Hapalopsis
Neurotransmetteur
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Accidenti, perdonatemi, è un report lunghissimo, e se non vi va di leggerlo tutto scrivo qui i miei pareri finali sulla Benzidamina.
È stata un'esperienza per me molto interessante, ma in fin dei conti ci sono stati effetti negativi che probabilmente mi tratterranno dal prendere altra benzidamina e sicuramente dal consigliarla ad altri, perché non so quanto valga la pena di gettarsi su una sostanza i cui rischi sono ancora sconosciuti.
Verso dicembre ho sentito dire che bevendo una lavanda (che è, detto così pare un pezzo della vispa teresa. Vabbe', non dico il nome di questo prodotto... o posso dirlo?) vaginale si sarebbero manifestate allucinazioni e trip interessanti. Detto fatto, ho cercato un po' qui e lì (lo ammetto, questo forum devo averlo omesso) e mi sono procurata la lavanda.
Ho assunto oralmente una bustina e mezzo (per un totale di 750 mg circa) verso l'una di notte, aiutandomi con del succo d'arancia e facendomi forza in tutti i modi perché non avevo mai assaggiato qualcosa di più schifoso, avevo i brividi, ma ero decisa a provare questa benzidamina. E così è stato. Finalmente riesco a mandare giù la sostanza infernale, e scossa dai brividi e dai conati (ai quali resisto tenacemente) mi metto a letto, con la luce accesa. Per una mezz'ora mi sento come brilla, muovermi è piacevole e tutto scorre fluido, ma nessun cambiamento. Squilla il telefono, è il mio migliore amico. Appena rispondo mi chiede cos'ho, mi sente diversa, con un tono di voce totalmente diverso dal mio. Non gli dico niente, per evitare litigi, e parliamo d'altro. Come sempre, il tempo con lui vola, e ad un certo punto, verso le 2.30/3.00 iniziamo a discutere di storia antica e di freud, mentre io, a occhi chiusi, vedo il mio braccio diventare un'ala grigia e poi una pinna immersa in un mare spumeggiante. Sempre ad occhi chiusi riesco a vedere la mia stanza in ogni dettaglio e riesco anche a sentire la mia voce come se non fosse mia. Sono allegra e calmissima, ma sento che la parola giusta per descrivermi sia "asciutta". Non ho molta voglia di parlare, e alle 4.25 (?) chiudo. Finalmente sono sola con me stessa, penso, ed è adesso che inizio a vedere un'aura in tutto quello che vedo, anche su me stessa! Ho un'aura verde foresta, si muove con me, è bellissima e non riesco a smettere di toccarla, riesco a sentire la sua setosità sulla mia pelle! Mi sento protetta da quel tiepido e morbido abbraccio, sono davvero felice e la mia aura diventa bianca e poi fucsia. Mi guardo attorno e (non so spiegarlo bene) mi accorgo che se sposto lo sguardo continuo a vedere la sagoma di quello che stavo fissando prima, così mi diverto a creare sovrapposizioni di oggetti e gioco a roteare lo sguardo per un tempo davvero lungo, almeno quaranta minuti, e non mi sarei stancata se non mi fossi accorta che il soffitto era impregnato d'acqua! Quindi fisso il soffitto che sembra un'enorme vescica pulsante, decido di voler allagare la mia stanza e fisso il soffitto con tutte le mie forze, ordinandogli di cedere: nel soffitto si apre un buco tappato da una membrana che pulsa sotto il peso dell'acqua che voglio liberare. Spostando lentamente lo sguardo da un punto all'altro del soffitto riesco a spostare l'acqua (qui c'è un'altra mezz'ora di giochiamo-alla-telecinesi) finché dopo infiniti tentativi la membrana si lacera e dall'interno del soffitto salta fuori uno specchio con il manico, la cui cornice era una signora grassa. Dunque la signora-specchio salta fuori dalla membrana e lanciandosi nel vuoto caccia un urlo agghiacciante, per poi esplodere in mille pezzi e scomparire. Dopo la signora-specchio salta fuori un gatto, e anche lui esplode a mezz'aria e scompare. Mi rendo conto di poter decidere IO cosa far uscire dalla membrana, e prima che possa impedirmelo, vedo un feto umano non ancora completo che sbuca dalla membrana e salta nel vuoto. Cade per un tempo lunghissimo, poi si ferma e si gira verso di me. Cresce. Diventa una sorta di essere alieno che mi fissa con i suoi occhi enormi e scuri. La membrana si stacca e si ferma a mezz'aria, roteando e diventando nera e viola. L'essere protende una mano verso di