A dispetto di quanto suggeritomi da un altro utente del forum, che me sconsigliava caldamente l'uso, ho testato il 3,4 CTMP. Vi riporto la mia esperienza.
IN SINTESI:
Sostanza: 3,4 CTMP (o anche solo CTMP), cioè 3,4-Dichloromethylphenidate;
Dose: 1 pellet (pastiglia) da 10mg, come dichiarato dal vendor (dagli ottimi feedback) per i 70-75kg della mia corporatura. Assunzione distribuita in due distinti momenti (T 0:00 e T 1:30). Nessuna successiva ri-assunzione. Consiglio: dimezzare la dose!
Modo di assunzione: orale;
Sostanze psicotrope aggiunte: tre cocktail superalcolici durante l'effetto e una pastiglia di Alprazolam da 0.25mg per tamponare gli inconvenienti del down
Durata: sicure 8h, con tutta probabilità pure 10 senza benzodiazepine per contrastarli;
Setting: in un disco-club con amici, poi in auto con una sola persona;
Effetti:
- mentalmente: zero sonno, euforia abbondante, estrema loquacità, disinibizione sociale e sessuale
- fisicamente: zero stanchezza, poco appetito (ma nessuna repulsione per il cibo), irrefrenabilità, respiro rallentato e (necessariamente) profondo, secchezza delle fauci, bruxismo pronunciato (ovvero smandibolamento, digrignamento dei denti o masticazione della lingua), vasocostrizione, da cui pressione aumentata (che però andrebbe misurata!), frequenza cardiaca accelerata (da misurare pure questa, ma evidente),
- down: nessun effetto collaterale rilevante,
- postumi: insonnia senza spossatezza ma estremamente lunga (in questo caso più di 24h dopo un after!), forse rimediabile con una buona scorta di benzodiazepine o simili, e un po' di depressione e ansia.
L'ESPERIENZA:
T 0:00 Mi preparo per uscire con gli amici. Sarà una serata lunga, all'incirca 5h, con persone fidate che possono eventualmente assistermi e senza il rischio di assumere alcolici (rischio che, purtroppo, infine ho corso). Prendo il pellet (cioè la pastiglia) da 10mg di 3,4 CTMP (che d'ora in poi chiamerò semplicemente CTMP), che il venditore online da cui l'ho ordinato ha sigillato all'interno di una bustina. Ho intenzione di prenderne solo all'incirca 5mg, cioè mezzo, per valutarne gli effetti ed arginare il rischio di fatalità, per cui lo metto tra i denti e lo mordo a metà. Il resto lo reinfilo nella busta e lo conservo per un'eventuale ri-dosaggio in serata. A questo punto proseguo nel prepararmi ed esco.
T 0:30 I miei programmi sono stati stravolti: un'amica guida e io mi trovo in un bar pre-disco(-club) dove, per non dover dare spiegazioni, mi adeguo a prendere un aperitivo... che una volta offerto si rivela essere un mojito, dal discreto grado alcolico. Non so come interagirà l'alcol con la sostanza, di cui non conosco le interazioni, ma l'alternativa è rivelare che sono già sotto stupefacente.
T 1:00 La pillola dovrebbe iniziare a provocare i primi effetti proprio ora, ma non accuso nessun sintomo. Recupero quindi l'altra metà della pasticca e la ingoio. Se sarà niente di più di un placebo, poco male: potrò bere alcolici con un minimo di serenità in più.
T 2:00 Dopo un viaggio in auto di qualche minuto, eccomi al disco-club dove trascorrerò gran parte della serata. Musica di mio gradimento, compagnia piacevole... e generosa: altri due drink superalcolici, vale a dire due long island. Un'azione incauta, anzi pericolosa e possibilmente pure fatale, per lo più dovuta al mio timore di emarginazione nel caso in cui i miei amici, non a conoscenza del mio uso occasionale di stupefacenti. Loro, infatti, nella loro vita hanno consumato, e quindi accettano, solo tabacco, cannabis e alcolici... forse anche qualche stimolante come la cocaina, ma in occasioni straordinarie e comunque solo in un passato distante. Dell'alcol, ci tengo a dire, però, che ne fanno al contrario un uso fin troppo spesso eccessivo e talvolta preoccupante.
