l'unico antidoto specifico contro tali intossicazioni è la fisostigmina salicilato (eserina) mi sembra ora pure tolta dal mercato,quindi non è neanche poi il momento così favorevole per sto genere di pericolosi esperimenti,gli altri "inibitori della colinesterasi" (rivostigmina,piridostigmina,galantamina,ecc..) non oltrapassano la barriera emato-encefalica,non entano nel cervello,e non possono porre fine all'intossicazione,poi disidratato e con la peristalsi bloccata,tipico effetto anticolinergico, difficilmente essi ,poichè sono quasi tutti in formato pastiglie,entrano in circolo,la fisostigmina te la iniettano lentamente endovena.
L'unica cosa che senti con un po' di semetti è euforia,agitazione,fotofobia,colori vividi o fastidiosi disturbi visivi,maldi pancia o dei muscoli,formicolio in testa,visione offuscata,perdita di memoria a dosaggi più alti e capacità cognitive,loquacità,insonnia o sonnolenza profonda (atropina e scopolamina hanno gli stessi effetti a livello nervoso periferico,effetti opposti a livello nervoso centale,per questo passi dalla psicoeccitazione alla totale letargia).
Nulla di granchè,potrebbero farne un farmaco antidepressivo privandolo degli effetti tossici,ma proprio la tossicità di questi alcaloidi rende impossibile tale attività.
Curiosità:gli antidepressivi triciclici e gli antipsicotici sono anticolinergici,esattamente come gli alcaloidi dello stramonio,che figata proprio...buah....
Per me la discussione è chiusa.