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Le forum des amateurs de drogues et des explorateurs de l'esprit

mesi di intensi studi "spirituali"

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Nullè
  • Date de début Date de début
concordo con mindburn...le varie esperienze psichedeliche che ho avuto non mi hanno di certo aiutato a capire le verità fondamentali dell'universo, dio o la natura intrinseca del cosmo...però mi hanno aiutato molto a considerare la mia percezione del mondo attraverso i sensi e l'intelletto e le mie idee, nient'altro che la MIA percezione, cosa che forse per chi fa uso di psichedelici è scontata, essendo abituati a non fare più affidamento ai sensi, ma il resto delle persone fa fatica a comprenderlo..la maggiorparte delle persone è convinta che il mondo sia esattamente come gli si presenta davanti...penso dia abbastanza importante anche perchè da questa presunzione che la propia visione sia quella VERA derivano le varie incomprensioni e i conflitti...se tutti imparassero che non sono loro gli unici detentori della VERITA', avremmo una società più aperta, e più tollerante verso gli altri punti di vista...con queste sostanze non arriverete mai a comprendere la fisica e le leggi dell'universo, per quello c'è la scienza, però potrete comprendere molte verità su voi stessi
 
Mindburn a dit:
la realtà è una mera questione di percezione
Per quel po che so,
la teoria quantistica afferma che non esiste un unica realta',
ma solo una serie di possibilita'.
Sara' l'osservazione a indirazzare verso una particolare realta'.

Non e' proprio la stessa cosa, ma fa pensare.
 
A leggere simili report mi sale una voglia immensa di entrare in questo mondo. Non vedo l'ora :P
 
Mindburn a dit:
Osservi la questione dall'angolatura sbagliata mio caro amico... quello che le esperienze psichedeliche insegnano non è "l'aver compreso la verità ultima di tutte le cose"... al contrario... quello che ci insegnano è che: "la realtà è una mera questione di percezione...". l'assolutismo è la componente delle religioni (in particolare le grandi religione monoteiste), ciò a cui si arriva tramite queste esperienze è invece l'assoluto relativismo che permea le cose... ciò a cui arrivi è la comprensione di te nei confronti dell'universo, una consapevolezza più alta che ti aiuta ad affrontare meglio la vita quotidiana... non scriverai mai un trattato di meccanica quantistica grazie a rivelazioni psicotrope... ma sarai più sereno la mattina quando ti sveglierai ;)

Invece a quanto pare l'ho osservata dal lato giusto e ci siamo solo fraintesi visto che concordo esattamente con le tue parole! :)
La mia "critica" si riferiva a certi passi del post iniziale comuni a molte descrizioni di esperienze psichedeliche che ho letto sia in italiano che in inglese, dove si inizia a fantasticare (a mio parere) sulla presunta vera realtà delle cose.

Insomma passi come questo
Ho visto che la realtà nasce continuamente dal nulla, ogni singolo atomo è un flusso di materia dal nulla che scompare subito nel nulla, a livello subatomico non esiste nemmeno, ho visto che tutto ciò sboccia incessantemente da una matrice fissa, una specie di campo tridimensionale infinito, dove può manifestarsi l'intera gamma delle possibilità della materia e del tempo, e che da questa struttura sbocciano gli atomi come fiori, in continuazione, gli atomi sono solo lo spazio occupato dal manifestarsi di questo processo continuo.

Il pensiero è la cosa piu potente e reale che esista, è molto piu reale della materia, e la materia è subordinata al pensiero. Le forme di coscienza utilizzano la loro consapevolezza per spostarsi continuamente tra le diverse frequenze di vibrazione della materia, che sono infinite, e creano infiniti universi, uno dentro l'altro, i mondi si compenetrano, l'umanità attraverso un network mentale conosce e si muove all'interno di una realtà e sceglie di concentrarsi solo su quella perchè vi si attacca, è la realtà della materia a cui sono collegate le sensazioni del corpo. Generando continuamente idee collegate a quel piano di esistenza la coscienza si fissa sempre di piu in quella dimensione, diventando sempre piu pesante, acquisendo "massa" ...

a me sembrano sinceramente azzardati, o meglio, anche dopo averli vissuti e visti con i propri "occhi", anche se ci fossero stati spiegati da entità superiori, ci penserei un po' prima di prenderle per vere e prenderei in considerazione il fatto che fossero semplicemente spiegazioni del mio subconscio a questa nuova dimensione della realtà che ho appena scoperto.

