Abej^a G.
Holofractale de l'hypervérité
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da: http://www.shan-newspaper.com/web/tradizioni-celtiche/694.html
[... L'individuo stesso era parte della vibrazione che aveva creato la materia...]
Il primo strumento per l'animale uomo fu la voce umana; in seguito quindi vennero adoperate mani e piedi per esprimere il rito musicale.
Furono perciò costruiti strumenti di legno coperti con pelle di animali, per poi fabbricare strumenti di metallo fino alla creazione degli strumenti a corda: il primo fu la lira, fatta da gusci di tartaruga sulla quale erano messe due corna di gazzelle che servivano per tenere tese le corde -comparirono 40000 anni fa con l'avvento dell'Homo Sapiens Sapiens, nel Paleolitico superiore.
Per i primitivi il suono erano un'espressione concreta del mondo spirituale, come gli Icaro* furono sonorità con pulsioni fortemente psicoacustiche e psichedeliche impiegate ad esempio in tutti quei riti guidati da sciamani e nei culti misterici dell'antichità; usati (anche) per imitare suoni e rumori naturali che si credevano manifestassero degli spiriti, questi suoni venivano usati con scopi sociali ben precisi: il canto accompagnava il lavoro dei campi, il riposo ed il divertimento dei banchetti, le manifestazioni e le dichiarazioni d'amore, i riti funerari.
Alla base di tutto c'è il pensiero magico "così penso, così avviene", ecco quindi il perché della rappresentazione delle danze rituali di caccia all'interno delle grotte.
Il rombo
Voir la pièce jointe 13939 risalente a 25000 anni fa, quando l'uomo dell'età della pietra legò un pezzetto di osso ad una corda e lo fece roteare intorno la testa creando uno strumento che può essere rintracciato in tutti i popoli della terra.
Il sonaglio
Voir la pièce jointe 13937 forse originario della cultura Cro-Magnon
è uno strumento composto da un certo numero di piccoli corpi duri che si percuotono tra loro a seguito dello scuotimento del sonatore. Gusci di noce, semi, noccioli, denti e zoccoli di animali, conchiglie, pietre... possono essere uniti tra loro con una treccia o una cordicella o legati in un grappolo. In tempi moderni sono usati come strumenti magici o propiziatori che possono scandire i passi di danza; il danzatore li può portare appesi alle caviglie alle braccia al collo o alla vita.
Sonagli di zucca, legno, vimini, argilla e metallo, come detto sono tuttora usati in molti riti sciamanici, il cui suono penetrante può far cadere in trance lo sciamano ed i partecipanti.
Il caxixi
Voir la pièce jointe 13938 è uno strumento a scuotimento attualmente in uso in Africa e Brasile; costituito da zucche o cestini di vimini intrecciati a mano, con la parte superiore attorcigliata e delimitata da un manico arcuato; la parte inferiore è chiusa da un dischetto di zucca essiccata; all'interno vengono inseriti semi sassolini e piccole conchiglie. Viene utilizzato per richiamare gli spiriti buoni e scacciare quelli malvagi.
Il tamburo
Voir la pièce jointe 13940
Il prototipo del tamburo è rappresentato da una pelle tesa sulle gambe del suonatore o su di una buca praticata nel terreno. Poi divenne uno strumento a percussione che secondo la terminologia corretta indica un dispositivo nel quale il suono viene prodotto da una membrana tesa su una cornice oppure su un corpo vuoto (ma anche riempito di sassolini e conchiglie), dapprima percosso con le mani nude poi con l'uso di mazzuoli e bacchette.
Sono usati in particolari cerimonie o riti religiosi per entrare in trance.
Il tamburo a fessura è un tronco d'albero (lungo 6 metri e largo da 1,80 a 2,10), messo a traverso d'una buca scavata in terra e quindi percosso con i piedi dai suonatori che vi si stanno ritti sopra. Man mano si rimpicciolirono. Attualmente si trovano vari esemplari in Brasile Nuova Guinea ed Etiopia.
Il tamburo a clessidra è uno strumento portatile con una strozzatura centrale.
Voir la pièce jointe 13941
ai tamburi ritenuti sacri in Africa viene quotidianamente offerto del latte.
Gli uomini primitivi ritenevano che per il naso passasse il soffio di vita.
Ossi d'aquila venivano usati come megafoni e trombe, e imboccati semitrasversalmente, come ad esempio succede per i flauti, ottenevano suoni limpidi e cristallini, fluttuanti proprio come il volo di un'aquila.
