FrankBlack
Alpiniste Kundalini
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Dopo aver provato la psilocibina con 2gr. di thai essiccati ed esserne rimasto entusiasta, sapevo già che durante il mio ritorno in Olanda avrei fatto le "prove generali" per capire se gli psichedelici facciano al caso mio o se è meglio buttarmi su altro come la letteratura o la drammaturgia.
Ecco qui quello che ne è uscito fuori.
Voir la pièce jointe 13008
Fin dal primo giro ad Amsterdam ho cominciato a controllare tutti gli smart shop alla ricerca di quello che proponeva il prezzo più economico per gli High Hawaiians che mi erano stati consigliati qui sul forum. Dopo aver capito che per averli bisognava affrontare una spesa minima di 25€ ho portato pazienza e li ho presi. Ho aspettato fino al giorno dopo perchè, nel pomeriggio, avevamo in programma un paio d'ore di riposo in uno dei tanti parchi della città. Una volta lì, mi son messo appoggiato ad un albero e ho sgranocchiato i truffles a stomaco semi-vuoto (avevo mangiato giusto qualcosina per non restare a corto di energie). Il gusto ricorda molto quello della frutta secca e, in particolare, quello delle noccioline ma saprete già che mangiarne 22gr. può diventare disgustoso e finire il pacchetto un po' lo è stato.
Dopo circa 20 minuti si manifestano i primi effetti. Le sagome degli alberi di fronte a me, oltre al laghetto, sono tutte perfettamente separate e delineate da contorni nitidi. Poco a poco mentre i tartufi salgono noto che il movimento dei rami non è più avvertito come tale ma quel che vedevo erano i rami e le foglie dell'albero che si espandevano. Mi sentivo in pace con me stesso mentre osservavo quella vista paradisiaca, ai miei piedi qualche cicca di sigaretta e qualche sprazzo di terreno privo di erba avevano creato una specie di strada geometrica e, dopo un po', tutto quello che avevo di fronte diventava una luce incredibilmente forte dai colori dell'arcobaleno che invadeva completamente il mio campo visivo. L'immagine era diventata un negativo a colori vivi di se stessa, all'inizio la cosa mi ha impressionato tanto che mi sono imposto concentrazione per smettere di vederlo, poi ci ho riprovato perdendo lo sguardo nel vuoto e ho trattenuto la sensazione per circa 40 secondi chiedendomi come fosse possibile che succedessero cose simili al cervello. Dopo una mezzoretta che a me erano sembrati invece pochi minuti i miei due amici tornano da una passeggiata che si erano fatti intorno al parco ed io gli chiedo di accompagnarmi in un bagno lì vicino. Mentre ci avvicinavamo al bagno chimico del parco non riuscivo a capire dove fosse e, dopo averlo visto, restavo ancora dubbioso di come potessero fare le persone ad entrarci. Una volta dentro la cabina comincio a fare pipì nel wc che conteneva un liquido blu che copriva gli odori sgradevoli. Il getto d'urina che vi arrivava dentro formava bolle che nella mia mente diventavano volti, montagne, figure geometriche e altro ancora e per qualche istante ho temuto di potermi smarrire in quel bagno. Non riuscendo poi a capire quanto tempo passava quella mi è sembrata una pisciata piuttosto lunga. Esco da lì e decido con i miei amici di andarcene dal parco sebbene fossi nel bel mezzo del picco dei tartufi. Al solito provo una sensazione di inadeguatezza pensando che i miei amici potevano annoiarsi standomi appresso ad assistermi, credo che il requisito fondamentale per fare bene da sitter ad una persona sia quello di aver provato queste sostanze almeno un paio di volte, poi dovrebbero portarsi d'appresso un lettore mp3 con le cuffie, un libro o un cruciverba e starsene per i cazzi loro senza interagire in alcun modo con chi fa l'esperienza a meno che non ci siano gravi pericoli o lo richieda l'interessato....
