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Holofractale de l'hypervérité
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riporto da un vecchio sito che non esiste più da anni http://digilander.libero.it/irimias/ :
La dose approssimativa di semi di Peganum Harmala necessaria ad inibire le monoaminossidasi è di 3-4g. Dosi più elevate possono risultare in effetti psichedelici moderati, ma sono sempre accompagnate da sintomi fisici sgradevoli. L'inibizione delle MAO funziona come un interruttore con valori 0 e 1, vale a dire che una volta raggiunto lo scopo desiderato, le MAO sono inattive, e aumentare ulteriormente la dose non è necessario.
Senza dubbio il metodo di assunzione più semplice è quello di mettere i semi in bocca, masticarli ben bene e mandare giù il tutto. Presenta però gli inconvenienti di un non completo assorbimento (gli alcaloidi sono anche all'interno dei frammenti di seme non triturati e vengono eliminati con le feci) e di un sapore sgradevole.
Il primo ostacolo è superabile polverizzando i semi in un macinino da caffè. La polvere ottenuta non supererà i due cucchiai di volume, quindi è possibile mettere in bocca un cucchiaio di polvere e berci dietro un bicchiere d'acqua, ripetendo un'eventuale seconda volta l'operazione se la polvere non è esaurita. Ingerendo i semi in questo modo gli effetti saliranno nel giro di un'ora.
Se il sapore vi risulta comunque insopportabile, potete sempre riempire con la polvere un po' di capsule di gelatina e mandarle giù come una normale medicina. Tenete presente che le capsule possono impiegare anche un'ora per aprirsi nello stomaco, quindi non aumentate la dose credendo erroneamente di non averne ingoiate abbastanza: aspettate due ore, poi decidete.
Il secondo modo di preparare i semi è quello del 'tè'. Gli ayahuasqueros amazzonici sminuzzano le loro piante e ne ricavano un decotto facendole bollire per due notti consecutive. Potete fare la stessa cosa macinando i semi finemente, coprendoli con dell'acqua e facendoli bollire a fuoco molto basso per dodici ore. Filtrate il preparato e, dopo aver messo da parte il brodo ottenuto, coprite i semi con dell'altra acqua fresca e ripotate ad ebollizione per altre dodici ore. Una voltra filtrati, strizzati ed eliminati i semi, non vi resta che unire il nuovo brodo al precedente e bollire a fuoco alto il tutto fino a raggiungere un volume che valuterete 'desiderabile' per i vostri stomaci e palati. Raffreddare il tè in surgelatore aiuta ad avvertire meno il sapore. Dopo aver ingerito preparazioni di questo tipo, anche ricavate da altre piante, è consigliabile bere immediatamente un bicchiere in cui avrete mescolato 1 parte di succo di limone con 2 parti di succo d'arancia. In questo modo la vostra bocca dimenticherà immediatamente il sapore sgradevole e al sistema tampone del vostro stomaco sarà facilitato il compito di riabbassare il pH dopo l'arrivo degli alcaloidi.
Il terzo modo consiste nel fumare un'estratto contenente gli alcaloidi. Munitevi di un fornello elettrico e fate bollire lentamente per alcune ore la polvere di semi in alcool puro dimezzato con acqua distillata. In alternativa potete bollire direttamente nella vodka, che come liquore è piuttosto puro e incolore. Dopo aver filtrato, ripetete l'estrazione usando solo acqua distillata. I due liquidi filtrati dovranno essere mescolati e rimessi sul fornello regolato al minimo, meglio se in un recipiente di pyrex, fino ad asciugatura completa. Dovreste così ottenere un prodotto quasi cristallino, contenente armina e armalina. Se avrete utilizzato un recipiente di vetro a questo punto sarà più facile scrostarne le pareti. Il prodotto ottenuto deve essere vaporizzato in una pipa di vetro, e non bruciato! Con questo metodo di preparazione gli effetti si faranno sentire nel giro di pochi minuti, facilitando così il riconoscimento della giustezza della dose, nonché un eventuale suo incremento.
Accorgimenti per evitare la morte
L'utilizzo del Peganum Harmala, o ruta siriana, è sconsigliabile a quella corrente dell'underground psichedelico che manifesta inclinazioni ricreative. Diventa al contrario un potente strumento di esplorazione nelle mani del serio ricercatore e studioso delle sostanze psichedeliche. Viste la dieta e le dipendenze di molte 'capocce' di oggi, l'uso della pianta può facilmente sfociare in serie complicazioni fisiche (COME LA MORTE). La ruta siriana contiene armina e armalina, due alcaloidi che agiscono come inibitori delle MAO (MonoAminOssidasi), un enzima che demolisce alcuni cibi (es. tutti i cibi fermentati e stagionati) e sostanze chimiche. Se tali cibi e sostanze sono presenti nell'organismo quando si assume un inibitore delle MAO, non saranno demoliti, il che può produrre effetti che spaziano dal malessere al decesso. Prima di assumere la ruta siriana, rileggete almeno due volte la lista in calce a questo paragrafo e controllate che nessuna delle sostanze in elenco sia entrata nel vostro corpo negli ultimi due giorni. È importante seguire le stesse restrizioni anche per i due giorni successivi all'assunzione, in quanto, benché gli alcaloidi in questione abbiano un effetto a breve termine, è bene essere certi che le MAO abbiano ripreso a funzionare a pieno regime.
