Heretic Curse
Glandeuse Pinéale
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Salve a tutti. Apro questo post per tutti coloro che (come me fino a due notti fa) nutrono dubbi riguardo le vere potenzialità della meditazione.
Pratico la meditazione da un po' di anni, anche se con molti periodi di interruzione, e non ho mai preso alcun tipo di lezione faccia a faccia con un maestro. La mia conoscenza riguardo tale pratica deriva unicamente da Internet e da aggiustamenti personali che ho fatto poco a poco nel corso del tempo.
Molto semplicemente, senza attendermi chissà che cosa, intorno alle 22 del 11/06/2015 mi siedo nella posizione del semiloto sul mio letto, al buio. Non avevo alcun timer a portata di mano, quindi decisi che avrei meditato finché non avrei sentito chi stava in cucina andarsene.
E così inizio come sempre, respiri lenti, voce interiore che parte con le solite preoccupazioni, ma continuo a concentrarmi, senza cercare di bloccare alcunché, sul fatto che io sono un semplice osservatore.
Comincio ad essere sempre più rilassato, il respiro rallenta sempre di più.
Ad un tratto il respiro comincia a diventare così lento che mi conduce in periodi di apnea, nei quali sento una calma a cui non ero assolutamente mai arrivato prima.
E continuo così, sempre più calmo, sempre più concentrato.
Ed ecco che la voce è completamente scomparsa, sono puro silenzio. Sono in un altro stato di coscienza. E parlo seriamente, io finora avevo sempre pensato che molti degli stati decantati dai meditatori fossero parole gonfiate.
Cercherò di descrivere al meglio quello che ho provato, anche se ora comprendo veramente quanto le parole siano uno strumento inadatto a comunicare queste esperienze. Non voglio ricorrere ai termini tipici delle filosofie orientali né della psicologia, poiché ritengo che siano talmente abusati ormai che possano deviare il discorso.
Mi sentivo come fossi sospeso, come se ora non fossi più gli accadimenti della mia persona ma bensì la telecamera che osserva costantemente, impassibile. Non c'era pensiero verbale, e se emergeva un qualcosa che prima avrei identificato come voce interiore ora non l'avrei in alcun modo nemmeno considerato parte di me. Ero distante dal trambusto della città del mio normale stato di coscienza, mi trovavo in una valle quieta.
Spero che chi ha ancora dubbi sulla meditazione si ricreda, ammesso che mi sia spiegato a sufficienza. So di essere stato un po' breve ma non saprei che altro aggiungere al momento.
Se avete domande, commenti e consigli sul come proseguire ora, prego!
Pratico la meditazione da un po' di anni, anche se con molti periodi di interruzione, e non ho mai preso alcun tipo di lezione faccia a faccia con un maestro. La mia conoscenza riguardo tale pratica deriva unicamente da Internet e da aggiustamenti personali che ho fatto poco a poco nel corso del tempo.
Molto semplicemente, senza attendermi chissà che cosa, intorno alle 22 del 11/06/2015 mi siedo nella posizione del semiloto sul mio letto, al buio. Non avevo alcun timer a portata di mano, quindi decisi che avrei meditato finché non avrei sentito chi stava in cucina andarsene.
E così inizio come sempre, respiri lenti, voce interiore che parte con le solite preoccupazioni, ma continuo a concentrarmi, senza cercare di bloccare alcunché, sul fatto che io sono un semplice osservatore.
Comincio ad essere sempre più rilassato, il respiro rallenta sempre di più.
Ad un tratto il respiro comincia a diventare così lento che mi conduce in periodi di apnea, nei quali sento una calma a cui non ero assolutamente mai arrivato prima.
E continuo così, sempre più calmo, sempre più concentrato.
Ed ecco che la voce è completamente scomparsa, sono puro silenzio. Sono in un altro stato di coscienza. E parlo seriamente, io finora avevo sempre pensato che molti degli stati decantati dai meditatori fossero parole gonfiate.
Cercherò di descrivere al meglio quello che ho provato, anche se ora comprendo veramente quanto le parole siano uno strumento inadatto a comunicare queste esperienze. Non voglio ricorrere ai termini tipici delle filosofie orientali né della psicologia, poiché ritengo che siano talmente abusati ormai che possano deviare il discorso.
Mi sentivo come fossi sospeso, come se ora non fossi più gli accadimenti della mia persona ma bensì la telecamera che osserva costantemente, impassibile. Non c'era pensiero verbale, e se emergeva un qualcosa che prima avrei identificato come voce interiore ora non l'avrei in alcun modo nemmeno considerato parte di me. Ero distante dal trambusto della città del mio normale stato di coscienza, mi trovavo in una valle quieta.
Spero che chi ha ancora dubbi sulla meditazione si ricreda, ammesso che mi sia spiegato a sufficienza. So di essere stato un po' breve ma non saprei che altro aggiungere al momento.
Se avete domande, commenti e consigli sul come proseguire ora, prego!