Luke Shapiro
Neurotransmetteur
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Ciao psiconauti, spero che quello che ho scritto possa servire. Forse potrà condizionare qualcuno di voi, per questo voglio specificareche è frutto certamente dell'LSD ma anche di idee che stanno nella mia testa. Perciò presumo che non vi debba ne eccitare, tantomeno scoraggiare troppo.
Di seguito, riporto l'esperienza avuta in data 06/05/15 assumendo 1/2 blotter di LSD che intero risulta essere da 100-125 ug.
Il mio scopo primario era appurare l'effettiva presenza di LSD e, nel caso, la bontà della sostanza
che già ho testato un'altro paio di volte nella mia vita;lo scopo secondario era godere di una piccola introspezione con essa, considerato il fatto che nelle mie esperienze sono stato sempre accompagnato da altre persone.
Questi obiettivi serviranno poi per intraprendere un trip, in futuro, con quantità superiori.
PREMESSA: E' da qualche mese che non fumo più la Mary. Mi crea disagio(anche con amicizie intime), rincoglionimento e dissociazione. Da qualche giorno ho ripreso, con calma, per capire se gli effetti persistono. Si sono un poco attenuati ma qualche traccia è rimasta.
Più tardi vi sarà chiaro il perchè di questa mia premessa...
DESCRIZIONE ESPERIENZA
Ore 22.30: Sono restio nell'assumere il blotter. Sono nel bagno di casa mia e mi guardo allo specchio; ho un forte raffreddore, reso ancora più pesante dalla mia allergia al polline(che ora comincia a saturare l'aria qui in campagna) e che concorre, assieme a tosse e mal di gola, ad alimentare qualche preoccupazione per il viaggio. Sono conscio che le situazioni fisiche e psicologiche possono influenzare l'esperienza. Nonostante questo, non ho programmato nessun tipo di setting; voglio capire quanto sono in grado di gestire le conseguenze, conscio che i rischi sono piuttosto bassi, considerata la modica quantità di sostanza.
Sento un amico; mi propone di andare da lui a fumare, ed in seguito guardare un film oppure incontrare degli amici in centro.
Ore 23.00: finalmente mi decido. Assumo il mezzo blotter ed entro nella doccia... Mentre il cartoncino s'impregna tra labbro e gengiva ripenso ad un saggio di Freud e faccio alcune considerazioni in merito. Penso al mio inconscio, al fatto che può emergere materiale sgradevole per il mio ego, che inevitabilmente verrà minacciato dalla latenza di alcuni pensieri che tengo a bada, che rifuggo, nulla di grave però non posso fare a meno di pensarci. Mi viene in mente di aver già vissuto un "bad trip" in passato, risoltosi
con grande soddisfazione in un allargamento della coscienza, nell'abbattimento di un limite individuale, in una sensazione di oltremorte.
Mi viene in mente una frase di Platone: "O uomo meschino, non pensare che questo universo sia fatto per te. Tu piuttosto sarai giusto se ti aggiusti all' universa natura e all' universa armonia."
Esco dalla doccia e sputo il cartoncino che ho assimilato x circa 20 minuti, mi sento euforico ed impaurito allo stesso tempo. Mi cambio ed esco.
Arrivo a casa del mio amico, gli dico che ho assunto LSD ma che deve star tranquillo viste le modiche quantità. E' una persona molto cara e nonostante non si sia mai trovato in una situazione del genere è tranquillo. Ci accomodiamo e parliamo in libertà. Sono un pò teso ma l'ambiente è molto confortevole e la compagnia è ottima. Decidiamo di non uscire e ci mettiamo a guardare Johnny Stecchino, un film del 91
di Benigni. Avevo visto soltanto qualche scena da piccolo.
Ore 00.20: Il film è gradevolissimo, offre uno spaccato di un'Italia che mi manca, la trama è piena di equivoci spassosissimi e permeata di una comicità genuina, popolare ma lontana dalle minchiate stile colorado oppure da quelle battute da telefilm americani(che odio tra l'altro).
Comincio ad avvertire qualche stranezza alla pancia(ho cenato abbondantemente...) ed una fiacchezza irresistibilmente morbida oltre a qualche brividino.