T 3:00 Non c'è stato un momento preciso in cui il tutto si è manifestato: progressivamente gli effetti eccitanti e socializzanti del CTMP sono finalmente emersi. Ora mi trovo a godermi la musica (che non è, però, così emozionante come altre testimonianze sul CTMP riportano), scatenando nel ballo tutta quella estrema carica che la sostanza mi aveva provocato sia nel corpo che nella mente. E alternavo quest'attività fisica intensa (ma non troppo) a lunghe, lunghissime!, chiacchierate con persone che, vivendo all'estero, avevo perso di vista o trascurato o in parte accantonato. E nelle conversazioni non solo sono molto loquace, ma anche sagace: nel rispetto dei tempi dell'alternanza con chi parlavo, riesco ad esprimere nelle mie frasi un'intelligenza che, francamente, non mi è solita. O meglio, affronto gli argomenti sotto altre prospettive: il mio razionalismo si fa un po' da parte, lascia più spazio alle soluzioni elaborate emotivamente. Mi sento in un contatto più profondo con chi parlo. E in più assumo, una confidenza che nelle altre serate evito, per timidezza, per paura, per poca conoscenza...
T 4:30 La serata sta volgendo al termine. Le chiacchierate sporadiche ora sono la mia unica preoccupazione. Ho abbandonato ogni stimolo a godermi la musica e sfogare l'euforia, per dedicarmi a riallacciare tanti rapporti che ormai si erano molto (e pensavo irrimediabilmente, in alcuni casi) deteriorati. In questo momento però mi accorgo pure che gli effetti del CTMP si stanno rendendo fin troppo evidenti. A parte il mio inconsueto atteggiamento, mi si insinua nel cervello un'irrefrenabile istinto a smandibolare. Io tengo ai miei denti, sono sani e bianchi, e tale voglio che rimangano! Per cui, come quando sniffo mefedrone, interpongo la lingua tra le due arcate dentarie per distanziarle... per poi finire a masticarmi incontrollabilmente o distrattamente la lingua. Tanto che ora inizia già un po' a dolermi. Questo sintomo, che tanti di voi conosceranno e sanno quanto può essere rivelatore pure per degli ignoranti in fatto di droghe, si unisce poi ad un fiato che si fa sempre più corto. La respirazione diminuisce di frequenza e aumenta di intensità: lunghe e profonde inspirazioni, che danno tanto piacere a controllarle, quanto attirano l'attenzione di chi ti guarda. Cerco di gestire al meglio, o almeno dissimulare, questi sintomi.
T 6:00 La serata è conclusa. Io concludo le varie conversazioni in cui mi ero avventurato e recupero i miei amici-compagni. Tutti insieme risaliamo in macchina e ci avviamo verso casa. Lungo il tragitto non riesco a chiuder bocca, sebbene la mia migliore amica mi faccia notare come questo stia diventando inopportuno nel contenuto e irritante nella quantità. Faccio del mio meglio, ma proprio non ci riesco: parlo degli argomenti più disparati ma per me più interessanti ed effettivamente più rilevanti, anche deviando nell'argomento, ma tenendo sempre alto il contenuto del discorso.
T 7:00 Mi riapproprio della macchina, parcheggiata a inizio serata vicino a casa mia e, prima di riaccompagnare definitivamente a casa la mia migliore amica, mi fermo con lei ad una pasticceria aperta alle ore più disparate. Prendiamo un croissant a testa e una bottiglietta di té. La bocca infatti mi si era tutta impastata, seccata evidentemente dal CTMP e dall'alcol. Mangio pure la brioche, che sebbene non mi entusiasmi, con molta calma mangio tutta. Nel resto del tempo affronto altri importanti discorsi con la mia amica, che ad un certo punto, esaurita dalla mia parlantina implacabile, si fa riportare a casa. Così io torno alla mia. Poco dopo essere rientrato, disturbato dal battito cardiaco alterato, decido di terminare ogni strascinamento degli effetti stimolanti con una pastiglia di Alprazolam da 0,25mg, altrimenti potrebbero protrarsi per ancora un paio d'ore (stando al prospetto sulla sostanza dato da altri utenti) ma che, considerandone l'intensità che hanno ancora adesso, pure ben di più!