Per il resto probabilmente non avevate capito che mi riferissi a quella citazione del post iniziale e non in generale, infatti sono perfettamente d'accordo con voi. Son così d'accordo che son convinto della soggettività della percezione del mondo fenomenico (per citare il caro kant) anche senza che alcuna sostanza me l'abbia mai schiaffata davanti :)

Alla fine basta la logica: un cieco dalla nascita crede che la realtà si limiti a quella che i suoi sensi attivi gli rendono percepibile, io penso che sia quella che i miei rendono percepibile a me, ma ciò non vuole dire che non sia cieco rispetto alla percezione completa, anzi la scienza lo ha ormai spiegato da più di un secolo che tutti i nostri sensi sono assolutamente filtrati.

La mia polemica (amichevole :) ) era un "alt" a quelle persone che credono, dopo un'intensa esperienza psichedelica, di aver contemplato anche solo per un istante il Tutto. Personalmente, anche se solo in via teorica, credo che questo nella dimensione umana non sia possibile, anche se sicuramente conosciamo bene i modi per avvicinarci :)

Tutto qui! :)
 
Schope a dit:
Invece a quanto pare l'ho osservata dal lato giusto e ci siamo solo fraintesi visto che concordo esattamente con le tue parole! :)
La mia "critica" si riferiva a certi passi del post iniziale comuni a molte descrizioni di esperienze psichedeliche che ho letto sia in italiano che in inglese, dove si inizia a fantasticare (a mio parere) sulla presunta vera realtà delle cose.

Insomma passi come questo

a me sembrano sinceramente azzardati, o meglio, anche dopo averli vissuti e visti con i propri "occhi", anche se ci fossero stati spiegati da entità superiori, ci penserei un po' prima di prenderle per vere e prenderei in considerazione il fatto che fossero semplicemente spiegazioni del mio subconscio a questa nuova dimensione della realtà che ho appena scoperto.

Per il resto probabilmente non avevate capito che mi riferissi a quella citazione del post iniziale e non in generale, infatti sono perfettamente d'accordo con voi. Son così d'accordo che son convinto della soggettività della percezione del mondo fenomenico (per citare il caro kant) anche senza che alcuna sostanza me l'abbia mai schiaffata davanti :)

Alla fine basta la logica: un cieco dalla nascita crede che la realtà si limiti a quella che i suoi sensi attivi gli rendono percepibile, io penso che sia quella che i miei rendono percepibile a me, ma ciò non vuole dire che non sia cieco rispetto alla percezione completa, anzi la scienza lo ha ormai spiegato da più di un secolo che tutti i nostri sensi sono assolutamente filtrati.

La mia polemica (amichevole :) ) era un "alt" a quelle persone che credono, dopo un'intensa esperienza psichedelica, di aver contemplato anche solo per un istante il Tutto. Personalmente, anche se solo in via teorica, credo che questo nella dimensione umana non sia possibile, anche se sicuramente conosciamo bene i modi per avvicinarci :)

Tutto qui! :)
Si ma quello che non comprendi (non avendo mai avuto esperienze psichedeliche) è che è del tutto irrilevante se ciò che hai visto e provato non è di portata universale... è importante "per te"... è la tua visione... il tuo viaggio... la tua intuizione... nullè stava raccontando il suo viaggio cosi come farebbe qualsiasi psiconauta, ma quella verità resta sua... ovviamente non è che se me la racconta nullè ci credo :D ma è indubbio che per lui abbia una valenza reale... è la sua percezione... e la sua percezione diviene reale per lui ;) sono uno studente di medicina, comprendo perfettamente i tuoi dubbi di fronte a questi scenari... ma una volta compreso che la verità è un fatto "Personale" diviene tutto più semplice ;) almeno quando si parla di metafisica ovviamente... la scienza si allaccia al metodo scientifico... e su quello non transigo neanche di poco! :D
 