Usciamo a fumare un pò di ganja. Mi fisso a guardare un'albero: Sensazioni magnifiche. Percepisco strane dimensioni nelle immagini: era come se nel fissare una qualsiasi cosa il paesaggio si stratificasse, come se la dimensione di profondità spaziale svelasse solamente ora qualche piccolo segreto.
Me ne rallegro e rientriamo in casa. Mi concentro sui colori nella stanza, sono leggermente più vividi ma nulla di così distorto; fisso lo sguardo sulla foto di una ballerina di danza classica: provo a focalizzare lo sguardo intensamente e mi accorgo con spavento che pian piano comincia ad allargare le braccia, con molta grazia. Sussulto e mi viene un mega-brivido, ho paura e distolgo lo sguardo. Ritorno alla visione del film.
Ore 01.00: Sono estasiato. Ho riso tantissimo, e mi sento molto bene. Il film è delizioso(ve lo consiglio!). Qualche sintomo fisico però si fa sgradevole. La pancia mi dà parecchio fastidio. Mi sento gonfio e come se una pietra mi fosse stata appoggiata sopra. Comincio ad aver freddo e dentro la mia testa sento scorrere incessantemente dei pensieri; suppongo che qualcosa di sgradevole voglia venire a galla.
Questa considerazione m'incupisce. Sono spiazzato e comincio ad avere paura. Faccio profondi respiri e mi tranquillizzo, ritorno nel mood di tranquillità e beatitudine in cui mi trovavo prima, anche se le sensazioni fisiche non sono le migliori e tengono aperta la possibilità di altri scoraggiamenti. Pochi minuti dopo usciamo nuovamente a fumare.
Ore 01.20: Ritorniamo in casa e mi accorgo che tutte le sensazioni spiacevoli, che ultimamente mi provocava il fumare erba, non si sono minimamente presentate in questa serata. Ipotizzo che l'ambiente tranquillo e il piccolo ridimensionamento del mio ego abbiano allontanato le colpe o paranoie che normalmente mi faccio ed associo al fumare. Mi dico che forse questa è una prova del fatto che l'erba mi prende male, non tanto perchè la sostanza di suo faccia male, piuttosto per il fatto che io ho delle idee o convinzioni che durante la normalità mi condizionano. Vabbè... Torniamo dentro e riprendiamo la visione del film.
Ore 02.00: Il film è finito ed ho riso veramente un sacco. Vedete, ci sono momenti nella vita in cui ti dici "questo è il massimo, non me lo voglio scordare più...", questo è!
Torno a casa e so che le cose si faranno dure. Sono solo a fare i conti con me stesso; tutte le esperienze passate mi hanno insegnato di lasciarmi andare in queste situazioni, che la paura è soltanto il tuo ego minacciato, di sapere andare oltre senza condizionare il viaggio. Mi ricordo delle parole di questo forum, dei post di Nullè, armageddon, Abej, Mene, Monad e di tutti voi... Mi dico belle parole, mi indicano la via ma qui la paura è REALE! Tutto mi è abbastanza chiaro; cerco di leggere tra i miei pensieri, rintraccio frasi e parole chiave, come nell'interpretazione di qualche sogno... Mi si amplificano le paure ma decido di rimanere lucido, mi dico che in fondo ho preso una dose bassa, non è il caso di farsi troppe preoccupazioni. Ricompongo la calma. Decido di esplorare le mie sensazioni tattili e visive, il malessere fisico permane.
Ore 02.30: Sto steso nel letto, mi sento spossato ma tutto sommato appagato, nonostante il mal di pancia sia piuttosto intenso. Chiudo gli occhi e comincio ad esplorare le immagini nella mia mente... Si aprono paesaggi di costruzioni improbabili, ripetute all'infinito, geometrie impossibili che nascono e si espandono per poi diventare motivi di carattere messicano, vedo un teschio di linee, apro gli occhi, e ritorno alle mie visualizzazioni. Ogni tanto mi blocco e si fanno avanti pensieri sgradevoli. Sono solo e qualcosa mi minaccia, cerco di arginare questi pensieri, cerco di razionalizzare. Indirizzo il tutto verso nuove visualizzazioni, mi dico che in fondo non devo temere nulla... Pian piano cedo al sonno e mi addormento in
beatitudine, ipotizzo verso le 3.30..