Molto Pericolosi
Sedativi
Tranquillanti
Narcotici
Stimolanti e composti anfetaminici
Calamo (Acorus Calamus)
Formaggi stagionati
Vini rossi
Liquori
Molluschi
Legumi
Da Evitare
Medicinali in genere
Integratori alimentari
Fenetilammine (2C-B, MDMA, Mescalina, etc.)
Potenzialmente Pericolosi
Birra
Vino bianco
Alcolici in genere
Lieviti
Cacao
Ananas
Crauti
Salsa di soia
Aringhe
Panna
Avocado
Banana
Fegato
Caffè
Fichi secchi
Uva secca
Yoghurt
Noce moscata (a dosi ricreative, non la semplice grattatina)
È importante tenere presente che i cibi elencati nella categoria Potenzialmente Pericolosi sono da evitare tanto quanto i Molto Pericolosi. Una leggerezza del genere può condurre per lo meno ad una crisi ipertensiva.
Se vivere o morire per voi non fa differenza oppure se avete in programma un suicidio per avvelenamento da Peganum Harmala, abbiate almeno la compiacenza di evitare l'arrivo di un'ambulanza o di impelagarvi in situazioni medico-ospedaliere che, oltre a sventare i vostri progetti, risulterebbero in analisi e/o autopsie assai fastidiose per chi, anche senza di voi, vorrebbe portare avanti la propria ricerca: farsi 'beccare' risulta sempre in un passo avanti sulla strada del proibizionismo e del fascismo psichiatrico nonché ecobotanico. Tra tutti i modi di combattere il fascismo, quello di aiutarlo è certo uno dei meno efficaci.
Non permettete che lascino crescere solo le loro piante.
Bibliografia:
Gracie & Zarkov, An indoeruopean plant teacher, ©1986
Gracie & Zarkov, Three Beta-Carboline Containing Plants As Potentiators of Synthetic DMT and Other Indole Psychedelics, a technical note from the underground
D.M.Turner, The essential psychedelic guide, ©1994 Panther Press
La dose approssimativa di semi di Peganum Harmala necessaria ad inibire le monoaminossidasi è di 3-4g. Dosi più elevate possono risultare in effetti psichedelici moderati, ma sono sempre accompagnate da sintomi fisici sgradevoli. L'inibizione delle MAO funziona come un interruttore con valori 0 e 1, vale a dire che una volta raggiunto lo scopo desiderato, le MAO sono inattive, e aumentare ulteriormente la dose non è necessario.
Senza dubbio il metodo di assunzione più semplice è quello di mettere i semi in bocca, masticarli ben bene e mandare giù il tutto. Presenta però gli inconvenienti di un non completo assorbimento (gli alcaloidi sono anche all'interno dei frammenti di seme non triturati e vengono eliminati con le feci) e di un sapore sgradevole.
Il primo ostacolo è superabile polverizzando i semi in un macinino da caffè. La polvere ottenuta non supererà i due cucchiai di volume, quindi è possibile mettere in bocca un cucchiaio di polvere e berci dietro un bicchiere d'acqua, ripetendo un'eventuale seconda volta l'operazione se la polvere non è esaurita. Ingerendo i semi in questo modo gli effetti saliranno nel giro di un'ora.
Se il sapore vi risulta comunque insopportabile, potete sempre riempire con la polvere un po' di capsule di gelatina e mandarle giù come una normale medicina. Tenete presente che le capsule possono impiegare anche un'ora per aprirsi nello stomaco, quindi non aumentate la dose credendo erroneamente di non averne ingoiate abbastanza: aspettate due ore, poi decidete.
Il secondo modo di preparare i semi è quello del 'tè'. Gli ayahuasqueros amazzonici sminuzzano le loro piante e ne ricavano un decotto facendole bollire per due notti consecutive. Potete fare la stessa cosa macinando i semi finemente, coprendoli con dell'acqua e facendoli bollire a fuoco molto basso per dodici ore. Filtrate il preparato e, dopo aver messo da parte il brodo ottenuto, coprite i semi con dell'altra acqua fresca e ripotate ad ebollizione per altre dodici ore. Una voltra filtrati, strizzati ed eliminati i semi, non vi resta che unire il nuovo brodo al precedente e bollire a fuoco alto il tutto fino a raggiungere un volume che valuterete 'desiderabile' per i vostri stomaci e palati. Raffreddare il tè in surgelatore aiuta ad avvertire meno il sapore. Dopo aver ingerito preparazioni di questo tipo, anche ricavate da altre piante, è consigliabile bere immediatamente un bicchiere in cui avrete mescolato 1 parte di succo di limone con 2 parti di succo d'arancia. In questo modo la vostra bocca dimenticherà immediatamente il sapore sgradevole e al sistema tampone del vostro stomaco sarà facilitato il compito di riabbassare il pH dopo l'arrivo degli alcaloidi.