Beh, oddio, a mio parere un conto è dire "ho provato un'esperienza che mi ha stravolto la percezione del mondo, ora so che ciò che è va molto aldilà di ciò che vediamo", mentre è tutt altro conto dire "ho provato un'esperienza che mi ha rivelato la verità delle cose che sono così e così". Questa sorta di "mitizzazione" del contenuto delle esperienze può essere a mio parere non tanto pericoloso quanto fuorviante. Insomma secondo me finisce che abbandoniamo una concezione di realtà per abbracciarne un'altra, altrettanto dogmatica, se non di più visto che probabilmente non sarà supportata da alcuna prova, diventando così dogmaticamente schiavi delle proprie "intuizioni rivelatrici". Personalmente credo che da queste esperienze più che certezze dovrebbero scaturirci dubbi e, semmai, speranze.

Inoltre non vorrei scendere troppo nei sofismi ma enunciati come "quella verità resta sua ... non ci credo ... ma per lui ha una valenza reale" non ha senso neanche nel relativismo e nel prospettivismo più radicali (due correnti che tra l'altro apprezzo molto). Quella frase equivarrebbe a dire che premesso che la realtà esiste ed è soggettiva allora le intuizioni, e quindi per estensione qualsiasi pensiero, sono reali in quanto soggettivi anch'essi. Ma capirai che è un sillogismo molto precario e infatti non è mai stato posto in questi termini. Infatti c'è chi sosteneva (e lo fa tutt'oggi) che una realtà universale non esiste, chi sostiene che esiste ma non è conoscibile e chi invece che sia conoscibile ma solo parzialmente. Quest'ultima teoria è molto comune nella storia del pensiero ma nessuno, che io sappia, ha mai azzardato una "realtà delle cose" (non discuto della loro percezione) soggettiva.

Comunque son d'accordo che non avendo sperimentato l'esperienza in prima persona il mio parere sia limitato. Personalmente sarò aperto a farmi trascinare da tutto e non opporrò nessuna resistenza mentale ma come detto prima spero di non incontrare certezze, neanche fossero soggettive, ma più che altro nuovi dubbi e nuove prospettive.

Non conosco bene il forum e non so se questo tipo di interventi sia generalmente giudicato noioso, in tal caso ditemelo pure! :)

Buona serata a tutti!!!
 
Anche qui siamo in territorio complicato...pieno di mine...l'esperienze psichedeliche (invece a me in realtà così mi piace chiamarle),dipendono anche da tanti fattori metodi di assunzione ecc non chè il dosaggio della sostanza prescelta che ne determinano l'effetto finale...ho letto di molte esperienze mistiche col peyote o ayauascha... ad esempio...hanno cambiato la vita a molte persone...forse erano tali perchè vissute fuori da un contesto poco consono come il nostro squallido occidente,una OBE è un'esperienza mistica.....vedere la bellezza del creato anche nelle cose più insignificanti per fonderti con esse e il fiume dell'energia vitale è un' esperienza mistica...al contrario di altre "droghe" sono considerate sacre da vari popoli nativi.
Sono sostanze,come dice la parola "psichedelico" da "psychè"=mente,anima e "delùm" da "deleo"=mostrarsi manifestarsi ..."sostanza che avrebbe il potere di rendere libero e manifesto il pensiero,liberandolo dalle incrostazioni del comportamento sociale"...nonostante che in molti culti religiosi si usino piante sacre..nonostante molti riferiscono esperienza mistiche con queste sostanze mi trovo d'accordo,forse l'unico,di chiamarli "spiritualizzanti" indifferentemente dal loro effetto che ha sempre comunque a che fare con l'anima,tenento presento che quella in cui viviamo è solo una delle tante realtà possibili ed immaginabili.
NON sono SPIRITUALIZZANTI,quando non vengono usate a tale scopo,ma solo per divertimento e sballo,parlo di quelle legali ovviamente,quindi secondo me,anche se non ti compare la Bibbia davanti gli occhi,non sono semplici droghe ma sostanza che interferiscono con la nostra anima,io non le ho mai considerate "droghe" nel senso classico del termine.
 
