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Thuja Occidentalis (Cipresso)

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Eiah
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Eiah

Alpiniste Kundalini
Inscrit
15/11/11
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528
Contiene percentuali di Tujone molto più alte di quelle dell'assenzio...
Da tempo utilizzato come pianta medica...
Passeggiando la sera ho trovato dei piccoli esemplari a bordo di un giardino...
Ho preso un po' di fogliame...
Ne ho essicato un po' in forno a 100 gradi...
Fumato nella pipa...
Gusto debole, dolciastro...
Molto dolce in gola...
Effetto... Secondo me sì... piacevole... indescrivibile... forse battito cardiaco aumentato...
Proverò forse una tisana...
C'è da dire che probabilmente non è ora in periodo balsamico e le piante erano giovani...


:D

p.s.
meglio non abusare della pianta perchè il tujone è neurotossico...

p.p.s
parte dell'effetto potrei definirlo come rinfrescante...
tra l'altro il tujone sa di mentolo e in alcune specie di menta e nella salvia(piante rinfrescanti) c'è tujone...
 
non penso che ce ne sia in quantità tale che basta fumare un mezzo grammo per avvertirne gli effetti.
Ma prima di fare sciocchezze aspetta il parere di qualche esperto, non si sa mai cosa ci si può aspettare dalle piante.
 
Penso che la tisana non possa estrarre il tujone, che è un terpene...
Si dovrebbe fare un liquore... dovrebbe venire come l'assenzio ma con molto più tujone...

ATTENZIONE PER CHI LEGGE!
IL TUJONE PUÒ ESSERE LETALE! p.s. (però ci devi andare pesante per schiattare)



EDIT (mer nov 23, 2011 15:18):
Ho messo a macerare in alcool il resto delle foglie...
l'ho fatto piuttosto male ma dovrebbe riuscire bene lasciando a macerare per una settimana...
comunque esce fuori un liquore verde come l'assenzio e sà prettamente di cipresso...
non piacendomi tanto i superalcolici nè il cipresso ne ho bevuto pochissimo...
penso si possa migliorare la ricetta aggiungendo qualcosa...
ho pensato alle mele che si sposano bene con il cipresso, magari di quelle molto balsamiche.
Il tutto è da zuccherare perchè amaro e magari da annacquare (si scrive così?)... proprio come l'assenzio!
 
io ti consiglio di diluirlo, come fai a bere l'alcool quasi puro?
Magari migliora la ricetta e facci sapere. :wink:
 
Sì l'ho diluito ma non ho propio voglia di berlo lo stesso...
 
ci credo,immagino che intruglio avrai combinato :wink:
 
No no è davvero cattivo se ti piace l'assenzio, questo fa solo un po' più schifo ma ha invece qualcosa come circa il quadruplo di tujone...
 
Riesumazione del topic: La thuja occidentalis non è propiamente un cipresso, i cipressi si chiamano Cupressus...

Da "Il Volo dei Sette Ibis - Erboristeria Alchimica" di A. Gentili:
Cipresso
(Cupressus sempervirens)
Il Cipresso, secondo la poesia romana, per bocca di Virgilio, è unalbero scuro, atra, e nello stesso tempo funebre, feralis. L 'atra cupressus simboleggia le tenebre, il regno di Plutone. La sua mitologia è antichissima. Infatti, presso i Parsi era il simbolo della Luce, tanto che Zarathustravedeva in lui l’immagine di Ahuramazda. Perciò quest’albero svettava dinanzi a tutti i Templi consacrati al Fuoco e nei cortili dei palazzi reali. Come il pioppo, anche il cipresso è la reincarnazione di dee, quindi ha un carattere femminile, quasi a sottolineare la funzione di Saturno com e Alma Mater, seme sottile della materia, Virgo Nera Paritura, Vergine Nera chepartorisce il caleidoscopio della manifestazione sensibile. Il cipresso è la reincarnazione delle figlie di Eteocle, che portate dalle divinità celesti nel gran turbine di una tempesta senza fine,quella incarnativa della materia, vengono scagliate in uno stagno. Gea, la Terra, commossa dalla loro triste fine, le trasforma in alberi austeri: i cipressi. Da Plinio, sappiamo che nell’antica Roma, alla nascita dei figli, si piantava un cipresso, con intenzione fallica, ed esso serviva come dote. Lo stesso autore narra che la freccia dell’arco di Eros e lo scettro di Giove erano fatti con legno di cipresso. Un’altra leggenda ci dice che Cerere gettò un cipresso nel cratere dell’Etna per arrestare l’eruzione e per imprigionare Vulcano. In questo racconto mitologico, vediamo configurato Saturno discendente, coagulante, emblema della divinità femminile primordiale, nel suo ruolo generativo (della materia) e di morte (della materia). I preparati alchimici, derivanti dalle galbule e dagli aghi giovani,sono astringenti e vasocostrittori. Queste proprietà evidenziano il carattere generale saturnino, considerato come principio coagulante, ed agendo sui grandi vasi sanguigni,confermano il postulato dell’astrologia esoterica, che assegna a Saturno, come secondo domicilio, il segno dell’Acquario.

Da Wikipedia:
Usi

È l'albero tipico dei cimiteri perché le sue radici, come quelle di tutti gli alberi, hanno estensione e sviluppo corrispondenti a quelli dei rami; quindi, nel caso del cipresso, scendendo a fuso nella terra in profondità invece che svilupparsi in orizzontale (come per le querce e gli altri alberi a chioma larga), non danno luogo a interferenze con le sepolture circostanti.
 
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