Grazie per aver letto la mia esperienza!
Di seguito, riporto l'esperienza avuta in data 06/05/15 assumendo 1/2 blotter di LSD che intero risulta essere da 100-125 ug.
Il mio scopo primario era appurare l'effettiva presenza di LSD e, nel caso, la bontà della sostanza
che già ho testato un'altro paio di volte nella mia vita;lo scopo secondario era godere di una piccola introspezione con essa, considerato il fatto che nelle mie esperienze sono stato sempre accompagnato da altre persone.
Questi obiettivi serviranno poi per intraprendere un trip, in futuro, con quantità superiori.
PREMESSA: E' da qualche mese che non fumo più la Mary. Mi crea disagio(anche con amicizie intime), rincoglionimento e dissociazione. Da qualche giorno ho ripreso, con calma, per capire se gli effetti persistono. Si sono un poco attenuati ma qualche traccia è rimasta.
Più tardi vi sarà chiaro il perchè di questa mia premessa...
DESCRIZIONE ESPERIENZA
Ore 22.30: Sono restio nell'assumere il blotter. Sono nel bagno di casa mia e mi guardo allo specchio; ho un forte raffreddore, reso ancora più pesante dalla mia allergia al polline(che ora comincia a saturare l'aria qui in campagna) e che concorre, assieme a tosse e mal di gola, ad alimentare qualche preoccupazione per il viaggio. Sono conscio che le situazioni fisiche e psicologiche possono influenzare l'esperienza. Nonostante questo, non ho programmato nessun tipo di setting; voglio capire quanto sono in grado di gestire le conseguenze, conscio che i rischi sono piuttosto bassi, considerata la modica quantità di sostanza.
Sento un amico; mi propone di andare da lui a fumare, ed in seguito guardare un film oppure incontrare degli amici in centro.
Ore 23.00: finalmente mi decido. Assumo il mezzo blotter ed entro nella doccia... Mentre il cartoncino s'impregna tra labbro e gengiva ripenso ad un saggio di Freud e faccio alcune considerazioni in merito. Penso al mio inconscio, al fatto che può emergere materiale sgradevole per il mio ego, che inevitabilmente verrà minacciato dalla latenza di alcuni pensieri che tengo a bada, che rifuggo, nulla di grave però non posso fare a meno di pensarci. Mi viene in mente di aver già vissuto un "bad trip" in passato, risoltosi
con grande soddisfazione in un allargamento della coscienza, nell'abbattimento di un limite individuale, in una sensazione di oltremorte.
Mi viene in mente una frase di Platone: "O uomo meschino, non pensare che questo universo sia fatto per te. Tu piuttosto sarai giusto se ti aggiusti all' universa natura e all' universa armonia."
Esco dalla doccia e sputo il cartoncino che ho assimilato x circa 20 minuti, mi sento euforico ed impaurito allo stesso tempo. Mi cambio ed esco.
Arrivo a casa del mio amico, gli dico che ho assunto LSD ma che deve star tranquillo viste le modiche quantità. E' una persona molto cara e nonostante non si sia mai trovato in una situazione del genere è tranquillo. Ci accomodiamo e parliamo in libertà. Sono un pò teso ma l'ambiente è molto confortevole e la compagnia è ottima. Decidiamo di non uscire e ci mettiamo a guardare Johnny Stecchino, un film del 91
di Benigni. Avevo visto soltanto qualche scena da piccolo.
Ore 00.20: Il film è gradevolissimo, offre uno spaccato di un'Italia che mi manca, la trama è piena di equivoci spassosissimi e permeata di una comicità genuina, popolare ma lontana dalle minchiate stile colorado oppure da quelle battute da telefilm americani(che odio tra l'altro).
Comincio ad avvertire qualche stranezza alla pancia(ho cenato abbondantemente...) ed una fiacchezza irresistibilmente morbida oltre a qualche brividino.
Usciamo a fumare un pò di ganja. Mi fisso a guardare un'albero: Sensazioni magnifiche. Percepisco strane dimensioni nelle immagini: era come se nel fissare una qualsiasi cosa il paesaggio si stratificasse, come se la dimensione di profondità spaziale svelasse solamente ora qualche piccolo segreto.
