Ossidiana
Neurotransmetteur
- Inscrit
- 7/7/13
- Messages
- 82
Salve, so che sono nuova e che quello che scriverò vi sembrerà già trito e ritrito, ma vorrei condividere questa mia esperienza con voi, anche per avere consigli e sciogliere qualche mio dubbio.
Qualche giorno fa ho preso la DMT per la seconda volta (la prima volta è stata circa 2 mesi fa). Preparo un materassino comodo sul balcone, sono le 2 di notte, cielo stellato e rumore dei grilli. Il primo tentativo fallisce miseramente, ho cercato di fumarla con la bottiglina e stagnola ma un po' a causa della poca luce, un po' (molto) per mia personale inettitudine, sono riuscita ad aspirarne solo una piccolissima parte; risultato: lievissime sensazioni tattili, tranquillità interiore, ma nessuna sorta di viaggio.
Perfetto, dopo una decina di minuti mi si porge una seconda dose di circa 50 mg in una pipetta purtroppo di non ottima qualità (è stata abbastanza improvvisata la cosa, fino al giorno prima non sapevo che l'avrei presa); fatto sta che cerco di fare un tiro bello lungo e potente e.. tadàn, "rieccoci qua", penso. Mi sdraio, ricordo anche che chiudo gli occhi, mi sento sciogliere, dove sono le mie mani? Vedo un ovale bianco, di luce, con attorno l'oscurità. Poi riecco davanti ai miei occhi le STESSE immagini dell'altro viaggio: linee rette, spigolose, un groviglio di forme, facce cangianti di esseri di chissà quale mondo che si succedevano a velocità assurde. La cosa che mi ha stupita è che ricordo chiaramente di aver pensato che quelle forme le avevo già viste nel viaggio precedente, solo che le avevo dimenticate; la differenza è che la volta prima i colori predominanti erano il rosa e il giallo, questa volta il verde e il giallo. Addirittura ricordo che a un certo punto ho pensato "ah, questa cosa me la devo ricordare, l'ho già vista l'altra volta", ma naturalmente ora non ho la più pallida idea di cosa fosse.
Ricordo il meraviglioso sapore della DMT, mi ha accompagnato per tutta l'esperienza e mi faceva pensare a qualcosa di metallico, eppure così antico, tanto antico. Ho anche pensato che gli antichi Aztechi, o Maya, o chi per essi di sicuro avevano prodotto la loro arte per via di quelle immagini che ora stavo vedendo io; e le "facce" che vedevo sembravano scolpite da quei popoli, secondo quelle linee (anche nell'esperienza precedente avevo pensato a loro, anzi lì addirittura ne avevo visto uno, chiaramente, che mi invitava a seguirlo). Tutto questo era accompagnato dalle voci degli esseri che vedevo, ma naturalmente non saprei assolutamente dire cosa dicevano (SE "dicevano"). Le gambe erano rigide, la mandibola anche, ho dovuto scioglierle varie volte nel corso del viaggio. Una volta riaperti gli occhi (dopo circa 10 minuti) vedevo le profondità dei corpi alterate, gli oggetti mi sembravano più bombati, non c'erano sfumature ma colori netti, e i movimenti erano lentissimi, lasciavano la scia. Le stelle si muovevano impercettibilmente. Mi sono sentita "rallentata" per altri 10 minuti, più o meno.
Una cosa che mi è piaciuta di meno è che per tutta la durata del viaggio mi sono sentita scissa in due parti: una era spaventatissima da tutto quello che sentiva e premeva per tornare, l'altra invece cercava di metterla da parte ripetendosi che quella era un'esperienza voluta e desiderata, e non c'era motivo di fuggirla. Ecco, mi chiedevo, questa cosa credo capiti a tutti: ma va via, a un certo punto? Capiterà prima o poi che la mia coscienza si stia zitta e mi faccia scorrere, la paura si metterà da parte?
C'è di buono che questa volta mi sembra di ricordare di più rispetto all'altra, ma qui si apre l'altro dubbio: dopo un certo numero di viaggi credete che riuscirò a ricordare più cose? La testa smetterà di rimuovere quello che crede pericoloso?