Il terzo modo consiste nel fumare un'estratto contenente gli alcaloidi. Munitevi di un fornello elettrico e fate bollire lentamente per alcune ore la polvere di semi in alcool puro dimezzato con acqua distillata. In alternativa potete bollire direttamente nella vodka, che come liquore è piuttosto puro e incolore. Dopo aver filtrato, ripetete l'estrazione usando solo acqua distillata. I due liquidi filtrati dovranno essere mescolati e rimessi sul fornello regolato al minimo, meglio se in un recipiente di pyrex, fino ad asciugatura completa. Dovreste così ottenere un prodotto quasi cristallino, contenente armina e armalina. Se avrete utilizzato un recipiente di vetro a questo punto sarà più facile scrostarne le pareti. Il prodotto ottenuto deve essere vaporizzato in una pipa di vetro, e non bruciato! Con questo metodo di preparazione gli effetti si faranno sentire nel giro di pochi minuti, facilitando così il riconoscimento della giustezza della dose, nonché un eventuale suo incremento.
Accorgimenti per evitare la morte
L'utilizzo del Peganum Harmala, o ruta siriana, è sconsigliabile a quella corrente dell'underground psichedelico che manifesta inclinazioni ricreative. Diventa al contrario un potente strumento di esplorazione nelle mani del serio ricercatore e studioso delle sostanze psichedeliche. Viste la dieta e le dipendenze di molte 'capocce' di oggi, l'uso della pianta può facilmente sfociare in serie complicazioni fisiche (COME LA MORTE). La ruta siriana contiene armina e armalina, due alcaloidi che agiscono come inibitori delle MAO (MonoAminOssidasi), un enzima che demolisce alcuni cibi (es. tutti i cibi fermentati e stagionati) e sostanze chimiche. Se tali cibi e sostanze sono presenti nell'organismo quando si assume un inibitore delle MAO, non saranno demoliti, il che può produrre effetti che spaziano dal malessere al decesso. Prima di assumere la ruta siriana, rileggete almeno due volte la lista in calce a questo paragrafo e controllate che nessuna delle sostanze in elenco sia entrata nel vostro corpo negli ultimi due giorni. È importante seguire le stesse restrizioni anche per i due giorni successivi all'assunzione, in quanto, benché gli alcaloidi in questione abbiano un effetto a breve termine, è bene essere certi che le MAO abbiano ripreso a funzionare a pieno regime.
Molto Pericolosi
Sedativi
Tranquillanti
Narcotici
Stimolanti e composti anfetaminici
Calamo (Acorus Calamus)
Formaggi stagionati
Vini rossi
Liquori
Molluschi
Legumi
Da Evitare
Medicinali in genere
Integratori alimentari
Fenetilammine (2C-B, MDMA, Mescalina, etc.)
Potenzialmente Pericolosi
Birra
Vino bianco
Alcolici in genere
Lieviti
Cacao
Ananas
Crauti
Salsa di soia
Aringhe
Panna
Avocado
Banana
Fegato
Caffè
Fichi secchi
Uva secca
Yoghurt
Noce moscata (a dosi ricreative, non la semplice grattatina)
È importante tenere presente che i cibi elencati nella categoria Potenzialmente Pericolosi sono da evitare tanto quanto i Molto Pericolosi. Una leggerezza del genere può condurre per lo meno ad una crisi ipertensiva.
Se vivere o morire per voi non fa differenza oppure se avete in programma un suicidio per avvelenamento da Peganum Harmala, abbiate almeno la compiacenza di evitare l'arrivo di un'ambulanza o di impelagarvi in situazioni medico-ospedaliere che, oltre a sventare i vostri progetti, risulterebbero in analisi e/o autopsie assai fastidiose per chi, anche senza di voi, vorrebbe portare avanti la propria ricerca: farsi 'beccare' risulta sempre in un passo avanti sulla strada del proibizionismo e del fascismo psichiatrico nonché ecobotanico. Tra tutti i modi di combattere il fascismo, quello di aiutarlo è certo uno dei meno efficaci.
Non permettete che lascino crescere solo le loro piante.
Bibliografia:
Gracie & Zarkov, An indoeruopean plant teacher, ©1986
Gracie & Zarkov, Three Beta-Carboline Containing Plants As Potentiators of Synthetic DMT and Other Indole Psychedelics, a technical note from the underground
D.M.Turner, The essential psychedelic guide, ©1994 Panther Press