T 8:30 (ora in cui scrivo): L'euforia è decisamente calata, pressoché nulla. Il battito, in compenso, non si è affatto regolarizzato. Altrettanto per lo smandibolamento, che forse mi irrita pure di più! Sto provando a dormirci su, ma la sonnolenza è pressoché nulla, sebbene sia reduce di una dormita di sole 3-4h della notte scorsa. Pazienza, non sono né depresso, né stanco fisicamente. Pazienza! Gli effetti caleranno quando caleranno. Alla peggio prendo una seconda benzodiazepina e vedo se mi assesto o, almeno, miglioro.
LE MIE IMPRESSIONI:
Il 3,4 CTMP è una sostanza a dir poco sorprendente. Condivide gli aspetti stimolanti delle anfetamine (penso dovuto alla comune azione sulla noradrenalina e, in parte, dopamina), sia positivi, come euforia, soppressione del sonno e dell'appetito, che (in parte!) negativi, quali insonnia, tachicardia, ipertensione e bruxismo. A differenza delle anfetamine sembra però avere un coming-up più lungo e graduale, effetti stimolanti decisamente più duraturi (insomma, una pastiglia per 8+h!), down più lento, ma quindi anche più graduale e gestibile, e non dà problemi nel mangiare. Non so come starò tra diverse ore, ma non credo ansioso e/o depresso come con le anfetamine. In più non richiede continue assunzioni. Di peggiorativo, in compenso, provoca un'insonnia e una carica fisica/mentale che è difficile da esaurire, per via dell'estrema durata, ma pure da contrastare. L'Alprazolam si sta rivelando meno efficace di quanto mi aspettassi.
Ma in definitiva, mi è piaciuto. Probabile lo riproverò... più avanti... e in dosi minori, magari dimezzate!, e senza mischiarlo ad alcol. Gli stimolanti non sono le mie droghe preferite, ma temo qualche piccola possibilità di diventarne utilizzatore abituale. In più lo stess a cui ho posto il mio sistema cardiaco è stato notevole, devo farlo regolarizzare, riposare e riprendere.
IN SINTESI:
Sostanza: 3,4 CTMP (o anche solo CTMP), cioè 3,4-Dichloromethylphenidate;
Dose: 1 pellet (pastiglia) da 10mg, come dichiarato dal vendor (dagli ottimi feedback) per i 70-75kg della mia corporatura. Assunzione distribuita in due distinti momenti (T 0:00 e T 1:30). Nessuna successiva ri-assunzione. Consiglio: dimezzare la dose!
Modo di assunzione: orale;
Sostanze psicotrope aggiunte: tre cocktail superalcolici durante l'effetto e una pastiglia di Alprazolam da 0.25mg per tamponare gli inconvenienti del down
Durata: sicure 8h, con tutta probabilità pure 10 senza benzodiazepine per contrastarli;
Setting: in un disco-club con amici, poi in auto con una sola persona;
Effetti:
- mentalmente: zero sonno, euforia abbondante, estrema loquacità, disinibizione sociale e sessuale
- fisicamente: zero stanchezza, poco appetito (ma nessuna repulsione per il cibo), irrefrenabilità, respiro rallentato e (necessariamente) profondo, secchezza delle fauci, bruxismo pronunciato (ovvero smandibolamento, digrignamento dei denti o masticazione della lingua), vasocostrizione, da cui pressione aumentata (che però andrebbe misurata!), frequenza cardiaca accelerata (da misurare pure questa, ma evidente),
- down: nessun effetto collaterale rilevante,
- postumi: insonnia senza spossatezza ma estremamente lunga (in questo caso più di 24h dopo un after!), forse rimediabile con una buona scorta di benzodiazepine o simili, e un po' di depressione e ansia.