Ah, e ultimo quesito: quale può essere un mezzo buono ma non troppo dispendioso (le finanze languono, sigh) per farmi una fumata come si deve?
Grazie per aver letto, spero di aver fatto un report decente
Buona vita!
Qualche giorno fa ho preso la DMT per la seconda volta (la prima volta è stata circa 2 mesi fa). Preparo un materassino comodo sul balcone, sono le 2 di notte, cielo stellato e rumore dei grilli. Il primo tentativo fallisce miseramente, ho cercato di fumarla con la bottiglina e stagnola ma un po' a causa della poca luce, un po' (molto) per mia personale inettitudine, sono riuscita ad aspirarne solo una piccolissima parte; risultato: lievissime sensazioni tattili, tranquillità interiore, ma nessuna sorta di viaggio.
Perfetto, dopo una decina di minuti mi si porge una seconda dose di circa 50 mg in una pipetta purtroppo di non ottima qualità (è stata abbastanza improvvisata la cosa, fino al giorno prima non sapevo che l'avrei presa); fatto sta che cerco di fare un tiro bello lungo e potente e.. tadàn, "rieccoci qua", penso. Mi sdraio, ricordo anche che chiudo gli occhi, mi sento sciogliere, dove sono le mie mani? Vedo un ovale bianco, di luce, con attorno l'oscurità. Poi riecco davanti ai miei occhi le STESSE immagini dell'altro viaggio: linee rette, spigolose, un groviglio di forme, facce cangianti di esseri di chissà quale mondo che si succedevano a velocità assurde. La cosa che mi ha stupita è che ricordo chiaramente di aver pensato che quelle forme le avevo già viste nel viaggio precedente, solo che le avevo dimenticate; la differenza è che la volta prima i colori predominanti erano il rosa e il giallo, questa volta il verde e il giallo. Addirittura ricordo che a un certo punto ho pensato "ah, questa cosa me la devo ricordare, l'ho già vista l'altra volta", ma naturalmente ora non ho la più pallida idea di cosa fosse.
Ricordo il meraviglioso sapore della DMT, mi ha accompagnato per tutta l'esperienza e mi faceva pensare a qualcosa di metallico, eppure così antico, tanto antico. Ho anche pensato che gli antichi Aztechi, o Maya, o chi per essi di sicuro avevano prodotto la loro arte per via di quelle immagini che ora stavo vedendo io; e le "facce" che vedevo sembravano scolpite da quei popoli, secondo quelle linee (anche nell'esperienza precedente avevo pensato a loro, anzi lì addirittura ne avevo visto uno, chiaramente, che mi invitava a seguirlo). Tutto questo era accompagnato dalle voci degli esseri che vedevo, ma naturalmente non saprei assolutamente dire cosa dicevano (SE "dicevano"). Le gambe erano rigide, la mandibola anche, ho dovuto scioglierle varie volte nel corso del viaggio. Una volta riaperti gli occhi (dopo circa 10 minuti) vedevo le profondità dei corpi alterate, gli oggetti mi sembravano più bombati, non c'erano sfumature ma colori netti, e i movimenti erano lentissimi, lasciavano la scia. Le stelle si muovevano impercettibilmente. Mi sono sentita "rallentata" per altri 10 minuti, più o meno.
Una cosa che mi è piaciuta di meno è che per tutta la durata del viaggio mi sono sentita scissa in due parti: una era spaventatissima da tutto quello che sentiva e premeva per tornare, l'altra invece cercava di metterla da parte ripetendosi che quella era un'esperienza voluta e desiderata, e non c'era motivo di fuggirla. Ecco, mi chiedevo, questa cosa credo capiti a tutti: ma va via, a un certo punto? Capiterà prima o poi che la mia coscienza si stia zitta e mi faccia scorrere, la paura si metterà da parte?
C'è di buono che questa volta mi sembra di ricordare di più rispetto all'altra, ma qui si apre l'altro dubbio: dopo un certo numero di viaggi credete che riuscirò a ricordare più cose? La testa smetterà di rimuovere quello che crede pericoloso?
Ah, e ultimo quesito: quale può essere un mezzo buono ma non troppo dispendioso (le finanze languono, sigh) per farmi una fumata come si deve?
Grazie per aver letto, spero di aver fatto un report decente
Buona vita!