capisco il punto di vista di schope, e vorrei precisare una cosa, queste cose che ho scritto nel forum le ho scritte con lo pseudonimo di Nullè ma non ne parlo mai normalmente, cioè è molto raro che faccia questi discorsi di solito, anche con persone che la pensano in modi simili al mio, questo perchè parto da una premessa fondamentale: le conclusioni a cui giungo sono quasi impossibili da trasmettere in via teorica, anzi sono proprio impossibili.

Il mio post serviva a me piu che a chi lo legge, perchè esprimendo con le parole questo tipo di concetti si organizzano meglio nella mente. Sicuramente non voglio e non posso convincere nessuno che ciò che ho scritto sia vero, anzi una persona che legga ciò che ho scritto e lo prenda per vero probabilmente sbaglia, perchè queste conclusioni sono frutto di una ricerca molto personale, però sono anche convinto che una realtà oggettiva esista, e che agli esseri umani sia dato di poterla in qualche modo percepire, ma non è dato di esprimerla a parole, le parole sono come un dito che punta qualcosa di lontanissimo, la classica metafora del dito di buddha che punta la luna.

Eppure qualcosa che non ha per niente a che fare con la logica mi dice che le mie parole, molto imprecise e lacunose, in qualche modo mi suggeriscono qualcosa che per me è reale. Anche leggere e ascoltare cose simili dette da altre persone mi suggerisce esperienze simili alle mie. Insomma qui si parla di metafisica, come dice mindburn, che è un territorio dove la logica e la "correttezza" cedono il posto all'intuizione e al suggerimento di concetti, piu che alla trasmissione diretta e infallibile.

Ripeto che capisco il tuo punto di vista, ma non ho mai pensato che quello che ho scritto debba essere preso come reale, anzi sarebbe sbagliato per chiunque "credere" a queste cose, però ho pensato che tante persone durante esperienze psichedeliche potrebbero avere dei vantaggi personali a ricordarsi queste cose, in modi che non comprendo, ma che so fuzionare... Insomma non è corretto quello che ho scritto, ma è qualcosa che secondo me si avvicina lontanamente alla realtà...
 
Schope a dit:
...spero di non incontrare certezze, neanche fossero soggettive, ma più che altro nuovi dubbi e nuove prospettive.
Credo che non resterai deluso

Schope a dit:
Non conosco bene il forum e non so se questo tipo di interventi sia generalmente giudicato noioso, in tal caso ditemelo pure!
Tutt'altro... anzi per quanto mi riguarda sono i benvenuti questo tipo di interventi

Nullè a dit:
Il mio post serviva a me piu che a chi lo legge, perchè esprimendo con le parole questo tipo di concetti si organizzano meglio nella mente.
Verissimo... anche se credo che questi spunti servano a tutti, anche per il motivo qua sotto...
Nullè a dit:
Anche leggere e ascoltare cose simili dette da altre persone mi suggerisce esperienze simili alle mie.
...in cui mi ritrovo completamente (e credo in molti di noi) ;)
 
posto le coniderazioni di Watts sull'effetto delle sostanze psicotrope, concordate?


