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Holofractale de l'hypervérité
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[h=1]Lsd, mescalina, peyote, uno studio norvegese: "Le droghe allucinogene fanno bene alla salute mentale"[/h]Laura Eduati, L'Huffington Post | Pubblicato: 22/08/2013 11:22 CEST | Aggiornato: 22/08/2013 11:22 CEST
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Allucinogeni Mente, Allucinogini Salute, Droghe, Droghe Allucinogene, Terza metrica, Lsd, Mente Allucinogeni, Mescalina, Peyote, Psichedelia, Salute, Notizie
LSD, mescalina, peyote, magic mushrooms e le altre droghe psichedeliche - entrate nel consumo di massa dagli anni '60 e associate al rock 'n' roll, alla letteratura beatnik e alla vita spensierata dei figli dei fiori - non sono sostanze pericolose per la salute mentale. Anzi, in alcuni casi possono ridurre nei consumatori abituali il rischio di patologie psichiatriche.
È quanto afferma uno studio condotto negli Stati Uniti dai neuroscienziati norvegesi Pal- Orjan Johansen e Teri Krebs dopo aver esaminato i dati di 130mila americani che avevano assunto farmaci per alleviare ansia, depressione, stress post-traumatico, agorafobia, sociofobia e che in alcuni casi erano stati ricoverati nei reparti psichiatrici. Tra loro anche 22mila persone che riferiscono di assumere da sempre droghe psichedeliche come l'Lsd, la mescalina, la psilobicina e il peyote. La conclusione è chiara: “L'uso di sostanze psichedeliche non è un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di problemi di salute mentale” né “determina un maggiore ricorso a psicofarmaci”.
Lo studio norvegese, pubblicato lo scorso 19 agosto agosto sulla rivista PlosOne, non riesce a stabilire un rapporto di causa-effetto tra il consumo di sostanze psichedeliche e la salute mentale ma arriva comunque a provare che i consumatori di allucinogenisembrano soffrire in misura minore di problemi psichiatrici e dunque ricorrono meno spesso agli psicofarmaci.
“Un tempo si pensava che le droghe psichedeliche potevano portare a problemi di natura mentale ma questa credenza era basata su un piccolo numero di casi e non teneva conto del consumo diffuso di allucinogeni né del tasso di malattie psichiatriche della popolazione in generale”, spiega Johansen.
I due ricercatori non sono nuovi nei territori delle sostanze psichedeliche: già lo scorso anno avevano pubblicato una ricerca secondo la quale l'Lsd aiuta in maniera efficace gli alcolisti a smettere di bere, mentre due importanti ricerche pubblicate nel British Journal of Psichiatry hanno comprovato l'uso benefico della psilocibina (presente nei cosiddetti funghi allucinogeni) in pazienti affetti da grave depressione.
Lsd, mescalina, peyote, uno studio norvegese: "Le droghe allucinogene fanno bene alla salute mentale"
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LSD, mescalina, peyote, magic mushrooms e le altre droghe psichedeliche - entrate nel consumo di massa dagli anni '60 e associate al rock 'n' roll, alla letteratura beatnik e alla vita spensierata dei figli dei fiori - non sono sostanze pericolose per la salute mentale. Anzi, in alcuni casi possono ridurre nei consumatori abituali il rischio di patologie psichiatriche.
È quanto afferma uno studio condotto negli Stati Uniti dai neuroscienziati norvegesi Pal- Orjan Johansen e Teri Krebs dopo aver esaminato i dati di 130mila americani che avevano assunto farmaci per alleviare ansia, depressione, stress post-traumatico, agorafobia, sociofobia e che in alcuni casi erano stati ricoverati nei reparti psichiatrici. Tra loro anche 22mila persone che riferiscono di assumere da sempre droghe psichedeliche come l'Lsd, la mescalina, la psilobicina e il peyote. La conclusione è chiara: “L'uso di sostanze psichedeliche non è un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di problemi di salute mentale” né “determina un maggiore ricorso a psicofarmaci”.
Lo studio norvegese, pubblicato lo scorso 19 agosto agosto sulla rivista PlosOne, non riesce a stabilire un rapporto di causa-effetto tra il consumo di sostanze psichedeliche e la salute mentale ma arriva comunque a provare che i consumatori di allucinogenisembrano soffrire in misura minore di problemi psichiatrici e dunque ricorrono meno spesso agli psicofarmaci.
“Un tempo si pensava che le droghe psichedeliche potevano portare a problemi di natura mentale ma questa credenza era basata su un piccolo numero di casi e non teneva conto del consumo diffuso di allucinogeni né del tasso di malattie psichiatriche della popolazione in generale”, spiega Johansen.
I due ricercatori non sono nuovi nei territori delle sostanze psichedeliche: già lo scorso anno avevano pubblicato una ricerca secondo la quale l'Lsd aiuta in maniera efficace gli alcolisti a smettere di bere, mentre due importanti ricerche pubblicate nel British Journal of Psichiatry hanno comprovato l'uso benefico della psilocibina (presente nei cosiddetti funghi allucinogeni) in pazienti affetti da grave depressione.
Lsd, mescalina, peyote, uno studio norvegese: "Le droghe allucinogene fanno bene alla salute mentale"