.
Io le mie nove, 270 mg x 47 kg forse 46 (ho perso peso tra rave nelle foreste della Lorena e un mese di luglio da strapazzi)
Ancora non mi voglio aspettare niente di troppo intenso, sono cosciente che dalle esperienze che ho letto ci vuole un pò più di sostanza per raggiungere uno stato di profondo trip mentale tipico dei plateau piu' alti. Preferisco restare tranquilla e dirmi che non devo, ancora, aspettarmi troppo. Qualunque cosa succederà, malessere fisico o bad trip, riusciro ad uscirmene e non servirà a niente pensare che sto male o che sto per morire o che non esisto più e che mi impegnerò per accettare tutti gli effetti collaterali. In parole povere, che la mia esperienza si riveli insoddisfacente o troppo intensa, seguirò il percorso di questa droga che ancora non conosco troppo su di me, senza combattere ciò che mi si presenterà.
Ore 20.00:
Responsabilità prese, pillole prese e un altro bellissimo film sulla tele, ci sediamo sul divano e aspettiamo la salita.
Dieci minuti di film e cominciano le vampate di calore. DAJE.
Le vampate si intensificano, ho delle scosse nel cervello, a momenti ho freddissimo e 4 secondi dopo sono bollente. Prendo la mano fresca del mio ragazzo e la metto sul mio petto. Sono di fuoco!? Sto bollendo? perchè mi sembra che a momenti gli faccio scottare le dita tanto che mi sento calda. E poi calma, d'impatto passa tutto e rimetto il piumone con i brividi alle caviglie, ancora sudata dalla vampata precedente.
Così come passa tutto per qualche decina di minuti, così ritorno a risentire la salita fisicamente infernale di questo farmaco. Comincio a dirmi che più andrà avanti la salita e più sarà difficile, e lo accetto.
Nemmeno il tempo di pensarlo e il mio ragazzo è già sulla tazza a rimettere. Cucciolo lo sapevo avrebbe vomitato (anche lui lo sapeva ahah) e prendiamo questo vomito a sbellicarci. Anche lui capisce che non è come vomitare da ubriachi con la sensazione di rimetterci quasi la pelle, ma è semplicemente vomitare, semplice come fare la pipì.
Troppo semplice. Questa positività è frutto della psicoattività della sostanza, lo so già, lo sento, e so che presto tocca a me. Torno a sedermi sul divano con lui per rialzarmi un secondo dopo e correre in bagno a vomitare. Stavolta è disgustoso vomitare ma nonostante il sapore orrendo del pappone di pillole aspro che esce dalla mia bocca e si riversa nel water, sono calma e mi do il tempo di rimettere quel che ho da rimettere.
Ci ritroviamo io e il mio ragazzo (T.) a vomitare guancia a guancia nella micro-stanza wc (sono in francia e come qualcuno di voi ha visto negli hotel francesi, così come nelle case, c'è una stanzetta a parte per il wc). Una scena hardcore da Oscar.
Ridiamo e vomitamo per quanto mi senta k.o. e disgustata da quel blob dal sapore chimico che ho cacciato. Penso di stare raggiungendo il delirium tremens dxemico :S
Questa parte estenuante che sembra essere durata dieci anni ci ha tolto molte forze. Ma la mia mente mi dice che è normale questa percezione del tempo anomala.
La sostanza mi sta già guidando, pilota automatico inserito. Mi allungo sul letto perché sono stanca morta e se non voglio svenire devo stendermi con della buona musica di sottofondo. Chiedo al mio ragazzo di mettere delle musiche ma non ci riesce, è impossibile per lui seguire le parole del pc, saltellano mi dice, si spostano in continuazione! Mi guarda mentre scelgo e so che lui è appena partito per IL trip:
-A. ti vedo doppio, c'è un'altra te seduta vicino a te!