L'ESPERIENZA:
T 0:00 Mi preparo per uscire con gli amici. Sarà una serata lunga, all'incirca 5h, con persone fidate che possono eventualmente assistermi e senza il rischio di assumere alcolici (rischio che, purtroppo, infine ho corso). Prendo il pellet (cioè la pastiglia) da 10mg di 3,4 CTMP (che d'ora in poi chiamerò semplicemente CTMP), che il venditore online da cui l'ho ordinato ha sigillato all'interno di una bustina. Ho intenzione di prenderne solo all'incirca 5mg, cioè mezzo, per valutarne gli effetti ed arginare il rischio di fatalità, per cui lo metto tra i denti e lo mordo a metà. Il resto lo reinfilo nella busta e lo conservo per un'eventuale ri-dosaggio in serata. A questo punto proseguo nel prepararmi ed esco.
T 0:30 I miei programmi sono stati stravolti: un'amica guida e io mi trovo in un bar pre-disco(-club) dove, per non dover dare spiegazioni, mi adeguo a prendere un aperitivo... che una volta offerto si rivela essere un mojito, dal discreto grado alcolico. Non so come interagirà l'alcol con la sostanza, di cui non conosco le interazioni, ma l'alternativa è rivelare che sono già sotto stupefacente.
T 1:00 La pillola dovrebbe iniziare a provocare i primi effetti proprio ora, ma non accuso nessun sintomo. Recupero quindi l'altra metà della pasticca e la ingoio. Se sarà niente di più di un placebo, poco male: potrò bere alcolici con un minimo di serenità in più.
T 2:00 Dopo un viaggio in auto di qualche minuto, eccomi al disco-club dove trascorrerò gran parte della serata. Musica di mio gradimento, compagnia piacevole... e generosa: altri due drink superalcolici, vale a dire due long island. Un'azione incauta, anzi pericolosa e possibilmente pure fatale, per lo più dovuta al mio timore di emarginazione nel caso in cui i miei amici, non a conoscenza del mio uso occasionale di stupefacenti. Loro, infatti, nella loro vita hanno consumato, e quindi accettano, solo tabacco, cannabis e alcolici... forse anche qualche stimolante come la cocaina, ma in occasioni straordinarie e comunque solo in un passato distante. Dell'alcol, ci tengo a dire, però, che ne fanno al contrario un uso fin troppo spesso eccessivo e talvolta preoccupante.
T 3:00 Non c'è stato un momento preciso in cui il tutto si è manifestato: progressivamente gli effetti eccitanti e socializzanti del CTMP sono finalmente emersi. Ora mi trovo a godermi la musica (che non è, però, così emozionante come altre testimonianze sul CTMP riportano), scatenando nel ballo tutta quella estrema carica che la sostanza mi aveva provocato sia nel corpo che nella mente. E alternavo quest'attività fisica intensa (ma non troppo) a lunghe, lunghissime!, chiacchierate con persone che, vivendo all'estero, avevo perso di vista o trascurato o in parte accantonato. E nelle conversazioni non solo sono molto loquace, ma anche sagace: nel rispetto dei tempi dell'alternanza con chi parlavo, riesco ad esprimere nelle mie frasi un'intelligenza che, francamente, non mi è solita. O meglio, affronto gli argomenti sotto altre prospettive: il mio razionalismo si fa un po' da parte, lascia più spazio alle soluzioni elaborate emotivamente. Mi sento in un contatto più profondo con chi parlo. E in più assumo, una confidenza che nelle altre serate evito, per timidezza, per paura, per poca conoscenza...
T 4:30 La serata sta volgendo al termine. Le chiacchierate sporadiche ora sono la mia unica preoccupazione. Ho abbandonato ogni stimolo a godermi la musica e sfogare l'euforia, per dedicarmi a riallacciare tanti rapporti che ormai si erano molto (e pensavo irrimediabilmente, in alcuni casi) deteriorati. In questo momento però mi accorgo pure che gli effetti del CTMP si stanno rendendo fin troppo evidenti. A parte il mio inconsueto atteggiamento, mi si insinua nel cervello un'irrefrenabile istinto a smandibolare. Io tengo ai miei denti, sono sani e bianchi, e tale voglio che rimangano! Per cui, come quando sniffo mefedrone, interpongo la lingua tra le due arcate dentarie per distanziarle... per poi finire a masticarmi incontrollabilmente o distrattamente la lingua. Tanto che ora inizia già un po' a dolermi. Questo sintomo, che tanti di voi conosceranno e sanno quanto può essere rivelatore pure per degli ignoranti in fatto di droghe, si unisce poi ad un fiato che si fa sempre più corto. La respirazione diminuisce di frequenza e aumenta di intensità: lunghe e profonde inspirazioni, che danno tanto piacere a controllarle, quanto attirano l'attenzione di chi ti guarda. Cerco di gestire al meglio, o almeno dissimulare, questi sintomi.