me, l'altra indica la membrana, attraverso cui vedo una galassia. Sento un urlo cosmico, agghiacciante come se in quel suono fosse espresso tutto il dolore dell'Esistenza. Io, con una mano tesa, capisco di non dover seguire quell'essere, che si dissolve assieme alla membrana. Guardo la porta e la vedo nera, ricoperta da tantissime zanzare (che detesto). Un migliaio di loro (riesco a vederle distintamente e SO che sono mille) si avvicina a me (sono convinta che fossero vere, sto per terrorizzarmi) e poi si dissolve a circa un metro da me. Ma si rigenerano e cercano ancora di raggiungermi, ma ogni volta si dissolvono. Compiaciuta per la mia nuova arma contro le zanzare (ero ancora convinta che fossero vere), riprendo a giocare a spostare lo sguardo e a far uscire brevi e violenti getti d'acqua dal buco lasciato dalla membrana (però la stanza non si è allagata, uffa). Decido di provare a dormire e mi sistemo sul cuscino. Ma non sono sola: alla mia sinistra ci sono due esseri, uno giallo ed uno viola. Non capisco di cosa siano fatti, mi sembrano gelatinosi, ma se li tocco sembrano di fumo. Una voce remota inizia a raccontarmi una storia, e i due grumi Giallo e Viola la interpretano: "un tempo molto lontano, il bene ed il male vivevano serenamente" (il giallo, che interpreta il bene, ed il viola che interpreta il male si uniscono in un globo). Non ricordo le parole della voce, ma il Giallo prende la forma di un serpente che mangia il topo Viola, e così via, in varie scene di caccia dove a volte trionfa il Bene ed altre il Male, finché i due non tornano ad essere nuvolette e si combattono. Il duello è estenuante, spesso sembra che il Giallo stia per inghiottire il Viola (io non posso che guardare, non posso comandare questa battaglia), ma alla fine il Viola ingloba tutto il Giallo e la sua superficie tormentata si calma, ma il Giallo ne approfitta per uscire e riprendere una battaglia interminabile. Vorrei dormire, ma sento altre urla agghiaccianti e poi un latrato di un cane (SO che è un cane vecchio) forse ci riesco, fatto sta che quando guardo l'orologio sono le 5 (o le 6? Non ricordo) e c'è la luce del sole. Le zanzare sono ancora lì, ma so che non sono vere. Guardo il soffitto, è tornato normale, ma in uno dei faretti vedo un anello argentato che non avevo mai visto prima e vedo che appartiene ad un lombrico che gira nella cornice del faretto. Ma mi accorgo che il lombrico è un serpente corallo (lungo 7 cm, ma vabbe') che gira e si morde la coda. Ancora, la coda del serpente è in realtà una seconda testa che da battaglia alla prima. Dopo quest'ultima battaglia, la seconda resta vince e mangia la prima, sputando uno scheletro dal quale nasce un serpente corallo più piccolo, che si nasconde dentro la lampadina e depone un uovo (grande quanto quello di una gallina col culo spanato) verde acido. L'uovo rompe il vetro della lampadina e cade. Lo guardo, non vedo l'ora che mi cada in testa per scoprire come sia fatto e cosa contenga. Ma l'uovo scompare.
Credo che le mie allucinazioni siano finite dopo questa, quindi parlerei degli effetti postumi, che ho trovato abbastanza (molto) spiacevoli.
Internamente ero molto felice e serena, Giallo, Viola ed i serpenti mi hanno fatto pensare e capire molte cose.
Fisicamente, invece, ero molto stanca, ho faticato a reggermi in piedi per gran parte dei due giorni successivi, camminavo sbandando. Ma la cosa più brutta è stata non riuscire a parlare per 3 giorni: avevo continui vuoti di memoria mentre parlavo, non trovavo parole (nemmeno le più semplici) per esprimermi e spesso mi dimenticavo totalmente di cosa stessi parlando, e se me ne ricordavo era solo dopo molti minuti di tentativi. Mi sentivo abbastanza lucida, ma sapevo di non essermi ristabilita del tutto, di avere perso alcune facoltà, che percepivo come nascoste da qualche parte e ho avuto davvero paura di esserci rimasta (non riuscivo ad articolare una frase. Né sensata né insensata. Non SAPEVO farlo e basta). Dopo tre giorni, comunque, sono tornata assolutamente me stessa
Ad oggi (sono passati due mesi) non ho flashback, l'unica cosa che noto e che prima non c'era è che quando ho poche forze il mio campo visivo viene attraversato da UN pallino che poi scompare.
