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Sale drogué·e
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Notizia da Giorgio Samorini
ITALIANI NEOLITICI DEL LAGO DI BRACCIANO scopritori e creatori di droghe: non solo hanno creato per selezione il papavero da oppio (5500 a.C.), ma hanno anche scoperto e usato nel 4500 a.C. un fungo psicoattivo che i moderni etnomicologi non conoscevano, il Daedalopsis tricolor, una poliporacea. E bravi sti itagliani!
Gli archeologi sospettano che non tutta la comunità neolitica di Bracciano usasse questo fungo, bensì che fosse usato solo da alcuni individui, forse segretamente.
Si tratta del più antico reperto MATERIALE che dimostra un rapporto causale fra uomo e funghi psicoattivi. Il più antico reperto nel mondo.
ITALIANI NEOLITICI DEL LAGO DI BRACCIANO scopritori e creatori di droghe: non solo hanno creato per selezione il papavero da oppio (5500 a.C.), ma hanno anche scoperto e usato nel 4500 a.C. un fungo psicoattivo che i moderni etnomicologi non conoscevano, il Daedalopsis tricolor, una poliporacea. E bravi sti itagliani!
Gli archeologi sospettano che non tutta la comunità neolitica di Bracciano usasse questo fungo, bensì che fosse usato solo da alcuni individui, forse segretamente.
Si tratta del più antico reperto MATERIALE che dimostra un rapporto causale fra uomo e funghi psicoattivi. Il più antico reperto nel mondo.