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Estratti moltiplicati

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion kataz
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Non so le tue esperienze, per me il loto blu non è mai stato granché potente. Da quel che ho potuto poi leggere a quasi nessuno ha dato forti esperienze (a parte qualcuno, ma ci sono persone molto sensibili al placebo), nemmeno con la nuciferina pura.
Il processo di base, comunque, è corretto (macerazione in acetone ecc.).
 
a me piace molto, come tisana bisogna caricarla un po per sentirla, anche diversi amici a cui l'ho fatta provare hanno percepito le stesse sensazioni, giochi visivi ad occhi chiusi e forte sedazione ma che non porta al sonno.

Quindi tramite quel processo ho mantenuto solo gli alcaloidi della pianta? o si tratta solo di una scrematura parziali di oli e altre cose inattive.
 
polvere pastosa marrone, penso non ci siano solo alcaloidi, se avresti dei cristalli tendenti al bianco...comuqnue anche me è piaciuto molto l'effetto del loto, però appunto bisogna abbondare
 
Kataz, cosa intendi per forte sedazione? Perché forse il loto che ho provato io era davvero scadente allora.
L'acetone può aver preso tranquillamente anche gli alcaloidi, non devono essere per forza essere cristalli bianchi, nella pianta stavano comunque come sali e come tali si saranno disciolti in soluzione
 
Quindi diciamo che c'è stata una scrematura di materiale non "utile". Di fatto anche notevole visto che la proporzione di peso è 1:10.
Se avessi ipoteticamente filtrato il tutto, eliminato la parte solida e conservato l'acetone con tutti gli alcaloidi avrei potuto farlo evaporare e ottenere i cristalli degli alcaloidi? oppure riapplicare questi ultimi su un altra pianta? (tipo changa)

Per il loto bisogna solo trovare il dosaggio giusto, l'effetto sedativo a livello fisico tipo quello da valeriana per esempio.
I risultati migliori li ho avuti con quello in polvere mangiandola direttamente, un cucchiaio abbondante o 2 normali..
 
alcaloidi puri dovrebbero essere (quasi?) tutti bianchi, perchè hanno strutture che non gli permettono di assorbire nel visibile, da quello che ho capito però quando si ossidano diventano colorati (vedi dmt) ...qui http://www.farmacia.unicz.it/docenti/franco/analisi_II/AA_current/lezioni/splitted/L-06.pdf alla terza slide parla dell'apomorfina, uno ma non l'unico degli alcaloidi del loto, dice che si presenta bianca, ma quando si ossida diventa verde. Penso che abbia tirato su gran parte degli alcaloidi più altro...oli e altre sostanze apolari che gli danno il colore e la pastosità...non hai sentito niente penso per il dosaggio, io l'infuso lo feci con 12gr di fiori di loto e gli effetti erano presenti ma comunque leggeri...corregetemi se ho detto qualche puttanata
 
alcaloidi puri dovrebbero essere (quasi?) tutti bianchi
Sicuramente, ma nelle piante e in generale in natura sono presenti come sali, non come freebase. A meno che quindi non li estrai selettivamente non avrai cristalli bianchi ma miscele complesse che includono, magari in alte concentrazioni, anche gli alcaloidi disciolti.

Se avessi ipoteticamente filtrato il tutto, eliminato la parte solida e conservato l'acetone con tutti gli alcaloidi avrei potuto farlo evaporare e ottenere i cristalli degli alcaloidi? oppure riapplicare questi ultimi su un altra pianta? (tipo changa)
Avresti probabilmente avuto una resina ad alta concentrazione di alcaloidi, ma non alcaloidi puri. Magari una di quelle resine marroncine (l'acetone è molto poco selettivo) che avresti certo, potuto mettere su altro materiale tipo changa
 
Dopo l'evaporazione dell'alchol nel quale ho lasciato per una settimana 5 g di dagga solo foglie al fine di ottenere una resina secca, mi ritrovo con una resina molto vischiosa ed umida, anche lasciando sul termosifone per diversi giorni pare impossibile seccare in modo da poterla prelevare e conservare meglio....
la calea non mi aveva dato questo problema che ora si presenta come una pallina un po gommosa ma comunque asciutta.
 
Prova con una ventolina del computer o un ventilatore!
 
quoto monad, autocostruisciti una cappa aspiratrice, trova un modo per tenere alzato un ventilatore in modo che sputi aria verso l'alto, io l'avevo incastrato in una sedia, da cui avevo rimosso la base per sedersi, e sotto ci piazzi quello che devi far evaporare
 
puntare un phon con aria fredda sarebbe equivalente?
 
l'aria dovrebbe essere aspirata più che soffiata su, ma sicuramente è meglio di niente
 
Non credo che sia una cosa che si risolva in 5 minuti...
 
Ciao, ho sentito che un buon sostituto della marijuana è la wild dagga, ma alcune persone definiscono l'effetto lieve se non nullo. Quindi vedendo che ci sono estratti come 50x, avendo dei fiori o foglie è possibile fare l'estratto in casa senza avere prodotti chimici introvabili o cose del genere? Se si qual'è il procedimento dettagliato? :paranoid:


Grazie mille in anticipo! :lol:
 
Se cerchi delle risposte..........bhe......cercale!!!

