Come molti di voi sapranno, i farmaci da banco posso nascondere effetti ben più piacevoli di quelli per cui sono esplicitamente previsti. E gli sciroppi per la tosse ne sono l'esempio. Di seguito vi riporto l'esperienza col destrometorfano (abbr. DXM), una sostanza legale contenuta in percentuale variabile all'interno di tanti farmaci antitussivi da banco.
T 0:00: Apro il mio flacone di sciroppo, comprato subito prima in farmacia con, devo ammetterlo, una visibile paranoia (faceva ancora caldo: T-shirt, etc.). Senza pensarci troppo lo alzo e in un sorso ho già deglutito tutto. Il gusto inizialmente non è terribile, è stomachevole e fastidioso, ma gestibile.
T 0:15: Stendo l'asciugamano in un angolino di un parco vicino casa (il parco più deserto del mondo!, nemmeno i tossici ci vanno!) e mi distendo rilassato a leggermi un libro (una raccolta di Poe, che meraviglia!) ascoltando della musica rasserenante. La paura di dare nell'occhio è minima, so che nessuno mi noterà, perché nessuno arriverà!
T 0:30: La lettura tutto d'un tratto è interrotta da un conato di vomito incontrollabile: il gusto era più forse in bocca ora di quando l'avessi bevuto! Mangio un frutto, poi un secondo, bevo un goccio di tè, ma niente: cedo allo stimolo e vomito. Non tutto, anzi, per la maggior parte è ancora dentro e mi rirprometto di non crollare più!
T 1:00: Sono un po' demoralizzato, perché non so se aver vomitato prima comprometterà tutta l'esperienza. Ma tengo duro e sto ad osservare.
T 1:20: Leggere il libro sta diventando parecchio impegnativo, troppo per farlo ascoltando musica, per quanto solo di sottofondo. Levo allora le cuffie e mi immergo nel racconto, che però inizia a farsi confuso. Stacco lo sguardo troppe volte... finché m'arrendo: poso il libro e mi do alla musica. Mi guardo intorno e tutto è quieto e splendente, non un effetto visivo strabiliante, non era netto, ma percepito. Mi coglie un desiderio sessuale parecchio forte vedendo un uomo correre distante (non vorrei sconvolgere nessuno, ma dovevo riportarlo!). E nel frattempo la musica suona così bene. Mi riempie di così tante emozioni che abbandono a lei. E dura tanto, tantissimo! Guardo l'orologio sul cellulare e il tempo si era fermato! Intervalli che percepivo come quarti d'ora erano solo minuti! E non mi impauriva, per niente, perché io stavo godendo una musica che suonava perfetta dentro la mia testa.
T 1:50: Riprendo abbastanza lucidità, sebbene anche prima non fossi troppo stordito. Riesco solo con taaanta fatica a reggermi in piedi, ma ora i pensieri si fanno più definiti e "importanti". Non voglio perderli, allora prendo un foglio e li trascrivo. Cerco di dare loro un ordine ma li stendo, alla fine, così come vengono. Sono riflessioni su una persona a cui ho voluto bene, che pochi giorni prima mi ha dato una brutta notizia. E anche se non le sono più vicino, ne sono rimasto sconvolto. Analizzo allora tutti i motivi di questa apprensione e premura e faccio emergere tanti pensieri. Dire che sembrano analisi da strizzacervelli è dir poco: su quel foglio c'è scritto tutto quel che potevo dire a proposito!
T 2:30: Credo che io stia tornando alla normalità. La musica è la solita, emozionante ma non eccessivamente coinvolgente. La luce non è più abbagliante. La testa è tornata a ragionare come è solito fare. Direi che l'esperienza si sta concludendo.
T 4:00: Torno verso casa. Di postumi, nessuno: sono pimpante, soddisfatto, completamente in me.