Uhm. Tutta questa descrizione l'ho fatta più dettagliata che potevo per segnalare pro e contro della mia esperienza a chi vuole conoscere la benzidamina, spero che non vi siate annoiati troppo (inb4 valanghe di tl;dr)
È stata un'esperienza per me molto interessante, ma in fin dei conti ci sono stati effetti negativi che probabilmente mi tratterranno dal prendere altra benzidamina e sicuramente dal consigliarla ad altri, perché non so quanto valga la pena di gettarsi su una sostanza i cui rischi sono ancora sconosciuti.
Verso dicembre ho sentito dire che bevendo una lavanda (che è, detto così pare un pezzo della vispa teresa. Vabbe', non dico il nome di questo prodotto... o posso dirlo?) vaginale si sarebbero manifestate allucinazioni e trip interessanti. Detto fatto, ho cercato un po' qui e lì (lo ammetto, questo forum devo averlo omesso) e mi sono procurata la lavanda.
Ho assunto oralmente una bustina e mezzo (per un totale di 750 mg circa) verso l'una di notte, aiutandomi con del succo d'arancia e facendomi forza in tutti i modi perché non avevo mai assaggiato qualcosa di più schifoso, avevo i brividi, ma ero decisa a provare questa benzidamina. E così è stato. Finalmente riesco a mandare giù la sostanza infernale, e scossa dai brividi e dai conati (ai quali resisto tenacemente) mi metto a letto, con la luce accesa. Per una mezz'ora mi sento come brilla, muovermi è piacevole e tutto scorre fluido, ma nessun cambiamento. Squilla il telefono, è il mio migliore amico. Appena rispondo mi chiede cos'ho, mi sente diversa, con un tono di voce totalmente diverso dal mio. Non gli dico niente, per evitare litigi, e parliamo d'altro. Come sempre, il tempo con lui vola, e ad un certo punto, verso le 2.30/3.00 iniziamo a discutere di storia antica e di freud, mentre io, a occhi chiusi, vedo il mio braccio diventare un'ala grigia e poi una pinna immersa in un mare spumeggiante. Sempre ad occhi chiusi riesco a vedere la mia stanza in ogni dettaglio e riesco anche a sentire la mia voce come se non fosse mia. Sono allegra e calmissima, ma sento che la parola giusta per descrivermi sia "asciutta". Non ho molta voglia di parlare, e alle 4.25 (?) chiudo. Finalmente sono sola con me stessa, penso, ed è adesso che inizio a vedere un'aura in tutto quello che vedo, anche su me stessa! Ho un'aura verde foresta, si muove con me, è bellissima e non riesco a smettere di toccarla, riesco a sentire la sua setosità sulla mia pelle! Mi sento protetta da quel tiepido e morbido abbraccio, sono davvero felice e la mia aura diventa bianca e poi fucsia. Mi guardo attorno e (non so spiegarlo bene) mi accorgo che se sposto lo sguardo continuo a vedere la sagoma di quello che stavo fissando prima, così mi diverto a creare sovrapposizioni di oggetti e gioco a roteare lo sguardo per un tempo davvero lungo, almeno quaranta minuti, e non mi sarei stancata se non mi fossi accorta che il soffitto era impregnato d'acqua! Quindi fisso il soffitto che sembra un'enorme vescica pulsante, decido di voler allagare la mia stanza e fisso il soffitto con tutte le mie forze, ordinandogli di cedere: nel soffitto si apre un buco tappato da una membrana che pulsa sotto il peso dell'acqua che voglio liberare. Spostando lentamente lo sguardo da un punto all'altro del soffitto riesco a spostare l'acqua (qui c'è un'altra mezz'ora di giochiamo-alla-telecinesi) finché dopo infiniti tentativi la membrana si lacera e dall'interno del soffitto salta fuori uno specchio con il manico, la cui cornice era una signora grassa. Dunque la signora-specchio salta fuori dalla membrana e lanciandosi nel vuoto caccia un urlo agghiacciante, per poi esplodere in mille pezzi e scomparire. Dopo la signora-specchio salta fuori un gatto, e anche lui esplode a mezz'aria e scompare. Mi rendo conto di poter decidere IO cosa far uscire dalla membrana, e prima che possa impedirmelo, vedo un feto umano non ancora completo che sbuca dalla membrana e salta nel vuoto. Cade per un tempo lunghissimo, poi si ferma e si gira verso di me. Cresce. Diventa una sorta di essere alieno che mi fissa con i suoi occhi enormi e scuri. La membrana si stacca e si ferma a mezz'aria, roteando e diventando nera e viola. L'essere protende una mano verso di me, l'altra indica la membrana, attraverso cui vedo una galassia. Sento un urlo cosmico, agghiacciante come se in