Detto questo sono comunque felice di come sia andata la seconda parte del viaggio visto che ho vissuto un'esperienza particolarissima che avrei voluto fare: quella di camminare in strade trafficatissime (persone, bici, moto e agli incroci auto e tram....) sotto l'effetto di psichedelici. So che potrebbe sembrarvi strano ma ero curioso di vedere se sarei stato capace di gestirmi e in quale proporzione. Sicuramente avevo perso il senso dell'orientamento ma poco male visto che mi capitava anche dopo un cannone e alla fin fine uno dei due ragazzi con cui ero riusciva a gestirci benissimo con la mappa in mano. Nel fiume di persone in cui ero immerso i visuals continuavano a stupirmi. I contorni delle persone di fronte a me non erano ben delineati e in alcuni istanti formavano reticoli geometrici che si protendevano verso l'alto dove si univano insieme per formare una rete che puntava al cielo. I capelli ricci e vaporosi di una donna che mi sono ritrovato a fissare fluttuavano nell'aria proprio sopra le sue tempie e il movimento, simile a quello del fumo, era stupendo. I muri accanto a me contenevano macchie nere in movimento. Di sicuro avrò visto molte altre cose ma la freneticità di quei momenti unita alla ricerca di concentrazione per potermi muovere bene in tutto quel caos avrà impedito alla parte cosciente del mio cervello di registrare parecchie cose... Una sensazione ben distinta, però, è stata quella che gli oggetti intorno a me fossero indefiniti e riuscivo a capire cos'erano solo fissandoli. Ho provato la stessa cosa in alcuni sogni in cui entrando in posti pieni di oggetti come librerie o musei tutto ciò che avevo intorno era indistinto e cambiava sempre ogni volta che lo guardavo. Non vorrei sbilanciarmi ma ho avuto l'intuizione che questi stati di coscienza alterati pongano il cervello in una condizione molto più simile a quella che assume durante il sonno che a quella della veglia...
Arrivati nei pressi del red light district ci sediamo in una panchina circolare che cingeva un albero e mi accendo mezza canna di haschish che m'ero portato d'appresso. Poco prima di averla finita succede l'inaspettato, uno di quegli eventi imprevedibili e improvvisi. Malauguratamente uno dei tanti volatili che popolano i cieli olandesi decide di vuotare l'intestino proprio sopra il mio amico seduto accanto a me. Ora, di incidenti con le cacche dei piccioni ne ho visti tanti ma quello che ha cagato sul mio amico doveva essere un fottuto gabbiano o giù di lì perchè gliene ha scaricata addosso davvero tanta. Con la felpa completamente ricoperta di cacca e anche il jeans sporco il mio amico ha provato a darsi una pulita così gli abbiamo dato fazzolettini e una busta dove infilare l'indumento sporco e quando alla sua richiesta di mettere il tutto nella mia tracolla già piena zeppa tra fumetti, bottiglie d'acqua, cibo, cuffie, robette comprate in giro e altro ho rifiutato e gli ho chiesto di portarsela a mano ha dato di matto fortissimo gridando e attaccandomi pesantemente, m'ha detto di essere diventato una merda di persona e ha deciso che la cosa giusta era buttare la felpa in un cestino asserendo che la colpa fosse la mia e ci ha detto che se ne sarebbe tornato in hotel. Penso che questa sua reazione m'abbia innescato una specie di bad trip. Nei venti minuti successivi nella mia testa vorticavano una miriade di pensieri e mi chiedevo se mi fossi comportato nella maniera giusta e se quella del mio amico fosse stata una reazione consona. Una miriade di pensieri bruttissimi m'ha invaso la testa, sensazioni assurde e negativissime che m'hanno scosso tanto profondamente da stare malissimo. Continuando a camminare, io e l'altro ragazzo con cui ero ci siamo seduti sul bordo di un canale dove per pochi minuti ho recuperato un po' di serenità osservando una decina di gabbiani che volavano alla rinfusa sulle acque di Amsterdam. Ho visto tutta la bellezza di un volo trionfale di uno di questi splendidi uccelli bianchi che planando dominava tutta la zona come se stesse eseguendo una specie di danza o di rituale, quasi a voler manifestare la sua supremazia su quella zona o volesse affermarsi al mondo dichiarando a tutto e tutti di essere vivo e possente. Ho fatto un breve video col telefono ma subito dopo mi sono reso conto di quanto fossi stato stupido nel voler registrare la bellezza di un simile avvenimento e di come era impossibile immortalare l'essenza di quegli attimi. I muri degli edifici di fronte manifestavano l'intenzione di muoversi ma credo che sia stato da qui in poi che i visuals sono terminati.