In sintesi:
- fisicamente: nausea persistente, fatica a camminare, sessualmente eccitante, effetti dissociativi evidenti ma non esaltanti
- mentalmente: relax, distorsione della percezione temporale (il tempo è quasi fermo), pensieri "importanti", godimento della musica estremamente accentuato
Che dire, sostanza notevolmente interessante! Più di quanto m'aspettassi! Voglio ripetere l'esperienza, ma solo dopo una doverosa estrazione alla Headache-maniera
T 0:00: Apro il mio flacone di sciroppo, comprato subito prima in farmacia con, devo ammetterlo, una visibile paranoia (faceva ancora caldo: T-shirt, etc.). Senza pensarci troppo lo alzo e in un sorso ho già deglutito tutto. Il gusto inizialmente non è terribile, è stomachevole e fastidioso, ma gestibile.
T 0:15: Stendo l'asciugamano in un angolino di un parco vicino casa (il parco più deserto del mondo!, nemmeno i tossici ci vanno!) e mi distendo rilassato a leggermi un libro (una raccolta di Poe, che meraviglia!) ascoltando della musica rasserenante. La paura di dare nell'occhio è minima, so che nessuno mi noterà, perché nessuno arriverà!
T 0:30: La lettura tutto d'un tratto è interrotta da un conato di vomito incontrollabile: il gusto era più forse in bocca ora di quando l'avessi bevuto! Mangio un frutto, poi un secondo, bevo un goccio di tè, ma niente: cedo allo stimolo e vomito. Non tutto, anzi, per la maggior parte è ancora dentro e mi rirprometto di non crollare più!
T 1:00: Sono un po' demoralizzato, perché non so se aver vomitato prima comprometterà tutta l'esperienza. Ma tengo duro e sto ad osservare.
T 1:20: Leggere il libro sta diventando parecchio impegnativo, troppo per farlo ascoltando musica, per quanto solo di sottofondo. Levo allora le cuffie e mi immergo nel racconto, che però inizia a farsi confuso. Stacco lo sguardo troppe volte... finché m'arrendo: poso il libro e mi do alla musica. Mi guardo intorno e tutto è quieto e splendente, non un effetto visivo strabiliante, non era netto, ma percepito. Mi coglie un desiderio sessuale parecchio forte vedendo un uomo correre distante (non vorrei sconvolgere nessuno, ma dovevo riportarlo!). E nel frattempo la musica suona così bene. Mi riempie di così tante emozioni che abbandono a lei. E dura tanto, tantissimo! Guardo l'orologio sul cellulare e il tempo si era fermato! Intervalli che percepivo come quarti d'ora erano solo minuti! E non mi impauriva, per niente, perché io stavo godendo una musica che suonava perfetta dentro la mia testa.
T 1:50: Riprendo abbastanza lucidità, sebbene anche prima non fossi troppo stordito. Riesco solo con taaanta fatica a reggermi in piedi, ma ora i pensieri si fanno più definiti e "importanti". Non voglio perderli, allora prendo un foglio e li trascrivo. Cerco di dare loro un ordine ma li stendo, alla fine, così come vengono. Sono riflessioni su una persona a cui ho voluto bene, che pochi giorni prima mi ha dato una brutta notizia. E anche se non le sono più vicino, ne sono rimasto sconvolto. Analizzo allora tutti i motivi di questa apprensione e premura e faccio emergere tanti pensieri. Dire che sembrano analisi da strizzacervelli è dir poco: su quel foglio c'è scritto tutto quel che potevo dire a proposito!
T 2:30: Credo che io stia tornando alla normalità. La musica è la solita, emozionante ma non eccessivamente coinvolgente. La luce non è più abbagliante. La testa è tornata a ragionare come è solito fare. Direi che l'esperienza si sta concludendo.
T 4:00: Torno verso casa. Di postumi, nessuno: sono pimpante, soddisfatto, completamente in me.
In sintesi:
- fisicamente: nausea persistente, fatica a camminare, sessualmente eccitante, effetti dissociativi evidenti ma non esaltanti
- mentalmente: relax, distorsione della percezione temporale (il tempo è quasi fermo), pensieri "importanti", godimento della musica estremamente accentuato
Che dire, sostanza notevolmente interessante! Più di quanto m'aspettassi! Voglio ripetere l'esperienza, ma solo dopo una doverosa estrazione alla Headache-maniera