Alan Watts, originale interprete delle filosofie orientali, in particolar modo del Buddhismo Zen, e punto di riferimento della controcultura degli anni ’60, riassume l’effetto prodotto dalle sostanze psicotrope sulla propria coscienza in quattro fondamentali caratteristiche:

1) Concentrazione sul presente (l’abituale attenzione compulsiva per il futuro diminuisce e si diventa consapevoli di quanto sta accadendo nel presente);

2) Consapevolezza della polarità (la vivida comprensione che stati, cose ed eventi che abitualmente riteniamo opposti sono in realtà interdipendenti, come i poli di un magnete);

3) Consapevolezza della relatività (comprensione di essere legati a un’infinita gerarchia di processi e di esseri, dalle molecole agli esseri umani, nella quale ogni livello è soggetto alle medesime infinite relazioni);

4) Consapevolezza dell’energia eterna (il sentimento di unità con l’immensa energia, definibile anche come divinità, che permea e costituisce nella sua essenza e nelle sue manifestazioni l’intero universo).
 
Leggere questi post stamani mi ha davvero fatto piacere.

Mi ritrovo anche io in una sorta di ricerca spirituale, cercare di capire arrivare alla "verità". Ho letto molto di buddismo, filosofia, psicologia, ma ahimè per ora la cosa resta solo una mera teoria perchè ho ancora un ego grosso come una casa, che nelle situazioni di stress mi fa fare cose di cui poi mi pento o mi devo vergognare. Spero di poter percepire qualche verità profonda nella prossima esperienza.
 
oberon a dit:
Anche qui siamo in territorio complicato...pieno di mine...l'esperienze psichedeliche (invece a me in realtà così mi piace chiamarle),dipendono anche da tanti fattori metodi di assunzione ecc non chè il dosaggio della sostanza prescelta che ne determinano l'effetto finale...ho letto di molte esperienze mistiche col peyote o ayauascha... ad esempio...hanno cambiato la vita a molte persone...forse erano tali perchè vissute fuori da un contesto poco consono come il nostro squallido occidente

Tutto verissimo e non posso che concordare.

Nullè a dit:
capisco il punto di vista di schope, e vorrei precisare una cosa ...

Sono d'accordo anche con te Nullè, e non vorrei che pensassi che volessi darti contro o ritenere il mio pensiero superiore al tuo, anzi a conti fatto credo che lo sia di meno visto che il mio è solo teorico mentre il tuo è più che pratico :)

Capisco benissimo quando dici che hai scritto più per te, per riorganizzare le tue idee, piuttosto che per divulgarle ad altri. Io stesso sono uno che forma le sue opinioni soprattutto negli scritti e l'atto stesso dello scrivere mi fa progredire ogni volta nella costruzione delle mie idee. Quindi probabilmente avrei dovuto prenderle subito come ciò che erano, ovvero un tentativo di descriverci ciò che l'esperienza ti ha mostrato, a prescindere dalla sua validità concreta.

Nonostante questo son comunque contento di essere intervenuto visto che è uscita una discussione piuttosto interessante :) E tra l'altro i nuovi progressi in fisica quantistica sono sempre più lontani da quella classica e si avvicinano sempre più a quello che molti psiconauti che hanno visioni di tipo scientifico descrivono, quindi non può che essere interessante!

rango a dit:
posto le coniderazioni di Watts sull'effetto delle sostanze psicotrope, concordate?

Purtroppo non posso ancora concordare né discordare sugli effetti, tuttavia noto che il terzo punto che è vissuto molto frequentemente è anche piuttosto ampiamente confermato dalla scienza in alcuni ambiti (ad esempio le cellule si comportano esattamente come l'organismo di cui fanno parte, come nel nostro caso nascono, si nutrono, creano rifiuti e li espellono, si ammalano, si riproducono, muoiono...). Anche il punto 4 è molto interessante ed è oggetto di alcuni dubbi piuttosto filosofici che mi attanagliano ultimamente e a cui cerco di dare risposte, ma non credo sia il luogo giusto per discuterne! :D

Grazie anche ad Angel10 per l'augurio :)
 
accordando la tesi di watts, considerando il genere umano come una "popolazione di cellule" in un "organo" pianeta terra di un "essere" universo...siamo più o meno il corrispondente di un cancro
 
schope per il modo in cui ti sei espresso non ho pensato nemmeno per un attimo che volessi darmi contro, anzi ho apprezzato il contributo che hai dato alla discussione! :)

@Rango: non conosco il pensiero di Watts ma i punti che hai citato mi sembrano molto interessanti e non posso che essere d'accordo.