Metto play ad iTunes ed il pc spara subito della hardtek che il mio cervello rifiuta categoricamente, normalmente quelle tracce mi piacciono e mi mettono di buono spirito, ma stavolta è diverso.
Il dxm mi chiede qualcosa di melodico, musiche che seguano linee precise e ripesco vecchie playlist (Zammuto ricordo di avere messo su, un pò di Kasabian, Peter and the Magician, The XX e canzoni varie che mi ricordano momenti bellissimi). Una volta messa la musica la mia mente mi chiede se sono pronta, non so a cosa ma mi sento su una rampa di lancio. Guardo l'acchiappasogni che ho appeso nella stanza, sarà un faro e allo stesso tempo la miccia.
La tela di questo è vibrante, vedo i fili formare un frattale. Continuo a sentirmi sempre più debole, la luce del pc mi infastidisce, ho momenti in cui non riesco ad ascoltare la voce di T. e gli chiedo di restare in silenzio davvero per piacere e mi capisce. Ancora vampate di calore sempre più estreme. La vista si riduce sempre di più.
Stesa sul letto sotto le coperte con T. chiudo gli occhi e anche lui credo, ma non sono certa se siano chiusi davvero o se sono io a vedere tutto buio e confuso a tratti. Ecco, sto partendo.
Decollo.
Tutto ciò che segue avverrà mentre sono ancora stesa con gli occhi semiaperti ma impossibile di vedere la realtà intorno a me.
Sto andando via in posti lontani anni luce da questa casa. La stanza non ha più porta e si allontana da tutto, come una navicella mi fa atterrare in un posto semi deserto. Il cielo in questo posto è grigiastro ma fa caldo, molto caldo, balle di fieno rotolano qua e là. Sono ancora incosciente del fatto che potrò presto essere il comandante di questo viaggio. In questa prima visione il susseguirsi dei fatti aveva ancora carattere casuale ma evidentemente ero ancora focalizzata sul film che avevo cominciato. Questa visione nel deserto infatti si sviluppa come se fossi la protagonista del film, mi vedo con la sua faccia, lottare contro nemici invisibili, e quando me ne rendo conto il set cinematografico sparisce "in diagonale verso sinistra" avanzando, mentre io torno indietro in diagonale e riprendo la vista (quella vera) e incrocio lo sguardo del mio ragazzo e comincia una conversazione del genere (sempre restando nel letto ridacchiando):
- T. ma dove siamo andati?
- Perché anche tu ci sei andata!?
- Sì!!! aspetta, non dirmi che sei andato dove sono andata io, che sentivi?
- A. guarda mi sentivo troppo nel film e sto appena tornando indietro da un posto strano
- Non ci credo, anche io. Abbiamo avuto una visione in telepatia.
- Anche io credo A., mi sembrava di starlo vivendo ma che allo stesso tempo ci fossi anche tu di mezzo
- Pazzesco questo dxm
Si riparte, ho un'illuminazione che mi dice che posso gestire le visioni come in un sogno lucido e ci provo. Non posso scegliere dove ritrovarmi e di colpo sono in un prato mentre una musica piena di bei ricordi mi prepara ad un altro viaggio. Dico al mio ragazzo nella realtà che ci vedo tutti e due, stavolta riesco a parlare mentre sono in trip, che mi vedo prendergli la mano e cominciare a correre come nel video della canzone. Il punto è che nella mia testa sta succedendo veramente e la cosa mi carica di emozione, lo amo, possiamo andare dove vogliamo. E via, sto correndo. Sto correndo in questo prato freschissimo, la rugiada mi colpisce le guance mentre corro e sposto coccinelle e altri insettini che atterrano sulle mie braccia. Mi solleticano, è troppo buffa e graziosa questa visione e rido con T., che ride con me, ma è strana la sua risata nella realtà. Sento che è una risata "finta", dovuta alla sostanza e sono delusa dalla mia mancanza di empatia nella vita di tutti i giorni. Di colpo, T. accanto a me è solo una statua sproporzionata e ingombrante nel letto e io mi sento piccolissima. Mi basta dirglielo che questa brutta sensazione passa e mi riporta in viaggio.
