Isbilya
Matrice Périnatale
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- 24/10/13
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Leggo con interesse le vostre esperienze, che non confermano altro che qualcosa che è successo anche a me personalmente un anno e mezzo fa.
Purtroppo non posso fare a meno di dilungarmi: c'è un sacco di robbazza strappalacrime :tear: nella mia storia e parla più d'altro che non di maria, ma tant'è, a chi mai potrò raccontarla?
Premessa (noiosa): non ho assunto mai allucinogeni in vita mia. Per farvi capire l'uso che faccio di droghe: non ho mai VISTO la cocaina (questo solo per dire che è parecchio comune e quasi *tutti* l'hanno provata almeno una volta. Vivo in Spagna e qui per la gente è qualcosa di talmente tanto normale da essere comune quasi più che l'erba). Fumo qualche sigaretta alla settimana, e fumo erba una volta al mese o due. Non mi piace l'hashish... Credo che la preoccupazione maggiore che mi ha sempre tenuto lontana da provare altre cose è che mi mantengo da sola e se per caso sto male, vado in paranoia e/o sono incapace di andare a lavorare ce l'ho in quel posto (e nessuno mi viene a ripescare per vedere se sono morta). Insomma, sono responsabile di me stessa e non posso permettermi di dipendere da nessuna sostanza. Ma l'idea di provare qualcosa di surreale che vada al di là del semplice momento di conviviale ilarità mi ha sempre incuriosita molto.
Inizio dell'estate 2012. Momento apocalittico: la mia ex (sì, avete letto bene) mi lascia dopo 4 anni... :toimonster:
Prima di arrivare a ciò la storia si trascina per vari mesi nei quali non ho alcuna distrazione se non un sacchetto d'erba (buona e autoprodotta, niente di chimico o strano). Qui è legale coltivarla etc... quindi chi non ce l'ha in balcone ha direttamente una sezione del giardino adibita all'uopo.
Era un sacchetto che avevamo comprato forse un mese prima, cioè addirittura mi ero dimenticata di averlo. Una sera, tornata a casa dal lavoro, mi trovo da sola sul divano a fronteggiare i miei problemi e l'imminente apocalisse. Dico: "boh, almeno una canna... mi spiaccico sul divano e magari piombo nel sonno eterno che tutti i problemi cancella". Non fumavo da un sacco di tempo, e siccome non so manco come vanno le dosi rollo una manciata di roba verdolina con uno spruzzo di tabacco.:weed: Accendo e fumo. Metto musica. Ed è lì che iniziano a fluire i pensieri... in quel periodo oltre a sapere che quella storia stava per affondare, ero pesantemente ossessionata da qualcosa di impossibile che era una mia amica sposata con cui avevo avuto qualche *incontro* del terzo tipo.
In quel momento ricevo una telefonata, proprio da lei. Mi parla e faccio fatica a seguirla. Rido di tutto quello che mi dice. Ride anche lei, le racconto che ho fumato. Smetto di capire quello che mi dice perché inizia a parlarmi in arabo (è la sua lingua madre ma lei mi giura il giorno dopo che non era andata così). Tutto molto strano. Autosuggestione a palla mi dico e tanta fantasia amorosa. Rollo un'altra canna continuando a farfugliare per telefono e poi ci salutiamo. Attacco il telefono. Ricordo che in sottofondo c'era "Your Lovely Head" dei Goldfrapp. Sento che il divano sotto il mio culo inizia a prendere velocità e mi aggancio istintivamente con le mani alla fodera. Inizio infatti ad immaginare di essere su una moto d'acqua, con le onde del mare che si infrangono contro i bordi del divano (non ho mai avuto un'esperienza di moto d'acqua e non surfo, niente di familiare o associabile a qualcosa di mio). La velocità mi spaventa ma non c'è assolutamente niente che io possa fare per frenare e mi prendo malissimo. All'improvviso