Ciao ragazzi, vi riporto quanto detto dall'Avvocato Zaina al riguardo..
Ricordo che zaina é tra i migliori avvocati che seguono e difendono cause per coltivazione e detenzione di stupefacenti.
Grazie a lui son stato assolto a marzo per 4 piante.
Attenzione non fatevi prendere da entusiasmi eccessivi, perché non ve ne è ragione, purtroppo.In primo luogo la notizia è proposta in modo fuorviante ed inesatto.
L'emendamento approvato è il seguente
1.0.100/31
LUMIA, CAPACCHIONE, CIRINNÀ, FILIPPIN, GINETTI, LO GIUDICE, MANCONI
All'emendamento 1.0.100, al comma 2, lettera c), dopo il numero 6), aggiungere il seguente: «6-bis). Articolo 28, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309;»..
La norma emendata è l'emendamento 1.0.100 comma 2 lett. c) che recita "Trasformare in illeciti amministrativi le contravvenzioni punite con la pena alternativa dell'arresto o dell'ammenda, previste dalle seguenti disposizioni di leggi speciali".
Vale a dire che si interviene sull'art. 28 dpr 309/90 che disciplina effettivamente la coltivazione dichiarandola illecita in assenza di autorizzazione, ma l'emendamento approvato tocca il comma 2° di tale articolo, che tratta solo del mancato rispetto delle prescrizioni e delle garanzie che tale autorizzazione comporta. A mio avviso dunque si tratta di un intervento inutile perché la norma da riformare principalmente è l'art. 73 che è la norma in base alla quale si viene puniti (dove si dimostra che i politici spesso si muovono in buona fede ma erroneamente e non hanno una visione ad ampio respiro dei processi di modificazione normativa).
Non vi alcun raccordo, quindi, con le norme penalmente rilevanti.
Non cambia nulla in pratica.
In secondo luogo, ammesso e non concesso che l'intervento possa avere qualche valore (ma così non lo ha affatto) si tratterebbe di una proposta che deve passare, poi, alla Camera e poi dovrà andare in aula in entrambi i rami del Parlamento.
Dunque allo stato potrebbe essere un primo passo di un lungo cammino.
Continuo a pensare che non si possa definire questioni del genere sulla base di emendamenti, senza intervenire in modo chiaro ed univoco.