Dal momento che quel posto mi trasmetteva una sensazione di transitorietà ed ero ancora dilaniato dalla litigata di poco prima (anche se in fondo era una cazzata ho capito che in trip tutto si ingigantisce e si va sempre a scavare più in profondità di quanto non accade da lucidi....) chiedo al mio amico di rimetterci in marcia verso piazza Dam. Nel tragitto credo di aver avuto una vera e propria fase psicotica. Provavo un forte senso di inadeguatezza e miseria, la parola era qualcosa di completamente avulso da quel contesto e il linguaggio mi sembrava un artifizio che difficilmente poteva servire realmente a comunicare i veri pensieri di ogni essere umano perchè fatti di sensazioni, idee o emozioni che non potevano essere trasmesse col linguaggio. Ero come persuaso che il mondo fosse un caos infinito e che la comunicazione tra gli esseri umani non potesse mai avvenire correttamente, che nessuno poteva riuscire nell'impresa di descrivere i suoi veri pensieri a qualcun altro. Arrivati a piazza Dam abbiamo assistito a uno spettacolo di un artista di strada molto bravo che faceva l'escapista. La sua bellissima esibizione ha accompagnato il down dei truffles molto bene ed ero emozionato quando durante il discorso dopo lo spettacolo ha detto che quello era il lavoro più bello che potesse mai fare. Dopo siamo andati nel quartiere a luci rosse a fare il solito giro che l'amico che era con me amava fare, lì sono entrato in un negozietto sulla strada e, grandissimo errore, ho comprato un waffle nutella e fragole. Ho fatto tantissima fatica a buttarlo giù e, una volta scemato l'effetto della psilocibina, ho preso improvvisamente coscienza del mio corpo e mi sono stupito del fatto che sentissi male alla pancia. Era come se per tutto il viaggio fossi stato solo mente e ora che sentivo sensazioni per tutto il corpo me ne stupivo. Mi trascino, così, a fatica alla stazione di Amsterdam dove prendiamo un treno fino a Schipol. Uscito fuori dalla stazione mi dirigo verso la scritta "I Amsterdam" e, dopo aver avvisato il mio amico di quello che stava per succedere, mi è partito un conato di vomito così potente che si è infranto al suolo almeno 1 metro davanti a me!! Subito mi sono rimesso in sesto e mi sono rimproverato per non avervi dato ascolto: mai mangiare pesante dopo un trip con 22gr. di tartufi!!
L'esperienza nel complesso è stata abbastanza positiva, i visuals erano bellissimi e quello che mi interessava era esplorare i confini di ciò che sarei riuscito a fare sotto psilocibina e dei limiti che non avrei potuto valicare. Anche il mezzo bad trip che mi è venuto a metà viaggio non è stato inutile, malgrado un po' sgradevole. Il tempo poi per me è passato molto velocemente e alla fine dell'esperienza non ero nè stanchissimo nè particolamente provato malgrado il marcato senso di nausea m'abbia impedito di fumarmi l'ultima canna.
Tutta l'esperienza è durata circa 5 ore con almeno 45 minuti di visuals belli pesanti e un altra ora e mezza di allucinazioni meno marcate. Verso la fine della prima metà del viaggio, mentre camminavo per Amsterdam, avevo l'impressione che la bocca e il viso mi si allargassero, alcune volte provavo la sensazione di un rivolo di saliva che mi cadeva dalla bocca ma quando mi controllavo ero asciutto e sentivo di camminare col corpo obliquo, come se fossi piegato verso sinistra. Una sensazione fisica sgradevole che ho provato in entrambe le esperienze con funghi/tartufi e per tutta la loro durata è stata quella di pressione nelle orecchie, credo che sia dovuta a problemi gastro-intestinali che questa sostanza mi causa, comunque niente di insopportabile.
Come al solito scusatemi se anche stavolta ho scritto come un dannato.