immagino di frenare con un freno ipotetico che sì esisterebbe su una moto d'acqua (ma ahimé non su un divano!) ed effettivamente funziona. La frenata brusca mi fa CADERE dal divano (avevo un livido su un ginocchio il giorno dopo). :Oo: Mi arrampico sul divano e mi calmo un attimo. Una volta capito il giochetto dell' "immagina e succederà" ci prendo gusto e ci riprovo con qualche soggetto più interessante, l'amica in questione per esempio. Chiudo gli occhi e vedo (immagino, cioè so che non sono intorno a me) tutta una serie di cose tipo che lei è su un ponte e io lo devo attraversare e non arrivo mai e poi... infine arrivo e mentre parliamo vedo che i suoi capelli diventano sempre più lunghi, SENTO :Oo: il vento sul ponte e il sole che mi batte addosso, provo a prenderle i capelli e SENTO :Oo: la morbidezza al tatto, SENTO :Oo::Oo::Oo: il suo profumo come se qualcuno fosse entrato nel soggiorno con una bottiglietta e spruzzando. E infine immagino ma SENTO :Oo:aranoid::heart: le sue stracazzo di mani addosso a me e... tutto il resto è eccessivamente privato e andrei off-topic. :lol:
Qual'è il punto? Che non ho avuto esperienze come dite voi "visuali", cioè non ho visto quadretti colorati sbrilluccicosi o cose che ondeggiavano intorno. NON HO VISTO NULLA (anche perché ho tenuto gli occhi chiusi per la maggior parte del tempo). Ma ho sentito tutto, un momento multisensoriale a tutti gli effetti. Un cieco non si sarebbe reso conto della differenza tra quella roba e un allucinogeno. Soprattutto è stato olfattivo e tattile. Se questo non è sufficiente...
Dopo quella volta non mi è, purtroppo o per fortuna, successo più. Dico per fortuna perché se fosse dipeso da me non sarei mai MAI mai più tornata da quel trip. Tutto era perfetto... e il senso di serenità, calma, e devozione al divino rayer: mi pervadevano fino all'osso.
Se non fosse che ho paura di danneggiarmi fisicamente MA ANCHE E SOPRATTUTTO emotivamente, non c'è prezzo che non pagherei e non c'è droga che non prenderei... per rivisitare quel paradiso artificiale. :'tear::crybaby:
Spero di non avervi annoiati.
Purtroppo non posso fare a meno di dilungarmi: c'è un sacco di robbazza strappalacrime :tear: nella mia storia e parla più d'altro che non di maria, ma tant'è, a chi mai potrò raccontarla?
Premessa (noiosa): non ho assunto mai allucinogeni in vita mia. Per farvi capire l'uso che faccio di droghe: non ho mai VISTO la cocaina (questo solo per dire che è parecchio comune e quasi *tutti* l'hanno provata almeno una volta. Vivo in Spagna e qui per la gente è qualcosa di talmente tanto normale da essere comune quasi più che l'erba). Fumo qualche sigaretta alla settimana, e fumo erba una volta al mese o due. Non mi piace l'hashish... Credo che la preoccupazione maggiore che mi ha sempre tenuto lontana da provare altre cose è che mi mantengo da sola e se per caso sto male, vado in paranoia e/o sono incapace di andare a lavorare ce l'ho in quel posto (e nessuno mi viene a ripescare per vedere se sono morta). Insomma, sono responsabile di me stessa e non posso permettermi di dipendere da nessuna sostanza. Ma l'idea di provare qualcosa di surreale che vada al di là del semplice momento di conviviale ilarità mi ha sempre incuriosita molto.
Inizio dell'estate 2012. Momento apocalittico: la mia ex (sì, avete letto bene) mi lascia dopo 4 anni... :toimonster:
Prima di arrivare a ciò la storia si trascina per vari mesi nei quali non ho alcuna distrazione se non un sacchetto d'erba (buona e autoprodotta, niente di chimico o strano). Qui è legale coltivarla etc... quindi chi non ce l'ha in balcone ha direttamente una sezione del giardino adibita all'uopo.
