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Ahaha mi ricordo che c'erano i cartelloni in giro, ma non ho mai avuto il coraggio di guardarlo... Lo definirei una sorta di Blair Witch Project psichedelico.onecandy a dit:Vogliamo parlare di Shrooms? () quello che parla di sti ragazzi che si mangiano i funghetti nel bosco e si uccidono, qualcosa li uccide, qualcuno impazzisce..
Per la gran carità una cazzata così grande e inverosimile non l'ho mai vista!
Ajeje Brazorf a dit:Sarà anche vero, ma a me vien da pensare che sono solo film. Dove se tamponi una macchina questa esplode, e dove se stalkeri la tua ex vieni visto come un romanticone.
Eterodosso a dit:Infatti, secondo me, il punto è proprio questo. Non ci dimentichiamo che quella cinematografica viene definita "industria". Che, come tale, ha un suo mercato, con le sue regole, i suoi schemi, il suo marketing. A pochi interessa fornire verosimiglianze, a molti, invece, non contraddire le convinzioni del pubblico. Invertiamo i termini della questione: non è che certi film forniscano una visione distorta del mondo delle droghe per influenzare/disinformare il pubblico, è vero, piuttosto, che sono proprio queste diffuse (ed erronee) convinzioni a determinare come il film proporrà la vicenda.
E poi, come diceva il grandissimo Ando Gilardi, nel momento in cui scatti una fotografia (o riprendi una sequenza, aggiungo io) stai, consciamente o meno, procedendo ad una manipolazione. Ogni rappresentazione è, in maniera più o meno marcata, e più o meno volontaria, manipolazione.
A tutto questo aggiungiamo il fatto che almeno la metà dei film in circolazione è di produzione statunitense: ovvero, uno dei paesi più bigotti e bacchettoni (vabbè, noi gli facciamo una concorrenza spietata) del pianeta, nonchè patria indiscussa del proibizionismo. Per dirla come Uma Thurman e Penelope Cruz nello spot pubblicitario, "Ehi, che altro ti aspettavi?".
Mushroomer a dit:Ieri leggendo un trip report, mi sono imbattuto per l'ennesima volta in questo "Paura e delirio a Las Vegas", allora ho deciso di procurarmelo e di guardarlo per vedere cos'ha di tanto speciale.
Ancora adesso non so decidermi se mi è piaciuto o meno.
È tutto incentrato sull'abbuso di sostanze stupefacenti, ma in un modo che non saprei definire, poco verosimile(?)
Insomma lo scopo del thread è: non vi capita mai di vedere un film che appunto rappresenta queste droghe e pensare, "no, direi che non è proprio così che funziona."
Perchè vengono rappresentate in questo modo? Esiste qualcosa che sia abbastanza verosimile da far pensare che il regista sappia cosa si prova quando si prendono certe sostanze?
Mushroomer a dit:Anche questo punto di vista è vero ma a questo punto la funzione del film qual'è? Rassicurare le persone che quello che pensano è giusto? Parliamo pur sempre di un film incentrato praticamente SOLO sulle droghe.
Mi piace questa frase.Noi possiamo fruirne il risultato passivamente o criticamente: nel primo caso la funzione condiziona la fruizione, nel secondo caso, esattamente l'opposto.
semplicemente è un pò riduttivo, comunque sì è quello...penso che vedendolo in una condizione in cui sia più medidativo e contemplativo possibile magari mi possa dare un'altra chiave di lettura o mi aiuti ad approfondire quella che già mi ero fatto di questa straordinaria pellicola.armageddon a dit:baraka è quello che vedi semplicemente immagini di posti, natura e tribù varie?in che stato vorresti vederlo?e come mai?curiosità perchè abbiamo trovato un'altra persona che gli piaceva.
armageddon a dit:Requiem For A Dream
Io ne ho trovato invece una forte critica alla società moderna...se ci fai caso i sogni dei protagonisti che come suggerisce il titolo muoiono, sono instillati dalla società moderna, tipo il desiderio di andare in tv della madre, di essere apprezzata dalle amiche e quello del figlio di accumulare soldi spacciando per aprire una attività con la ragazza che ama.Iquelo a dit:A me 'sto film ha davvero scavato dentro, lasciandomi un gran senso di vuoto. Mi ha dato davvero la possibilità di capire la differenza tra l'uso di sostanze a scopo di analisi introspettiva, di esperienza, e l'uso a scopo ricreativo (non parlo di droghe leggere ma di droghe pesanti ovviamente, come vediamo nel film) che lascia soltanto una dipendenza che distrugge il nostro essere e qualsiasi possibilità di intraprendere il viaggio introspettivo che dovrebbe essere il motivo e l'obiettivo principale di chi avvicina a queste sostanze.
Rainy a dit:Io ne ho trovato invece una forte critica alla società moderna...se ci fai caso i sogni dei protagonisti che come suggerisce il titolo muoiono, sono instillati dalla società moderna, tipo il desiderio di andare in tv della madre, di essere apprezzata dalle amiche e quello del figlio di accumulare soldi spacciando per aprire una attività con la ragazza che ama.
Rainy a dit:(Mia digressione: Senz'altro quest'ultimo può sembrare molto più sensato del primo desiderio, ma se ci pensate bene non è anche questa una forma di violenza che ci impone il mercato? Se hai i soldi puoi fare il lavoro che ti piace, se non li hai sei costretto a fare ciò che non ti piace...in una società non gerarchica almeno si potrebbero condividere anche le attività meno piacevoli e contribuire tutti e per meno tempo, anzichè rendere miserabile la vita di persone il cui più grande demerito è stato nascere con 10$ nel conto in banca dei genitori, se li ha ancora entrambi.)