Io non credo che la democrazia non sia applicabile con grandi numeri di persone. Ora i mezzi tecnologici e i presupposti per una reale democrazia (o quasi) potrebbero anche esserci. Solo che le masse sono sempre influenzabili facilmente dai mass-media. Il mio pensiero è quello di sostituire la classe sociale che amministra e "interpreta" il volere popolare con dei computer, essi non avendo interessi non possono che prendere le opinioni per quello che sono sommare e dividere, poi scegliere la soluzione che più si avvicina alla media ottenuta. Si non è così semplice ma basta a illustrare il concetto di base a grandi linee. Potete immaginare un mondo in cui se sei un barbone, o vivi in un isola privata, il tuo voto conta esattamente quello che vale, ovvero come opinione del singolo. Per quanti soldi tu possa sborsare o non sborsare le cose saranno fatte secondo la media ottenuta dal tuo voto e quello di tutti gli altri. Uguaglianza sociale a prescindere, se respiri e sei in grado di volere e intendere puoi farti valere tanto quanto un ingegnere atomico o un barbone con l'ebola.
Per la monarchia, io non ci starei mai. Non mi importa se chi governa sia anche convinto di imporsi per il bene comune, o se le persone pensano che si imponga per il bene comune. Io sono nato libero, vivo libero e morirò libero, come tutti noi ho il diritto di decidere per me stesso. Avendo tutti lo stesso diritto bisogna prendere insieme una o piu decisioni che dia la minore noia possibile e maggior beneficio possibile all'individuo medio di questo gruppo. Io la penso così, un individuo come un monarca ha un solo cervello, pensate il nostro se avesse un solo neurone... non combineremmo molto vero? Si pensa che la diversità di parere sia un impedimento all'azione come si è visto in parlamento. Il punto non è la differenza, anche noi abbiamo due emisferi che non sempre sono d'accordo, ma sono strettamente connessi e si scambiano informazioni e si relazionano anche alle esperienze vissute per permettere a una parte di prevalere eseguendo un'azione "sfumata" tra quelle in disaccordo. Quello che cerco di dire è che anche per esperienza personale ho capito che una persona sola sbaglia, invece molte persone insieme possono, meno spesso che l'individuo, sbagliare ma poi si rialzano a vicenda. L'importante per rendere utile un gruppo di menti con differenti pensieri è la comunicazione, si può comunicare con l'arte, con le parole, prendendosi pure a botte se serve, con la consapevolezza che non fare nulla significa essere morti. Il cervello umano lo sa bene, difficilmente non fa nulla, nemmeno quando dormiamo.
Chiedo perdono per aver usato concetti come giusto e sbagliato per semplificare il discorso, altrimenti scrivevò un libro e mi toccava fare il copyright xD