Quoi de neuf ?

Bienvenue sur Psychonaut.fr !

Le forum des amateurs de drogues et des explorateurs de l'esprit

Piante poco note ad azione psicotropa

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion arcano
  • Date de début Date de début
io ho usato la tintura di biancospino,la vendono pure in farmacia,dicono che sia sedativa antiipertensiva,agisce in particolare sul cuore,a me non ha fatto una grande impressione,mi ha stordito un po' e basta,ma l'ho usata assieme ad altre piante fitoterapiche....ma non sapevo che fosse addirittura delirogena,allucinogena....quello che posso confermare è la passiflora incarnata...un sovradosaggio di tintura ti fa sentire leggero ha un effetto particolare molto piacevole.....poi vengo a sapere che contiene lievi dosi di armina.......su wiki tra le curiosità la riportano come leggermente allucinogena se presa in sovradosaggio,la tisana però non mi ha fatto nulla....proprio niente.....

scusa non capisco una cosa...tra le piante psicoattive riportano lo zafferano?Ma io mi son fatto non so quanti risotti alla milanese era uno dei miei piatti preferiti...e con lo zafferano biologico!Mai avuto allucinazioni,delirio sì,ma quello ce l'ho da sempre ah ah ah scherzo... oltreattutto quel sito non riporta la passiflora incarnata che è l'unica forse attendibile visto la leggera presenza di armina....perfino wiki dice che a dosaggi alti è leggermente allucinogena...mah...:roll:
 
io comunque penso che sia una perdita di tempo, sicuro se hanno lievi percentuali di alcaloidi o che altro se ne dovrebbero usare grandi dosaggi che quasi sicuramente daranno effetti collaterali..secondo me non ne vale la pena però sono sempre interessanti
 
intendono lo zafferano selvatico...ovvero i fiori di Crocus...dicono che ne basti uno per morire quanto sono velenosi!!!
 
"zafferano" è zafferano..non ci scampi...è una spezia,non esiste un zafferano velenoso mortale....esiste una pianta del genere Crocus che può essere velenosa addirittura mortale..ma allora se sono così velenosi tanto da ucciderti con un fiore perchè la riportano come "delirogena/allucinogena"??????.... il risotto alla milanese con cosa si fa?Usano i fiori sempre di "zafferano" cioè del genere Crocus...il sito psychonautica se leggi bene riporta il genere Crocus in TOT.....boh......
 
Un'overdose piuttosto costosa :)
 
Eiah a dit:
paracelso usava l'aconito .

ma ho letto che ha degli effetti tremendi e che 6 mg di aconitina possono perfino uccidere un uomo adulto, assieme a vari effetti... strani e probabilmente poco piacevoli. aiuto :paranoid:
 
e del Basilico, qualcuno ne sa qualcosa in più?
 
SALVE RAGAZZI, ma mi hanno detto che anche il Geraneo ha delle propietà è vero?
 
si, delle ottime proprietà antizanzara :yawinkle:
 
Basta con gli OT! Apri un thread separato se ne hai proprio bisogno!
 
Capo, ho capito che son sempre io non volermi male, non so cos'è un OT, ma non capisco che ho fatto ora.
 
oberon a dit:
"zafferano" è zafferano..non ci scampi...è una spezia,non esiste un zafferano velenoso mortale....esiste una pianta del genere Crocus che può essere velenosa addirittura mortale..ma allora se sono così velenosi tanto da ucciderti con un fiore perchè la riportano come "delirogena/allucinogena"??????.... il risotto alla milanese con cosa si fa?Usano i fiori sempre di "zafferano" cioè del genere Crocus...il sito psychonautica se leggi bene riporta il genere Crocus in TOT.....boh......

Per fare "lo zafferano" per il risotto, si usano i pistilli e non i fiori :axe:

Ogni tanto bevo un the con passiflora, camomilla, melissa e biancospino. Devo dire che concilia il sonno!
 
[TABLE="align: center"]
[TR]
[TD="colspan: 2"]
Ho trovato questo sulla felce maschio, non so se vale la pena perdere la vista..

Dryopteris filix - mas
(L) Schott


[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="colspan: 2"]
felce_maschio.jpg


[/TD]
[TD="colspan: 2"] Famiglia Aspidaceae
Nome volgare Felce maschio
Caratteristiche La felce è un’erbacea acaule con un grosso rizoma di colore bruno-rossiccio. Foglie: fronda spicciolata con squame ferruginee, 2-pennatosette, a contorno ovato-lanceolato (5-20 cm x 30-90), con 20-35 pinne su ciascun lato più lunghe che larghe e alla base confluenti. La pagina inferiore della foglia, da maggio a ottobre, si ricopre di sori che racchiudono gli sporangi con le spore.
Sinonimi: Nephrodium filis - Rich.- mas; Polystichum filix - mas - Roth.
Habitat: Cresce nei luoghi ombrosi e freschi. Boschi. 0-2300 m. Luglio settembre
Diffusione Molto comune
Proprietà farmaceutiche: Il rizoma è usato, sotto controllo medico, ed ha proprietà vermifughe ( tenie e ascaridi ).
La felce maschio veniva utilizzata per combattere le infestazioni da tenia sia negli uomini, sia negli animali.
Le operazioni devono essere seguite da un medico.
Le fronde della felce pare allontanino cimici e parassiti dell'uomo.
In letteratura sono noti casi letali di bambini trattati con composti derivati dalla felce maschio proprio per combattere le infestazioni da tenia.
[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 7%"] [/TD]
[TD="width: 56%"]

[/TD]
[TD="width: 29%"]
[/TD]
[TD="width: 8%"]
[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="colspan: 2"] Sostanze contenute Il veleno, contenuto principalmente nel rizoma ma anche nella porzione terminale della rachide della foglia, è conosciuto con il nome di filicina. Oltre la filicina contiene olio essenziale, amidi, zuccheri, resine.
Parti velenose della pianta Tutta la pianta
Sintomi dell’avvelenamento Nausea, vomito, delirio, difficoltà respiratorie e collasso cardiaco.
Antidoto Lavatura gastrica, purganti salini, assorbenti.
Curiosità In primavera le giovani foglie arrotolate della felce maschio hanno una forma che richiama i bastoni vescovili.
Un tempo i "caruggi" dei paesi liguri nei quali doveva passare la
processione del Corpus Domini venivano ornati con vasi contenenti questa pianta.

[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="colspan: 2"]
Dal libro "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves
Il rizoma della felce maschio è stato a lungo uno dei più importanti rimedi contro i vermi, e la maggior parte dei casi di avvelenamento riportati in letteratura si riferiscono al sovradosaggio di preparati farmaceutici a base di questa pianta. Nel rizoma ed alla base delle fronde si trovano delle cellule secretrici infarcite di filicina, una miscela complessa e fluorescente di polifenoli, che ha azione paralizzante sulla muscolatura dei vermi intestinali. Non potendo più aderire alle pareti dell'intestino, i parassiti vengono espulsi. La filicina è poco assorbita, e solo per questo non è tossica per l'uomo. I grassi ne facilitano però l'assorbimento, e possono portare ai primi sintomi da avvelenamento, caratterizzato da disturbi neurologici e della visione. L'avvelenamento da felce maschio può portare, con un meccanismo ancora poco conosciuto, anche a cecità permanente. Nella letteratura veterinaria vengono ancora riportati casi di avvelenamento da filicina legato al consumo delle fronde della pianta, accidentalmente mescolate al fieno.
[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="colspan: 2"] [/TD]
[/TR]
[/TABLE]
 
Retour
Haut