Questi flauti nizialmente avevano una sola nota, più tardi vennero fatti i diversi buchi in cui posare le dita per crearne altre;
Nei flauti nasali in canna di bambù ancora diffusi tra le zone dell'Oceano Pacifico l'aria viene appunto emessa con una narice anziché con la bocca, mentre l'altra narice viene chiusa con del tabacco della stoffa o con una mano.
Sulla nascita dei flauti nelle varie culture mondiali: http://www.shan-newspaper.com/web/tradizioni-celtiche/480.html
...
Gli xilofoni sono strumenti idiofoni a percussione (quelli il cui suono è prodotto con la vibrazione del corpo stesso dello strumento), costituiti da una serie ordinata in tavolette in legno percosse con bacchette o mazzuoli. Il tipo più semplice è lo xilofono da gamba in cui il sonatore sta seduto a terra con due o tre pezzi di legno non dirozzati, appoggiati sulle cosce e percosse con due mazzuoli; le tavole sono appoggiate -e non fissate- su due tronchi paralleli. in seguito vennero fissate o appoggiate ad un telaio.
Nel Meseolitico e Neolitico abbiamo le prime trombe: conchiglie, corna di antilope, zanne di elefante, rami scavati o grosse canne, dentro cui il sonatore cantava o urlava imitando tuoni e muggiti, distorcendo la propria voce per spaventare gli spiriti maligni, accompagnare funerali ed altri riti celebrativi. Alcune conchiglie vengono decorate, altre lasciate nel loro stato originario.
Gli archi musicali derivano dall'arco dei cacciatori, che una volta udito il suono furono indotti a usarlo come strumento musicale. Sono la forma più primitiva degli strumenti a corda. Potevano essere suonati anche con la bocca, tenendo dentro questa una sua estremità e pizzicando poi la corda con le dita.
Il berimbau ad esempio è un arco musicale del Nord-Est brasiliano, lungo da 1,3 a 1,6 metri, ha una zucca secca e cava al quale è stata realizzata un'apertura e fissata all'arco di legno che funge da cassa di risonanza. Dallo scorso secolo è utilizzato nella lotta acrobatica della capoeira.
Il lur è uno strumento a fiato di bronzo diffuso tra i popoli nordici dal XII al VI sec. a.C.; era un corno a forma di "S" con un tubo lungo ritorto e conico che terminava con un disco ornato intorno all'apertura [assomiglia ad un fungo]; è l'unica testimonianza giunta fino a noi della cultura musicale dei popoli antichi Nord-europei.
A destra, un lur
La lira: cassa di risonanza originariamente costituita da un guscio di tartaruga sul quale era tesa una pelle bovina; da questa cassa partivano due bracci incurvati di corna di gazzella che reggevano un sostegno trasversale, in osso o avorio; le corde -da tre a sette- erano generalmente di budello ritorto di montone, ma potevano anche essere fatte con tendini di animali o corde intrecciate di canapa. In Grecia accompagnavano la lettura di poesie; i pitagorici videro in essa Apollo, il dio dell'Armonia Cosmica, il Sole. Era usata anche in Africa
Il rebab: strumento ad arco primitivo cordofono a due o sei corde, scavato in un unico pezzo di legno, di forma tozza ed oblunga, o ricavato da una noce di cocco, coperto da una membrana di pelle. I paesi di diffusione furono Afghanistan, tra gli arabi del Nord-Africa, e nel bacino mediterraneo; da questo strumento nacquero il violino, l'arpa e la cetra.
Molte grazie e buona musica :rock:
*http://www.psychonaut.com/notizie-e-articoli/52397-ayahuasca-la-leggenda-del-primo-icaro.html
fonti:
http://www.coraliunite.it/Appunti/Storia_della_musica/Antichita_e_medioevo.pdf
Berimbau - Wikipedia
Strumentario Sonoro preistoria
Caxixi - Wikipedia
Musica preistorica - Wikipedia
Storia degli strumenti musicali, dalla preistoria ai giorni nostri.
http://stintinomusic.it/onewebmedia/musica preistorica.pdf
I suoni della preistoria - La ricerca -
https://www.google.it/url?sa=t&rct=...yu6_C4Q_Q-iQa5H575tx_kQ&bvm=bv.63808443,d.bGQ
[... L'individuo stesso era parte della vibrazione che aveva creato la materia...]