Volevo concludere con due domande: rispetto alla prima esperienza (2gr. di psilocybe thai) questa con 22gr. di tartufi di quanto era più potente? I bad trip sono come ve li ho descritti io? Una specie di psicosi che però sapete essere causata dalle sostanze e riuscite ad ignorare solo con grossi sforzi?
Ecco qui quello che ne è uscito fuori.
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Fin dal primo giro ad Amsterdam ho cominciato a controllare tutti gli smart shop alla ricerca di quello che proponeva il prezzo più economico per gli High Hawaiians che mi erano stati consigliati qui sul forum. Dopo aver capito che per averli bisognava affrontare una spesa minima di 25€ ho portato pazienza e li ho presi. Ho aspettato fino al giorno dopo perchè, nel pomeriggio, avevamo in programma un paio d'ore di riposo in uno dei tanti parchi della città. Una volta lì, mi son messo appoggiato ad un albero e ho sgranocchiato i truffles a stomaco semi-vuoto (avevo mangiato giusto qualcosina per non restare a corto di energie). Il gusto ricorda molto quello della frutta secca e, in particolare, quello delle noccioline ma saprete già che mangiarne 22gr. può diventare disgustoso e finire il pacchetto un po' lo è stato.
Dopo circa 20 minuti si manifestano i primi effetti. Le sagome degli alberi di fronte a me, oltre al laghetto, sono tutte perfettamente separate e delineate da contorni nitidi. Poco a poco mentre i tartufi salgono noto che il movimento dei rami non è più avvertito come tale ma quel che vedevo erano i rami e le foglie dell'albero che si espandevano. Mi sentivo in pace con me stesso mentre osservavo quella vista paradisiaca, ai miei piedi qualche cicca di sigaretta e qualche sprazzo di terreno privo di erba avevano creato una specie di strada geometrica e, dopo un po', tutto quello che avevo di fronte diventava una luce incredibilmente forte dai colori dell'arcobaleno che invadeva completamente il mio campo visivo. L'immagine era diventata un negativo a colori vivi di se stessa, all'inizio la cosa mi ha impressionato tanto che mi sono imposto concentrazione per smettere di vederlo, poi ci ho riprovato perdendo lo sguardo nel vuoto e ho trattenuto la sensazione per circa 40 secondi chiedendomi come fosse possibile che succedessero cose simili al cervello. Dopo una mezzoretta che a me erano sembrati invece pochi minuti i miei due amici tornano da una passeggiata che si erano fatti intorno al parco ed io gli chiedo di accompagnarmi in un bagno lì vicino. Mentre ci avvicinavamo al bagno chimico del parco non riuscivo a capire dove fosse e, dopo averlo visto, restavo ancora dubbioso di come potessero fare le persone ad entrarci. Una volta dentro la cabina comincio a fare pipì nel wc che conteneva un liquido blu che copriva gli odori sgradevoli. Il getto d'urina che vi arrivava dentro formava bolle che nella mia mente diventavano volti, montagne, figure geometriche e altro ancora e per qualche istante ho temuto di potermi smarrire in quel bagno. Non riuscendo poi a capire quanto tempo passava quella mi è sembrata una pisciata piuttosto lunga. Esco da lì e decido con i miei amici di andarcene dal parco sebbene fossi nel bel mezzo del picco dei tartufi. Al solito provo una sensazione di inadeguatezza pensando che i miei amici potevano annoiarsi standomi appresso ad assistermi, credo che il requisito fondamentale per fare bene da sitter ad una persona sia quello di aver provato queste sostanze almeno un paio di volte, poi dovrebbero portarsi d'appresso un lettore mp3 con le cuffie, un libro o un cruciverba e starsene per i cazzi loro senza interagire in alcun modo con chi fa l'esperienza a meno che non ci siano gravi pericoli o lo richieda l'interessato....
