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setta psichedelica

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sd&m

Holofractale de l'hypervérité
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7/3/10
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In un piccolo paese nel Canton Soletta è scoppiata una piccola rivoluzione. Da tempo si è impiantata una strana comunità con più di 100 aderenti. A guidarla è un personaggio un po’ eccentrico, uno psichiatra dai metodi poco ortodossi. Il dott. Widmer predica l’amore libero, la poligamia e l’uso di farmaci come alcune sostanze psicotrope. Gli adepti aumentano, hanno comprato molte case e nel piccolo paese c’è molta preoccupazione oltre allo scandalo. La gente protesta e dice di averne abbastanza, la comunità chiede solo di poter vivere come vuole. Un reportage ci porta dentro questa setta e tra gli umori di un paese in subbuglio.

video http://la1.rsi.ch/falo/welcome.cfm?idg= ... &idc=41489
 
Una cosa del genere è capitata anche qui in Toscana, anche se è piuttosto discreta e tende ad essere segreta o comunque selettiva e diffidente.
Molte persone hanno comprato e/o occupato delle case e dei terreni di un orami ex paese abbandonato e si ritrovano in date precise per fare dei riti di gruppo. Assumono piante psicotrope (non so di preciso quali, quali parti, quante) sotto forma di qualche bevanda per poi assumere inoltre delle triptamine simili alla psilocibina. Il beverone lo chiamano Leprecano e il tizio che ha dato inizio a tutto (e che ora è irreperibile) è irlandese e la gente ne parla come di una figura carismatica. So che dietro tutto c'è una base di verità perché mi è stato velatamente proposto di partecipare una sera ad un rito ma ho rifiutato.
 
No,
chi me l'ha proposto non fa parte degli Elfi. Anche se, ora che mi fai pensare, carovane di Elfi da quelle parti mi capita spesso di vederne. Comunque no, ci sono persone che non vivono in nessuna forma di comune.
 
ho conosciuto ragazzi che sono stati con gli elfi per un periodo ma mi hanno detto che rispetto a qualche anno fa comprano parecchio dal 'mondo esterno'...
 
Ma non vi piacerebbe vivere in una comunità autosufficiente "libera", circondato da colleghi che non rompono le palle, senza doversi sempre preoccupare di finire al fresco?
(ma non una zona occupata, sovraffollata e ovviamente turistica; io dico in una nazione libera, in un Italia ipotetica).

Io sarei il primo.
<<<chissà il futuro - sarebbe bello !>>>


Magari qualcuno ci ha anche vissuto.
 
Novello a dit:
Ma non vi piacerebbe vivere in una comunità autosufficiente "libera", circondato da colleghi che non rompono le palle, senza doversi sempre preoccupare di finire al fresco?
(ma non una zona occupata, sovraffollata e ovviamente turistica; io dico in una nazione libera, in un Italia ipotetica).

Io sarei il primo.
<<<chissà il futuro - sarebbe bello !>>>


Magari qualcuno ci ha anche vissuto.


si e no.

perchè è difficile per me apprezzare il significato di "comunità psichedelica" e purtroppo mi spiace. mi spiace di avere un carattere estremamente individualista (dovuto in parte anche l'adhd) e non potermi godere le persone, le situazioni, etc..

io abito a Milano e c'è stato un periodo in cui Franco Bolelli apriva regolarmente Starship, che come concetto non ha nulla a che vedere con una comune, ma non era male. era una specie di centro sociale diciamo "delux", dove si discuteva e parlava solo di psichedelia. direi che fosse il 94-95 o 96. a volte si facevano concerti, a volte poteva essere che Albert Hoffman venisse a fare una conferenza. serata indimenticabile: parlava in italiano. un uomo straordinario.

ecco non so, preferisco la connessione con la società e la discussione e la divulgazione, piuttosto che l'emarginazione di una comune, anche se ripeto ha un suo fascino. la cosa dei riti cmq non la farei mai. quando volevo un "viaggio vero" con LSD, il setting per me era rigorosamente stare da solo, almeno nelle prime 6 ore.
 
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