hologram
Neurotransmetteur
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Vorrei consigliare, senza nessuno scopo pubblicitario, qualche brano che ho ascoltato nella stesura di questo racconto.
Lochi - Drugs are everywhere
Lochi - London Acid City
radiOzora (both Trance and Chill ), radio online dell'organizzazione del festival Ozora.
Rallentato a ritmo di musica.
MI scuso per lo stile, scrivo come viene perchè ho tanto da dire e vado un pò di fretta.
Vorrei iniziare il mio racconto dall'inizio di questo week end (venerdì) per poi passare al racconto vero, cioè la descrizione di oggi (lunedì).
Mi presento, sono uno studente che però oltre a fare lo studente, fa molte, molte cose.
Venerdì sera mi è capitato di fare una serata col mio collettivo. Nel senso che abbiamo organizzato e realizzato noi una serata, sulla quale non mi divulgherò, x mantenere la privacy, perchè penso che troverei qualcuno che a quella serata c'era.
Dopo aver chiuso, pulito e smontato la serata, nella quale avevo abbondantemente bevuto e fumato diverse canne (di buona qualità) sono andato a letto la mattina distrutto. Il giorno dopo, svegliatomi alle 12, ho avuto impegni fino alle 16.30 poi sono partito in macchina alla ricerca della festa della quale avevo le info. Dopo aver girato 3 ore in macchina, finalmente la festa. Il posto era immenso. Non penso di aver mai concepito un luogo così vasto prima di averlo visto veramente sabato.
Un complesso di capannoni, di cui il più grande lungo penso almeno 250 m e larghi 100-130 buoni. Sul lato corto, casse. Un muro di sound con palco leggermente rialzato sul lato, dalla quale suonavano in vinile acid oldchool. Una bomba.
Una festa fatta veramente bene, un luogo immenso e vuoto, riempito per qualche giorno di migliaia di partecipazioni, di migliaia di passanti, centinaia di auto che passavano, centinaia di camper che alloggiavano dentro il complesso di capannoni e che pullulavano di vita.
Quel luogo era pulsante di idee, di gente.
Era vivo.
Purtroppo, non rimasi alla festa fino a tardi, perchè dovevamo raggiungere degli amici.
Arrivai alla festa circa alle 7.45 (ed era già un delirio) e me ne andai circa all'1 (a quel punto iniziava ad essere bella piena, con luci studiatissime e una musica che impediva di stare fermi. Fumai parecchio e bevvi altrettanto perchè non dovevo guidare e mi avrebbero riacompagnato fino a casa, quindi, perchè non divertirmi.
In giro la solita fauna, cioè la più ampia varietà di stili e di personalità che solo la festa offre, in quanto priva di regole convenzionali, con il solo scopo , almeno teoricamente, di "rispettare gli altri e il posto". Solo questo.
Non mi divulgo oltre perchè capisco che l'argomento, espresso con questi termini, che però mi paiono indispensabili per poter discutere il contenuto, risulti dopo un pò noioso e spensierato, quando invece poggia su ragionamenti molto razionali e reali. E su ciò che accade oggi, magari dove si riesce a non essere visti, e ripresi, dalle telecamere di qualcuno senza che abbiano il nostro consenso.
Andai a letto di nuovo alla mattina, poichè feci tardi con gli amici dopo essere tornato dalla festa. Ero veramente distrutto.
Le feste "fatte bene", come direbbe un assiduo frequentatore di free party nel nord italia, esistono ancora.
Domenica pranzai fuori e nel pomeriggio studiai parecchio perchè ero in arretrato. La sera ero a pezzi. Dormii poco e il giorno dopo (oggi ) lo iniziai da stanco.
Scuola, studio, ed è sera.
Dopo cena fumo qualche canna, di qualità davvero elevata, sul balcone.
Fumo guardando nel panorama offertomi da una metropoli sempre illuminata da lampioni, insegne, parcheggi , negozi e cantieri. Da gru e operai che lavorano 24 h su 24.
Mi piace osservare in particolare un grande palazzo in costruzione davanti a casa mia. Nel suo cemento e nelle sue spettrali gru vedo l'instaurarsi della speculazione sul progresso.
Rientrando in casa dal balcone mi vedo riflesso nel vetro, e, dietro di me, il palazzo in costruzione.
Ho le mani nella tasca davanti della felpa e mi fermi a fissare il vetro. E li scatta qualcosa. Sento una forza attrarmi dentro l'immagine, le mani farsi fluenti e arricciarsi, diventando fresche. L'immagine nel vetro inizia a muoversi, pur restando convinto che nel reale non fosse possibile e che fosse frutto di quel momento di divagazione mentale. Ma l'immagine nel vetro si stava muovendo. Le mie mani fluirono nel vetro diventando enormi e fluenti, andando a strozzare al collo dell'enorme mostro di cemento nel quale si era trasformato il palazzo in costruzione.
Il tutto dura diversi secondi, poi mi risveglio e torno in me, e rientro.
Decido così di mettermi al computer per scrivermi quest'esperienza e noto la risposta ad un mio post di poco tempo prima. Così mi connetto al forum e decido di scriverla direttamente qui, così, come veniva. Per questo mi scuso dello stile un pò, magari, altalenante e vago.
Ottimo spunto fornitomi dall'erba fumata stasera very very good.