Esiste ovviamente già un topic anche sulla wild dagga
 
Salve a tutti, spero vivamente che qualcuno ancora segua questo thread, perché avrei davvero bisogno di un consiglio o due sulla preparazione di un estratto 10x di Calea Ternifolia.

In generale, un po' tutti i metodi che ho letto prevedono di mettere a bagno la Calea in una quantità di alcol 10 volte il peso della Calea. Tipo, per 5g di Calea mettere 50g di alcol. Suona corretto?

Poi il tutto andrebbe filtrato e fatto evaporare fino ad ottenere una sorta di resina o anche qualcosa di più disidratato.

Ho acquistato dell'alcol 95° e ho comprato anche dei filtri per caffè per *mietere* il risultato, ma ho dei dubbi. Qualcuno dice che dovrei lasciare la Calea a bagno nell'alcol per una settimana, altri che dovrei lasciarcela un mese. A me, una settimana suona ragionevole; voi che ne dite?
Poi vorrei anche sapere se sminuzzarla e polverizzarla in un mortaio potrebbe favorire il trasferimento delle sostanze contenute nella pianta o se invece potrebbe causarne la dispersione o anche una minore o diversa composizione risultante.
E poi se la carta per filtrare il caffè possa essere troppo fina, col rischio che trattenga anche ciò che invece voglio far passare insieme all'alcol.
E non sarebbe il caso di *sbatacchiare* un po' il contenitore di tanto in tanto per favorire il discioglimento delle sostanze? Tipo due volte al giorno.


Help, please. Thank you.
 
da quello che so piu polverizzi piu l'infusione viene meglio, una volta che separi liquido e foglie con il filtro piu sottile è la maglia meglio è, il liquido non può essere trattenuto dal filtro. Il concetto del filtro che estrae da un liquido è valido per l'hashis (ice-o-lator) ma in quel caso è una separazione meccanica, non chimica....

Questo è quello che penso, ma non ho mai lavorato con la pianta che dici, quello che ti ho detto lo dico per logica, non per esperienza...
 
Nullè a dit:
da quello che so piu polverizzi piu l'infusione viene meglio, una volta che separi liquido e foglie con il filtro piu sottile è la maglia meglio è, il liquido non può essere trattenuto dal filtro. Il concetto del filtro che estrae da un liquido è valido per l'hashis (ice-o-lator) ma in quel caso è una separazione meccanica, non chimica....

Questo è quello che penso, ma non ho mai lavorato con la pianta che dici, quello che ti ho detto lo dico per logica, non per esperienza...

Ok, ho fatto la mia mossa e ho iniziato l'infusione. Ho sminuzzato e polverizzato 10g di Calea e li ho messi a macerare in 100g di alcol a 95°.
Ora devo solo aspettare una settimana per poi filtrare l'intruglio con i filtri per il caffè che ti dicevo.

Per chi fosse interessato o volesse dire la sua, qui sto tenendo una sorta di diario con le foto delle varie fasi.

Fatevi sentire, ho bisogno di consigli e rassicurazioni!!


UPDATE: se qualcuno è interessato, proprio in questi giorni ho messo in pratica, portato a buon fine e documentato con tanto di foto il procedimento per produrre resina di Calea Zacatechichi (estratto 10x fatto evaporare). Potete trovare il tutto a partire da questo post e seguendo gli "aggiornamenti" all'interno del thread.
 
kataz a dit:
ok! come faccio sapere se quell'alcaloide è estraibile e con quale solvente?
Nel caso in cui ci siano diversi alcaloidi nella pianta come ci si comporta?

Con l'XLogP3, che chimicamente non so esattamente cosa sia, però tipo 0.5 è Solubile in acqua, o ambienti polari, mentre alto, 2/2.5/3 è più tendente a solventi non polari, xylene, naphta... li sapete meglio di me.

Vuoi prendere un po' di tutto? L'etanolo è perfetto. Leggo che alcuni estratti sono anche fatti col glycerolo, ma a quello che interessa a 'Noi' serve quasi sempre l'etanolo.
A volte si fa una lavata nell'acetone per rimuovere quello che non serve, bel casino :wasted:
 
ESTRATTO DI NOCI DI BETEL.

L'arecolina:

imgsrv.fcgi


[TABLE="class: fixed, width: 797"]
[TR]
[TD]XLogP3[/TD]
[TD]0.3[/TD]
[/TR]
[/TABLE]


Ha un Log piuttosto basso, e come confermato da Pubchem è solubile in acqua in questa proporzione:

[h=5]Water Solubility[/h]1000000 mg/L (at 25 °C)MERCK INDEX (1996)



Io ho preso 15gr di Noce grattugiata e messa a macerare in una soluzione di 30-40ml acqua (90%) + Aceto di mele (10%).

Tecnicamente dovrebbe essere una 'Tek' semplice.
 
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