cav a dit:
Sarebbe anche carina come cosa, anche se dubito fortemente che presidi/insegnanti/genitori permettano a un individuo "random" di parlare dei PRO delle sostanze nelle scuole. Secondo me è più facile iniziare a fare informazione tramite giornali/tv!
Per quello credo che basterebbe scegliere le giuste persone: a dimostrazione che anche se uno ha un'ampia e magari non solo teorica conoscenza dell'argomento non è che si rovina la vita. Un po' tipo "Sì, ho usato LSD sporadicamente ma questo non mi ha impedito di diventare geometra. Ho ancora il cervello intero!". Tanto a chi decide importa questo. Mi fiderei di lui come fonte se non sapessi che ogni tanto si fa qualche canna?
Pagan Atheist a dit:
Il vero problema è che la scuola non è in grado "a prescindere" di formare individui consapevoli. Se così fosse non ci sarebbe bisogno di fare informazione sulle droghe nelle scuole... tutte le informazioni sono già a disposizione di chi ha la volontà e la capacità di reperirle.
Gli adolescenti e i ragazzi sono visti come un target ideale per il marketing di prodotti senza senso e senza valore (comprese alcune sostanze come cocaina ed eroina, ma anche alcol e tabacco). Al capitalismo tutto ciò conviene e forse è addirittura vitale per la propria sopravvivenza.
Nell'attuale stato delle cose non credo servirebbe a molto informare e poi ci sarabbero così tante altre questioni, più importanti, da affrontare prima... che l'investimento di tempo, risorse ed energie non sarebbe giustificato.
Infatti è questo il punto: la scuola non forma le persone, quindi proviamo a fare qualcosa in proposito. I ragazzi non cercano informazioni perché credono di averne abbastanza. Fornendogliene un po' di più per buona parte di loro sarebbe solo positivo. Poi ci sarebbero un bel po' per i quali sarebbe tutto inutile perché nemmeno starebbero ad ascoltare e quelli a cui non interessa l'argomento che probabilmente ascolterebbero ma non cambierebbe nulla ne in positivo ne in negativo.
Per il fatto di convenienza che dici credo che sia tutto sull'ampia diffusione, nel piccolo può anche essere possibile convincere ad accettare qualche incontro (ovviamente andare a parlare di cannabis in una scuola al 99% di leghisti è da escludere

).
Le altre questioni quali sarebbero per esempio? Noi qualche incontro su cose varie ogni tanto l'abbiamo fatto, ma pochi erano quelli ben organizzati...
Il problema principale comunque è come comportarsi:
- Parli da esperto della materia spiegando le cose come se fosse naturale e semplice: a quelli più lenti di testa sembra che ti stia atteggiando e facendo il superiore, prendono tutto per cavolate/cose che non li riguardano, come fanno con chiunque parli al di sopra del loro livello.
- Parli dicendo le cose con esempi ed eccessive spiegazioni come se noi non capissimo nulla: (è così, molti sono dei cretini, ma) quelli un poco più intelligenti o svegli si sentono più o meno, a seconda della persona, presi in giro o paragonati a bimbi piccoli. Magari capiscono il concetto ma restano un po' scettici.
- Non parli affatto delle tue esperienze, ma citi fonti sicure ed attendibili: nonostante ciò, quelli che s'impasticcano/pippano cose varie il sabato sera credono di saperne di più. E invece sono quelli che andrebbero fatti ragionare maggiormente...
- Parli delle illuminazioni o conoscenze ricevuti da qualche stupefacente (qualsiasi esso sia): anche se citassi le suddette fonti in abbondanza altri ti darebbero del fattone e di conseguenza ti considererebbero poco attendibile.
- Non citi fonti varie e studi: beh, è da scemi. E comunque tutti sarebbero d'accordo sul "ma questo dove si è documentato? che s'inventa tutto?". A ragione direi.
- Parli troppo dei PRO: ti danno del fattone di nuovo.
- Parli troppo dei CONTRO/non spieghi i Perché di ciò che dici: tutto va affan' perché viene preso per uno dei soliti, stupidi incontri che, sto affermando, non hanno effetto o peggio peggiorano la situazione.
Bisogna saper bilanciare alla perfezione il cosa e il come.
E non ho tenuto conto degli insegnanti! Che comunque se sono stati ben convinti prima di ciò che uno sta dicendo possono imparare anche loro.