Detto questo sono comunque felice di come sia andata la seconda parte del viaggio visto che ho vissuto un'esperienza particolarissima che avrei voluto fare: quella di camminare in strade trafficatissime (persone, bici, moto e agli incroci auto e tram....) sotto l'effetto di psichedelici. So che potrebbe sembrarvi strano ma ero curioso di vedere se sarei stato capace di gestirmi e in quale proporzione. Sicuramente avevo perso il senso dell'orientamento ma poco male visto che mi capitava anche dopo un cannone e alla fin fine uno dei due ragazzi con cui ero riusciva a gestirci benissimo con la mappa in mano. Nel fiume di persone in cui ero immerso i visuals continuavano a stupirmi. I contorni delle persone di fronte a me non erano ben delineati e in alcuni istanti formavano reticoli geometrici che si protendevano verso l'alto dove si univano insieme per formare una rete che puntava al cielo. I capelli ricci e vaporosi di una donna che mi sono ritrovato a fissare fluttuavano nell'aria proprio sopra le sue tempie e il movimento, simile a quello del fumo, era stupendo. I muri accanto a me contenevano macchie nere in movimento. Di sicuro avrò visto molte altre cose ma la freneticità di quei momenti unita alla ricerca di concentrazione per potermi muovere bene in tutto quel caos avrà impedito alla parte cosciente del mio cervello di registrare parecchie cose... Una sensazione ben distinta, però, è stata quella che gli oggetti intorno a me fossero indefiniti e riuscivo a capire cos'erano solo fissandoli. Ho provato la stessa cosa in alcuni sogni in cui entrando in posti pieni di oggetti come librerie o musei tutto ciò che avevo intorno era indistinto e cambiava sempre ogni volta che lo guardavo. Non vorrei sbilanciarmi ma ho avuto l'intuizione che questi stati di coscienza alterati pongano il cervello in una condizione molto più simile a quella che assume durante il sonno che a quella della veglia...
Arrivati nei pressi del red light district ci sediamo in una panchina circolare che cingeva un albero e mi accendo mezza canna di haschish che m'ero portato d'appresso. Poco prima di averla finita succede l'inaspettato, uno di quegli eventi imprevedibili e improvvisi. Malauguratamente uno dei tanti volatili che popolano i cieli olandesi decide di vuotare l'intestino proprio sopra il mio amico seduto accanto a me. Ora, di incidenti con le cacche dei piccioni ne ho visti tanti ma quello che ha cagato sul mio amico doveva essere un fottuto gabbiano o giù di lì perchè gliene ha scaricata addosso davvero tanta. Con la felpa completamente ricoperta di cacca e anche il jeans sporco il mio amico ha provato a darsi una pulita così gli abbiamo dato fazzolettini e una busta dove infilare l'indumento sporco e quando alla sua richiesta di mettere il tutto nella mia tracolla già piena zeppa tra fumetti, bottiglie d'acqua, cibo, cuffie, robette comprate in giro e altro ho rifiutato e gli ho chiesto di portarsela a mano ha dato di matto fortissimo gridando e attaccandomi pesantemente, m'ha detto di essere diventato una merda di persona e ha deciso che la cosa giusta era buttare la felpa in un cestino asserendo che la colpa fosse la mia e ci ha detto che se ne sarebbe tornato in hotel. Penso che questa sua reazione m'abbia innescato una specie di bad trip. Nei venti minuti successivi nella mia testa vorticavano una miriade di pensieri e mi chiedevo se mi fossi comportato nella maniera giusta e se quella del mio amico fosse stata una reazione consona. Una miriade di pensieri bruttissimi m'ha invaso la testa, sensazioni assurde e negativissime che m'hanno scosso tanto profondamente da stare malissimo. Continuando a camminare, io e l'altro ragazzo con cui ero ci siamo seduti sul bordo di un canale dove per pochi minuti ho recuperato un po' di serenità osservando una decina di gabbiani che volavano alla rinfusa sulle acque di Amsterdam. Ho visto tutta la bellezza di un volo trionfale di uno di questi splendidi uccelli bianchi che planando dominava tutta la zona come se stesse eseguendo una specie di danza o di rituale, quasi a voler manifestare la sua supremazia su quella zona o volesse affermarsi al mondo dichiarando a tutto e tutti di essere vivo e possente. Ho fatto un breve video col telefono ma subito dopo mi sono reso conto di quanto fossi stato stupido nel voler registrare la bellezza di un simile avvenimento e di come era impossibile immortalare l'essenza di quegli attimi. I muri degli edifici di fronte manifestavano l'intenzione di muoversi ma credo che sia stato da qui in poi che i visuals sono terminati.