Per un tempo che non saprei descrivere continuo a errare ovunque, in vecchi momenti di rave party di delirio e splendore, a momenti della mia infanzia che non sapevo nemmeno di ricordare.
Rivivo ad esempio un momento di estrema tenerezza dove io sono piccola, 4 anni al massimo e sono vicino la cattedrale di Notre Dame a Parigi con mamma e papà che mi rincorrono intorno ad una fontana, io rido furbetta e loro della mia sbruffonaggine precoce, scattiamo foto, mamma mi dà un bacino sulla guancia delicato stringendomi calorosamente a lei.
Sono momenti che sono sicura di aver vissuto. Ho foto che me ne ricordano e piccoli flashback se ci penso da lucida. Con il dxm ho rivissuto tutta la sequenza. Sono convinta fino in fondo al cuore che niente di questo momento è stato frutto di fantasia.
In quel momento i miei non erano ancora divorziati. Prima della loro separazione (verso l'età di otto-nove anni) ho pochi ricordi. Pochi flashback, nella realtà il ricordo fuori la cattedrale è sempre stato vago e frammentario, ma con il dxm l'ho rivissuto sulla mia pelle. Avevo addosso il cappottino giallo rosso e verde impermeabile comprato a Disneyland, potevo sentire l'odore plastificato e la velatura di sudore dietro il collo per aver corso con quel coso addosso. Spero non dimenticarlo mai più.
Ho continuato ad esplorare altri posti mentre ero sotto le coperte, che equiparerei al picco della sostanza. Da posto a posto, passavo nello spazio
Una volta finito il profondo momento di dissociazione ho sentito un odore strano.
Dal corridoio si alzava un puzza di cacca nauseabonda, dio che fetore! So che è stato sicuramente il mio adorabile cane ad aver lasciato un ricordino (povero piccolo aveva preso un pasticca anche lui, un antivermi). T. la cerca mentre sono ancora nel letto ma non la trova, e lo sento cercare freneticamente per almeno 5 minuti in tutta la casa. Il regalino era ancora per terra (era nel giusto fuori la camera da letto, ma per motivi di molleggiamento dei piedi, T. non riusciva a focalizzare per terra e trovarla... :lol: ). L'odore sparisce di botto dal mio naso e volteggio ancora in posti a destra e a sinistra nella mia testa, non sono più a casa mia di nuovo, molti posti sono reali e molti di pura fantasia e purtroppo non ricordo bene di cosa si trattasse. Una volta spalato l'ammasso di letame canino, riesco ad alzarmi girando e ondeggiando fatta come una torta. Basta fare un movimento troppo brusco e mi ritrovo a sbilanciarmi a destra e sinistra contro i muri con le molle sotto i piedi.
- Wooooooooooooooow baby che sensazione ketaminica
Dico al mio boy, ed è esattamente così. La parte di profonda dissociazione comincia ad attenuarsi, ci sono meno spazi bui in casa rispetto a qualche ora prima (??), riesco vagamente a camminare, non ho più nause o vampate di calore o il cuore che mi scoppia nel petto. Finalmente sono fisicamente in forma e sento di stare vivento un grande momento di buonumore, tipo sbronza, ma senza alcun giramento di testa sgradevole.
I giramenti di testa che sto vivendo infatti sono da sballo, vedo a 180° intorno a me, fino alla fine dell'angolo dell'occhio; altre volte addirittura a 360°, riesco a possedere tutto il campo visivo del salone e gira tuuuuuuuutto :S
Allucino molto leggermente ma frequentemente ad ogni sguardo su un punto luminoso. La scritta al neon "Hotel" fuori la finestra, l'ombra di una lampada, il pallino rosso della tele. E quando non allucino per una di queste cose, meravigliose forme geometriche e non scorrono da sinistra verso destra come un treno di visioni. Sono sul divano con T. adesso, poco prima siamo persino scesi a fare un giro col cane e deridere la città intorno a noi, vuota, silenziosissima, immersa da una nebbia di mistero, ma ho ricordi un pò lontani di questo momento fuori.