Abej^a G. a dit:Don Francisco, un perfumero ayahuasquero, descrive un icaro come: "una forza oppure aria caricata di energia positiva che tutti i curanderos ritengono all'interno dei loro corpi"; può essere usato "da un curandero per estrarre l'energia negativa dal corpo di un'altra persona". Specificando altresì che "ci sono due specie di icaros: quello cantato e quello fischiato o soffiato".
Il primo strumento per l'animale uomo fu la voce umana; in seguito quindi vennero adoperate mani e piedi per esprimere il rito musicale.
Furono perciò costruiti strumenti di legno coperti con pelle di animali, per poi fabbricare strumenti di metallo fino alla creazione degli strumenti a corda: il primo fu la lira, fatta da gusci di tartaruga sulla quale erano messe due corna di gazzelle che servivano per tenere tese le corde -comparirono 40000 anni fa con l'avvento dell'Homo Sapiens Sapiens, nel Paleolitico superiore.
Per i primitivi il suono erano un'espressione concreta del mondo spirituale, come gli Icaro* furono sonorità con pulsioni fortemente psicoacustiche e psichedeliche impiegate ad esempio in tutti quei riti guidati da sciamani e nei culti misterici dell'antichità; usati (anche) per imitare suoni e rumori naturali che si credevano manifestassero degli spiriti, questi suoni venivano usati con scopi sociali ben precisi: il canto accompagnava il lavoro dei campi, il riposo ed il divertimento dei banchetti, le manifestazioni e le dichiarazioni d'amore, i riti funerari.
Alla base di tutto c'è il pensiero magico "così penso, così avviene", ecco quindi il perché della rappresentazione delle danze rituali di caccia all'interno delle grotte.
Il rombo
Voir la pièce jointe 13939 risalente a 25000 anni fa, quando l'uomo dell'età della pietra legò un pezzetto di osso ad una corda e lo fece roteare intorno la testa creando uno strumento che può essere rintracciato in tutti i popoli della terra.
Il sonaglio
Voir la pièce jointe 13937 forse originario della cultura Cro-Magnon
è uno strumento composto da un certo numero di piccoli corpi duri che si percuotono tra loro a seguito dello scuotimento del sonatore. Gusci di noce, semi, noccioli, denti e zoccoli di animali, conchiglie, pietre... possono essere uniti tra loro con una treccia o una cordicella o legati in un grappolo. In tempi moderni sono usati come strumenti magici o propiziatori che possono scandire i passi di danza; il danzatore li può portare appesi alle caviglie alle braccia al collo o alla vita.
Sonagli di zucca, legno, vimini, argilla e metallo, come detto sono tuttora usati in molti riti sciamanici, il cui suono penetrante può far cadere in trance lo sciamano ed i partecipanti.
Il caxixi
Voir la pièce jointe 13938 è uno strumento a scuotimento attualmente in uso in Africa e Brasile; costituito da zucche o cestini di vimini intrecciati a mano, con la parte superiore attorcigliata e delimitata da un manico arcuato; la parte inferiore è chiusa da un dischetto di zucca essiccata; all'interno vengono inseriti semi sassolini e piccole conchiglie. Viene utilizzato per richiamare gli spiriti buoni e scacciare quelli malvagi.
Il tamburo
Voir la pièce jointe 13940
Il prototipo del tamburo è rappresentato da una pelle tesa sulle gambe del suonatore o su di una buca praticata nel terreno. Poi divenne uno strumento a percussione che secondo la terminologia corretta indica un dispositivo nel quale il suono viene prodotto da una membrana tesa su una cornice oppure su un corpo vuoto (ma anche riempito di sassolini e conchiglie), dapprima percosso con le mani nude poi con l'uso di mazzuoli e bacchette.
Sono usati in particolari cerimonie o riti religiosi per entrare in trance.
Il tamburo a fessura è un tronco d'albero (lungo 6 metri e largo da 1,80 a 2,10), messo a traverso d'una buca scavata in terra e quindi percosso con i piedi dai suonatori che vi si stanno ritti sopra. Man mano si rimpicciolirono. Attualmente si trovano vari esemplari in Brasile Nuova Guinea ed Etiopia.
Il tamburo a clessidra è uno strumento portatile con una strozzatura centrale.
Voir la pièce jointe 13941
ai tamburi ritenuti sacri in Africa viene quotidianamente offerto del latte.
Gli uomini primitivi ritenevano che per il naso passasse il soffio di vita.