T 6:00 La serata è conclusa. Io concludo le varie conversazioni in cui mi ero avventurato e recupero i miei amici-compagni. Tutti insieme risaliamo in macchina e ci avviamo verso casa. Lungo il tragitto non riesco a chiuder bocca, sebbene la mia migliore amica mi faccia notare come questo stia diventando inopportuno nel contenuto e irritante nella quantità. Faccio del mio meglio, ma proprio non ci riesco: parlo degli argomenti più disparati ma per me più interessanti ed effettivamente più rilevanti, anche deviando nell'argomento, ma tenendo sempre alto il contenuto del discorso.
T 7:00 Mi riapproprio della macchina, parcheggiata a inizio serata vicino a casa mia e, prima di riaccompagnare definitivamente a casa la mia migliore amica, mi fermo con lei ad una pasticceria aperta alle ore più disparate. Prendiamo un croissant a testa e una bottiglietta di té. La bocca infatti mi si era tutta impastata, seccata evidentemente dal CTMP e dall'alcol. Mangio pure la brioche, che sebbene non mi entusiasmi, con molta calma mangio tutta. Nel resto del tempo affronto altri importanti discorsi con la mia amica, che ad un certo punto, esaurita dalla mia parlantina implacabile, si fa riportare a casa. Così io torno alla mia. Poco dopo essere rientrato, disturbato dal battito cardiaco alterato, decido di terminare ogni strascinamento degli effetti stimolanti con una pastiglia di Alprazolam da 0,25mg, altrimenti potrebbero protrarsi per ancora un paio d'ore (stando al prospetto sulla sostanza dato da altri utenti) ma che, considerandone l'intensità che hanno ancora adesso, pure ben di più!
T 8:30 (ora in cui scrivo): L'euforia è decisamente calata, pressoché nulla. Il battito, in compenso, non si è affatto regolarizzato. Altrettanto per lo smandibolamento, che forse mi irrita pure di più! Sto provando a dormirci su, ma la sonnolenza è pressoché nulla, sebbene sia reduce di una dormita di sole 3-4h della notte scorsa. Pazienza, non sono né depresso, né stanco fisicamente. Pazienza! Gli effetti caleranno quando caleranno. Alla peggio prendo una seconda benzodiazepina e vedo se mi assesto o, almeno, miglioro.
LE MIE IMPRESSIONI:
Il 3,4 CTMP è una sostanza a dir poco sorprendente. Condivide gli aspetti stimolanti delle anfetamine (penso dovuto alla comune azione sulla noradrenalina e, in parte, dopamina), sia positivi, come euforia, soppressione del sonno e dell'appetito, che (in parte!) negativi, quali insonnia, tachicardia, ipertensione e bruxismo. A differenza delle anfetamine sembra però avere un coming-up più lungo e graduale, effetti stimolanti decisamente più duraturi (insomma, una pastiglia per 8+h!), down più lento, ma quindi anche più graduale e gestibile, e non dà problemi nel mangiare. Non so come starò tra diverse ore, ma non credo ansioso e/o depresso come con le anfetamine. In più non richiede continue assunzioni. Di peggiorativo, in compenso, provoca un'insonnia e una carica fisica/mentale che è difficile da esaurire, per via dell'estrema durata, ma pure da contrastare. L'Alprazolam si sta rivelando meno efficace di quanto mi aspettassi.
Ma in definitiva, mi è piaciuto. Probabile lo riproverò... più avanti... e in dosi minori, magari dimezzate!, e senza mischiarlo ad alcol. Gli stimolanti non sono le mie droghe preferite, ma temo qualche piccola possibilità di diventarne utilizzatore abituale. In più lo stess a cui ho posto il mio sistema cardiaco è stato notevole, devo farlo regolarizzare, riposare e riprendere.