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Io sono del parere opposto :finga: , dato che tratta a tutto campo delle dipendenze, eroina anfetamine(che prima venivano largamente usate nelle diete) e tv, e lo fa in maniera ben riuscita, a me son piacuti molto il montaggio e gli attori, il ruolo della madre è impeccabile...inoltre il film è un po una critica angosciosa della società, vista dal punto di vista di "emarginati", ma non come trainspotting, meno mitizzati. [/quote]
assolutamente daccordo con te..sarà che già con P teorema del delirio Aronofsky si era già fatto apprezzare alla grande dal sottoscritto....ma poi di nuovo accompagnato dalle musiche di clint mansell e fotografia di Libatique...signori...tre geni psicopatici... :mrgreen:
il messaggio come è posto risulta effettivamente
piuttosto "piegato" come è stato detto ma la particolarità a parer mio sta nell angoscia che trasmette (diversamente e ancor più drammatica della scena del letto piuttosto che del bambino "dimenticato"di tranispotting). Sopprattutto mentre trainspotting segue una trama più complessa e articolata e da una panoramica della tossicità a più livelli,più tempi e più spazi-situazioni,nonchè più piani di realtà (dal tragico al comico), requiem for a dream risulta più compresso e concentrato sull alienazione,sulla condizione atarassica e oltrereale data dall abuso di droghe come amfetamine ed eroina, puntando sul cambiamento dei rapporti personali e sociali:
-da una parte la necessità di realizzarsi proprio nell "essere" vivo(dato dal lavaggio di testa della tv), la necessità di un obbiettivo (la dieta------ per il vestito rosso------ per andare in tv) la necessità di vedersi ancora come esseri "sociali"[considerando l esaltazione dell individualità tipicamente americana, del successo legato alla realizzazione personale]--------(la madre, che non a caso abusa di uno stimolante------incrementare,tenere il ritmo della società-----abuso della droga come "mezzo");
-dall altra l amicizia, l amore la gioventù, i sogni ed i progetti troppo legati a doppio filo alla realtà per credere di riuscire a non vederli svanire nella dolce evasione sprigionata dalla droga in cui non cè più dolore, non cè più pena..nella sua illusione nel suo gioco di prestigio che trasforma il suo effetto nell unica realtà che ha senso rincorrere anche se rimaniamo soli. (i ragazzi: l obbiettivo è la droga e la realtà è ridotta solo ed a unico mezzo per procurarsela)
il nodo in comune è la dipendenza--------rottura dell equilibrio-
io credo sia un pò sottovalutato a volte...e anzi si danno più merito e rispetto a film come trainspotting o paura e delirio ( hanno dalla loro il pregio di essere stati credo tra i primi a riompere sul grande schermo certi tabù dello sballo), che ha mio avviso hanno più del comedy e semplicemente sono capolavori cinematografici.