Ossi d'aquila venivano usati come megafoni e trombe, e imboccati semitrasversalmente, come ad esempio succede per i flauti, ottenevano suoni limpidi e cristallini, fluttuanti proprio come il volo di un'aquila.
Questi flauti nizialmente avevano una sola nota, più tardi vennero fatti i diversi buchi in cui posare le dita per crearne altre;
Nei flauti nasali in canna di bambù ancora diffusi tra le zone dell'Oceano Pacifico l'aria viene appunto emessa con una narice anziché con la bocca, mentre l'altra narice viene chiusa con del tabacco della stoffa o con una mano.
Sulla nascita dei flauti nelle varie culture mondiali: http://www.shan-newspaper.com/web/tradizioni-celtiche/480.html
...
Gli xilofoni sono strumenti idiofoni a percussione (quelli il cui suono è prodotto con la vibrazione del corpo stesso dello strumento), costituiti da una serie ordinata in tavolette in legno percosse con bacchette o mazzuoli. Il tipo più semplice è lo xilofono da gamba in cui il sonatore sta seduto a terra con due o tre pezzi di legno non dirozzati, appoggiati sulle cosce e percosse con due mazzuoli; le tavole sono appoggiate -e non fissate- su due tronchi paralleli. in seguito vennero fissate o appoggiate ad un telaio.
Nel Meseolitico e Neolitico abbiamo le prime trombe: conchiglie, corna di antilope, zanne di elefante, rami scavati o grosse canne, dentro cui il sonatore cantava o urlava imitando tuoni e muggiti, distorcendo la propria voce per spaventare gli spiriti maligni, accompagnare funerali ed altri riti celebrativi. Alcune conchiglie vengono decorate, altre lasciate nel loro stato originario.
Gli archi musicali derivano dall'arco dei cacciatori, che una volta udito il suono furono indotti a usarlo come strumento musicale. Sono la forma più primitiva degli strumenti a corda. Potevano essere suonati anche con la bocca, tenendo dentro questa una sua estremità e pizzicando poi la corda con le dita.
Il berimbau ad esempio è un arco musicale del Nord-Est brasiliano, lungo da 1,3 a 1,6 metri, ha una zucca secca e cava al quale è stata realizzata un'apertura e fissata all'arco di legno che funge da cassa di risonanza. Dallo scorso secolo è utilizzato nella lotta acrobatica della capoeira.
Il lur è uno strumento a fiato di bronzo diffuso tra i popoli nordici dal XII al VI sec. a.C.; era un corno a forma di "S" con un tubo lungo ritorto e conico che terminava con un disco ornato intorno all'apertura [assomiglia ad un fungo]; è l'unica testimonianza giunta fino a noi della cultura musicale dei popoli antichi Nord-europei.

A destra, un lur
La lira: cassa di risonanza originariamente costituita da un guscio di tartaruga sul quale era tesa una pelle bovina; da questa cassa partivano due bracci incurvati di corna di gazzella che reggevano un sostegno trasversale, in osso o avorio; le corde -da tre a sette- erano generalmente di budello ritorto di montone, ma potevano anche essere fatte con tendini di animali o corde intrecciate di canapa. In Grecia accompagnavano la lettura di poesie; i pitagorici videro in essa Apollo, il dio dell'Armonia Cosmica, il Sole. Era usata anche in Africa
Il rebab: strumento ad arco primitivo cordofono a due o sei corde, scavato in un unico pezzo di legno, di forma tozza ed oblunga, o ricavato da una noce di cocco, coperto da una membrana di pelle. I paesi di diffusione furono Afghanistan, tra gli arabi del Nord-Africa, e nel bacino mediterraneo; da questo strumento nacquero il violino, l'arpa e la cetra.
Molte grazie e buona musica :rock:
*http://www.psychonaut.com/notizie-e-articoli/52397-ayahuasca-la-leggenda-del-primo-icaro.html
fonti:
http://www.coraliunite.it/Appunti/Storia_della_musica/Antichita_e_medioevo.pdf
Berimbau - Wikipedia
Strumentario Sonoro preistoria
Caxixi - Wikipedia
Musica preistorica - Wikipedia
Storia degli strumenti musicali, dalla preistoria ai giorni nostri.
http://stintinomusic.it/onewebmedia/musica preistorica.pdf
I suoni della preistoria - La ricerca -
https://www.google.it/url?sa=t&rct=...yu6_C4Q_Q-iQa5H575tx_kQ&bvm=bv.63808443,d.bGQ