@Hendrix: io invece credo che l'uomo sia una parte del tutto, alcuni uomini si comportano come cellule cancerose (si scrive cosi?) ma noi siamo comunque un prodotto della natura, io la vedo piu che al momento uno degli organi di questo immenso organismo sia malato, ma forse addirittura è un evento fisiologico, come quando si perdono i denti da latte, magari la nostra specie sta attraversando un punto cruciale, e questo punto cruciale porta con se anche delle perdite e del dolore. L'intelligenza (riassumendo in una parola) della razza umana è come un fuoco potentissimo, che brucia le scorie e purifica il prodotto, e se riusciamo in questa Grande Opera la vita biologica sulla terra raggiungerà un nuovo gradino di sviluppo. Qualcosa del genere a quando i pesci riuscirono a uscire dal'acqua e a dventare anfibi.

Del resto non è per niente sicuro che ci riusciamo, o che sarà proprio la nostra specie a riuscirsi,per esempio la maggior parte delle specie che sono esistite fin'ora si sono estine,mentre poche altre invece si sono diffuse e adattate su tutto il pianeta, quindi dobbiamo mettercela proprio tutta. Insomma, sta a noi la scelta se essere cancri o semplicemente noi stessi.
 
Bel pensiero ottimista ;) vedremo nei prossimi anni che succederà...quel che è sicuro è che nei prossimi decenni, e neanche tanti, la nostra specie sarà costretta ad affrontare cambiamenti drastici per lo sconvolgimento climatico che abbiamo generato, forse noi, più probabilmente i nostri nipoti se sopravviveranno a tutto ciò avranno l'opportunità di curare questo cancro che non è mai stato così grande. Se invece dovessimo soccombere amen...saremmo una delle tante specie che si è estinta e il cataclisma che abbiamo provocato anche se farà estinguere buona parte delle specie viventi, forzerà la selezione naturale dando un nuovo slancio all'evoluzione, magari sarà la fine dell'era dei mammiferi..chi sà...fatto sta che di certo la vita non finirà per causa nostra, data la sua adattabilità a condizioni estreme
 
esatto. siamo noi che dobbiamo adattarci alla vita! L'altra sera ho rivisto a scanner darlky (chi non lo ha visto lo veda assolutamente) e c'era questa frase bellissima:

I fini della Vita non dovrebbero promuovere la Morte, ma la Morte promuove sempre la Vita.
 
..bellissima frase...il film ce l'ho scaricato ma ancora lo vedo, lo vedrò presto
 
Visti entrambi! Waking life è ottimo ma decisamente "stream of consciousness" e fin troppo filosofico. I messaggi sono a volte davvero complessi. Bisognerebbe fermarsi, trascriverli, rileggerli e ragionarci sopra qualche giornata per capire veramente ciò che l'autore vuole comunicarci, ma credo che così si perderebbe tutta la dimensione onirica.

Io ne approfitto per consigliarvi uno dei miei preferiti: Il Pasto Nudo (Naked Lunch) del celeberrimo Borroughs. Se siete tra quelli che amano leggere i libri prima dei relativi film, allora correte a comprarlo :) Io ho visto prima il film, sia da sobrio che da meno sobrio ed è sempre stato un viaggio! Un consiglio, se non lo avete presente non leggete nessuna informazione dell'autore prima di aver visto/letto l'opera, poi andate a leggervi la biografia e rimarrete stupiti :)
 
perdonate l'arroganza prima rispondo e poi leggo, ho un sunto automatico dietro la retina mi lampeggiano le parole importanti tipo beautiful mind :p

ecco, la cosa che ho letto e che è il fulcro delle mie esperienze, questione di percezione. e che ne sai che in questo momento non sei in coma irreversibile da 15 anni? è una cosa affascinante. per quanto sia molto razionale/scettico/"voltaireiano"/agnostico etc.etc. ho trovato una mia "spiritualità materiale" che appunto deriva dai punti di vista personali.
 
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