Grazie a chi ha avuto la voglia di leggermi, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Buona notte a todos
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Lochi - Drugs are everywhere
Lochi - London Acid City
radiOzora (both Trance and Chill ), radio online dell'organizzazione del festival Ozora.
Rallentato a ritmo di musica.
MI scuso per lo stile, scrivo come viene perchè ho tanto da dire e vado un pò di fretta.
Vorrei iniziare il mio racconto dall'inizio di questo week end (venerdì) per poi passare al racconto vero, cioè la descrizione di oggi (lunedì).
Mi presento, sono uno studente che però oltre a fare lo studente, fa molte, molte cose.
Venerdì sera mi è capitato di fare una serata col mio collettivo. Nel senso che abbiamo organizzato e realizzato noi una serata, sulla quale non mi divulgherò, x mantenere la privacy, perchè penso che troverei qualcuno che a quella serata c'era.
Dopo aver chiuso, pulito e smontato la serata, nella quale avevo abbondantemente bevuto e fumato diverse canne (di buona qualità) sono andato a letto la mattina distrutto. Il giorno dopo, svegliatomi alle 12, ho avuto impegni fino alle 16.30 poi sono partito in macchina alla ricerca della festa della quale avevo le info. Dopo aver girato 3 ore in macchina, finalmente la festa. Il posto era immenso. Non penso di aver mai concepito un luogo così vasto prima di averlo visto veramente sabato.
Un complesso di capannoni, di cui il più grande lungo penso almeno 250 m e larghi 100-130 buoni. Sul lato corto, casse. Un muro di sound con palco leggermente rialzato sul lato, dalla quale suonavano in vinile acid oldchool. Una bomba.
Una festa fatta veramente bene, un luogo immenso e vuoto, riempito per qualche giorno di migliaia di partecipazioni, di migliaia di passanti, centinaia di auto che passavano, centinaia di camper che alloggiavano dentro il complesso di capannoni e che pullulavano di vita.
Quel luogo era pulsante di idee, di gente.
Era vivo.
Purtroppo, non rimasi alla festa fino a tardi, perchè dovevamo raggiungere degli amici.
Arrivai alla festa circa alle 7.45 (ed era già un delirio) e me ne andai circa all'1 (a quel punto iniziava ad essere bella piena, con luci studiatissime e una musica che impediva di stare fermi. Fumai parecchio e bevvi altrettanto perchè non dovevo guidare e mi avrebbero riacompagnato fino a casa, quindi, perchè non divertirmi.
In giro la solita fauna, cioè la più ampia varietà di stili e di personalità che solo la festa offre, in quanto priva di regole convenzionali, con il solo scopo , almeno teoricamente, di "rispettare gli altri e il posto". Solo questo.
Non mi divulgo oltre perchè capisco che l'argomento, espresso con questi termini, che però mi paiono indispensabili per poter discutere il contenuto, risulti dopo un pò noioso e spensierato, quando invece poggia su ragionamenti molto razionali e reali. E su ciò che accade oggi, magari dove si riesce a non essere visti, e ripresi, dalle telecamere di qualcuno senza che abbiano il nostro consenso.
Andai a letto di nuovo alla mattina, poichè feci tardi con gli amici dopo essere tornato dalla festa. Ero veramente distrutto.
Le feste "fatte bene", come direbbe un assiduo frequentatore di free party nel nord italia, esistono ancora.
Domenica pranzai fuori e nel pomeriggio studiai parecchio perchè ero in arretrato. La sera ero a pezzi. Dormii poco e il giorno dopo (oggi ) lo iniziai da stanco.
Scuola, studio, ed è sera.
Dopo cena fumo qualche canna, di qualità davvero elevata, sul balcone.
Fumo guardando nel panorama offertomi da una metropoli sempre illuminata da lampioni, insegne, parcheggi , negozi e cantieri. Da gru e operai che lavorano 24 h su 24.
Mi piace osservare in particolare un grande palazzo in costruzione davanti a casa mia. Nel suo cemento e nelle sue spettrali gru vedo l'instaurarsi della speculazione sul progresso.
Rientrando in casa dal balcone mi vedo riflesso nel vetro, e, dietro di me, il palazzo in costruzione.
Ho le mani nella tasca davanti della felpa e mi fermi a fissare il vetro. E li scatta qualcosa. Sento una forza attrarmi dentro l'immagine, le mani farsi fluenti e arricciarsi, diventando fresche. L'immagine nel vetro inizia a muoversi, pur restando convinto che nel reale non fosse possibile e che fosse frutto di quel momento di divagazione mentale. Ma l'immagine nel vetro si stava muovendo. Le mie mani fluirono nel vetro diventando enormi e fluenti, andando a strozzare al collo dell'enorme mostro di cemento nel quale si era trasformato il palazzo in costruzione.
Il tutto dura diversi secondi, poi mi risveglio e torno in me, e rientro.
Decido così di mettermi al computer per scrivermi quest'esperienza e noto la risposta ad un mio post di poco tempo prima. Così mi connetto al forum e decido di scriverla direttamente qui, così, come veniva. Per questo mi scuso dello stile un pò, magari, altalenante e vago.
Ottimo spunto fornitomi dall'erba fumata stasera very very good.
Grazie a chi ha avuto la voglia di leggermi, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Buona notte a todos
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