quel suono fosse espresso tutto il dolore dell'Esistenza. Io, con una mano tesa, capisco di non dover seguire quell'essere, che si dissolve assieme alla membrana. Guardo la porta e la vedo nera, ricoperta da tantissime zanzare (che detesto). Un migliaio di loro (riesco a vederle distintamente e SO che sono mille) si avvicina a me (sono convinta che fossero vere, sto per terrorizzarmi) e poi si dissolve a circa un metro da me. Ma si rigenerano e cercano ancora di raggiungermi, ma ogni volta si dissolvono. Compiaciuta per la mia nuova arma contro le zanzare (ero ancora convinta che fossero vere), riprendo a giocare a spostare lo sguardo e a far uscire brevi e violenti getti d'acqua dal buco lasciato dalla membrana (però la stanza non si è allagata, uffa). Decido di provare a dormire e mi sistemo sul cuscino. Ma non sono sola: alla mia sinistra ci sono due esseri, uno giallo ed uno viola. Non capisco di cosa siano fatti, mi sembrano gelatinosi, ma se li tocco sembrano di fumo. Una voce remota inizia a raccontarmi una storia, e i due grumi Giallo e Viola la interpretano: "un tempo molto lontano, il bene ed il male vivevano serenamente" (il giallo, che interpreta il bene, ed il viola che interpreta il male si uniscono in un globo). Non ricordo le parole della voce, ma il Giallo prende la forma di un serpente che mangia il topo Viola, e così via, in varie scene di caccia dove a volte trionfa il Bene ed altre il Male, finché i due non tornano ad essere nuvolette e si combattono. Il duello è estenuante, spesso sembra che il Giallo stia per inghiottire il Viola (io non posso che guardare, non posso comandare questa battaglia), ma alla fine il Viola ingloba tutto il Giallo e la sua superficie tormentata si calma, ma il Giallo ne approfitta per uscire e riprendere una battaglia interminabile. Vorrei dormire, ma sento altre urla agghiaccianti e poi un latrato di un cane (SO che è un cane vecchio) forse ci riesco, fatto sta che quando guardo l'orologio sono le 5 (o le 6? Non ricordo) e c'è la luce del sole. Le zanzare sono ancora lì, ma so che non sono vere. Guardo il soffitto, è tornato normale, ma in uno dei faretti vedo un anello argentato che non avevo mai visto prima e vedo che appartiene ad un lombrico che gira nella cornice del faretto. Ma mi accorgo che il lombrico è un serpente corallo (lungo 7 cm, ma vabbe') che gira e si morde la coda. Ancora, la coda del serpente è in realtà una seconda testa che da battaglia alla prima. Dopo quest'ultima battaglia, la seconda resta vince e mangia la prima, sputando uno scheletro dal quale nasce un serpente corallo più piccolo, che si nasconde dentro la lampadina e depone un uovo (grande quanto quello di una gallina col culo spanato) verde acido. L'uovo rompe il vetro della lampadina e cade. Lo guardo, non vedo l'ora che mi cada in testa per scoprire come sia fatto e cosa contenga. Ma l'uovo scompare.
Credo che le mie allucinazioni siano finite dopo questa, quindi parlerei degli effetti postumi, che ho trovato abbastanza (molto) spiacevoli.
Internamente ero molto felice e serena, Giallo, Viola ed i serpenti mi hanno fatto pensare e capire molte cose.
Fisicamente, invece, ero molto stanca, ho faticato a reggermi in piedi per gran parte dei due giorni successivi, camminavo sbandando. Ma la cosa più brutta è stata non riuscire a parlare per 3 giorni: avevo continui vuoti di memoria mentre parlavo, non trovavo parole (nemmeno le più semplici) per esprimermi e spesso mi dimenticavo totalmente di cosa stessi parlando, e se me ne ricordavo era solo dopo molti minuti di tentativi. Mi sentivo abbastanza lucida, ma sapevo di non essermi ristabilita del tutto, di avere perso alcune facoltà, che percepivo come nascoste da qualche parte e ho avuto davvero paura di esserci rimasta (non riuscivo ad articolare una frase. Né sensata né insensata. Non SAPEVO farlo e basta). Dopo tre giorni, comunque, sono tornata assolutamente me stessa
Ad oggi (sono passati due mesi) non ho flashback, l'unica cosa che noto e che prima non c'era è che quando ho poche forze il mio campo visivo viene attraversato da UN pallino che poi scompare.
Uhm. Tutta questa descrizione l'ho fatta più dettagliata che potevo per segnalare pro e contro della mia esperienza a chi vuole conoscere la benzidamina, spero che non vi siate annoiati troppo (inb4 valanghe di tl;dr)