Dal momento che quel posto mi trasmetteva una sensazione di transitorietà ed ero ancora dilaniato dalla litigata di poco prima (anche se in fondo era una cazzata ho capito che in trip tutto si ingigantisce e si va sempre a scavare più in profondità di quanto non accade da lucidi....) chiedo al mio amico di rimetterci in marcia verso piazza Dam. Nel tragitto credo di aver avuto una vera e propria fase psicotica. Provavo un forte senso di inadeguatezza e miseria, la parola era qualcosa di completamente avulso da quel contesto e il linguaggio mi sembrava un artifizio che difficilmente poteva servire realmente a comunicare i veri pensieri di ogni essere umano perchè fatti di sensazioni, idee o emozioni che non potevano essere trasmesse col linguaggio. Ero come persuaso che il mondo fosse un caos infinito e che la comunicazione tra gli esseri umani non potesse mai avvenire correttamente, che nessuno poteva riuscire nell'impresa di descrivere i suoi veri pensieri a qualcun altro. Arrivati a piazza Dam abbiamo assistito a uno spettacolo di un artista di strada molto bravo che faceva l'escapista. La sua bellissima esibizione ha accompagnato il down dei truffles molto bene ed ero emozionato quando durante il discorso dopo lo spettacolo ha detto che quello era il lavoro più bello che potesse mai fare. Dopo siamo andati nel quartiere a luci rosse a fare il solito giro che l'amico che era con me amava fare, lì sono entrato in un negozietto sulla strada e, grandissimo errore, ho comprato un waffle nutella e fragole. Ho fatto tantissima fatica a buttarlo giù e, una volta scemato l'effetto della psilocibina, ho preso improvvisamente coscienza del mio corpo e mi sono stupito del fatto che sentissi male alla pancia. Era come se per tutto il viaggio fossi stato solo mente e ora che sentivo sensazioni per tutto il corpo me ne stupivo. Mi trascino, così, a fatica alla stazione di Amsterdam dove prendiamo un treno fino a Schipol. Uscito fuori dalla stazione mi dirigo verso la scritta "I Amsterdam" e, dopo aver avvisato il mio amico di quello che stava per succedere, mi è partito un conato di vomito così potente che si è infranto al suolo almeno 1 metro davanti a me!! Subito mi sono rimesso in sesto e mi sono rimproverato per non avervi dato ascolto: mai mangiare pesante dopo un trip con 22gr. di tartufi!!
L'esperienza nel complesso è stata abbastanza positiva, i visuals erano bellissimi e quello che mi interessava era esplorare i confini di ciò che sarei riuscito a fare sotto psilocibina e dei limiti che non avrei potuto valicare. Anche il mezzo bad trip che mi è venuto a metà viaggio non è stato inutile, malgrado un po' sgradevole. Il tempo poi per me è passato molto velocemente e alla fine dell'esperienza non ero nè stanchissimo nè particolamente provato malgrado il marcato senso di nausea m'abbia impedito di fumarmi l'ultima canna.
Tutta l'esperienza è durata circa 5 ore con almeno 45 minuti di visuals belli pesanti e un altra ora e mezza di allucinazioni meno marcate. Verso la fine della prima metà del viaggio, mentre camminavo per Amsterdam, avevo l'impressione che la bocca e il viso mi si allargassero, alcune volte provavo la sensazione di un rivolo di saliva che mi cadeva dalla bocca ma quando mi controllavo ero asciutto e sentivo di camminare col corpo obliquo, come se fossi piegato verso sinistra. Una sensazione fisica sgradevole che ho provato in entrambe le esperienze con funghi/tartufi e per tutta la loro durata è stata quella di pressione nelle orecchie, credo che sia dovuta a problemi gastro-intestinali che questa sostanza mi causa, comunque niente di insopportabile.
Come al solito scusatemi se anche stavolta ho scritto come un dannato.
Volevo concludere con due domande: rispetto alla prima esperienza (2gr. di psilocybe thai) questa con 22gr. di tartufi di quanto era più potente? I bad trip sono come ve li ho descritti io? Una specie di psicosi che però sapete essere causata dalle sostanze e riuscite ad ignorare solo con grossi sforzi?