Me ne rallegro e rientriamo in casa. Mi concentro sui colori nella stanza, sono leggermente più vividi ma nulla di così distorto; fisso lo sguardo sulla foto di una ballerina di danza classica: provo a focalizzare lo sguardo intensamente e mi accorgo con spavento che pian piano comincia ad allargare le braccia, con molta grazia. Sussulto e mi viene un mega-brivido, ho paura e distolgo lo sguardo. Ritorno alla visione del film.
Ore 01.00: Sono estasiato. Ho riso tantissimo, e mi sento molto bene. Il film è delizioso(ve lo consiglio!). Qualche sintomo fisico però si fa sgradevole. La pancia mi dà parecchio fastidio. Mi sento gonfio e come se una pietra mi fosse stata appoggiata sopra. Comincio ad aver freddo e dentro la mia testa sento scorrere incessantemente dei pensieri; suppongo che qualcosa di sgradevole voglia venire a galla.
Questa considerazione m'incupisce. Sono spiazzato e comincio ad avere paura. Faccio profondi respiri e mi tranquillizzo, ritorno nel mood di tranquillità e beatitudine in cui mi trovavo prima, anche se le sensazioni fisiche non sono le migliori e tengono aperta la possibilità di altri scoraggiamenti. Pochi minuti dopo usciamo nuovamente a fumare.
Ore 01.20: Ritorniamo in casa e mi accorgo che tutte le sensazioni spiacevoli, che ultimamente mi provocava il fumare erba, non si sono minimamente presentate in questa serata. Ipotizzo che l'ambiente tranquillo e il piccolo ridimensionamento del mio ego abbiano allontanato le colpe o paranoie che normalmente mi faccio ed associo al fumare. Mi dico che forse questa è una prova del fatto che l'erba mi prende male, non tanto perchè la sostanza di suo faccia male, piuttosto per il fatto che io ho delle idee o convinzioni che durante la normalità mi condizionano. Vabbè... Torniamo dentro e riprendiamo la visione del film.
Ore 02.00: Il film è finito ed ho riso veramente un sacco. Vedete, ci sono momenti nella vita in cui ti dici "questo è il massimo, non me lo voglio scordare più...", questo è!
Torno a casa e so che le cose si faranno dure. Sono solo a fare i conti con me stesso; tutte le esperienze passate mi hanno insegnato di lasciarmi andare in queste situazioni, che la paura è soltanto il tuo ego minacciato, di sapere andare oltre senza condizionare il viaggio. Mi ricordo delle parole di questo forum, dei post di Nullè, armageddon, Abej, Mene, Monad e di tutti voi... Mi dico belle parole, mi indicano la via ma qui la paura è REALE! Tutto mi è abbastanza chiaro; cerco di leggere tra i miei pensieri, rintraccio frasi e parole chiave, come nell'interpretazione di qualche sogno... Mi si amplificano le paure ma decido di rimanere lucido, mi dico che in fondo ho preso una dose bassa, non è il caso di farsi troppe preoccupazioni. Ricompongo la calma. Decido di esplorare le mie sensazioni tattili e visive, il malessere fisico permane.
Ore 02.30: Sto steso nel letto, mi sento spossato ma tutto sommato appagato, nonostante il mal di pancia sia piuttosto intenso. Chiudo gli occhi e comincio ad esplorare le immagini nella mia mente... Si aprono paesaggi di costruzioni improbabili, ripetute all'infinito, geometrie impossibili che nascono e si espandono per poi diventare motivi di carattere messicano, vedo un teschio di linee, apro gli occhi, e ritorno alle mie visualizzazioni. Ogni tanto mi blocco e si fanno avanti pensieri sgradevoli. Sono solo e qualcosa mi minaccia, cerco di arginare questi pensieri, cerco di razionalizzare. Indirizzo il tutto verso nuove visualizzazioni, mi dico che in fondo non devo temere nulla... Pian piano cedo al sonno e mi addormento in
beatitudine, ipotizzo verso le 3.30..
Grazie per aver letto la mia esperienza!