Era un sacchetto che avevamo comprato forse un mese prima, cioè addirittura mi ero dimenticata di averlo. Una sera, tornata a casa dal lavoro, mi trovo da sola sul divano a fronteggiare i miei problemi e l'imminente apocalisse. Dico: "boh, almeno una canna... mi spiaccico sul divano e magari piombo nel sonno eterno che tutti i problemi cancella". Non fumavo da un sacco di tempo, e siccome non so manco come vanno le dosi rollo una manciata di roba verdolina con uno spruzzo di tabacco.:weed: Accendo e fumo. Metto musica. Ed è lì che iniziano a fluire i pensieri... in quel periodo oltre a sapere che quella storia stava per affondare, ero pesantemente ossessionata da qualcosa di impossibile che era una mia amica sposata con cui avevo avuto qualche *incontro* del terzo tipo.
In quel momento ricevo una telefonata, proprio da lei. Mi parla e faccio fatica a seguirla. Rido di tutto quello che mi dice. Ride anche lei, le racconto che ho fumato. Smetto di capire quello che mi dice perché inizia a parlarmi in arabo (è la sua lingua madre ma lei mi giura il giorno dopo che non era andata così). Tutto molto strano. Autosuggestione a palla mi dico e tanta fantasia amorosa. Rollo un'altra canna continuando a farfugliare per telefono e poi ci salutiamo. Attacco il telefono. Ricordo che in sottofondo c'era "Your Lovely Head" dei Goldfrapp. Sento che il divano sotto il mio culo inizia a prendere velocità e mi aggancio istintivamente con le mani alla fodera. Inizio infatti ad immaginare di essere su una moto d'acqua, con le onde del mare che si infrangono contro i bordi del divano (non ho mai avuto un'esperienza di moto d'acqua e non surfo, niente di familiare o associabile a qualcosa di mio). La velocità mi spaventa ma non c'è assolutamente niente che io possa fare per frenare e mi prendo malissimo. All'improvviso immagino di frenare con un freno ipotetico che sì esisterebbe su una moto d'acqua (ma ahimé non su un divano!) ed effettivamente funziona. La frenata brusca mi fa CADERE dal divano (avevo un livido su un ginocchio il giorno dopo). :Oo: Mi arrampico sul divano e mi calmo un attimo. Una volta capito il giochetto dell' "immagina e succederà" ci prendo gusto e ci riprovo con qualche soggetto più interessante, l'amica in questione per esempio. Chiudo gli occhi e vedo (immagino, cioè so che non sono intorno a me) tutta una serie di cose tipo che lei è su un ponte e io lo devo attraversare e non arrivo mai e poi... infine arrivo e mentre parliamo vedo che i suoi capelli diventano sempre più lunghi, SENTO :Oo: il vento sul ponte e il sole che mi batte addosso, provo a prenderle i capelli e SENTO :Oo: la morbidezza al tatto, SENTO :Oo::Oo::Oo: il suo profumo come se qualcuno fosse entrato nel soggiorno con una bottiglietta e spruzzando. E infine immagino ma SENTO :Oo:aranoid::heart: le sue stracazzo di mani addosso a me e... tutto il resto è eccessivamente privato e andrei off-topic. :lol:
Qual'è il punto? Che non ho avuto esperienze come dite voi "visuali", cioè non ho visto quadretti colorati sbrilluccicosi o cose che ondeggiavano intorno. NON HO VISTO NULLA (anche perché ho tenuto gli occhi chiusi per la maggior parte del tempo). Ma ho sentito tutto, un momento multisensoriale a tutti gli effetti. Un cieco non si sarebbe reso conto della differenza tra quella roba e un allucinogeno. Soprattutto è stato olfattivo e tattile. Se questo non è sufficiente...
Dopo quella volta non mi è, purtroppo o per fortuna, successo più. Dico per fortuna perché se fosse dipeso da me non sarei mai MAI mai più tornata da quel trip. Tutto era perfetto... e il senso di serenità, calma, e devozione al divino rayer: mi pervadevano fino all'osso.
Se non fosse che ho paura di danneggiarmi fisicamente MA ANCHE E SOPRATTUTTO emotivamente, non c'è prezzo che non pagherei e non c'è droga che non prenderei... per rivisitare quel paradiso artificiale. :'tear::crybaby:
Spero di non avervi annoiati.