Sul divano ridiamo insieme per frasi stupide che partoriamo senza riflettere troppo, proviamo a cominciare a spiegarci il viaggio complessivamente ma subito ci perdiamo in un bicchier d'acqua e a blateriamo su argomenti sconnessissimi tra di loro. Siamo ancora troppo fatti per fare un discorso lineare ma questo ci fa ridere ancora di più. Finiamo col decidere alle 3 del mattino di mettere l'acqua sul fuoco e farci una bella pasta al sugo, perchè nonostante tutto lo sballo, la fame la sentivamo entrambi.
Sentivamo soprattutto che nonostante la magnifica psichedelicità di questa sostanza, resta un antitussivo di cui abbiamo abusato nel senso medico per ottenere un effetto, ma andando anche in contro a complicazioni atroci (abbiamo vomitato e fatto cacca come posseduti). Coscientemente, come con ogni sostanza, abbiamo fatto un pò di male al nostro fisico. Nessuno sognerebbe di ingoiare una manciata di un qualsiasi altro farmaco per esempio senza mettere in pericolo il proprio corpo. E noi sapevamo che per il dxm valeva lo stesso e che avremmo avuto bisogno di prendere la discesa con molta calma, e prendendoci cura del nostro corpo. La mia testa infatti ha continuato a ricevere scosse fino alla mattina dopo, come per le palpitazioni, ma alla fine ho dormito bene e il pomeriggio del giorno dopo siamo riusciti a partire in viaggio con degli amici senza troppi problemi. Avevamo solo una lieve sensazione di apatia, reazione biologica normalissima, ma con questa convinzione ho evitato ogni tipo di paranoia in loro compagnia.
Sono sicura di aver dimenticato qualche altro particolare di questo viaggio, ma se mi riverrà non esiterò a prendere nota.
Non vorrò mai dimenticare questo viaggio nello spazio per nessuna ragione, non ho altro da dire per stasera.
ps. Un altro momento mozzafiato è stato sempre nel letto. Mi domandavo dove fosse il mio cane mentre mi contorcevo nel letto dalle vampate di calore, e d'un tratto sento il letto ingobbarsi violentemente sotto di me, come se una protuberanza si spostasse sotto il materasso incurvandolo facendo delle "montagnelle". Era il mio cane sotto il letto che muovendosi mi faceva sentire come su un'enorme onda O_O
Grazie per aver letto tutto il mio viaggio
Importante nota post trip: Per voi tutti, sono passate più di tre settimane dall'esperienza, e ho una FORTE sindrome post allucinatoria (che ho sempre portato con me da quando anni fai ebbi la mia prima esperienza con le sostanze, allucinogeni per di più), ma mai a questa intensità. Nonostante la debole frequenza con cui ho assunto queste sostanze ho almeno una volta al giorno degli "incacagliamenti" visivi intensi. Macchie luminose argentate verso il basso, bande attraverso cui vedo tutto più scuro, ogni volta che guardo un prato, un ammasso di alberi, una montagna, qualunque cosa di verde naturale ha dei punti di estrema brillantezza quasi disturbanti. Muri e porte che si rigonfiano... Dico solo che sto evitando di guidare. Non fanno paura, non vedo elefanti blu davanti a me, ma mi distraggono spesso queste visioni. Durante una passeggiata accanto al lago mi sono dovuta fermare diverse volte per l intensità di queste "allucinazioni post allucinazioni". Se siete amanti e consumatori di allucinogeni e se poco prima del vostro viaggio al dxm avete preso un Lsd, dei funghi o qualunque psichedelico... Evitate! Soprattutto se siete lavoratori...